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Mercoledì, 15 Ottobre 2014 11:24

Periodico Immigrazione: scarica il nuovo numero

In allegato il nuovo numero del consueto periodico edito dalla UIL in materia di Immigrazione ed emigrazione, come in questo numero.

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COMUNICATO STAMPA UNITARIO DI CGIL, CISL e UIL

SITUAZIONE FINANZIARIA REGIONE PIEMONTE: I SEGRETARI REGIONALI DI CGIL-CISL-UIL CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE AL PRESIDENTE SERGIO CHIAMPARINO.

I segretari generali Cgil Cisl Uil del Piemonte, Alberto Tomasso, Giovanna Ventura, Gianni Cortese hanno inviato una lettera al Presidente della Regione, Sergio
Chiamparino, con la richiesta di un incontro urgente, per conoscere la reale situazione finanziaria della Regione Piemonte e come si intende procedere
per fronteggiarla.

Le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil sono assolutamente contrarie a un eventuale aumento dell'addizionale Irpef perché ritengono che non si possano scaricare sui cittadini, sui lavoratori e pensionati, le colpe di una pessima gestione delle finanze pubbliche, protratta nel tempo.

I piemontesi - secondo i segretari di Cgil Cisl Uil, preoccupati della situazione finanziaria della Regione - non sono più in grado di sopportare ulteriori aumenti di prelievo fiscale dai loro redditi già falcidiati dalla crisi e dalle politiche di tagli degli ultimi anni, nonché riduzione di servizi sociali, sanitari e di trasporto.

Il disavanzo di bilancio e il debito non possono gravare nemmeno sui dipendenti dell'Ente, già penalizzati dal blocco del contratto e del turnover.

Torino, 13 ottobre 2014                                                                                                                                        UFFICI STAMPA

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Martedì, 14 Ottobre 2014 10:43

Consiglio territoriale UILP Alessandria

Questa mattina, nel salone della UIL di Via Fiume ad Alessandria, si sta svolgendo il consiglio territoriale UILP, Uil Pensionati.

All'ordine del giorno i seguenti temi:

- situazione politico/sindacale

- analisi e conclusione della fase congressuale UILP

- Tesseramento

- Varie ed evantuali.

In occasione del Consiglio è stata comunicata la decisione di inserire in Segreteria anche Emanuele Franco e Ornella Manfredini.

 

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Martedì, 14 Ottobre 2014 10:16

La UIL in campo contro la povertà

Presentazione al Cnel del Reis Piano Nazionale contro la povertà

"Stiamo continuando a lavorare con serietà ed impegno per il Paese e per i più deboli", questo è il commento del Segretario Confederale UIL Carlo Fiordaliso alla vigilia della presentazione del Reddito di inclusione sociale (Reis) promosso da L'alleanza contro la povertà in Italia, una coalizione sociale composta da Sindacati ed importanti realtà del Terzo settore.

Dal 2007 ad oggi, la platea di cittadini che si attesta in uno stato di povertà assoluta("chi non raggiunge uno standard di vita minimamente accettabile") è passata dal 4,1% al 9,9%, ossia 6 milioni di persone. "Dato sconcertante – prosegue Fiordaliso – che in qualsiasi Paese civile imporrebbe alla politica di assegnarne la massima priorità,  individuando urgenti risposte adeguate ed efficaci."

L'Italia, peraltro, condivide con la Grecia il primato di uniche nazioni dell'Ue a non prevedere una misura strutturale di contrasto al perimetro dell'indigenza.

"Occorre riformare e rilanciare il Welfare. Intanto, domani – conclude il Segretario Confederale – offriremo formalmente alle Istituzioni il nostro contributo in merito, presentando pubblicamente il nostro piano nazionale di durata pluriennale che è un mix di apporto economico, servizi alla persona e misure proattive per il reinserimento lavorativo in cui si rafforza l'equazione diritti-doveri. Fuori da una logica meramente assistenzialistica abbiamo il dovere, maggiormente in questo drammatico momento, di portare avanti coloro che sono rimasti indietro. La sfida al futuro parte da qui."

