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SINTESI DEL 10° RAPPORTO UIL 2014 SU CASSA INTEGRAZIONE

-      Ottobre il secondo mese più cassaintegrato dall'inizio della crisi-      Mai come in questo mese richiesta dalle imprese la Cassa Straordinaria

-      La crisi colpisce più forte nel Centro Italia

-      Boom nel Lazio e Liguria

-      Milano la provincia con più richieste, ma preoccupano Frosinone, Torino, Roma e Napoli

-      Molta cassa integrazione nell'industria, ma cresce nell'artigianato e nel commercio

-      quasi 1 miliardo di ore nei primi 10 mesi del  2014, come negli anni peggiori della crisi

-      Ogni mese di questo anno salvaguardati più di 550.000 posti di lavoro

-      Quasi un lavoratore su 10 conosce l'esperienza della cassa integrazione

"Con oltre118 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione, il mese di ottobre del 2014 si colloca al secondo posto dall'inizio della crisi dando, cosi, plasticamente, l'immagine drammatica di un paese che, come al gioco dell'oca, ritorna alla casella di partenza". Così Guglielmo Loy, segretario Confederale UIL illustra i dati più significativi del 10° rapporto UIL 2014 sulla Cassa Integrazione.

In questo percorso all'indietro, sottolinea Loy, sono stati lasciati sul campo oltre 1 milione di posti di lavoro, si sono registrati 2 milioni di avviamenti al lavoro in meno e il quasi dimezzamento delle assunzioni stabili. Ed altrettanto inesorabilmente, il parallelo "no pil" (cioè la non crescita economica e produttiva) "no jobs", va ormai in automatico.

Nel dettaglio, nel mese di ottobre sono state autorizzate, come detto, oltre 118 milioni di ore di cassa integrazione, con un aumento del 13,2% rispetto a settembre. Ad ottobre sono stati salvaguardati oltre 695 mila posti di lavoro.

Sono aumentate, rispetto a settembre, le ore richieste di cassa in deroga (+76,8%) e di straordinaria (+1,8%), a fronte di una diminuzione della cassa integrazione ordinaria (-7,5%).

In valori assoluti, la cassa integrazione straordinaria ha assorbito il maggior quantitativo di ore mensili (65,5 milioni di ore), seguita dalla cassa in deroga (32,8 milioni) e dalla ordinaria (circa 20 milioni).

I dati per macro area, evidenziano come l'aumento della cassa integrazione tra settembre e ottobre 2014, abbia investito in misura maggiore il Centro (con un incremento del 52,8%), seguito dal Mezzogiorno (+10,7%) e dal Nord (+1,4%).

In valori assoluti, nel Nord si è concentrato il maggior quantitativo di ore di CIG (64,7 milioni), seguito dal Centro (30,8 milioni) e dal Mezzogiorno (22,7 milioni).

In 11 Regioni si è registrato un aumento di ore richieste (l'incremento maggiore nel Lazio: +179,6%).

In valori assoluti, la Lombardia è stata la Regionecon il maggior numero di ore autorizzate ad ottobre(28,5 milioni).

Le richieste di cassa integrazione sono aumentate, tra settembre ed ottobre di quest'anno, in 57 Province. Il maggior incremento a Vibo Valentia (+1.028,9%), seguita da Frosinone (+1.024,9%), Caltanissetta (+419,1%), Lodi (+411,4%) eGenova (+300,4%).

In valori assoluti, le prime 5 Province che hanno registrato il maggior quantitativo di ore richieste a ottobre sono state: Milano (10,5 milioni di ore), Frosinone (9,8 milioni), Torino (7,6 milioni), Roma (6,2 milioni) e Napoli (5,7 milioni).

In riferimento ai settori produttivi, l'industria ha assorbito il maggior numero di ore richieste a ottobre (79,9 milioni), seguita dal commercio (19,5 milioni), dall'edilizia (10,8 milioni di ore) e dall'artigianato (7,8 milioni).

Tra settembre ed ottobre, le richieste di ore di cassa integrazione da parte delle aziende hanno registrato un aumento in tutti i principali rami di attività, ad eccezione dell'edilizia che ha subito una contrazione del 4,1%. L'incremento maggiore di ore richieste nell'artigianato (+96,2%), seguito dal commercio (+75,5%) edall'industria (+2,6%).

