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Martedì, 02 Agosto 2016 15:13

AXITEA: dichiarazione di sciopero

Con riferimento alla situazione creatasi nella soc. Axitea ed alla luce dell'esito delle assemblee svolte con i lavoratori, le Segreterie Nazionali hanno deciso la proclamazione di una giornata di sciopero da effettuarsi nel mese di agosto. In provincia di Alessandria esiste una filiale a Basaluzzo.

A seguire il comunicato sindacale unitario.

 

COMUNICATO

Ormai da quasi due anni i lavoratori di Axitea vivono una situazione di incertezza continua. Le vicende connesse alla procedura concorsuale si sono susseguite nella totale assenza di informazione verso le Organizzazioni Sindacali e le proprie Rappresentanze in azienda. Ma le indiscrezioni circolano continuamente e l'unico modo per cercare di districarsi in questa ridda di voci è rincorrere le udienze in Tribunale o cercare verifiche in altre sedi.

L'azienda, anziché seguire le normali prassi e adempiere agli obblighi contrattuali e di legge in tema di relazioni sindacali e diritto di informazione, ha adottato il metodo della comunicazione unilaterale, spesso con proprie libere interpretazioni della realtà, diffondendo messaggi rassicuranti e parziali.

La realtà dice altro ! Il 21 aprile il Tribunale di Milano ha preso atto della rinuncia di Axitea alla domanda di concordato preventivo; Axitea, in pari data, ha presentato una nuova

domanda di concordato in bianco. Dopo 3 mesi, le OO.SS. non hanno ricevuto alcuna comunicazione circa l'evoluzione di questa domanda.

All'indomani di questo episodio, a fronte delle proteste espresse dalle OO.SS. e delle crescenti preoccupazioni dei lavoratori, Axitea ha spudoratamente replicato con lettere in cui negava le proprie responsabilità e affermava di aver sempre agito correttamente. Il 24 giugno, nell'ambito della procedura di raffreddamento Legge 146/90, l'azienda si è persino rifiutata di incontrare la delegazione sindacale ritenendola numericamente eccessiva !

Per queste ragioni, le OO.SS. e le Rappresentanze Sindacali hanno deciso la convocazione delle Assemblee dei Lavoratori nella giornata del 1° luglio. Dopo tre settimane di

ulteriore "silenzio" aziendale, è necessario confermare lo stato di agitazione e passare ad un primo momento di mobilitazione: per questo le OO.SS. proclamano

SCIOPERO NAZIONALE DEI LAVORATORI AXITEA per l'intero turno di lavoro in data e con iniziative decise a livello territoriale.

 

Filcams Cgil-Fisascat Cisl-UILTuCS

 

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Mercoledì, 27 Luglio 2016 10:26

CCNL Vigilanza: approvata la piattaforma unitaria

I lavoratori del settore, riuniti nell'Attivo Unitario, hanno dato il via libera alla piattaforma per avviare le trattative per il rinnovo

Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore vigilanza privata (scaduto lo scorso 31 dicembre) è ai blocchi di partenza. I rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno trovato un'intesa preventiva per la redazione di un'ipotesi di piattaforma unitaria che potranno sottoporre alle controparti datoriali dopo l'approvazione dell'attivo unitario dei delegati.

La piattaforma unitaria ha l'ambizioso, ma necessario, obiettivo di innovare, provando a proseguire sulla strada della riforma del settore e di tutta la filiera della sicurezza attraverso alcuni punti chiave : unico campo di applicazione che identifichi il perimetro del settore; classificazione del personale che ricomprenda tutte le mansioni e le professionalità richieste nelle attività riconducibili alla sicurezza; rafforzamento della contrattazione di secondo livello e della sua esigibilità, anche per le materie relative all'organizzazione del lavoro; rafforzamento della disciplina del cambio d'appalto, rendendola più cogente e vincolante al fine di impedirne l'elusione; incrementi salariali consoni a sostenere la ripresa dei consumi e coerenti con la specificità professionale del settore.

Si punta a definire un unico contratto nazionale, che sia in grado di delineare puntualmente la "filiera" della sicurezza. Obiettivo raggiungibile solo con un intervento chiaro sui confini del campo di intervento del Contratto Nazionale stesso e con un sistema unico di riconoscimenti economici e normativi per le diverse figure professionali.