In allegato il programma

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Per rilanciare l'occupazione ci vogliono investimenti pubblici e privati: lo ha già detto il Governatore della Banca d'Italia, ma è rimasto inascoltato. Per quel che riguarda, poi, la legge di stabilità, noi vorremmo che il Presidente del Consiglio rispettasse la promessa di estendere gli 80 euro ai pensionati e agli incapienti.I pensionati sono i veri ammortizzatori sociali delle famiglie italiane: dove c'è un giovane che non trova lavoro o un cassintegrato o un disoccupato, intervengono con il loro aiuto. Inoltre, chiediamo che si stanzino le risorse necessarie a riprendere la contrattazione nel Pubblico Impiego.

Ci era stato detto che il jobs act avrebbe creato le condizioni per far affluire capitali in Italia: al momento, però, continuano a fuggire dal nostro Paese. Si era anche detto che non si sarebbero più operati tagli lineari, ma si sta continuando sulla stessa impostazione.

Per quel che riguarda, inoltre, il Tfr, si ricordi che si tratta di soldi dei lavoratori: devono decidere loro come utilizzarli, se per la pensione integrativa oppure se metterli in busta paga. Bisogna tagliare le tasse sul lavoro: è questa la vera ricetta per dare una speranza di sviluppo al nostro Paese.

Bisogna, infine, puntare sulla semplificazione e sulla riduzione delle attuali 150mila leggi: è una riforma che non costa nulla e che può dare importanti risultati. Perché non cominciamo?

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A fronte di un  impegno programmatico positivo da parte del Governo non si rilevano scelte  concrete coerenti. Rispetto all'emergenza retributiva la soluzione prospettata è  blocco ulteriore delle retribuzioni fino al tutto il 2018.

Su  questo l'esecutivo nazionale Uil Scuola rileva grande importanza alla diffusa  campagna #sbloccacontratto per dare protagonismo a tutti i lavoratori e indurre il Governo a  cambiare passo.

Anche le  prime notizie sulla legge di  Stabilità prefigurano ulteriori tagli , in particolare  sulle commissioni degli esami di maturità e sugli organici del personale Ata.  Che assolutamente contrastano col bisogno di veri investimenti in istruzione,  qualificandola spesa pubblica ed eliminando gli sprechi.

Il rapporto di lavoro non può essere deciso dal Governo (il datore di lavoro) davanti a uno  specchio.

Decidere e  comunicare a insegnanti, ata, dirigenti, quanto devono lavorare, come, con quale  progressione economica equivale a trattare professionisti importanti per la  delicata funzione che svolgono da sudditi , non da cittadini titolari di  diritto.

Il documento  del Governo presenta un progetto ambizioso, ne  verificheremo la effettiva attuabilità.

La Uil  Scuola:

-  sostiene la  decisione di immissione in ruolo per tutte le persone presenti nella graduatorie  permanenti, da settembre 2015, con la relativa costituzione di un organico  funzionale connesso all'autonomia scolastica (da sempre proposto dalla Uil  Scuola);

- condivide il  nuovo sistema di formazione iniziale e reclutamento prefigurato, che assume  molte delle proposte della Uil Scuola.

Ricordiamo al Governo che però in tal modo rimane una parte del precariato,  reiterato, che riguarda il personale abilitato , in via di abilitazione, non  presente nelle graduatorie permanenti e che dovrà coprire posti acanti per  esaurimento delle graduatorie.

La questione  precariato è complessa e va affrontata con particolare attenzione.

Progressione  economica e merito: la Uil scuola  esprime netta contrarietà nella proposta contenuta nel documento. Queste le  forti criticità da rivedere:
- la totale eliminazione  dell'anzianitàcome aspetto della progressione economica  (non c'è in alcun paese europeo)

l'individuazione di una quota del   66% degli insegnanti cui attribuire, provvisoriamente, aumenti per   merito.

Si determina così una doppia negatività, una presunta distinzione su quote sulla   carta predefinite ed una ipotetica rincorsa, anche cambiando scuola, a far   parte di tale quota.

Questa   procedura che di fatto determinerebbe una nuova graduatorie nazionale, da   aggiornare  per la raccolta punti,   dopo aver abolito quella dei precari rischia di allontanare dall'effettivo   impegno d'aula, determinando disorientamento e disaffezione anziché   riconoscimento del merito e dell'impegno.

La   Uil Scuola vuole affrontare con un contratto innovativo i veri nodi   irrisolti: opportunità, carriere per gli insegnanti, riconoscimento anche   economico dell'impegno e delle crescita professionale, con attività ed esiti   nel lavoro d'aula, aggiornamento della regolamentazione normativa del rapporto   di lavoro. Purtroppo  è la   mancanza di risorse che determina soluzioni pasticciate o negative.

