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Vigilanza privata e servizi di sicurezza: stabiliti gli aumenti contrattuali per gli oltre 100mila addetti.

Organizzazioni sindacali e parti datoriali trovano l’accordo nel rispetto degli impegni presi alla firma del contratto nazionale del maggio 2023. Nella giornata odierna, infatti, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato una ipotesi di accordo con le parti datoriali del settore, Anivip, Assiv, Univ, Ani sicurezza, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi, che prevede l’adeguamento salariale per gli oltre 100mila addetti della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza.

Le lavoratrici e i lavoratori del settore percepiranno complessivamente un aumento a regime di 250 euro per il IV livello GPG e 350 euro per il livello D dei Servizi Fiduciari.

È stata inoltre introdotta la 14 mensilità per i servizi di sicurezza che sarà erogata a partire dal 2024. Un altro consistente passo avanti che conferma gli impegni assunti lo scorso anno al momento del rinnovo del contratto nazionale: continuare il percorso di confronto sia sulla parte normativa che economica, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di chi lavora nel settore, che ogni giorno mette a rischio la propria vita per la sicurezza pubblica e privata.

Pubblicato in Notizie: UILTuCS

Oggi in sciopero le lavoratrici e i lavoratori dell’ISTITUTO DI VIGILANZA BTV – Gruppo Battistolli di Valenza.

Grande adesione dei dipendenti che hanno manifestato, sotto la bandiera della UILTuCS, in Piazza della Libertà, sede della Prefettura di Alessandria per portare l’attenzione degli organi competenti le numerose problematiche aziendali.

Come UILTuCS crediamo che i problemi di sicurezza non possono più essere oggetto di trattativa: la salvaguardia dei lavoratori e del territorio sono di primaria importanza.

Fondamentale l’attenzione da parte della Prefettura che ha ricevuto una delegazione dei lavoratori e la Segreteria UILTuCS Provinciale: il Vicario, Dottor Paolo Giuseppe Alfredo PONTA ha dichiarato che la Prefettura avrà un particolare impegno sulla vicenda e, per quanto di competenza, farà i dovuti passi per attivare ciò che è necessario per ripristinare eventuali situazioni difformi, lo stesso varrà per la Questura che ha una specifica competenza nel settore della Vigilanza Privata.

Ci sono giunte notizie che l’Azienda potrebbe inviare dalla sede centrale di Vicenza lavoratori per sostituire i dipendenti in sciopero per procedere con la normale attività del trasporto notturno:  qualora la notizia fosse confermata come  UILTuCS attiveremo tutte le procedure previste dallo Statuto dei Lavoratori per garantire la libertà e il diritto di sciopero.

Rimaniamo ancora fiduciosi in un possibile passo indietro dell’Azienda:  ricordiamo che nel territorio alessandrino gestisce servizi di linea importanti e strategici per la propria attività. Il riconoscimento della professionalità, delle competenze e della dedizione al lavoro sono fondamentali e la filiale di Valenza merita la giusta attenzione anche per quel che riguarda la corretta applicazione dei contratti di lavoro.

I prossimi passi saranno fondamentali, sicuramente se sarà necessario i lavoratori sono pronti ad incrociare nuovamente le braccia, questa volta per due giornate consecutive e bloccare i servizi del territorio.

Pubblicato in Notizie: UILTuCS

Il settore della Vigilanza Privata sta vivendo momenti difficili negli ultimi anni. I dipendenti da sempre hanno una grande responsabilità sul piano della sicurezza sia dei beni che nel territorio. Purtroppo questa professionalità è spesso sottovalutata dalle stesse Aziende che ormai vedono i propri dipendenti come un mezzo per moltiplicare i fatturati e non la vera risorsa che porta avanti un lavoro difficile e complesso.