"Siamo pronti per avviare un confronto unitario che, in breve tempo, porti alla definizione di un accordo condiviso tra le parti" affermano le Filcams, Fisascat e Uiltucs. "Il settore ha bisogno di regole definite e concertate e di ridare forza alle lavoratrici e ai lavoratori, cercando di recuperare il potere di acquisto e proseguire il confronto con le Istituzioni preposte".

Cicolare ministeriale in allegato.

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CCNL per i Dipendenti da Istituti ed Imprese della Vigilanza Privata e dei Servizi Fiduciari 2016/2018

Per il contratto della filiera dei servizi di sicurezza forniti da privati

PREMESSA POLITICA

Il precedente rinnovo del CCNL è stato frutto di una mediazione complessa dopo una trattativa durata oltre 49 mesi, caratterizzata da numerose fasi e da divisioni nelle associazioni datoriali e sindacali.

Da allora ad oggi, la situazione complessiva nel settore è ulteriormente cambiata, evidenziando segnali di peggioramento ben oltre gli effetti derivanti della crisi economica.

I ritardi nel completamento delle riforme del settore da parte delle istituzioni, il ridimensionamento delle condizioni imposto negli appalti, hanno infatti inficiato alcuni obiettivi

che le parti hanno riposto nella contrattazione collettiva. A ciò si aggiunge una incapacità delle imprese di pensare in termini prospettici e di sviluppo, facendo emergere al contrario un"imbarbarimento" del mercato, in una concorrenza al massimo ribasso negli appalti e un'azione disinvolta nella pratica del dumping contrattuale.

Il settore sempre in maniera più consistente e diffusa vede pratiche di illegalità e di violazione delle regole a cui anche le aziende "sane" non riescono a reagire, in alcuni casi, per l'assenza di un supporto istituzionale di controllo. Le conseguenze di questa condizione continuano però a scaricarsi sulla qualità e sulle tutele del lavoro e dei lavoratori. Illegalità e violazione delle regole in vaste aree del paese sono una condizione inaccettabile che deve rappresentare il perno su cui riavviare un confronto incisivo con il Ministero dell'Interno ed il Ministero del Lavoro per giungere ad una definizione condivisa e coerente volta ad arginare e porre termine a tali situazioni.

Il CCNL che si vuole rinnovare deve, in questo contesto difficile, segnare un radicale cambiamento di passo ed essere contrassegnato da una forte assunzione di responsabilità che si sostanzia nel riconfermare il valore del CCNL stesso come strumento di regolazione del settore.

Anche in nome di questo obiettivo prioritario e fondamentale, Filcams Fisascat Uiltucs riaffermano il valore di un percorso unitario a partire dal presente documento. Alle imprese si richiede una scelta di coerenza, per superare una situazione di contraddizione - unica nel panorama del mondo del lavoro italiano - per la quale i soggetti coinvolti sono, al contempo, utilizzatori di contratti collettivi difformi. Filcams Fisascat e Uiltucs ritengono necessario porre al centro la definizione di un unico contratto nazionale che sia in grado di delineare la "filiera" della sicurezza.

Un obiettivo che si realizza intervenendo con chiarezza sui confini del campo di intervento del CCNL stesso e ricostituendo un sistema unico dei riconoscimenti economici e normativi per le diverse figure professionali.

Con queste premesse le OO.SS., senza negare le diversità e le autonome impostazioni che hanno segnato il precedente rinnovo, ritengono si possa ricostituire un qualificato sistema contrattuale.

Un quadro di regole e condizioni per respingere anche comportamenti elusivi e per contrastare il fenomeno della contrattazione in dumping. In tal senso, i contenuti e le finalità degli accordi sulla rappresentanza possono costituire un valido supporto e hanno necessità di essere tradotti nelle norme contrattuali. La riconferma del valore della contrattazione si deve tradurre anche in una rivitalizzazione della contrattazione di secondo livello che deve cogliere i cambiamenti intervenuti nel settore e rispondere concretamente alle condizioni del lavoro come è indispensabile una

riforma del sistema della bilateralità. Su questo punto è necessaria la condivisione di strumenti di

Governance insieme alla verifica della adeguatezza e implementazione di prestazioni e servizi che possono rispondere alle crescenti esigenze dei lavoratori e delle problematiche del settore.

