Negli ultimi dieci anni gli iscritti alla UIL Piemonte sono cresciuti di oltre 16.000 unità.
Il 2024 si è chiuso con 159.829 tessere, livello più alto di sempre, in crescita di 3.327 tessere rispetto al 2023 (+2,12%). L’incremento nel decennio ha riguardato tutti i settori produttivi (industria, costruzioni, trasporti, terziario, pubblico impiego e agroalimentare). Positiva anche la performance dei pensionati (+3.121 iscritti).
Per quanto riguarda le categorie, al 1° posto c’è la UILTUCS (commercio e servizi), seguita dalla UILFPL (sanità ed enti locali), dai metalmeccanici della UILM, dalla UILTrasporti e dalla FENEAL
(edili). I lavoratori attivi rappresentano il 71% del totale degli iscritti.
L’area metropolitana torinese, che comprende anche il territorio della Camera Sindacale del Canavese, fa registrare la presenza più significativa di tessere (92.358).
Al secondo posto tra le Camere Sindacali si posiziona Asti-Cuneo.
DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE: “Il bilancio della UIL piemontese sul versante del proselitismo si chiude con un nuovo record di iscritti. Il 2024 ha rafforzato l’andamento positivo degli ultimi dieci anni, nonostante il lungo periodo di crisi e i profondi cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. Si tratta di un nuovo massimo storico, dovuto alle attività delle nostre categorie, dei nostri servizi e a un solido radicamento sia nei luoghi di lavoro che nei territori. Siamo consapevoli delle tante sfide e incognite che ci attendono, a cominciare dalle transizioni in atto e dalla necessità di rinnovare i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per recuperare il potere d’acquisto perso per effetto dell’inflazione.
A testimonianza della difficile situazione del tessuto produttivo, in Piemonte, lo scorso anno, gli ammortizzatori sociali sono cresciuti di quasi il 65% rispetto al 2023 (a fronte di una crescita nazionale del 20%), a Torino, da tempo provincia più cassaintegrata d’Italia, le ore sono più che raddoppiate. Viviamo una fase di grandi trasformazioni ecologiche, digitali e anagrafiche, con gravi rischi per la tenuta occupazionale e per la sostenibilità finanziaria del nostro sistema di welfare. Le transizioni impattano su tutti i settori, a cominciare dall’automotive, investendo, oltre che l’unico produttore di veicoli del nostro Paese, anche l’intera filiera della componentistica, a rischio di sopravvivenza per quasi metà delle imprese.
È evidente che la situazione in atto riguarda buona parte del Continente e dovrebbe indurre la Commissione Europea a valutare attentamente i tempi di attuazione del Green Deal e le misure
necessarie per accompagnarlo. Servono strumenti efficaci e finanziamenti cospicui, alimentati dal debito comune. In assenza di tali provvedimenti, si renderà necessario riconsiderare e ricalibrare
alcune misure, rafforzando il principio della neutralità tecnologica e permettendo alle aziende di adottare una maggiore diversificazione, allo scopo di tutelare il tessuto occupazionale”.
La UIL si ribadisce il sindacato delle persone.
Da questa settimana tutti i dipendenti della UIL di Alessandria, degli uffici CAF e Patronato ITAL UIL, insieme ai funzionari e agli operatori interessati che operano nelle varie categorie, inizieranno un corso base di LIS, lingua dei segni. Il corso è stato fortemente voluto e promosso dall’Associazione A.D.A. di Alessandria, interna alla UIL, che negli anni si è cimentata nella promozione di molti corsi di formazioni rivolti alla cittadinanza per approfondire e acquisire informazioni in merito a problematiche sulle quali ritenevamo fosse necessario un approfondimento, dall’autismo all’obesità infantile, passando per il diabete mellito di tipo 1. A sostenere il progetto anche la UIL Pensionati.
Questa volta il progetto è destinato a una formazione interna alla UIL.
Claudio Bonzani, Segretario Generale UIL Alessandria: “LISten è una realtà che vuole unire due mondi apparentemente distanti: il mondo dei non udenti e quello degli udenti. Siamo contenti di poterci cimentare in questa esperienza, consapevoli del fatto che il nostro lavoro è innanzitutto sapersi relazionare con l’utenza e comunicare è determinante per la buona riuscita della consulenza e della pratica.
