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La commissione Bilancio della Camera dei deputati ha finalmente approvato l'emendamento Bargero al Codice degli Appalti. Questo prevede la modifica delle percentuali di appalti in house, ripristinando gli affidamenti diretti al 40% e non più al 20%, ossia affidabili senza gara. Prima firmataria dell'emendamento accolto è Cristina Bargero, deputata alessandrina del Partito democratico.

Questo emendamento tranquillizza un pò i lavoratori del settore, massicciamente impiegati in provincia di Alessandria. Erano infatti a rischio 3 mila posti di lavoro in tutta Italia, 600 solo in provincia di Alessandria.

Ricordiamo che la normativa attualmente vigente prevede l'entrata in vigore ad aprile 2018 dell'innalzamento all'80% del limite del valore dei lavori da affidare con gara pubblica per i titolari di concessioni autostradali. Solo poche settimane fa, come vi avevamo raccontato, un analogo emendamento era stato bocciato dalla commissione Bilancio del Senato.

Questo risultato è anche frutto delle continue lotte da parte di lavoratori e sindacati che non si sono arresi e hanno combattuto accanto ai lavoratori esasperati per questa vicenza.

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CONCESSIONARIE AUTOSTRADE, LUNEDI' SCIOPERO DI 8 ORE E PRESIDIO A MONTECITORIO

Sciopero nazionale di 8 ore proclamato per lunedì prossimo, con un presidio in piazza Montecitorio a Roma (ore 10:30) di centinaia di lavoratori che arriveranno da tutta Italia, e altre 8 ore di sciopero nei giorni successivi gestite a livello territoriale. È la reazione dei sindacati FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, alle novità emerse nella vertenza legata alle società controllate dalle concessionarie autostradali. Nei giorni scorsi, infatti, è stato bocciato l'emendamento proposto dai deputati Pd Borioli ed Esposito, che intendeva alzare dal 20% al 40% la percentuale dei lavori di manutenzioni e progettazione affidabili senza gara ai concessionari autostradali.

"L'inspiegabile bocciatura della proposta – spiegano le segreterie nazionali dei tre sindacati – è un colpo durissimo per i 3 mila operai e tecnici specializzati, che ora rischiano di essere licenziati, e vanifica il lungo lavoro svolto al tavolo interministeriale aperto dai ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico, che era riuscito a trovare una soluzione per scongiurare questo ennesimo stillicidio di posti di lavoro. Evidentemente – accusano Feneal, Filca, Fillea – le pressioni delle lobbies hanno avuto la meglio sul parere dei due ministeri, sul rischio di mandare a casa 3mila lavoratori, sulla qualità del lavoro, sulla sicurezza delle stesse autostrade, sulla necessità di salvaguardare un pezzo strutturato di impresa italiana e di adottare un orientamento largamente diffuso in Europa.

Le 16 ore di sciopero ed il presidio a Montecitorio sono la nostra risposta all'atteggiamento della politica, che sta peraltro generando forti tensioni sociali sui territori e nei siti produttivi. Chiediamo con forza l'immediata convocazione del tavolo permanente presso il Mise e un intervento rapido e deciso di tutti gli interlocutori politici ed istituzionali per risolvere nel migliore dei modi questa delicata vertenza". Infine i sindacati non escludono nei prossimi giorni disagi sulla rete autostradale nazionale, per iniziative autorizzate di informazione a livello locale come ad esempio azioni di volantinaggio in prossimità dei caselli: "Chiediamo scusa sin d'ora agli utenti – dichiarano – ma la nostra battaglia è anche nel loro interesse, per garantire la massima sicurezza delle autostrade e la massima qualità del lavoro, fino ad oggi affidato a personale specializzato e professionalizzato", concludono Feneal, Filca, Fillea.

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