Per gli indicatori a disposizione, questo rinnovo contrattuale si inserisce in un contesto che vedrà ancora una fase di sofferenza per l'occupazione del settore cui gli interventi legislativi non hanno dato maggiori certezze e stabilità.

Il Contratto Nazionale deve essere l'ambito dove il valore e la qualità del lavoro trovano riconoscimento affrontando aspetti rilevanti e critici non risolti a partire da una organizzazione del lavoro, dei turni e dei servizi, generalmente scarsamente governata che produce disuguaglianze e crescita esponenziale del lavoro straordinario. Istituti del contratto, spesso utilizzati in maniera distorta per generare redditività in alcune tipologie di servizi ma con un effetto assolutamente negativo sia in termini occupazionali sia in termini di sicurezza degli operatori del settore.

Con queste linee di indirizzo Filcams, Fisascat e Uiltucs ritengono si debba affrontare il rinnovo contrattuale con l'esigenza di sviluppare il negoziato in un arco temporale certo finalizzato alla priorità di recuperare il potere d'acquisito dei lavoratori del settore e consentire alle parti di proseguire, sulla base di proposte comuni, il confronto con le Istituzioni preposte.

Sfera di applicazione

Il presente CCNL si rivolge alle attività ricomprese nei servizi di sicurezza forniti da privati, così  come individuati dal Tulps, dal relativo Regolamento di esecuzione e dal DM 269/2010; alle attività per la custodia e la sorveglianza di immobili e relative pertinenze, ivi compreso il controllo degli accessi e la regolazione del flusso di persone e merci, dove non sussistano le particolari esigenze di sicurezza di cui al D.M. n. 269/2010; alle attività di assistenza, di controllo e safety all'organizzazione di manifestazioni ed eventi. Si richiede inoltre di ricomprendere nella sfera applicativa i servizi di steward negli impianti sportivi e di eliminare le attività attualmente contemplate non compatibili con la premessa e la sfera di cui sopra.

Relazioni sindacali

Si richiede di implementare il sistema di Relazioni Sindacali prevedendo:

Ambito settoriale - incontri a cadenza almeno annuale, tra le Associazioni Datoriali e le OO.SS. nazionali, per esaminare:

• l'andamento generale del settore (dati economici, occupazionali);

• le situazioni di criticità, riferite ad ambiti territoriali e/o aziendali o a tipologie di servizio, di particolare rilevanza economico/occupazionale.

• le problematiche relative alle gare di appalto, in rapporto alla normativa vigente, anche attraverso un monitoraggio dei bandi di gara della Pubblica Amministrazione;

• i programmi di formazione, aggiornamento e riqualificazione professionale anche con riferimento alle iniziative volte a salvaguardare la professionalità nel mercato del lavoro.

Il suddetto confronto si svolge anche a livello territoriale o regionale, per i medesimi argomenti e con la stessa cadenza temporale.

Ambito aziendale - incontri a cadenza annuale e/o su richiesta di una delle Parti, per esaminare con le Organizzazioni Sindacali:

• l'andamento aziendale (dati economici consuntivi e previsionali, aree territoriali di intervento, tipologie di servizi offerti), le prospettive di sviluppo, eventuali programmi

che comportino processi rilevanti di riorganizzazione anche per effetto di innovazione tecnologica; fattori di criticità che possano determinare riflessi sull'occupazione e le

relative misure di contrasto.

In tali occasioni andranno forniti dati relativi all'occupazione sia nei suoi aspetti qualitativi che quantitativi (organici per tipologia di impiego, lavoro straordinario e supplementare ecc.); sugli interventi di formazione e riqualificazione del personale connessi ad iniziative o direttive dei pubblici poteri a livello nazionale e comunitario.

In presenza di mutamenti nell'assetto societario, l'azienda fornisce le informazioni utili.

Si richiede il diritto di informazione relativo alle policy aziendali di cui al Codice in materia di protezione dei dati personali (D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196).

Secondo livello di contrattazione

Si richiede di rafforzare il ruolo della contrattazione integrativa, con particolare riferimento alla disciplina dell'orario di lavoro, dell'organizzazione del lavoro (sistemi di turnazione, regimi di orario, nastri orari, flessibilità, lavoro straordinario), anche per garantire i tempi di riposo giornaliero e settimanali.

