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A seguire il comunicato unitario scritto da UIL Polizia, SIULP, SAP, SIAP, SILP CGIL, UGL, PDS, COISP, CONSAP e ANIP.

Domani, mercoledì 9 luglio, e giovedì a Milano, in concomitanza con il vertice europeo di tutti i Ministri dell'Interno e della Giustizia, si terrà una manifestazione pubblica che farà sentire il grido di dolore degli oltre 94.000 polizziotti che quotidianamente, senza alcun riconoscimento ma con grande responsabilità servono questo Paese subendo continue ed ingiustificate umiliazioni da parte di un Governo che non sembra perdere occasione per delegittimarne la dignità professionale ed umana riusciendo a legittimare una sola cosa: la demotivazione totale e la rinuncia a combattere il crimine. Ciò anche in funzione del fondato timore di ulteriori tagli lineari alla sicurezza, senza considerazione alcuna delle attuali e precarie condizioni di lavoro e di vita del personale. Per non parlare del perdurare del blocco del tetto stipendiale e la preannunciata chiusura di 80 delle 103 attuali questure presenti e degli oltr e300 presidi di Polizia che minano alle fondamenta il diritto alla sicurezza dei cittadini. Gli interventi di contenimento della spesa pubblica hanno inciso profundamente sul funzionamento del sistema e sulla credibilità dell'Istituzione. Il personale vive una profonda condizione di disagio che non è più mascherabile, neanche con il notorio senso di responsabilità e di totale abnegazione che da sempre lo contraddistingue. Contro questo stato di cose e per sensibilizzare anche il Presidente del Consiglio, che sembra particolarmente distratto verso la comunità del personale in divisa, siamo pronti a mettere in atto tutte le iniziative di protesta che si renderanno necessarie.

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Mercoledì, 26 Marzo 2014 01:00

Polizia: Alfano si impegna con i Sindacati

In data odierna si è tenuto il preannunciato incontro tra i Sindacati della Polizia di Stato ed il Ministro dell'Interno, il Vice Ministro e il Capo della Polizia, per un confronto sui seguenti temi:

- progetto di riorganizzazione dei Presidi di Polizia;

- sblocco del contratto e degli automatismi stipendiali;

- riordino delle carriere e politiche abitative.

Nel corso del confronto tutte le OO.SS. unitariamente, esprimevano la netta contrarietà rispetto ad una chiusura irrazionale dei Presidi di Polizia, in particolare degli Uffici distaccati e sedi di Autorità locali di P.S. nonché alla necessità di sbloccare, immediatamente, il tetto salariale, i contratti di lavoro e gli automatismi stipendiali, procedendo rapidamente all'approvazione della legge delega sul riordino delle carriere.

Il Ministro ha assunto i seguenti impegni:

- sollecitare, in tempi brevi, il Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione per l'avvio del tavolo del rinnovo contrattuale bloccato, ormai, dal 2009;

- procedere all'approvazione di una legge delega per il riordino delle carriere, reperendo nuove risorse, il cui provvedimento è necessario anche per fissare le nuove dotazioni organiche dei ruoli ordinari e tecnici della Polizia di Stato. Su questo punto le OO.SS. precisavano che detto provvedimento dovrà essere emanato entro e non oltre il mese di aprile p.v.;

- prevedere a breve un nuovo incontro-confronto sulla riorganizzazione dei Presidi di Polizia, atteso che, ad oggi, il Ministro puntualizzava che trattasi di un'ipotesi di progetto in fase istruttoria;

- ipotesi di progetti in materia abitativa in favore del personale della Polizia di Stato.

I Sindacati, prendendo atto degli impegni assunti dal Ministro dell'Interno, hanno rappresentato che, qualora le problematiche evidenziate nel corso dell'incontro odierno, non dovessero trovare adeguate soluzioni, saranno pronti alla mobilitazione generale di tutta la categoria durante il semestre europeo.

 

Siulp           Sap          Siap-Anfp           SilpCgil          UglPdS            Coisp         Consap-ADP        UilPoliziaAnip

Romano  Morandini        Tiani                Tissone           Mazzetti           Maccari        Innocenzi                      Cosi

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Giovedì, 20 Marzo 2014 10:25

Uil Polzia: ma quale razionalizzazione?

Ecco la dichiarazione del Segretario Generale Oronzo Cosi sulla spending review.

"Che il comparto Sicurezza vada razionalizzato lo diciamo dal 1981, quando sostenevamo che la legge di riforma dovesse essere un modello per la progressiva unificazione delle Forze di Polizia ad ordinamento generale e per una reale specializzazione per le altre.