La   Uil scuola rileva negativamente la totale mancanza di aspetti che attengono al   riconoscimento professionale del personale Ata, per il quale   andrebbero rafforzate le innovative modalità contrattuali, che vengono,   invece, bloccate e la esigenza di una qualificazione degli organici, più   legati alle effettive nuove esigenze.

Sul   versante delle innovazioni sia   ordinamentali che didattiche occorre verificare che si sia in presenza di un   piano concreto di fattibilità su cui occorrono risorse, capacità  concreta di intervento.

Per tutti gli aspetti, in particolare quelli connessi al lavoro, c'è piena disponibilità  della Uil a confrontarsi, a suggerire   interventi .

La Uil Scuola sollecita a prevedere una integrazione del documento acquisendo le   tematiche connesse alla scuola   dell'infanzia, settore assolutamente vitale per un percorso formativo ed   educativo solido.

L'esecutivo   nazionale sui tanti aspetti che il documento prefigura impegna la segreteria   nazionale ad approfondimenti tematici  tenendo conto delle tante esperienze positive, innovative sul   piano didattico , sperimentali sul piano organizzativo che già si realizzando   grazie alla competenza, all'impegno, alla disponibilità di quei tanti che   garantiscono esiti di qualità alla nostra scuola.

A tal fine è previsto un primo seminario, in collaborazione con l'Irase,   istituto di ricerca e formazione.

In merito alla consultazione che è   partita con l'ambizione di voler ascoltare la voce di tutti coloro che   reputeranno di voler intervenire si rileva l'incertezza del  come  e soprattutto, aspetto determinante, il   ruolo che rimane in capo al Governo della decisione, sulla base della sintesi   che opererà lo stesso Governo.
Serve, oltre alla consultazione, un efficace   momento di confronto in quanto non pensiamo possibile che si decida, ad   esempio, il blocco delle retribuzioni fino al 2019, sostenendo che è frutto   degli orientamenti della consultazione.

In merito alle iniziative di protesta intraprese con gli altri sindacati per far   sentire la voce del personale, la Uil Scuola  è impegnata nella migliore riuscita   della manifestazione unitaria  che si terrà a Roma il prossimo 8   novembre, indetta con gli altri sindacati di tutti i dipendenti  pubblici.

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Venerdì, 10 Ottobre 2014 09:41

P.I.: Cgil Cisl Uil su mobilità statali

Apprendiamo dal question time del Ministro Madia di ieri che alcune materie che hanno sempre riguardato la contrattazione vengono affrontate, come si faceva negli anni 50-60, con provvedimenti legislativi. E' il caso della mobilità del personale tra amministrazioni diverse, e delle necessarie tabelle di equiparazione tra personale appartenente a contratti diversi e con inquadramenti e retribuzioni differenti.

Riteniamo imprescindibile che per favorire la mobilità obbligatoria non si possa eludere un confronto di merito fra sindacato e controparte, atteso peraltro che il Testo Unico 165/2001, ancora in vigore, ha proprie procedure ed un soggetto che rappresenta la controparte (l'A.Ra.N.).

L'atteggiamento del Governo è dare per scontato che su queste tematiche non vi possa essere condivisione. Vogliamo ricordare che sulla valutazione, proprio attraverso la contrattazione, abbiamo stabilito strumenti molto impegnativi e concreti ed anche elementi che hanno evitato soprusi. Infatti, la valutazione deve essere oggettiva e soprattutto trasparente, cosa che non sempre avviene. Mentre sulle tabelle di equiparazione troppo diverse sono le normative contrattuali fra i diversi comparti, e, pertanto hanno bisogno di un confronto fra coloro che hanno partecipato alle varie fasi contrattuali e che ne hanno stabilito le norme.

Il sindacato confederale non si è mai tirato indietro, anche nel pubblico impiego, nel valutare, proporre e concordare soluzioni innovative, sempre nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori pubblici.

Questa autosufficienza non pagherà, anche perché con i lavoratori, ci parlano e li rappresentano le organizzazioni sindacali.