Si richiede di prevedere la corresponsione di un Elemento Economico di Garanzia nelle aziende ed istituti situati in ambiti territoriali nei quali, durante la vigenza del presente Contratto, non si realizzano accordi collettivi territoriali o aziendali aventi ad oggetto erogazioni economiche, connesse a sistemi di produttività, qualità, efficienza.

Rappresentanza e rappresentatività

Alla luce dai Protocolli Interconfederali sottoscritti, si richiede di adeguare le norme contrattuali in materia.

Bilateralità

Confermando ruolo, funzioni ed articolazione dell'Ente Bilaterale, è necessario adeguare le norme per rendere effettivo e cogente quanto stabilito dalle Parti Sociali in materia, in coerenza con l'impostazione contrattuale assunta.

Il requisito per l'attestazione della regolarità contrattuale deve prevedere anche il rispetto integrale di quanto stabilito in tema di Relazioni Sindacali.

Classificazione del personale

Si richiede la creazione di un sistema di classificazione unico per l'intera platea a cui si applicherà il CCNL che dovrà tener conto delle diverse professionalità e delle diverse competenze richieste. A tal fine si potranno prendere a riferimento i criteri sanciti anche a livello comunitario che si basanosostanzialmente sul fatto che per determinare l'appartenenza di una determinata mansione ad un certo livello professionale occorra tener conto della natura del lavoro che caratterizza la prestazione, del grado di istruzione formale, nonché dalla formazione o dall'esperienza richieste per eseguire in modo adeguato i compiti previsti.

Cambio d'appalto

Si richiede, attraverso la riformulazione degli artt. 26 e 27 del CCNL, d rendere più cogente la "clausola sociale" al fine di

a) Garantire la stabilità occupazionale del personale effettivamente impiegato presso il servizio/attività oggetto del cambio di gestione;

b) Mantenere le condizioni previste dal contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più

rappresentative sul piano nazionale, nonché il regime delle garanzie e delle tutele già acquisite al momento del cambio di appalto;

c) Evitare comportamenti elusivi.

Per la rilevanza della materia, si ritiene necessario strutturare una procedura da applicare, con il coinvolgimento delle OO.SS. e delle Rappresentanze Sindacali, in ogni procedura di cambio di gestione. Le aziende coinvolte nel cambio di appalto saranno comunque tenute a svolgere incontri a fronte di richiesta avanzata delle OO.SS. preventivamente alla sua realizzazione.

Il requisito per l'attestazione della regolarità contrattuale deve prevedere anche il rispetto integrale di quanto stabilito in tema di Cambio appalto.

Mercato del lavoro

Il ricorso all'apprendistato professionalizzante quale forma privilegiata di ingresso al lavoro per i giovani fra i 18 ed i 29 anni nella prospettiva della stabilità occupazionale, va visto in relazione alla specificità del settore, rafforzando la formazione trasversale e professionalizzante.

Occorre inoltre procedere ad una attenta valutazione relativamente agli effetti negativi dei recenti interventi legislativi in materia di riforma del mercato del lavoro.

Salute e sicurezza

Coerentemente alle previsioni del D. LGS. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, occorre in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dare maggiore centralità alle politiche attive per la prevenzione delle situazioni di rischio, soprattutto per mezzo di iniziative di sistema e di un rafforzamento della formazione per gli RLS, anche attraverso il riconoscimento di permessi retribuiti aggiuntivi.

In particolare, fermo restando quanto già previsto dal DLgs. 81/2008, si richiede di meglio precisare modalità e contenuti della "adeguata informazione" di cui stesso decreto sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale; sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei luoghi di lavoro; sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione incendi e primo soccorso; sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente; sui rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; sui pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate.

E' altresì opportuno, in coerenza con l'art. 37 - Capo III - Titolo I del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, che le modalità, la durata ed i contenuti specifici della formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza siano stabiliti in sede di contrattazione collettiva nazionale, nel rispetto dei seguenti contenuti minimi:

a) principi giuridici comunitari e nazionali;

b) legislazione generale e speciale in materia di salute e sicurezza sul lavoro;

c) principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi;

d) definizione e individuazione dei fattori di rischio;

e) valutazione dei rischi;

f) individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione;

g) aspetti normativi dell'attività di rappresentanza dei lavoratori;

h) nozioni di tecnica della comunicazione.

