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Domenica, 16 Marzo 2014 11:33

Congresso Uil Scuola le tesi per il dibattito

Il documento conclusivo approvato dal Congresso di Lecce rappresenta ancora un riferimento per le scelte del nostro sindacato. In questi quattro anni, in realtà, non c'è stata quella politica di cambiamento necessaria: abbiamo un paese troppo fermo. La UIL Scuola non si è limitata a gestire le criticità esistenti, ma ha proposto soluzioni concrete e fattibili, che richiedono una classe politica in grado di assumere responsabilità e decisioni. Il presente documento sarà integrato con le tesi della UIL che saranno definite il 10 marzo dal Comitato Esecutivo Confederale. Sono stati individuati 6 capitoli. Per ciascuno vi sono 5 righe in bianco per esprimere opinioni, considerazioni, proposte. Vi è poi una pagina in bianco dove ciascuno può indicare un nuovo argomento. Tale schema è finalizzato ad ampliare la partecipazione di dirigenti sindacali, delle RSU, degli iscritti.

1. L'EUROPA Un ruolo guida dell'istruzione per il lavoro e lo sviluppo

La scelta europea non può essere rimessa in discussione, sono necessarie nuove politiche nella direzione degli Stati Uniti d'Europa, di crescita economica e sociale che prevedano investimenti produttivi ( anche fuori dai vincoli di bilancio del 3%) con spostamenti di risorse, a favore del sistema di istruzione pubblica, per elevare il livello di conoscenze e competenze necessarie a sostenere i processi di sviluppo, di cittadinanza e di coesione sociale. Rimane comunque l'esigenza per il nostro Paese di eliminare sprechi, privilegi e spese improduttive. Le due domande che la Commissione europea aveva posto, nel novembre 2011, al Governo italiano, sono rimaste inevase. Gli obiettivi di un Europa politica, in grado di creare lavoro e ricchezza, si raggiungono con un ruolo guida della 'conoscenza' nella società; si tratta di partecipare ad una competizione globale, insieme alle altre nazioni, puntando su cittadini e giovani competenti e istruiti. La priorità è superare un'Europa tutta e solo finanziaria che sta mettendo in ginocchio molti cittadini europei. La prima domanda: "Quale caratteristiche avrà il programma di ristrutturazione delle singole scuole che hanno ottenuto risultati insoddisfacenti ai test INVALSI?" La seconda domanda: "Come intende il Governo valorizzare il ruolo degli insegnanti nelle singole scuole? Quale tipo di incentivo il Governo intende varare?" La UIL Scuola auspica che su questi aspetti ci sia finalmente un'azione concreta da parte del

Governo, azione che richiede ovviamente disponibilità di risorse e concreta affermazione della

centralità della scuola pubblica nell'azione politica.

[5 righe per un'idea, una proposta, una considerazione]

 

2. L'ISTITUZIONE SCUOLA

Una riforma che garantisca l'unitarietà nazionale

Va modificato il Titolo V della Costituzione che ha creato confusione nell'intreccio di competenze

tra Stato e Regione: occorre definire con precisione "chi fa, che cosa". Cosa compete alla Regione,

cosa allo Stato.

Serve una riforma degli organi di gestione (organi collegiali), partendo dal disegno di legge che è

già stato approvato da un ramo del Parlamento, con una revisione della parte riguardante gli

'statuti' e comprendendo la rappresentanza elettiva del personale Ata nel Consiglio di Istituto.

Nella definizione dell'autonomia scolastica va evitata la frammentazione e va garantita l'unitarietà

nazionale.

Altro aspetto riguarda l'ordinamento: la UIL Scuola segue con interesse la via della

sperimentazione, compresa quella della durata quadriennale della secondaria di secondo grado.

Nel merito di questa riteniamo necessari due presupposti: organici funzionali stabili e pluriennali e

un quinto anno come anno di integrazione/collegamento/orientamento con l'Università e con

opportunità di lavoro, stage, alternanza, istruzione e formazione tecnico superiore.

Vanno definiti, dando attuazione al decreto legislativo che li prevede, ambiti e competenze delle

Reti di scuole, che possono rappresentare la sede per implementare il 'Sistema di valutazione' e

svolgere un ruolo fondamentale per la formazione iniziale e in servizio, il reclutamento e

l'organico funzionale, a partire da quello di sostegno.

Occorre una semplificazione anche per evitare il contenzioso.

Il Ministero deve essere radicalmente trasformato nell'ambito di una più generale

sburocratizzazione: vanno eliminati i decreti interministeriali, o comunque definiti in tempi rapidi

con una predisposizione congiunta (senza controlli gerarchici o comunicazioni a distanza).

Il Ministero deve divenire struttura tecnica di supporto e sostegno alle innovazioni.

In tutti i provvedimenti vanno rispettati i tempi dell'anno scolastico.