In particolare la poca attenzione alla sicurezza e la gravità degli aventi che vedono coinvolti di lavoratori e le lavoratrici della filiale di Valenza della BTV Gruppo Battistolli hanno indotto la UILTuCS ad indire una giornata di sciopero per il giorno 27 febbraio 2023 per l’intero turno di lavoro con inizio dalle 00.00 alle 24.00

Nonostante i tentativi di dialogo e la procedura di raffreddamento presso la Prefettura di Alessandria con una prima proclamazione di sciopero del 10 Febbraio 2023, e conseguente sospensione con l’ennesimo tentativo rdi trovare un accordo con nuovo esito negativo, si è deciso, congiuntamente a tutti i dipendenti di procedere con una nuova proclamazione di sciopero di una giornata di fermo totale delle attività. Non escludiamo di intraprendere ulteriori iniziative qualora l’azienda non metta in atto tutte le forme di protezione salute e sicurezza dei lavoratori oltre che alla completa applicazione del contratto integrativo Regionale del Piemonte.

Proprio per lunedi’ previsto un presidio davanti alla Prefettura di Alessandria dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dei Lavoratori della BTV di Valenza

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Oggi 1° agosto e domani 2 agosto sarà sciopero nazionale unitario dei lavoratori del comparto Vigilanza privata.

Le Guardie Giurate e Servizi Fiduciari non armati si riuniranno in presidio domani 1 agosto a Torino in Piazza Castello davanti alla Prefettura dalle 10.30 alle 13.30.

Le ragioni dello sciopero sono il rinnovo del contratto, scaduto quasi quattro anni fa e dopo anni di trattativa le aziende propongono la riduzione del trattamento di malattia e di infortunio, l'aumento delle ore di servizio giornaliere e la modifica del regolamento sul riposo settimanale.

Maura Settimo, Segretario UILTUCS Alessandria: "Si tratta di proposte peggiorative per la qualità lavorativa delle guardie per un settore che vede i lavoratori in prima linea, soggetti spesso a grossi rischi a fronte di una proposta economica certamente non adeguata all'attività svolta. Queste le ragioni che hanno portato alla proclamazione delle due giornate di sciopero con presidio di domani.

Da Alessandria e provincia partiranno diversi lavoratori che rappresentano tutte le aziende di Vigilanza Privata del territorio per partecipare al presidio. Sono previsti dunque disagi per tutte e due le giornate perché riteniamo che l'adesione allo sciopero sarà molto alta".

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Mercoledì, 10 Aprile 2019 10:08

Ccnl Vigilanza privata, passi avanti: le proposte

È ripreso il confronto per il Ccnl Vigilanza Privata sulla base della proposta avanzata dalle organizzazioni sindacali in tema di classificazione unica: si prevede la suddivisione in 3 aree professionali (amministrativa, personale decretato, personale non decretato), con la definizione di profili per ciascuna di esse, nell'ambito di uno schema unico per livelli di inquadramento e di retribuzione.

È l'impostazione coerente con il modello tradizionalmente stabilito in tutti i Ccnl, che dovrebbe superare il dualismo creato con il Ccnl 2013, consapevoli che le differenze allora create sono notevoli e difficilmente superabili (dal punto di vista salariale) in una sola fase negoziale.

Le associazioni datoriali hanno manifestato una parziale disponibilità, ribadendo l'esigenza di conservare i livelli salariali di ingresso (forse eliminando l'attuale livello F del personale non decretato).

In sostanza, prevale un orientamento finalizzato a mantenere livelli salariali ormai ritenuti inadeguati dalla Magistratura persino rispetto all'articolo 36 della Costituzione.

Sul tema del cambio di appalto, ancora una volta si deve prendere atto della indisponibilità alla revisione del parametro (48 ore x 48 settimane), mentre sembra palesarsi una disponibilità concreta alla modifica della procedura ed al rafforzamento delle tutele.

I sindacati di categoria hanno nuovamente evidenziato l'esigenza di imprimere una accelerazione al negoziato, volto ad identificare in modo chiaro le condizioni per una positiva conclusione in tempi ragionevoli.

Nella prossima sessione di confronto (16 e 17 aprile a Bologna – luogo da definire), Filcams, Fisascat e UILTuCS presenteranno testi in merito ad argomenti di carattere normativo: permessi e congedi, previdenza ed assistenza sanitaria integrative, salute e sicurezza, contrattazione di secondo livello, apprendistato.

Hanno richiesto che anche da parte delle associazioni datoriali si forniscano posizioni per iscritto al fine di poter discutere in modo chiaro e verificabile.