Va, infine, rivisto ed adeguato l'Accordo 17.04.1997 in materia di Rappresentanza dei Lavoratori per la Sicurezza.

Indennità di trasferta

Fermo restando quanto previsto dagli artt. 99 e 100 del CCNL, occorre definire il trattamento relativo agli spostamenti intermedi tra postazioni di servizio diverse nell'ambito del medesimo turno di lavoro giornaliero.

Si richiede inoltre la definizione del rimborso spese di cui all'art. 100 in assenza di previsione nell'ambito della contrattazione di secondo livello.

Congedi e Permessi

Si richiede l'adeguamento delle norme contrattuali sulla base dell'evoluzione legislativa intervenuta.

Incrementi salariali

La contrazione del potere di acquisto patita dai lavoratori del settore in conseguenza della dilatazione dei tempi dei precedenti rinnovi contrattuali, il mancato esercizio della contrattazione di secondo livello richiedono una risposta nuova ed adeguata in termini di aumento salariale.

L'assenza di accordi procedurali per i rinnovi contrattuali rende necessaria l'individuazione di nuovi parametri, nel cui ambito il riconoscimento della professionalità e della specificità delle attività oggetto di questo CCNL deve assumere un obiettivo preminente. La capacità di rispondere all'insieme degli obiettivi posti in questo rinnovo contrattuale, anche in tempi congrui, potrà costituire elemento di valutazione nel prosieguo.

Per quanto sopra esposto, si richiede un aumento salariale di € 125 al IV livello e l'adeguamento e la rivisitazione delle indennità relative ai servizi prestati.

Previdenza Integrativa

Si richiede l'aumento della quota di contribuzione a carico delle imprese e la concreta applicazione della previsione relativa al versamento su base volontaria di quote salariali istituite dalla contrattazione di secondo livello.

Infortunio – Assicurazione

Si richiede la rivalutazione dei massimali attualmente previsti e la riduzione delle percentuali di accesso.

Si richiede l'istituzione di specifica polizza assicurativa a favore del personale autista.

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Lunedì scorso le organizzazioni sindacali unitariamente hanno raggiunto l'accordo per il passaggio dei lavoratori della Paglieri Sell System di Pozzolo Formigaro alle due nuove aziende acquirenti facenti capo a DPV e ABC.

Il raggiungimento di questo accordo, oltre a garantire la salvaguardia di 108 posti di lavoro, consentirà alle due aziende di completare la procedura per l'acquisizione della Paglieri Sell System, che continuerà ad operare sia sul fronte del merchandising che sul fronte distribuzione e logistica.

Nonostante le lunghe e complesse  procedure che andavano espletate obbligatoriamente entro la chiusura dell'esercizio provvisorio del 31 maggio, la trattativa è arrivata a conclusione a seguito di due settimane di incontri serrati che hanno visto coinvolto anche l'Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte.

Rosario Trupia: "Come Uiltucs  siamo soddisfatti che l'iter si sia concluso con il salvataggio di tanti posti di lavoro per una realtà importante sul territorio, sottolineando che per ottenere questo risultato i lavoratori hanno dovuto accettare un taglio della propria retribuzione.

La Uiltucs, in proposito, si impegnerà affinché tali sacrifici economici vengano recuperati il prima possibile".

Cristina Vignolo, Fisascat Cisl: "Nel ricordare che la trattativa è stata estenuante, lunga e difficile, si sottolinea che tutta la procedura era vincolata al raggiungimento dell'accordo sindacale che, con grande senso di responsabilità, ci ha portati non solo alla salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti, ma anche a consentire una concreta prospettiva di ripresa dell'azienda".

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Martedì, 17 Maggio 2016 18:17

Esselunga: salario variabile

Documentazione in allegato.

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Sabato 28 maggio a Torino si terrà una manifestazione in concomitanza con la giornata di sciopero proclamata dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per contrastare l'attacco di Federdistribuzione a dignità e diritti dei lavoratori.