MA CHE E' SUCCESSO NEL 2014?Sono state quasi 1 miliardo, ricordaGuglielmo Loy, leore autorizzate di cassa integrazione nei primi 10 mesi dell'anno, di cui il 58% (543 milioni di ore) assorbito dalla straordinaria. Tra gennaio e ottobre, complessivamente, la cassa integrazione ordinaria ha raggiunto 210 milioni di ore. Discorso a parte si deve fare per le ore autorizzate della cassa in deroga il cui numero è fortemente condizionato sia dalla prolungata contrazione delle risorse disponibili, sia dell'effetto dei nuovi criteri, restrittivi, che il governo ha individuato nei mesi scorsi.

Nel 2014, mensilmente, la cassa integrazione sta contribuendo, comunque, a mantenere in vita 551 mila unità di lavoro delle qualicirca 109 mila tutelate dalla cassa in deroga (184,6 milioni di ore autorizzate). Realtà tutelate, appunto, grazie a questo specifico e emergenziale strumento, sottolinea Loy. Con questi dati si profila un coinvolgimento, con varia intensità, nell'amara esperienza della cassa integrazione, di oltre 1,5 milioni di persone, quasi il 10% dei lavoratori dipendenti del nostro Paese.

La necessaria terapia d'urto, fatta di lotta alla spesa pubblica impropria e non necessaria, la riduzione ancor più radicale delle tasse per chi ha reddito fisso, il recupero di risorse dalla lotta all'infedeltà fiscale, sgravi mirati e selettivi per le imprese che investono, mostra il passo. Nello stesso tempo la protezione per il "lavoro a rischio" si sta restringendo (minore copertura per la cassa e mobilita in deroga, già celermente e irresponsabilmente attuata dal Governo) o, peggio, si ridurrà se non si modificano gli intendimenti del Governo, descritti nel Jobs Act anche per l'assenza di un'adeguata copertura finanziaria per gli ammortizzatori sociali per il 2015.

E' sbagliato, e forse irresponsabile, conclude Guglielmo Loy, che nel pieno della tempesta che si sta abbattendo sull'occupazione si pensi di ridurre temporalmente ed economicamente lo strumento che fa da argine alla disoccupazione: la cassa integrazione in generale e quella straordinaria in particolare. Forse il Governo non si è reso conto, oppure vive nel pianeta delle fiabe, che proprio le richieste di Cassa Straordinaria sono in forte crescita come testimoniano i dati di ottobre.

Il Parlamento e il Governo farebbero bene a ripensare a questa scelta. Le Riforme funzionano se sono socialmente sostenibili, se migliorano le condizioni di vita di milioni di persone e se sono utili al sistema produttivo.

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Guarda le foto dei banchetti che quest'oggi, ad Alessandria e a Tortona, hanno raccolto le firme per salvare i patronati di previsti tagli voluti dal Governo.

La raccolta è stata poi sospesa a causa delle avverse condizioni meteo in provincia di Alessandria.

le immagini: https://www.flickr.com/photos/uilalessandria/

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Venerdì, 14 Novembre 2014 11:38

Salute bene primario: piattaforma Cgil Cisl UIL

Questa mattina, al Teatro Parvum di Alessandria, Cgil, Cisl e Uil si sono incontre e hanno parlato alla cittadinanza della piattaforma in merito al futuro dei servizi socioassistenziali della Provincia di Alessandria.

In allegato il documento sulle strutture sanitarie.

 

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Venerdì, 14 Novembre 2014 10:17

Comunicato sindacale Ilva

In allegato il comunicato sindacale dell'Ilva.

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COMUNICATO STAMPA

CENTRO PATRONATI  ( CE. PA. ) ACLI – INAS- INCA- ITAL ALESSANDRIA

IL TAGLIO AI PATRONATI CANCELLA IL PREZIOSO LAVORO DI TUTELA GRATUITA IN FAVORE DEI  CITTADINI : SERVIZI A RISCHIO PER MIGLIAIA DI PERSONE

33  DIPENDENTI
28 UFFICI ad  Alessandria e provincia  520 ore di apertura al pubblico.

Assistenza e tutela sociale a tutti i cittadini italiani e stranieri su 92 tipologie di pratiche che abbracciano tutto l'arco della vita, dalla nascita fino alla pensione.