Il corso base si articolerà in una serie di incontri finalizzati ad acquisire elementi di base per potersi confrontare con persone affette da sordità che potranno recarsi nei nostri uffici.
Aldo Gregori, Presidente Associazione A.D.A. di Alessandria: “Il corso di alfabetizzazione LIS viene realizzato in collaborazione con LIsten APS, Associazione di promozione sociale per l’inclusione tra persone sorde e udenti, attiva dal 2016. Questo nuovo progetto ci rende molto orgogliosi. Collaborare con LIsten APS è molto stimolante e questo corso pensiamo possa fornire strumenti utili e una nuova competenza, nonché valore aggiunto, per chi lavora a stretto contatto con le persone allo sportello.”
La UIL, già dal febbraio 2023, ha approfondito e preso posizione rispetto a quello che allora era il Disegno di Legge Calderoli sull’autonomia differenziata ed ora, con qualche lieve modifica,è stato approvato dal Parlamento.
Infatti, la UIL, forte delle sue radici culturali e convinta dei valori della libertà, laicità e della partecipazione democratica, concentra tutta la sua azione sulle tematiche del lavoro, della coesione e del benessere delle persone ma, pur senza volersi caratterizzare su posizionipolitiche, ma anzi orgogliosa della sua autonomia, ritiene di non potersi esimere dal giudicarei contenuti delle azioni politiche messe in atto dal Governo, dal Parlamento e dai partiti.
Per la UIL vanno respinte le differenziazioni, che tendono ad aumentare le disuguaglianze, non solo tra Nord e Sud del Paese, ma anche tra aree urbane e aree interne.
La UIL è convinta che questo processo di decentramento di funzioni non porterà benefici nel breve e soprattutto nel medio e lungo termine a tutte le persone.
Il nostro Paese ha bisogno di ridurre i divari territoriali e sociali e di garantire i livelli essenzialidelle prestazioni uniformi su tutto il territorio nazionale.
Non ci possiamo permettere che i diritti di cittadinanza vengano garantiti a seconda della zonageografica in cui si nasce o si risiede.
Per la UIL il punto cruciale consiste nell’assicurare a tutte le persone i diritti fondamentali e i livelli essenziali delle prestazioni, attraverso un forte sistema perequativo.
Per rispondere alle sfide della globalizzazione delle transizioni ambientali, digitali edenergetiche c’è bisogno di un assetto istituzionale che sappia fare sistema.
Creare, invece, sistemi regionali non coordinati tra loro, che si occupano in via esclusiva diinfrastrutture strategiche, porti, aeroporti, energia, commercio con l’estero, rapporti conl’Unione Europea, va nella direzione esattamente opposta.
L’autonomia differenziata rischia di mettere in discussione definitivamente il carattere pubblico e nazionale dell’istruzione e di conseguenza mina, alla radice, le basi del diritto allo studio.
Questa Legge darà un ulteriore colpo al sistema sanitario pubblico e universale mettendo a repentaglio il diritto costituzionale - ma soprattutto fondamentale per la dignità di ognuno - alla salute per tutte le persone a prescindere dalla loro residenza e dalle possibilità economiche di ciascuno. Inoltre, è forte il rischio di aumentare la frammentazione del sistema di erogazionedei servizi socio-sanitari e per la non autosufficienza.Per prevenire le tragedie che si susseguono quotidianamente con incidenti nei luoghi di lavoro è assurdo pensare di dare potestà legislativa esclusiva alle Regioni anziché mettere in campo una forte strategia nazionale.
È sotto gli occhi di tutti cosa ha significato, in questi anni, far gestire il tema della salute e sicurezza alle Regioni: tagli indiscriminati ai servizi di prevenzione e sicurezza del lavoro,pochissimi ispettori e controlli ridotti al lumicino.Così come si deve evitare di minare ulteriormente la garanzia del diritto alla mobilità delle persone. Ma con l’attuazione della Legge sull’autonomia differenziata è a forte rischio anche l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro in una moltitudine di settori.
Per la UIL è, invece, necessario trovare risorse adeguate ad assicurare i LEP in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e introdurre i fabbisogni standard, finalizzati a finanziare tali prestazioni essenziali al posto della limitante e discriminante spesa storica. Altro aspetto critico della Legge è l’assenza di un fondo di perequazione tra territori ad altacapacità fiscale con quelli a bassa capacità fiscale in grado di assicurare la necessariacoesione nazionale.Da questo punto di vista la Legge si limita a stabilire l’unificazione delle diverse fonti aggiuntiveo straordinarie di finanziamento statale ad oggi esistenti.