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Le organizzazioni sindacali Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e UILTuCS hanno proclamato formalmente per il prossimo 4 maggio 2018 lo sciopero generale delle lavoratrici e dei lavoratori a cui viene applicato il CCNL per i Dipendenti da Istituti ed Imprese della Vigilanza Privata e dei Servizi Fiduciari scaduto oramai dal 31 dicembre 2015. Ricordiamo che il settore fa parte dei servizi pubblici essenziali e pertanto la proclamazione è avvenuta tenendo conto della normativa e riguarda tutti i lavoratori del settore.

Lavoratrici e lavoratori del settore daranno vita ad una grande giornata di mobilitazione nella Capitale per rimuovere la cortina di silenzio e di disattenzione che caratterizza costantemente ciò che accade ad una categoria quanto mai essenziale per garantire condizioni di sicurezza reale presso contesti ed ambiti operativi contraddistinti da indici di rischio assai elevati.

Le richieste dalle controparti datoriali sono irricevibili e prevedono un peggioramento delle condizioni di lavoro:   l'estensione a 45 ore dell'orario normale di lavoro, peggioramento del pagamento delle giornate di malattia, diminuzione del salario, riduzione delle garanzie di assunzione in caso di cambio di appalto.

Lo sciopero si attuerà con l'astensione dal lavoro per l'intero turno di venerdì 4 maggio 2018 delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, ovverosia con la sospensione delle prestazioni lavorative in programma dalle 00:00 alle 24:00 di tale giornata

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Lunedì, 23 Aprile 2018 10:24

Vigilanza privata: sciopero il 4 maggio

Nella giornata del 23 marzo 2018, le organizzazioni sindacali Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e UILTuCS hanno provveduto, nel rispetto delle norme sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati e delle conseguenti regolamentazioni attuative di settore che ricomprendono le attività facenti parte dei servizi di sicurezza, a proclamare formalmente per il prossimo 4 maggio 2018 lo sciopero generale delle lavoratrici e dei lavoratori a cui viene applicato il CCNL per i Dipendenti da Istituti ed Imprese della Vigilanza Privata e dei Servizi Fiduciari scaduto oramai dal 31 dicembre 2015.

Lo sciopero generale della categoria, resosi necessario a seguito del negativo esito della procedura di raffreddamento e conciliazione tenutasi lo scorso 19 gennaio, è l'unico ed estremo atto di contrasto alle posizioni delle associazioni datoriali volte a ridurre drasticamente diritti e garanzie attualmente previsti dal CCNL.

L'elenco delle richieste sottoposte ai sindacati dalle controparti datoriali contiene elementi che, se fossero accolti, farebbero retrocedere le condizioni materiali delle lavoratrici e dei lavoratori del settore di decenni: l'estensione a 45 ore dell'orario normale di lavoro per le GPG impiegate nei servizi di vigilanza fissa, l'abbattimento della durata oraria settimanale minima del part-time, la riduzione del periodo di comporto utile ai fini della conservazione del posto di lavoro, la compressione delle modalità di fruizione dei permessi della legge 104/92 ed il superamento della copertura economica dei primi tre giorni di assenza per malattia, se si affermassero, spoglierebbero lavoratrici e lavoratori di tutele, garanzie e diritti conquistati a prezzo di sacrifici, lotte e mobilitazioni. Sul tema del cambio di appalto, posto con forza dalle organizzazioni sindacali alla luce dei problemi vissuti in questi ultimi anni, la risposta consegnataci antepone una pregiudiziale legale che indebolirebbe ancor di più le tenue tutele esistenti.

Al fine di dare visibilità alla mobilitazione della categoria, le Segreterie nazionali hanno inteso promuovere, nell'ambito della giornata di sciopero del prossimo 4 maggio, una manifestazione nazionale a Roma.

Lavoratrici e lavoratori del settore, sono invitati a dare vita ad una grande giornata di mobilitazione nella Capitale per rimuovere la cortina di silenzio e di disattenzione che caratterizza costantemente ciò che accade ad una categoria quanto mai essenziale per garantire condizioni di sicurezza reale presso contesti ed ambiti operativi contraddistinti da indici di rischio assai elevati.

