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Lavoro, contratto, salute, pensioni: questi i temi al centro dello sciopero nazionale del comparto edilizia che si tiene oggi, lunedì 18 dicembre con 6 manifestazioni in altrettante città italiane. A Torino, Padova, Roma, Napoli, Cagliari, Palermo scenderanno in piazza migliaia di edili per chiedere il rinnovo del contratto nazionale dell'edilizia scaduto oramai da 18 mesi e che interessa un milione e mezzo di addetti.

L'incontro con l'Associazione Nazionale Costruttori avvenuto la scorsa settimana infatti non ha dato i risultati sperati ed i Segretari Generali di Feneal Filca Fillea, Panzarella, Turri, Genovesi hanno confermato la mobilitazione "non essendo emersa una volontà esplicita a chiudere in tempi brevi il CCNL – hanno spiegato in una nota. – Come Segreterie Nazionali non possiamo che confermare il giudizio negativo sugli atteggiamenti delle nostre controparti che continuano a non raccogliere la sfida principale che come sindacato abbiamo lanciato: mettere il rinnovo del contratto, la strumentazione bilaterale, la valorizzazione delle professionalità al servizio di una ripresa di qualità del nostro settore, basata su regolarità, innovazione e giusti riconoscimenti salariali".

Tra le richieste che gli edili di Cgil Cisl e Uil porteranno in piazza oltre gli aumenti salariali in linea con gli altri settori, vi è la difesa e la riforma delle Casse Edili a tutela di tutti i lavoratori, più sicurezza sui posti di lavoro, lotta al lavoro nero e a favore delle imprese virtuose contro la concorrenza sleale e il dumping; creazione di un Fondo Sanitario Integrativo Nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute e alla prevenzione; potenziamento del Fondo integrativo per il Pensionamento anticipato per dare la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima e favorire il ricambio generazionale.

Panzarella, Turri, Genovesi interverranno rispettivamente a Roma, Napoli e Torino.

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Lunedì, 04 Dicembre 2017 10:46

Sciopero del settore edilizia lunedì 18 dicembre

EDILIZIA. SINDACATI PROCLAMANO LO SCIOPERO NAZIONALE DI TUTTO IL COMPARTO PER IL 18 DICEMBRE

Lavoro, contratto, salute, pensioni: questi i temi che saranno al centro dello sciopero nazionale dell'intero comparto dell'edilizia, proclamato dalle segreterie di FenealUil – Filca Cisl – Fillea Cgil per il 18 dicembre.

Una decisione cui si è giunti "dopo aver preso atto, ancora una volta, dello stallo nella trattativa per il rinnovo del contratto edile, scaduto da quasi un anno e mezzo" spiegano i segretari generali Panzarella, Turri, Genovesi, che proseguono "avevamo annunciato nei mesi scorsi la mobilitazione per novembre, qualora le associazioni datori ali non avessero mostrato disponibilità ad un avanzamento nella trattativa. Nel frattempo, abbiamo svolto oltre mille assemblee nei cantieri per spiegare ai lavoratori le nostre proposte e le difficoltà che abbiamo incontrato nel negoziato. Oggi dobbiamo prendere atto che dalle associazioni datoriali non sono giunte reali disponibilità ed aperture."

Aumenti salariali in linea con gli altri settori e finalizzati anche ad aiutare una ripresa dei consumi al servizio del Paese; difesa e riforma delle Casse Edili a tutela di tutti i lavoratori (operai, impiegati, ecc.), contro il lavoro nero e per sostenere le imprese più serie contro la concorrenza sleale e il dumping; più sicurezza sui posti di lavoro, contro gli infortuni e gli incidenti mortali che, drammaticamente, crescono ogni giorno di più; creazione di un Fondo Sanitario Integrativo Nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute e alla prevenzione; potenziamento del Fondo integrativo per il Pensionamento anticipato, dando la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima e creare così occasioni di lavoro, di qualità, per tanti giovani: queste le richieste consegnate alle controparti dai sindacati, richieste che per Panzarella, Turri, Genovesi vanno nella direzione di "un Contratto Nazionale al servizio di una qualificazione maggiore del sistema, del lavoro e dell'impresa, per poter affrontare le sfide di un settore che sta cambiando nei suoi processi e nei suoi prodotti (riqualificazione, rigenerazione, messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico e privato, ecc.) per cui servono più professionalità, più qualità, più partecipazione."

Ma le controparti "continuano con tatticismi dilatori a prendere tempo, non rispondendo nel merito alle nostre proposte e non accettando la sfida che i lavoratori ed il Sindacato hanno lanciato."

Dunque il 18 dicembre sarà "sciopero per l'intera giornata in tutte le imprese edili, con manifestazioni di carattere interregionale, mentre nella giornata del 20 novembre metteremo in campo una iniziativa straordinaria di informazione, con volantinaggi, conferenze stampa, presidi, in preparazione dello sciopero nazionale" concludono i leader di Feneal Filca Fillea.

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Lavoro, contratto, salute, pensioni: questi i temi che saranno al centro dello sciopero nazionale dell'intero comparto dell'edilizia, proclamato dalle segreterie di FenealUil – Filca Cisl – Fillea Cgil per il 18 dicembre.

