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Mercoledì, 26 Novembre 2014 10:20

#illavorochevogliamo: Flai e Uila presentano la manifestazione del 29 novembre

"Assieme alla Flai-Cgil, manifestiamo perché, nonostante le tante parole su trasparenza, legalità e rispetto dei diritti, il lavoro nero resta una piaga drammatica per il Paese. Se non ci saranno segnali concreti da parte del Governo, dopo la manifestazione di sabato prossimo alla quale parteciperanno oltre 10.000 persone, porteremo i lavoratori ad Expo 2015 per spiegare ai consumatori di tutto il mondo che un terzo della qualità dell'agroalimentare italiano è fatto con lavoro nero".
Così il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione che si svolgerà sabato 29 novembre a Roma.

Altro punto della piattaforma della manifestazione è la richiesta di una nuova politica in materia di tutela del territorio. "Nonostante l'Italia sia il paese più fragile d'Europa dal punto di vista del dissesto idrogeologico" ha detto Mantegazza "gli operai forestali e i lavoratori dei consorzi di bonifica che dovrebbero manutenere il territorio sono nella maggior parte dei casi da mesi senza stipendio, senza contratto e senza prospettive".

Ma non mancano, tra i motivi della protesta, anche il Jobs Act e la Legge di stabilità. "Il Jobs Act", per Mantegazza "è sbagliato, perché al contrario di quello che si vuol far credere, riduce i salari con la generalizzazione dei voucher e l'introduzione del salario minimo per legge e aumenta la precarietà. Inoltre non dà risposte a quelle generazioni di persone che sono diventate adulte restando precarie; né alla fascia di cinquantenni espulsi dal mondo del lavoro. Togliendo la cassa integrazione, la mobilità, la cassa in deroga, si creano solo nuovi poveri che, insieme alle tutele, rischiano di perdere anche la fiducia nella democrazia". "Infine, il taglio di risorse ai patronati previsto nella Legge di stabilità priverà milioni di persone di un'assistenza gratuita che il servizio pubblico non è in grado da solo di fornire".

"Agli amici della Fai-Cisl" ha concluso Mantegazza "diciamo che ci rammarica la loro decisione di sfilarsi da un'iniziativa stabilita unitariamente. Ci auguriamo di poter riprendere, al più presto, un percorso unitario, perché è questo il modo di fare sindacato che da sempre caratterizza la nostra categoria".

 

Volantino in allegato

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