[5 righe per un'idea, una proposta, una considerazione]

 

3. IL LAVORO La qualità è il valore aggiunto per la scuola

Obiettivo di tutta l'azione sindacale UIL Scuola è ridare valore al lavoro del personale docente, Ata, dei dirigenti scolastici. In questi anni la necessità di un riconoscimento anche economico è stata ridotta a semplice tema di dibattito. Rivendichiamo il valore della parola LAVORO, fuori da ogni schema: professionale, impiegatizio, precario, part time, ecc.. Il valore aggiunto del lavoro, per la scuola, è rappresentato dalla 'qualità', concetto diverso da 'produttività'. Vanno delineate le proposte per valorizzare il lavoro in quanto tale a partire da un incremento delle retribuzioni, tra le più basse in Europa. Tale valorizzazione riguarda l'insieme della categoria ed i singoli, in relazione alle specificità professionali sia del personale Ata in rapporto alla complessità dei servizi, sia dei docenti in rapporto alla fondamentale attività didattica.

[5 righe per un'idea, una proposta, una considerazione]

4. LA CONTRATTAZIONE Strumento importante per valorizzare il lavoro

Si tratta di proporre un modello contrattuale nazionale, regionale, di scuola, di rete, che consenta di accrescere la qualità della scuola e di valorizzare le professionalità. Vanno definiti i diversi ruoli della legge e del contratto. Esperienze "aziendaliste"o di decisioni unilaterali del Governo, di blocco dei contratti, sono state un fallimento. Il superamento della 'riforma Brunetta' ed il rilancio della contrattazione collettiva, sia nazionale che decentrata, rappresentano l'unico e vero antidoto alla deriva burocratica e formalistica, che trova in norme condivise, nel confronto, la possibilità di passare dal sistema 'padrone-suddito' alla responsabilità delle scelte delle parti per definire diritti e doveri dei lavoratori, aumentando in tale modo qualità ed efficienza. Il modello sindacale (con certificazione da voti ed iscritti) come soggetto titolare di contrattazione

è quello che meglio risponde a responsabilità decisionale, coinvolgimento, democrazia, efficacia nei risultati.

[5 righe per un'idea, una proposta, una considerazione]

5. LA SFIDA DELLA MODERNITA' In prima persona nelle decisioni

La sfida della modernità riguarda anche l'azione del nostro sindacato. Cresce nei lavoratori l'esigenza di partecipare alle scelte. Chi ogni giorno lavora nelle scuole vuole essere protagonista nell'assunzione di decisioni chiare e concrete. Vanno definite e strutturate modalità (sia on line che 'faccia-a-faccia') perché gli iscritti siano sempre più titolari delle politiche della UIL. Analogamente le decisioni devono essere rapide con piena assunzione di responsabilità dei gruppi dirigenti. Una comunicazione chiara e tempestiva è strumento di trasparenza e di partecipazione. Il concetto di sindacato libero, per la UIL Scuola, deriva dalla radicata convinzione che le proposte UIL sono la risultante delle tante esperienze e delle tante idee espresse dai lavoratori, RSU e dirigenti sindacali.

[5 righe per un'idea, una proposta, una considerazione]

6. IL MODELLO ORGANIZZATIVO Un sindacato professionale, protagonista del cambiamento

La UIL Scuola, sindacato di successo: presenza nel territorio, competenza, capacità di risolvere problemi. Serve un sindacato rivolto alla singola persona oltre che alla rappresentanza collettiva. Ascolto e ricerca delle soluzioni anziché elencazione delle criticità. Il modello organizzativo del sindacato professionale richiede uno straordinario impegno per passare dalle scelte alla realizzazione. Al forte bisogno di innovazione e di modernità deve corrispondere un modello sindacale in grado

di essere soggetto partecipe del cambiamento. A Tal fine è centrale la formazione sindacale.

[5 righe per un'idea, una proposta, una considerazione]

 Nell'impianto complessivo rimangono confermate le proposte Uil scuola sui temi che abbiamo affrontato nel corso di questi anni. Lo schema di lavoro prevede dunque sei temi sui quali sono possibili suggerimenti brevi. L'obiettivo in questa fase, non è di articolare o aggiungere dettagli su dettagli ad un testo, ma di costruire le scelte Uil Scuola per i prossimi quattro anni. Dobbiamo riuscire a coniugare una visione di cambiamento con la concretezza dell'attualità. E' inoltre possibile intervenire nel dibattito proponendo un tema non compreso tra quelli già elencati. Abbiamo pensato ad 'una pagina virtuale' nella quale proporre tale tema.

[Questo è il tema che vorrei proporre_____________________________________________] Il testo, che vorrete segnalare, non dovrà superare lo spazio di una pagina.

Dopo i Congressi regionali la Commissione Tesi, sulla base degli esiti del dibattito, definirà un documento organico che sarà il documento del Congresso nazionale Uil Scuola.