IL CE.PA. ( raggruppamento dei maggiori patronati inca-inas-ital-acli ) CONTINUA LA MOBILITAZIONE  PER CHIEDERE AL GOVERNO LA CANCELLAZIONE DEL COMMA  10 (TAGLIO DI 150 MILIONI AI PATRONATI ) DALLA LEGGE DI STABILITA'.

SABATO 15 NOVEMBRE  PRESIDIO DEI PATRONATI DEL CE.PA. ALESSANDRIA SOTTO I PORTICI ANGOLO FRA P.ZZA MARCONI E P.ZZA GARIBALDI DALLE 9 ALLE 17.

CON RACCOLTA FIRME E DISTRIBUZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO.

A TORTONA (causa previsto maltempo ) SOTTO I PORTICI IN VIA EMILIA DALLE 9 ALLE 13.

 

INCA-INAS-ITAL-ACLIAlessandria

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La Feneal Uil di Alessandria comunica che il 27 novembre si terrà la giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori delle costruzioni per il rilancio del settore nel segno della qualità dell'impresa, della regolarità del lavoro, della legalità e della sostenibilità.

Scarica il materiale completo e presente in allegato.

 

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La prossima settimana, dal 19 al 21 novembre 2014,  al Palazzo dei Congressi EUR in Roma, si terrà il XVI Congresso nazionale UIL.

Scarica il programma in allegato.

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Comunicato stampa unitario Fai-Flai-Uila

Le segreterie generali di Fai-Flai-Uila si sono incontrate questa mattina e hanno confermato la manifestazione unitaria che si terrà a Roma, il 29 novembre prossimo, in piazza Santi Apostoli, per sostenere una nuova e più efficace gestione idrogeologica del territorio che metta al centro il lavoro forestale e valorizzi l'attività dei dipendenti dei consorzi di bonifica.


La manifestazione si pone anche l'obiettivo di sconfiggere una volta per tutte il caporalato, dando gambe al Ddl presentato da Fai, Flai e Uila, per un mercato del lavoro trasparente e legale in agricoltura.
Fai-Flai-Uila, inoltre, chiedono al Governo di cancellare le misure del Jobs Act che prevedono l'estensione generalizzata dei voucher, il demansionamento e il salario minimo previsti per legge.


Fai-Flai-Uila chiedono, altresì, maggiori e consistenti risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga, che costituiscono attualmente l'unica forma di sostegno al reddito per i dipendenti delle associazioni allevatori e della pesca, e che sia eliminato il taglio previsto dalla Legge di stabilità al finanziamento ai Patronati, a causa del quale milioni di persone saranno privati di un fondamentale servizio di assistenza gratuito.

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In allegato il programma del Convegno "istruzione tecnica superiore. Monitorare e sostenere" che si svolge alla Uil di Roma, organizzato da Uil, Uil Scuola e Rase.

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DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLOSEGRETARIO GENERALE AGGIUNTO UIL

Qualcuno ci chiede di ascoltare la piazza: noi l'abbiamo ascoltata bene. E dalla piazza è giunta la richiesta di rinnovare il contratto del pubblico impiego, di accogliere le rivendicazioni dei pensionati e di verificare cosa ci sia di utile o dannoso per i lavoratori nella legge di stabilità e nel Jobs Act.

Fino a questa mattina, il Governo sembrava volesse andare per la sua strada, senza tenere in alcun conto quelle richieste e quelle esigenze. Registriamo, oggi, una novità. La convocazione a Palazzo Chigi, fortemente voluta e cercata dalla Uil, è un passo importante che, ora, va verificato nel merito.

Se il governo non ha premura di compiere atti unilaterali, noi non abbiamo premura di proclamare scioperi: vediamo prima se esistono margini per aprire una trattativa vera su pubblico impiego, pensioni, legge di stabilità e sul Jobs Act.

Roma, 12 novembre 2014                                                                                                 Ufficio stampa Uil

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