ComeUIL abbiamo sempre sostenuto che alcune materie, oggi di competenza concorrente siadello Stato che delle Regioni, devono essere riportate in seno alla competenza esclusiva dello Stato.Per noi, infatti, deve restare allo Stato tutto ciò che travalica la dimensione territoriale di azione.Per noi ci sono diritti fondamentali delle persone che non possono e non devono essere oggetto di autonomia differenziata:
- diritto all’istruzione,
- diritto alla salute e sicurezza,
- diritto al lavoro.
La Uil è autonoma nell’analisi e nel giudizio, è indipendente da condizionamenti politici, ma non è e non può essere indifferente rispetto agli scenari e al dibattito in corso nel Paese.
MANIFESTAZIONE PACIFICA A SOSTEGNO AGLI STUDENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA
La manifestazione si terrà lunedì 4 Marzo 2024 con ritrovo alle 9:30 in Corso Crimea ad Alessandria, (statua cavallo)
Partenza corteo ore 10:00 percorso: Corso Crimea-Corso Roma- Via Dei Martiri-Piazza Libertà
L'iniziativa è promossa da Primavera degli Studenti UPO e SUN che hanno organizzato una manifestazione pacifica ed apartitica a sostegno degli studenti del Liceo Artistico “Russoli” di Pisa.
La manifestazione si pone come obiettivo la tutela del diritto di manifestare liberamente e senza violenza il proprio pensiero.
Di fronte a giovani che manifestano la propria idea pacificamente, rivendichiamo il diritto ad esprimere le idee, a farsi attori nella realtà che ci circonda e ad indicarne le contraddizioni che emergono. Questa azione delle forze dell'ordine non è apparsa adeguata, dimostrandosi sproporzionata e asimmetrica vista anche la presenza di molti minorenni tra i manifestanti che non sono stati tutelati in alcun modo neppure nella loro incolumità fisica.
E ora serve che tutti siano pronti ad indignarsi, che si facciano promotori verso tutte le istituzioni per avere spiegazioni di quanto è avvenuto che non è giustificabile e neanche spiegabile.
Dobbiamo ricordarci di applicare sempre e comunque la nostra Costituzione.
Abbiamo bisogno di sapere chi ha dato l'ordine di fare queste cariche e se e quali provvedimenti verranno presi nei loro confronti.
LE ASSOCIAZIONI ADERENTI, ad oggi, SONO:
(comunicato diffuso dagli organizzatori)
La montagna ha partorito il topolino.
Si è tenuto ieri mattina l’incontro con il Ministero del Lavoro sul tema “Emergenza caldo”. Al tavolo erano presenti le Parti sociali insieme ai Ministeri del Lavoro e della Salute, l’Inail, l’Inps e i rappresentanti delle regioni, dei comuni e delle province autonome.
All’ordine del giorno la valutazione sulla realizzazione di un eventuale Protocollo condiviso sull’Emergenza caldo, la cui bozza ci è stata inviata, però, solo nella tarda serata di ieri, “alcune” ore dopo essere stata gentilmente inviata alle Associazioni dei datori di lavoro.
Alla resa dei conti, nessuno stop alle attività lavorative svolte con temperature sopra i 32/33 gradi centigradi, ovviamente, nel caso in cui non venissero realizzati specifici accordi di rimodulazione orari o riorganizzazione del lavoro, e questo, con lavoratori e lavoratrici, soprattutto nei settori gravemente esposti, che continuano a rischiare la loro vita in nome del profitto ad ogni costo.
La discussione di oggi, insomma, come avevamo previsto, è stata una perdita di tempo.
Nessuna vera decisione è stata presa.
Bene, certo, la promessa che la CIGO per il settore edile stia fuori dal computo delle 52 giornate. Bene la anche che la CISOA venga garantita ad ore per i tempi indeterminati in agricoltura, ma serve una copertura anche per gli stagionali che al momento ne sono esclusi.
Devono essere anche individuate misure atte a salvaguardare adeguatamente anche i lavoratori autonomi, i “rider”, le partite iva e tutti quei lavoratori “precari” ad oggi già purtroppo poco tutelati, sia per la salute che per il reddito.