Che il rapporto tra la popolazione ed il personale in organico fosse tra i più alti lo sapevamo ancor prima, quando in clandestinità denunziavamo la politica del personale arruolato in massa ma sottopagato e sfruttato.

Ritrovare oggi questi argomenti in bocca a Cottarelli, per giustificare tagli di 1,7 miliardi al comparto sicurezza, che in buona parte ledono i servizi ai cittadini, ci fa proprio arrabbiare.

Non perchè Cottarelli non abbia indicato il vero problema, ma perchè nulla (ancora una volta) è stato fatto per risolverlo.

Infatti, in tutti questi anni, non si è reputato opportuno unificare le Polizie e non si è nemmeno guardato oltre i confini:

1)     in Germania il pluralismo è determinato dai corpi presenti nei vari Land che la compongono e dal loro coordinamento ad opera di un ufficio centrale federale; siccome però non esiste una gendarmeria non è un sistema omogeneo al nostro perchè non si può certo sopprimere l'Arma!

2)     In Austria ci sono sia la Polizia che la Gendarmeria ed ambedue dipendono dal Ministero dell'Interno ma non ci sono le Prefetture e non va bene perchè chi oserebbe pensare di eliminarle in Italia?

3)     In Francia pure ci sono la Polizia e la Gendarmeria. C'è la Prefettura ma non c'è la Questura e allora non se ne parla!

Insomma tutti gli altri paesi, anche quelli a più giovane democrazia come la Spagna ed il Portogallo hanno saputo fare di meglio. Da noi, in questi anni nulla si è eliminato ma molto si è aggiunto. Si sono creati numerosi organismi nuovi per germinazione di quelli esistenti. Si sono moltiplicati apparati, organi, consigli nel vano tentativo di far convivere tutti in armonia, con il risultato di aumentare la confusione, diluire le responsabilità, disperdere risorse, aumentare costi ed inefficienze, ingigantire gli apparati centrali alla faccia di quanti in periferia, ciascuno nel proprio ambito, si dannano l'anima, se non altro per decoro personale, per raggiungere risultati e garantire la civile convivenza.

Se il problema fosse stato affrontato anche solo per metà, i risparmi sarebbero ben maggiori di quelli prospettati dal Commissario straordinario alla spending review. Questi si è limitato a chiedere alle singole Amministrazioni/Corpi di garantire dei tagli e come al solito le amministrazioni non hanno tagliato gli sprechi ma i servizi ai cittadini.

Perchè questo accada è ovvio ed interessa purtroppo la Pubblica Amministrazione nel suo complesso: gli sprechi sono funzionali agli interessi della classe dirigente. Ne consegue che più la gestione delle amministrazioni è opaca, più gli sprechi coincidono con gli interessi di chi li gestisce e li incentiva. Quanto opachi sono i c.d. corpi separati dello Stato ?

Ecco perchè tagliare come vuol fare Cottarelli è facile ma è foriero di conseguenze nefaste. Bisogna entrare nel merito dei tagli:

-         chiedersi perchè si tagliano le sedi periferiche (dove vengono erogati i servizi) e non le amministrazioni centrali (che assorbono, senza risultati tangibili, una enormità di risorse umane e materiali);

-         chiedersi perchè la riduzione degli organici interessa il personale delle qualifiche inferiori, senza toccare una dirigenza elefantiaca ed autoreferenziale;

-         chiedersi perchè vengono dismesse strutture idonee ad alloggiare il personale (le cosiddette caserme) mentre vengono ampliati i lussuosi alloggi per la dirigenza, estesi ora anche ai vertici politici;

-         chidersi perchè vengono ridotti i mezzi per i servizi di controllo del territorio, mentre le lussuose berline a disposizione della dirigenza vengono ricomprate in massa di colore diverso dal blu, in modo da non rientrare nei tagli (non è una battuta);

Potremmo continuare ancora a lungo ma tanto basta per dire a Cottarelli: ci hanno detto che sei una persona seria – dimostralo!"

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In allegato la richiesta di incontro unitaria inoltrata dalle Organizzazioni sindacali alla Prefettura di Alessandria per discutere del progetto di revisione, con conseguenti chiusure, di alcuni presidi di Polizia sul territorio, come nche a livello nazionale.

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Giovedì, 30 Gennaio 2014 01:00

Annullata la manifestazione del 1 febbraio 2014

E' stata annullata la manifestazione del 1° febbraio dinanzi la Prefettura di Alessandria. La decisione segue la comunicazione con la quale il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale di Torino riattribuisce piene capacità di rappresentanza al Dirigente della Polizia Stradale di Alessandria, dott.ssa Listante.

Una vittoria dei Sindacato su una questione di principio.

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