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Venerdì, 24 Gennaio 2014 01:00

ATA 24 mesi: avviata la procedura

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Venerdì, 24 Gennaio 2014 01:00

Comunicato stampa Concorsi ATA

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Lunedì, 02 Dicembre 2013 01:00

La Uil Scuola vince i ricorsi

E' arrivata conferma della
vittoria dei ricorsi portati avanti dalla UIL SCUOLA in riferimento al
riconoscimento dei mancati scatti stipendiali per i precari della scuola. I
ricorsi, partiti nel 2010, facevano riferimento alla stabilizzazione dei posti
di lavoro (così come definito dalla Corte Costituzionale Europea dopo 3
incarichi annuali) e ai mancati benefici economici per i precari sugli
eventuali scatti di carriera. Questi sarebbero dovuti maturare con la dovuta, e
mancata, immissione in ruolo dopo tre anni di incarichi annuali.

La UIL SCUOLA non ha mai avuto
dubbi sull'esito a favore del personale scolastico. Infatti, anche il Tribunale
di Alessandria, ha sentenziato la legittimità di questo riconoscimento,
condannando il MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca - al pagamento dei benefici spettanti ai ricorrenti.

Ad oggi sono stati riconosciuti
tali benefici a 24 lavoratori Ata (Personale amministrativo, tecnico e
ausiliario) e a 14 docenti impiegati in Provincia. A questi seguiranno gli
altri gruppi di ricorsi, già vinti in primo grado. In Provincia la UIL SCUOLA
ha seguito circa 80 ricorsi.

La UIL SCUOLA ripartirà ora
con nuovi ricorsi per tutti gli interessati precari che abbiamo almeno 3 anni
di incarichi annuali (consecutivi o non) e siano stati immessi in ruolo
nell'anno scolastico 2011/2012.

Per ulteriori informazioni e
casi specifici da verificare, invitiamo a contattare il segretario provinciale UIL
SCUOLA, Giovanni Guglielmi, al seguente numero di cellulare: 328 0098213.

L'ufficio di Alessandria, in
Via Fiume 10, è aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì nel pomeriggio
dalle 15 alle 18 e la mattina dalle 9 alle 12 nei giorni di lunedì, martedì e
giovedì.

Invitiamo gli interessati a contattare
il segretario provinciale Giovanni Guglielmi al cellulare per fissare appuntamenti
in tutte le sedi della provincia di Alessandria.

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Lunedì, 03 Febbraio 2014 01:00

Il Miur non decide e i lavoratori pagano

"Il Miur non decide, non chiarisce e più di 300 lavoratori delle scuole piemontesi, assistenti amministrativi e tecnici, rischiano il licenziamento (che per uno è già scattato).
Non è accettabile che l'inerzia, l'immobilismo del Ministero, l'indecisione e l'impotenza de...lla Direzione Regionale del Piemonte venga pagata a caro prezzo dai lavoratori.
Con la nota n. 8468 del 26 agosto 2013 il Miur dava indicazione agli uffici periferici che le nomine di questi lavoratori dovevano essere effettuate" fino a nomina dell'aventi diritto, ai sensi dell'art.40 della L.449/97..." anche in presenza di posti vacanti e/o disponibili (31 agosto o 30 giugno ), tutto ciò in attesa di risolvere l'annosa situazione dei docenti inidonei.
Tali nomine sono considerate supplenze brevi (anche se i posti sono liberi) e in quanto tali, questi lavoratori hanno diritto a 30 giorni di malattia pagati al 50%, terminati i quali scatta il licenziamento.
A nostro avviso essendo supplenze su posti vacanti, devono essere considerati posti annuali.
Questa è la cruda realtà in cui si trovano moltissimi lavoratori che, ammalandosi, si sono visti pagate le giornate di malattia al 50% e in altri casi si sono visti recapitare il decreto di licenziamento da parte di solerti Dirigenti Scolastici, i quali, in alcuni casi su indicazione dell'Ufficio Scolastico Regionale (intervenuto su nostra segnalazione), si sono astenuti dal fare provvedimenti di licenziamento in attesa del chiarimento da parte del Miur, in altri casi invece non hanno voluto attendere tale chiarimento e quindi hanno provveduto alla decadenza dalla nomina.
Non è tollerabile che i lavoratori paghino le mancate scelte del Miur.
Non è ammissibile che dai mancati chiarimenti dell'Amministrazione vengano danneggiati e penalizzati sempre e comunque i lavoratori.
Chiediamo al Ministro Carrozza e alla Direttore Regionale del Piemonte Pupazzoni un intervento immediato al fine di evitare queste ingiustizie, nell'attesa la Uil-Scuola del Piemonte tutelerà in tutte le sedi competenti i lavoratori che saranno oggetto di tali ingiustificate penalizzazioni".

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