CGIL    CISL    UIL confederali

Roma 9.10.2014

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Il Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di Genere della UIL si felicita con Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio in materia di Pari Opportunità

Il Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di Genere della UIL si felicita con l'On. Giovanna Martelli per la sua nomina a Consigliera in materia di Pari Opportunità del Presidente del Consiglio ed esprime il suo assenso per la manifestata volontà  di avviare la sua attività attraverso gli strumenti che più piacciono alle parti sociali, il dialogo e il confronto.

Occorrono "ponti per arrivare alle vette" come ha avuto modo di dire nel giorno della sua nomina. Ebbene i ponti vanno gettati da una sponda all'altra per costruire percorsi agibili e facili. Finora le donne hanno dovuto scalare montagne, spesso senza le necessarie attrezzature. Lo strumento che fin da subito la Consigliera Martelli potrebbe utilizzare è sicuramente quello della convocazione delle Responsabili delle donne del sindacato che tanto hanno inciso nella politica sociale del Paese con la loro puntuale azione a difesa e a tutela dei diritti delle donne, dell'occupazione femminile e giovanile che è ai minimi storici.

Roma, 09/10/2014

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In allegato la comunicazione inoltrata da la Provincia di Alessandria al Credito Valtellinese in merito al sostegno ai lavoratori e alle aziende in crisi.

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La scorsa settimana è successo in una scuola di Trani, dove i genitori di bambini di una classe elementare hanno ritirato dalla scuola i propri figli perché in aula c'erano due minori Rom. Ma succede dappertutto: a Concolle, periferia Est di Roma dove si è data la caccia al rifugiato; in quartieri di grandi città dove si raccolgono firme per cacciare gli accampamenti degli "zingari": dove non si sa, basta che sia il più lontano possibile; negli uffici pubblici dove i disservizi vengono attribuiti dal pubblico alla presenza degli stranieri o Rom; nei social networks dove il linguaggio usato da molti sconfina spesso nel reato incitamento all'odio
razziale.

La crisi economica, la mancanza di lavoro, l'assenza di una prospettiva futura per un esercito crescente di giovani e meno giovani:  sono fattori che sicuramente influiscono sul comportamento insofferente di molti italiani. La crisi, purtroppo, non produce solo effetti  sul nostro stile e livello di vita, ma si traduce anche in un declino culturale e morale potenzialmente pericoloso per la qualità della nostra civile convivenza. La mancanza di lavoro e prospettive, spinge molti giovani ad emigrare: italiani ma anche stranieri.

Ma il resto del Paese che non emigra si chiude in se stesso e tende a tener fuori il diverso, additando gli stranieri come ospiti indesiderati e peggio ancora gli "zingari" che percepiamo troppo diversi da noi per essere inclusi nel contesto democratico,

Così qualcuno spesso fa di tutta l'erba un fascio: chiedendo indistintamente lo stesso trattamento per l'immigrato presente da vent'anni che perde il lavoro e per lo straniero irregolare (magari profugo) arrivato ieri in uno degli sbarchi. E c'è chi mostra senza vergogna lo stesso disprezzo per famiglie Rom e Sinti italiane, presenti in Italia da generazioni e integrate, assimilate ai Rom arrivati negli ultimi anni dall'Est Europa e che vivono nei campi sosta. A tutti si nega il diritto ad un'esistenza dignitosa accanto a noi.

Così che molti giovani Rom e Sinti quando cercano un lavoro (e c'è chi lo cerca) sono costretti a nascondere la loro provenienza per non essere rifiutati su base etnica.

Bisognerebbe sempre ricordare che la legge punisce i comportamenti discriminatori e ancor più il razzismo. C'è chi scarica la propria frustrazione sul capro espiatorio di turno e dice cose sul web degne del linguaggio del Terzo Reich: e questo è un reato.
C'è chi specula sul malessere pubblico e sui pregiudizi e ne fa una campagna d'odio a fini elettoralistici. Questo è ancora peggio e deve essere sanzionato duramente dalla magistratura e monitorato da UNAR. Quello dell'odio e del razzismo è un sentiero pericoloso, che in passato ha prodotto lacerazioni gravi nel tessuto democratico. Noi crediamo che un Paese incapace di rispettare i diritti fondamentali della persona (qualsiasi persona) e proteggere le
componenti più fragili della società, non possa dirsi davvero civile. E' sempre un buon consiglio quello di usare il cervello prima di parlare, ed evitare di
farsi dominare dagli umori puzzolenti della pancia.

di Giuseppe Casucci, Coord. Nazionale UIL , Dipartimento Politiche Migratorie

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