Lo sciopero si attuerà con l'astensione dal lavoro per l'intero turno di venerdì 4 maggio 2018 delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, ovverosia con la sospensione delle prestazioni lavorative in programma dalle 00:00 alle 24:00 di tale giornata, mentre per le GPG addette – nell'ambito dei servizi aeroportuali – al controllo dei passeggeri in partenza ed in transito, al controllo radioscopico o con altri tipi di apparecchiature del bagaglio al seguito dei passeggeri ed al controllo radioscopico o con altri tipi di apparecchiature dei bagagli da stiva, della merce e dei plichi dei corrieri espresso, l'astensione dal lavoro riguarderà esclusivamente le prime 4 ore del primo turno di lavoro della giornata di venerdì 4 maggio 2018.

Seguiranno indicazioni di dettaglio relative agli obiettivi organizzativi di partecipazione.

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Il Coordinamento unitario dei quadri e delegati di Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs riunitosi a Roma nella giornata del 15 dicembre 2017 ha fatto il punto della situazione rispetto al negativo andamento della trattativa per il rinnovo del CCNL .

È opinione unanime dei rappresentanti sindacali dei lavoratori del comparto dei servizi di sicurezza forniti da privati che sia necessario imprimere, già dalle prossime settimane, una svolta al negoziato, in quanto un CCNL scaduto dal 31 dicembre 2015 non può oggettivamente esercitare quel ruolo di riferimento solido ed efficace che la normativa italiana affida al contratto collettivo nel settore della vigilanza, anche nella selezione, in seno alle libere dinamiche di mercato, degli operatori più seri.

Dai numerosi interventi, che hanno offerto un dibattito franco ed aperto, è emersa in maniera univoca la necessità di contrastare e respingere ai mittenti lo spregiudicato tentativo posto in essere da parte delle associazioni datoriali firmatarie il CCNL di far passare l'idea che, tutto sommato, il lungo tempo decorso dalla scadenza del contratto non sia un aspetto deleterio e, quindi, la prova inequivocabile della incapacità patologica del sistema delle relazioni sindacali di concentrarsi sugli aspetti strategici ed essenziali per il settore e la categoria, ma la "normalità" a cui tutti, e per primi le lavoratrici ed i lavoratori, debbono rassegnarsi.

E' nostra convinzione, invece, rivendicare il diritto inalienabile ad avere un contratto collettivo nazionale di lavoro che affronti i temi, che sono già stati variamente discussi ed approfonditi nel corso dei lunghi mesi di trattativa, e rispetto ai quali le OO.SS. hanno elaborato delle proposte scritte sottoposte alle proprie controparti, come la rivisitazione della sfera applicativa, il sistema di classificazione del personale, il cambio di appalto e/o affidamento di servizio, i contenuti della contrattazione di secondo livello.

Le Segreterie nazionali hanno ricevuto - da parte del Coordinamento unitario dei delegati e quadri - un chiaro mandato ad operare le debite scelte in termini di mobilitazione qualora si riscontrasse da parte associativa una sostanziale continuità di comportamenti finalizzati unicamente a ritardare le fasi della stretta conclusiva del negoziato sulla questione degli incrementi retributivi da riconoscere alla categoria.

Il Coordinamento ha inoltre puntualizzato che, contestualmente all'auspicata firma del rinnovo del CCNL, occorrerà richiamare il Ministero dell'Interno ed i suoi subordinati livelli territorialmente competenti ad una scrupolosa applicazione di quanto previsto dal DM 269/2010 sulla Disciplina delle caratteristiche minime del progetto organizzativo e dei requisiti minimi di qualità degli istituti e dei servizi di cui agli articoli 256-bis e 257-bis del Regolamento di esecuzione del TULPS, nonché dei requisiti professionali e di capacità tecnica richiesti per la direzione e per lo svolgimento di incarichi organizzativi nell'ambito degli stessi istituti, in quanto si fanno sempre più diffusi i casi nei quali operatori disinvolti ed incuranti delle regole riescono ad aggiudicarsi appalti pubblici e servizi privati a discapito della parte sana del settore.

Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs

Roma, 20-12-2017

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Mercoledì, 04 Ottobre 2017 10:45

CCNL Vigilanza Privata - Sicurezza

Nell'incontro del 2 ottobre le OO.SS. hanno avanzato proposte in merito a "Sfera di applicazione", "Contrattazione di II livello e Diritti di informazione", "Classificazione" e "Cambio di appalto".