La app WORKLIMATE, utilissima per la prevenzione, secondo noi, deve essere applicata obbligatoriamente.
Ma se volessimo tirare le somme ecco cosa sembra essere emerso oggi.
Dalla discussione su un Protocollo per le alte temperature siamo finiti a parlare di un Protocollo quadro sui cambiamenti climatici da declinare, poi, nei vari settori, chiesto dalle Associazioni datoriali per evitare di veder individuate responsabilità e obblighi di azione ben definiti.
Ma l’urgenza di protegger la vita delle lavoratrici ed i lavoratori la sentiamo solo noi?
Complessivamente, a valle dell’incontro, ci riteniamo insoddisfatti, poiché l’urgenza della situazione climatica critica richiederebbe azioni immediate che, al momento, ancora non vediamo.
Questo ci fa perdere tempo e non coglie l’urgenza del momento.
Ci attiveremo, comunque, con tutte le nostre strutture per monitorare la situazione in ogni luogo di lavoro per la tutela di tutte le persone lavoratrici.
L'alessandrina Adele Di Meo è stata nominata Coordinatrice Pari Opportunità UIL Piemonte.
Il Coordinamento regionale è una struttura politica voluta dalla UIL al fine di diffondere la cultura delle pari opportunità e attuare politiche di genere, promuovere azioni positive per garantire equità nel lavoro, nella vita e nello studio, combattendo ogni forma di discriminazione, molestia e violenza.
Temi sempre cari al Coordinamento sono l’attenzione per le realtà più fragili, come la condizione delle donne afghane e iraniane, i diritti LGBT, la difesa dell’autodeterminazione e della libera scelta delle donne sul proprio corpo e la propria salute. Su tutti questi temi la UIL, anche ad Alessandria, si è spesa ancora recentemente organizzando o aderendo a iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione come incontri, convegni e campagne.
Adele Di Meo: “Sono a capo del coordinamento P.O. della UIL di Alessandria, nato nel 2019, che in questi anni ha già intrapreso molte battaglie e non vogliamo rinunciare a continuare a far crescere questa cultura sul territorio. Onorata della nomina sono consapevole che c’è ancora molto da fare affinchè la società e le sue donne possano vivere in un contesto inclusivo, democratico e rispettoso delle differenze di genere viste come valore aggiunto anche per la crescita del Paese.
Sarà mia cura accompagnare le iniziative anche degli altri territori all’insegna di questi valori”.
E' arrivato il giorno tanto atteso, quello del Congresso Confederale UIL che quest'anno si svolgerà al Palafiere di Bologna.
L'appuntamento, dal 13 al 15 ottobre 2022 con il 18° Congresso Confederale Nazionale UIL conclude la stagione congressuale 2022 della UIL che si è tenuta a livello territoriale, regionale e ora nazionale.
Nel pomeriggio alle 15 si terrà l'avvio dei lavori e subito a seguire Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale UIL, terrà la sua relazione. Il Congresso è un appuntamento importante per tutti per fare il punto su tutta una serie di problematiche e situazione che la UIL intende monitorare con sempre maggiore attenzione e da vicino. Sicurezza sul lavoro, precarietà, e molto altro ancora. Non mancheranno gli ospiti e gli interventi.
E' possibile seguire il Congresso anche in streaming collegandosi sul portale della piattaforma TerzoMillennio: https://terzomillennio.uil.it/
Buon Congresso, w la UIL!
Dall’inizio del 2022 sono oltre 600 i morti sul lavoro, una media di 3 al giorno e più di 400.000 le denunce per infortuni, crescono del 7% le denunce di malattia
professionale. Nel 2021 le ispezioni nelle aziende italiane per salute e sicurezza hanno evidenziato il 77% di irregolarità.
In Piemonte nei primi mesi dell’anno si è registrata una crescita degli infortuni del 40% e gli incidenti mortali sul lavoro sono stati 48.
LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NON SONO STATI ARGOMENTI DI INTERESSE PER LA CAMPAGNA ELETTORALE DA POCO CONCLUSA, EPPURE RIGUARDA LA VITA DELLE PERSONE, LA LORO DIGNITA’, I DIRITTI FONDAMENTALI. CHIEDIAMO:
formazione e addestramento per tutte le lavoratrici e i lavoratori per tutti i tipi di contratto all’inizio delle attività lavorativa e la formazione per i datori di lavoro che iniziano una attività di impresa;
il rafforzamento dei controlli da parte del “sistema vigilanza” nelle aziende e un confronto permanente da parte loro con le parti sociali;
tavoli di confronto con i ministeri competenti per il lavoro che cambia, su innovazioni tecnologiche e digitali, cambiamenti climatici, precarizzazione del lavoro, invecchiamento della forza lavoro, affrontare i rischi infortunistici conosciuti e quelli emergenti, i temi delle violenze e le molestie sul lavoro;
che la materia della salute e sicurezza sul lavoro entri nei programmi scolastici perché non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il rispetto del
Mercoledì 19 ottobre al teatro Ambra i rappresentanti dei/delle lavoratori/trici per la sicurezza di CGIL-CISL-UIL si riuniranno per preparare la manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 22 ottobre in Piazza Santi Apostoli per chiedere alle forze politiche che si apprestano a insediarsi alla Camera e al Senato di impegnarsi per fermare questa strage.
CGIL Alessandria CISL Alessandria Asti UIL Alessandria
La Regione Piemonte continua la sua crociata contro diritti civili e sociali: con il finanziamento pubblico (460mila euro) del fondo vita nascente non si tutelano i nascituri e le famiglie!
CGIL e UIL di Alessandria denunciano nuovamente le decisioni che stanno alla base dei provvedimenti che la Regione Piemonte sta portando avanti rispetto a diritti, autodeterminazione e libertà di scelta delle donne in merito alla possibilità di ricorrere all’aborto come previsto dalla legge 194/78.Il 10 ottobre scorso la delibera di Giunta sugli stanziamenti per il fondo Vita Nascente è stata votata in Commissione regionale.
Non ci sentiamo rappresentate da chi apre un atto istituzionale sostenendo che questo provvedimento sia finalizzato ad “evitare che l’aborto divenga uno strumento di controllo delle nascite”. Esiste già la legge 194/78 che ha dato negli anni ottimi risultati attraverso la prevenzione e la diminuzione delle interruzioni di gravidanza.
Il servizio pubblico da sempre si prende carico dei percorsi di aiuto alle donne gestanti in ordine al riconoscimento o non riconoscimento del nascituro e all’esigenza di segretezza del parto, anche se sono situazioni molto diverse tra loro.
Tale provvedimento denota la totale mancanza di rispetto nei confronti delle donne e rende esplicito il pensiero di questa Giunta regionale che con questa delibera intende costruire un’impalcatura privata - per il 99% costituita da associazioni integraliste antiabortiste e pro vita – per occuparsi, sulla carta, delle donne incinte in difficoltà che attualmente vengono prese in carico dai servizi socio-assistenziali dei Comuni e dei Consorzi e dai Consultori pubblici nello svolgimento delle funzioni loro assegnate dalla legge, che invece vengono svalorizzati e non sostenuti con il rafforzamento di strutture e organici.
Inoltre il 10% dello stanziamento sarà devoluto per la pubblicizzazione del fondo stesso e le associazioni antiabortiste potranno utilizzare il logo della regione senza alcun controllo.
Infine nel testo non è mai citata la voce di spesa “prevenzione” che è la premessa per far sì che anche nella nostra regione si realizzino condizioni favorevoli per la scelta consapevole di maternità, ad esempio promuovendo la gratuità della contraccezione.
NOI non ci sentiamo parte di questa narrazione e CHIEDIAMO:
➔ l'attivazione di tutte le misure di prevenzione, compresa la contraccezione gratuita
➔ il pieno riconoscimento del lavoro pubblico e del suo valore attraverso il potenziamento dei servizi sociali, del personale e dei consultori per tutte le fasce d'età
➔ risoluzione del problema del sovrannumero di medici obiettori di coscienza che di fatto, così facendo, impediscono l’applicazione e la fruizione da parte delle donne della legge 194/78
➔ Investimenti in Sanità pubblica tramite assunzioni adeguate del personale in organico
➔ la piena tutela della salute sessuale e riproduttiva per tuttә
➔ il ricorso alle tecniche più moderne e l'immediata attivazione dei percorsi per l'aborto
farmacologico nei consultori
➔ il vero sostegno al reddito, alla genitorialità e al welfare e il contrasto alla precarietà del lavoro
Alessandria, 12 ottobre 2022
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