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Martedì, 16 Gennaio 2024 10:56

Contratti artigiani: a gennaio arriva un’anticipo sui futuri aumenti contrattuali

L’accordo sindacale del 21 dicembre 2023 firmato dai datoriali con Fiom-Fim-Uilm non è un rinnovo del CCNL Area Meccanica Artigianato, ma stabilisce l’erogazione di un elemento economico, un’anticipazione sui futuri aumenti contrattuali. Si tratta di un Acconto sui futuri aumenti contrattuali (AFAC) di 50 euro da erogarsi con decorrenza dicembre 2023 al 4 livello e 46 euro da aprile 2024, da riparametrarsi per gli altri livelli.

Un Acconto che costituisce elemento fisso a tutti gli effetti, quindi non viene erogato “a spot”, ma decorre in due rate, da gennaio e da aprile e continua nei mesi successivi.

E’ un elemento continuativo che i lavoratori troveranno nella parte alta della Busta paga. Utile ai fini della determinazione della 13a, del TFR e di ogni altro elemento retributivo.

Un’anticipazione sugli aumenti a cui seguiranno gli aumenti veri e propri del CCNL. A gennaio arriva non solo la rata dell’AFAC ma anche l’Arretrato AFAC relativo a dicembre (50 euro) e il rateo della 13a mensilità (rivalutato di 50 euro). Saranno indentificati con un’apposita voce stipendiale chiamata “Arretrato Afac” che apparirà solo nel Cedolino di gennaio. Una soluzione trovata dalle parti per far recuperare ai lavoratori gli Arretrati di dicembre e 13a, considerati i tempi stretti per lavorarli in busta paga di dicembre.

L’accordo fissa solo elementi continuativi fino al rinnovo complessivo del CCNL ed esclude l’erogazione di importi Una tantum per il periodo arretrato. Ciò è previsto al termine dell’accordo dove si legge che il periodo 1-1-2023 / 31-08-2024 non da luogo all’erogazione di Una tantum.

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