Le motivazioni che portano ancora a scendere in piazza sono il contratto, la necessità di un salario dignitoso e condizioni di lavoro sostenibili.

Comunicato stampa
Federdistribuzione nega il contratto alle lavoratrici e ai lavoratori della grande distribuzione commerciale


Nel pomeriggio del 13 aprile sono cessate le trattative per la definizione del primo contratto collettivo nazionale di lavoro per le aziende aderenti a Federdistribuzione.
Le ragioni della rottura sono da ricondurre alle condizioni inderogabili e non negoziabili poste da Federdistribuzione per la sigla del contratto, vale a dire:


1) La destrutturazione del sistema di inquadramenti utilizzando la leva del jobs act;

2) L'imposizione di norme destinate a consentire alle aziende di derogare a tutte le norme del futuro contratto anche in assenza di accordo tra le parti a livello aziendale;

3) La definizione di aumenti salariali che determinerebbe al 31.12.2018 una massa salariale di 1.831 euro al 4° livello a fronte dei 3.000 euro previsti alla stessa data e al medesimo livello d'inquadramento dal contratto applicato ai dipendenti delle altre aziende del commercio, ossia alla stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.


Porre a 28 mesi dall'inizio dei negoziati tali condizioni inderogabili e non negoziabili dimostra che l'asserita volontà di Federdistribuzione di realizzare un'intesa è priva di fondamento. Federdistribuzione vorrebbe imporre un diktat inaccettabile attraverso cui realizzare un evidente vantaggio competitivo a danno dei propri dipendenti.
In aggiunta a ciò è emersa palese la volontà di Federdistribuzione di modificare in peggio le norme contrattuali sul mercato del lavoro, l'orario di lavoro e la bilateralità, con particolare riferimento ai sistemi di welfare (assistenza e previdenza integrative), determinando un danno aggiuntivo per i dipendenti delle imprese ad essa associate.


Le Organizzazioni Sindacali Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e UILTuCS proclamano, nelle aziende aderenti a Federdistribuzione, uno sciopero nazionale per l'intera giornata del 28 maggio 2016 ed ulteriori otto ore di sciopero da gestire a livello territoriale ed approfondiranno nei prossimi giorni le ulteriori iniziative da adottarsi.

Da Alessandria partirà un pullman di lavoratori iscritti alla Uiltucs per seguire la manifestazione a Torino.

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Mercoledì, 27 Aprile 2016 10:34

Contratti Terziario: sciopero il 6 maggio

CONTRATTI TERZIARIO E SERVIZI: UN MILIONE E MEZZO I LAVORATORI IN ATTESA DI RINNOVO IN  MEDIA DA OLTRE TRE ANNI. IL 6 MAGGIO SCIOPERO INTERSETTORIALE TURISMO, PULIZIE STRUTTURATE, FARMACIE PRIVATE E COMPARTO TERMALE CONTRO LO STALLO NEGOZIALE.

Sono un milione e mezzo i lavoratori del turismo dei comparti industria turistica, pubblici esercizi, agenzie di viaggio, ristorazione collettiva, delle imprese di pulizia strutturate, delle farmacie private e del comparto termale in attesa dei rinnovi contrattuali in media da più di tre anni.

Contro lo stallo negoziale e l'atteggiamento dilatorio delle associazioni datoriali di settore – Federturismo/AICA/Confindustria Alberghi, Fipe, Fiavet, Confesercenti, Federterme, Federfarma, Angem, Aci (Alleanza Cooperative Italiane), Anip-Confindustria Legacoop, Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Agci, UnionserviziConfapi, Fnip Confcommercio – I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti Uil hanno indetto per il 6 maggio prossimo lo sciopero intersettoriale per l'intero turno di lavoro con presidi e mobilitazioni a livello locale. La protesta per rivendicare a gran voce il rinnovo dei rispettivi contratti nazionali di lavoro attraverso i quali garantire un dignitoso aumento salariale, nuove norme per la valorizzazione della professionalità e per il mantenimento dei livelli occupazionali.

«Nella migliore delle ipotesi i lavoratori aspettano il rinnovo del contratto nazionale di lavoro da  tre anni, nella peggiore da sei – hanno stigmatizzato le quattro sigle in comunicato sindacale unitario – In tutto questo tempo le controparti datoriali, hanno con diversi accenti e modalità, cercato di negare il valore del contratto collettivo nazionale  di lavoro subordinandone il rinnovo a forme più o meno esplicite di restituzione attraverso il peggioramento di parti economiche e normative».