La "Sfera di applicazione" è già stato oggetto di confronto ma permangono ancora elementi di divergenza rispetto ad alcune attività, annoverabili a nostro giudizio esclusivamente tra quelle accessorie. Riguardo alla "contrattazione di II livello", qualora non si proceda al recepimento/armonizzazione delle regole previste negli accordi interconfederali, è necessario almeno operare qualche correttivo rispetto a quanto previsto dal precedente CCNL (per materie demandate, premio di risultato ecc.). Quanto alla "classificazione", la proposta è limitata all'impostazione: un sistema unico per superare il dualismo esistente nel CCNL 2013, articolato su 6 livelli più uno (Quadri), al cui interno inserire profili e mansioni. Per il "cambio di appalto" è stata avanzata una radicale riformulazione della norma esistente.

Le Associazioni, seppure con qualche distinguo, hanno manifestato forte perplessità in via di principio rispetto alla "classificazione unica", senza però addurre nel merito ragioni oggettive. Rispetto alla contrattazione integrativa, hanno nuovamente insistito per il superamento di accordi locali in contrasto (perché migliorativi) con il CCNL: una richiesta rigettata dalla OO.SS. per motivi facilmente intuibili.

La proposta relativa al "cambio di appalto" non è stata approfondita ed è rinviata alla prossima riunione; non sfugge che la discussione sul punto è fondamentale, anche alla luce di quanto dichiarato dalle controparti nella scorsa riunione circa la pregiudiziale posta tra legislazione (art. 29 DLgs. 276/2003, art. 2112 c.c.) e clausole sociali.

Il confronto proseguirà nei giorni 25 ottobre e 17 novembre, sempre a livello di delegazione. Si ritiene utile sviluppare una puntale informazione tra i lavoratori della Vigilanza

Privata e della Sicurezza (non decretati) sull'andamento della vertenza in considerazione del tempo già trascorso dalla presentazione della piattaforma e dell'andamento del confronto.

Cordiali saluti

Il Segretario Nazionale

(Stefano Franzoni)

Il Segretario Generale

(Brunetto Boco)

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Si è tenuto il 13 settembre 2017 l'incontro per il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata. Le associazioni datoriali hanno presentato due documenti afferenti la "sfera di applicazione" e il "cambio di appalto".

Relativamente al primo argomento, già abbondantemente discusso nelle precedenti riunioni, si registrano ancora differenze di posizione rispetto a quanto proposto dai sindacati con riferimento alla impostazione per le attività di Sicurezza (ex "portierato" o "servizi fiduciari"), nel cui ambito dovrebbe rientrare l'intero processo lavorativo attinente la contazione e il servizio di reception.

Si è poi aggiunta una riflessione relativamente all'attività di investigazione, oggi disciplinata solo da contratti sottoscritti da soggetti extra Confederali. Quanto alla "validità ed efficacia" della contrattazione, viene reiterato il tentativo di decretare la decadenza della contrattazione integrativa laddove preveda norme di miglior favore rispetto al CCNL.

Per il "cambio di appalto", le associazioni datoriali hanno illustrato una "premessa" definita "pregiudiziale" al mantenimento della clausola sociale. In sostanza, le controparti pretendono una definizione che precluda al rischio di configurazione del subentro nella gestione quale cessione di ramo di azienda.

La richiesta scaturisce da diversi pronunciamenti giurisprudenziali (soprattutto europei) e dalla riforma del DLgs. 276/2003 recentemente varata. Le organizzazioni sindacali hanno espresso insoddisfazione per l'impostazione complessiva del negoziato che non riesce ad avanzare sui pochi temi finora trattati.

Quanto al "cambio di appalto", è impensabile che si acceda ad una soluzione atta solo a favorire le imprese (e indebolire la difesa in via giudiziale del lavoratore), tanto meno in assenza di una profonda riforma dell'attuale articolato contrattuale in materia.

Per far avanzare la discussione, le parti si sono impegnate a formulare proposte di testo anche su altri argomenti in vista del prossimo incontro fissato per il 2 ottobre.

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