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FIM-FIOM-UILM insieme alle Lavoratrici e ai Lavoratori scenderanno in piazza il 14 giugno a Milano, Firenze e Napoli per ribadire la centralità delle produzioni industriali, mettere al centro il valore del lavoro, e per la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Governo e le imprese devono, attraverso investimenti pubblici e privati, sostenere l'innovazione, le competenze, l'eco-sostenibilità, l'occupazione, la prevenzione e la salvaguardia di salute e sicurezza, e non scaricare sui lavoratori le responsabilità di scelte assenti o sbagliate e inefficienze.

E' indispensabile aumentare i salari a partire dal rinnovo del CCNL ma anche nella contrattazione aziendale, che è stata avviata in Leonardo con la presentazione della Piattaforma per l'integrativo di Gruppo nell'incontro del 30 maggio.

E' necessario che il Governo e il sistema delle imprese, in maggior misura riconoscano il ruolo ed il contributo dei lavoratori nella crescita delle aziende attraverso la contrattazione con le Organizzazioni Sindacali.

Serve un ruolo attivo del Governo per rilanciare il più grande gruppo tecnologico del Paese, a partire dal Mezzogiorno, ancora una volta, duramente colpito dalla crisi sostenendo e rilanciando gli investimenti industriali.

Vanno rafforzati i vincoli della responsabilità sociale delle imprese, a partire da quelle a controllo pubblico come Leonardo, per creare occupazione per i giovani attraverso il lo sviluppo delle attività nei settori del perimetro dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza, in cui il nostro Paese è tra i leader mondiali, aumentandone il peso nel nostro sistema industriale.

Per Fim Fiom e Uilm, le politiche pubbliche devono concentrarsi su ciò che crea lavoro, occupazione, sulla qualità e la dignità del lavoro, come elemento di lotta alla disoccupazione e alla povertà.

Serve subito un cambio di rotta, sia da parte del Governo che delle imprese ed agire con urgenza.

14 giugno 2019
Sciopero generale dei metalmeccanici

FUTURO PER L'INDUSTRIA

Difendere e aumentare l'occupazione con gli investimenti pubblici e privati, a partire dai grandi gruppi come Leonardo.

(Richiesta presente nella piattaforma FIM-FIOM-UILM dell'integrativo Leonardo)

AUMENTARE I SALARI

E' necessario aumentare i salari con i contratti nazionali e di secondo livello, favorendo, con l'introduzione di specifiche leggi anche la detassazione degli aumenti derivanti dalla contrattazione nazionale e di secondo livello.

DIRITTI PER IL LAVORO

Contrastare la precarietà con la stabilizzazione dell'occupazione, estendere i diritti ai lavoratori degli appalti, allargare la rappresentanza e la partecipazione collettiva dei lavoratori.

(Richiesta presente nella piattaforma FIM-FIOM-UILM dell'integrativo Leonardo)

CONTRATTARE L'INNOVAZIONE

Redistribuire la maggiore ricchezza derivante dall'incremento della produttività delle nuove tecnologie per creare nuovo lavoro e aumentare i salari, diminuire e migliorare gli orari di lavoro attraverso le opportunità che la tecnologia mette a disposizione.

SALUTE E SICUREZZA

Investire sulla salute dei lavoratori e sull'ambiente di lavoro, combattere gli infortuni con la prevenzione e la formazione professionale.

EQUITÀ FISCALE e GIUSTIZIA SOCIALE

Diminuire le tasse sul lavoro dipendente, lotta all'evasione, basta condoni che premiano i furbi; riformare l'iniqua legislazione sulle pensioni, estendere, qualificare gli ammortizzatori sociali, garantire a tutti salute e istruzione di qualità.

 

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WHIRLPOOL ANNUNCIA 1.350 ESUBERI E LA CHIUSURA DI CASERTA, ALBACINA E NONE, PROSSIMO INCONTRO TRA LE PARTI IL 20 PV

Dichiarazione di Gianluca Ficco, coordinatore di settore della Uilm nazionale

"Whirlpool ha presentato stamattina al Ministero dello Sviluppo economico il suo piano di integrazione con la neo acquisita Indesit per la parte relativa alle fabbriche ed ai centri di ricerca, attività che oggi danno lavoro a 5.150 lavoratori, riservandosi di presentare entro fine giugno un ulteriore piano di integrazione relativo alle altre funzioni impiegatizie, che attualmente occupano 1.400 persone. La multinazionale americana, nonostante un piano di investimenti di cinquecento milioni in quattro anni e nonostante la prospettiva di un incremento dei volumi produttivi complessivi in Italia, ha dichiarato 1.350 esuberi, di cui 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri ricerca, annunciando la chiusura dello stabilimento di Caserta in cui lavorano più di ottocento persone, la cessazione di uno dei due stabilimenti di Fabriano (Ancona), precisamente quello di Albacina i cui seicento lavoratori secondo il progetto aziendale dovrebbero essere trasferiti nella vicina fabbrica di Melano, e la dismissione del sito di None (Torino) dove attualmente ci sono novanta addetti fra il magazzino e il centro ricerche". A riferirlo è Gianluca Ficco coordinatore di settore della Uilm nazionale al termine dell'incontro presieduto dal Ministro Guidi fra Whirlpool e le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm.

"Il piano prevede di converso - spiega il sindacalista - la crescita di alcune fabbriche, in particolare quella di Varese dove si preannuncia un incremento occupazionale di 280 persone, e quella di Melano, dove sarebbe di nuovo concentrata la produzione dei piani cottura".

"Noi abbiamo espresso il nostro più profondo dissenso - conclude Ficco - ed abbiamo chiesto a Whirlpool di rispettare gli accordi pregressi, compreso quello ereditato la Indesit e firmato proprio in sede ministeriale poco più di un anno fa, secondo cui tutte le fabbriche hanno una missione produttiva e fino al 2019 nessun lavoratore può essere licenziato.

Confidiamo che il Governo ci aiuti a far rispettare quell'intesa di cui esso stesso fu parte".

Il prossimo incontro fra sindacati e Whirlpool è previsto lunedì 20 a Roma, per l'illustrazione più particolareggiata del piano.

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 16 aprile 2015

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Dichiarazione di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm

"Dopo gli investimenti ora l'aumento dei salari. E' il segno di una fase nuova". E' il commento di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm al termine dell'incontro dell'Ad Sergio Marchionne coi sindacati stasera al Lingotto di Torino.

"E' emerso – ha continuato Palombella - con vigore che, dopo gli investimenti, finalmente è arrivata la disponibilità del Gruppo ad aumentare anche i salari. Per noi questo è il vero segno di un cambiamento di fase. I principi di coinvolgimento dei lavoratori e quelli relativi alla semplificazione della paga (affinché il raggiungimento degli obiettivi risulti evidente) sono pienamente condivisi. Speriamo anche di riuscire a costruire un sistema realmente partecipativo e moderno di relazioni industriali. Naturalmente ora toccherà entrare nel merito per declinare tali principi in concrete opzioni contrattuali.

L'incontro odierno rappresenta, quindi, un ottimo punto di partenza per la ripresa del negoziato sul rinnovo del Contratto specifico di lavoro di FCA e CNH Industrial, il cui tavolo è già convocato per domani dopo una interruzione durata mesi".

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 16 aprile 2015

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