«Sono baristi, camerieri, cuochi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori  del comparto termale, farmacisti, professionisti cui spesso ci rivolgiamo per soddisfare bisogni imprescindibili, per necessità connesse alla salute, per servizi fondamentali nella nostra vita quotidiana – conclude il comunicato –  Operano in settori strategici per l'economia del nostro paese, che rappresentano una componente rilevante del Pil Italiano come il turismo e il sistema degli appalti; svolgono lavori importanti come ad esempio la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedalinonché prestazioni attinenti la salute delle persone».

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In allegato l'ipotesi di accordo del CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE Carrefour.

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È arrivata una doccia fredda in questi ultimi giorni a seguito di una lettera che annuncia l'apertura della procedura di mobilità da parte della Securpol Group, azienda che opera nel settore della Vigilanza privata, nei confronti di 254 lavoratori in tutta Italia a seguito delle continue rapine avvenute nell'ultimo anno. Ricordiamo che anche ad Alessandria lo scorso giugno in tangenziale un commando di sei-sette persone, intorno alle 9 del mattino, avevano bloccato e preso d'assalto un mezzo portavalori della Securpol Group diretto a Valenza.

In quella circostanza sono stati trafugati gioielli per un valore di circa 2 milioni e mezzo di euro.

La Securpol Group, nell'arco degli ultimi mesi, è stata vittima di ulteriori rapine e ora è arrivato l'annuncio shock da parte dell'azienda di voler licenziare un gran numero di persone per ridurre il servizio.

In provincia di Alessandria i lavoratori coinvolti sono circa venti, ulteriore testimonianza del fatto che il settore della Vigilanza privata si trovi al centro di una bufera dovuta anche ad una carenza di leggi e norme che diano maggiori garanzie ad un settore strategico per la sicurezza non solo dei privati, ma anche dei cittadini.

Maura Settimo, Segretario UILTUCS Alessandria: "Il 5 aprile prossimo è previsto a Roma  un incontro sulla mobilità alla Securpol Group e come Uiltucs saremo presenti anche con la partecipazione del delegato aziendale.

Ricordiamo che come Uiltucs abbiamo più volte sollecitato incontri in Prefettura per il monitoraggio del settore e ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta concreta da parte degli organi competenti".

 

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Per domani, venerdì 5 febbraio, è stata proclamata una giornata di sciopero della ristorazione collettiva al motto Il piatto piange, per sollecitare il rinnovo del contratto nazionale scaduto ormai da tempo.

Domani alle 9.30 in Piazza Marconi ad Alessandria verrà allestito un banchetto, presidiato dai lavoratori del settore, allo scopo di rendere nota la situazione dei dipendenti.

Maura Settimo, Segretario Uiltucs Alessandria: "Quelle di domani sono le prime 8 ore di sciopero di un pacchetto di 16 proclamate unitariamente da Filcams, Fisascat e Uiltucs per dare un segnale di compattezza nazionale del settore e portare a conoscenza di tutti le condizioni dei lavoratori del comparto che necessitano più che mai di tutele co il rinnovo contrattuale.

Come Uiltucs non possiamo non ricordare che i maggiori contratti di riferimento sono scaduti e riguardano oltre 2 milioni di lavoratori, tra grandi alberghi, grande distribuzione, cooperative, imprese di pulizie, terme, farmacie, bar e ristoranti. Sono tutti in attesa di rinnovo ormai da anni e a breve scadrà anche il settore della Vigilanza privata, importante e strategico per la sicurezza sul territorio.

Quando parliamo di ristorazione collettiva ci riferiamo alle mense delle aziende, degli asili e delle scuole, quindi è chiara l'importanza del funzionamento di un servizio fondamentale, adeguato e tutelato dal contratto. A partecipare al presidio di domani saranno, tra gli altri, le lavoratrici di Aristor, della mensa ospedaliera e delle maggiori mense della provincia.

Tutti i cittadini devono per questo essere informati perché interessati, insieme alle loro famiglie, dai servizi erogati."

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