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Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, a Campobasso per partecipare alla Conferenza di Organizzazione della Uil Molise, è tornato sui temi del lavoro e del Jobs Act. "Il 2016  è stato l'anno dei contratti, il 2017 - ha sottolineato Barbagallo - dovrà essere l'anno della salvaguardia e dello sviluppo dell'occupazione e del rilancio dell'economia, con una particolare attenzione ai giovani e al Mezzogiorno. Bisognerà impegnarsi per la soluzione delle crisi che stanno interessando molte realtà del privato e dei servizi. Il Presidente del Consiglio, Gentiloni, per indicare quale dovrà essere la priorità del nuovo Governo ha indicato tre parole, 'lavoro, lavoro, lavoro', noi ne aggiungiamo altre tre: 'lavoro, lavoro, lavoro'. Basta con l'austerità predicata da una parte dell'Europa, perché di austerità si muore".


Il leader della Uil, sollecitato dalle domande dei giornalisti, ha ribadito la sua posizione anche su referendum e Jobs Act: "Aspettiamo l'11 gennaio - ha precisato - per conoscere la decisione della Consulta circa l'ammissibilità dei quesiti referendari. Noi abbiamo fatto uno sciopero generale contro il Jobs Act. Riteniamo, ora, che le norme sbagliate di quel provvedimento debbano essere cambiate a livello contrattuale. Nella giornata di ieri, ad esempio, è stato rinnovato il contratto per i lavoratori del settore ferroviario e con quell'intesa sono state definite regole che modificano il Jobs Act su appalti e articolo 18: è l'ennesima prova - ha concluso Barbagallo - che la contrattazione rappresenta la leva giusta per conseguire questo obiettivo".

Campobasso, 17 dicembre 2016

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Con l'entrata in vigore del d. lgs. 15 giugno 2015, n. 80, dal 25 giugno u.s. la normativa sui congedi dei parentali risulta parzialmente modificata nelle parti che, di
seguito, illustriamo, fornendo indicazioni per la loro applicazione e tenendo conto delle previsioni contrattuali.

Si evidenzia, da subito, che per espressa previsione del legislatore le modifiche hanno carattere sperimentale e si applicheranno esclusivamente per l'anno 2015 e per le sole giornate di congedo riconosciute nel 2015. fatti salvi i decreti delegati che dovessero
essere emanati per prorogare le misure in esame.

Documento completo in allegato.

 

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COMUNICATO STAMPA

I FERROVIERI: "ECCO PERCHÉ SCIOPERIAMO"

Dalle ore 21 di oggi 11 6 alle ore 21 di venerdì 12 giugno i sei sindacati regionali dei ferrovieri (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Trasporti Ugl, Fast e Orsa) incroceranno le braccia per 24 ore per protestare contro la politica regionale sul trasporto ferroviario.

Secondo i sindacati dei ferrovieri, il Presidente Chiamparino e l'assessore ai Trasporti Balocco, con la costituzione dell'ATI, tra Trenitalia e GTT, vogliono mettere a gara il trasporto ferroviario in Piemonte, dividendo la Regione in 3 lotti (metropolitano, centro sud e centro nord), portando così alla frammentazione del servizio ferroviario, aumentando di fatto il costo dei biglietti e degli abbonamenti e creando disservizi ai pendolari poiché con 3 possibili vettori diversi ci sarà una difficile integrazione oraria (aumento delle coincidenze).

"La politica dei trasporti di questa Regione – dicono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Trasporti Ugl, Fast e Orsa – ci porterà a fare un vero e proprio salto nel buio. Anche se Chiamparino e Balocco sventolano il "vessillo" della clausola sociale, a oggi ancora non ci hanno detto con quali "treni" si farà il servizio; chi e con quali risorse finanzierà i nuovi mezzi. In riunione ci hanno dichiarato candidamente di non sapere che Trenitalia e GTT applicano due contratti diversi (Attività

Ferroviarie e Autoferrotranvieri), di non sapere che fine faranno le biglietterie e gli uffici (ad oggi 246 ferrovieri), di non aver previsto un servizio di manutenzione dei mezzi rotabili (ad oggi 284 ferrovieri), inoltre hanno dichiarato che uno dei tre lotti (metropolitano) lo vogliono affidare direttamente all'ATI, innescando un meccanismo irreversibile, e gli altri due lotti li metteranno a gara con il vincolo che Trenitalia non si possa presentare dappertutto. È evidente che anchecon la clausola sociale non ci sarà una continuità lavorativa, perché dopo il tempo previsto, verranno dichiarati in esubero tutti i ferrovieri e i lavoratori degli appalti ferroviari che non saranno più necessari".

In allegato il volantino che sarà distribuito all'utenza

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