Una decisione cui si è giunti "dopo aver preso atto, ancora una volta, dello stallo nella trattativa per il rinnovo del contratto edile, scaduto da quasi un anno e mezzo" spiegano i segretari generali Panzarella, Turri, Genovesi, che proseguono "avevamo annunciato nei mesi scorsi la mobilitazione per novembre, qualora le associazioni datori ali non avessero mostrato disponibilità ad un avanzamento nella trattativa. Nel frattempo, abbiamo svolto oltre mille assemblee nei cantieri per spiegare ai lavoratori le nostre proposte e le difficoltà che abbiamo incontrato nel negoziato. Oggi dobbiamo prendere atto che dalle associazioni datoriali non sono giunte reali disponibilità ed aperture."

Aumenti salariali in linea con gli altri settori e finalizzati anche ad aiutare una ripresa dei consumi al servizio del Paese; difesa e riforma delle Casse Edili a tutela di tutti i lavoratori (operai, impiegati, ecc.), contro il lavoro nero e per sostenere le imprese più serie contro la concorrenza sleale e il dumping; più sicurezza sui posti di lavoro, contro gli infortuni e gli incidenti mortali che, drammaticamente, crescono ogni giorno di più; creazione di un Fondo Sanitario Integrativo Nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute e alla prevenzione; potenziamento del Fondo integrativo per il Pensionamento anticipato, dando la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima e creare così occasioni di lavoro, di qualità, per tanti giovani: queste le richieste consegnate alle controparti dai sindacati, richieste che per Panzarella, Turri, Genovesi vanno nella direzione di "un Contratto Nazionale al servizio di una qualificazione maggiore del sistema, del lavoro e dell'impresa, per poter affrontare le sfide di un settore che sta cambiando nei suoi processi e nei suoi prodotti (riqualificazione, rigenerazione, messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico e privato, ecc.) per cui servono più professionalità, più qualità, più partecipazione."

Ma le controparti "continuano con tatticismi dilatori a prendere tempo, non rispondendo nel merito alle nostre proposte e non accettando la sfida che i lavoratori ed il Sindacato hanno lanciato."

Dunque il 18 dicembre sarà "sciopero per l'intera giornata in tutte le imprese edili, con manifestazioni di carattere interregionale, mentre nella giornata del 20 novembre metteremo in campo una iniziativa straordinaria di informazione, con volantinaggi, conferenze stampa, presidi, in preparazione dello sciopero nazionale" concludono i leader di Feneal Filca Fillea.

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"Innovazione, sostenibilità, economia circolare: un nuovo ciclo del cemento è possibile?". E' questo il tema scelto dai sindacati dell'edilizia FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, per l'iniziativa in programma giovedì 11 maggio prossimo a Roma (ore 9:30, Centro Congresso Frentani, via dei Frentani 4).

All'evento parteciperà, tra gli altri, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. I lavori saranno presieduti da Fabrizio Pascucci (segretario nazionale Feneal). Il programma prevede tre interventi e una tavola rotonda: Roberto Carrara (collaboratore Legambiente) interverrà sul tema dei combustibili alternativi, Gianni Fiorucci (segretario nazionale Fillea) sulle analisi e le proposte del sindacato, e a seguire ci sarà l'intervento di Giovanni Ricci Curbastro, direttore di Federmaco.

La tavola rotonda sarà condotta dal giornalista del Sole24Ore Giorgio Pogliotti, e avrà come protagonisti il ministro Poletti, Silvia Velo (sottosegretaria al ministero dell'Ambiente) e Franco Turri (segretario generale Filca).

 

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CODICE APPALTI, SINDACATI: "GOVERNO INTERVENGA SU CONCESSIONARIE AUTOSTRADALI, 3.600 POSTI A RISCHIO"

"Il governo ha un'occasione da non perdere: con il decreto correttivo al Codice degli appalti, che chiediamo venga emanato quanto prima, può escludere dal limite del 20% per gli affidamenti diretti la progettazione e la manutenzione effettuate dalle concessionarie autostradali. In questo modo, confermando quanto già concordato con il Mit, si garantirebbe il grande patrimonio di professionalità dai lavoratori di queste aziende, scongiurando il rischio di perdere ben 3.600 posti di lavoro". Lo hanno dichiarato le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, dopo aver appreso che il Consiglio dei Ministri sta definendo il testo del provvedimento. "Se dovesse essere confermata la norma che prevede che l'80% degli appalti sia affidato con le gare e non con i cosiddetti lavori in house, si aprirebbe una dura fase di ristrutturazione delle imprese interessate, e a pagarne le conseguenze sarebbero come sempre i lavoratori qualificati, oltre che la qualità e la sicurezza delle autostrade italiane, percorse ogni giorno da milioni di persone. La cabina di regia insediata a Palazzo Chigi per varare il primo decreto correttivo al Codice degli appalti dimostri di avere buon senso e non perda l'occasione di sanare questa ingiustizia. Le aziende – concludono i sindacati – stanno utilizzando questa situazione normativa come alibi per tagliare gli organici: ad oggi sono stati già avviati oltre 400 licenziamenti e altri sono in arrivo, una situazione insostenibile ed inaccettabile".

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Il 25 novembre la categoria edile FENEAL UIL Piemonte ufficializzerà alcuni importanti cambiamenti dell'assetto organizzativo: "Proseguendo nel percorso avviato dalla Confederazione sia a livello nazionale che regionale – dichiara il Segretario Regionale Giuseppe Manta – procediamo allo scioglimento delle Federazioni Territoriali di Asti, Alessandria, Biella-Vercelli, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e al loro successivo accorpamento nella FENEAL UIL Piemonte. E' una scelta che ci porterà ad essere più presenti nei posti di lavoro e ad ottimizzare le risorse organizzative ed economiche. ­Eliminiamo la definizione di confini territoriali e i nostri funzionari potranno agire su tutto il territorio, essendo più presenti anche in quelle zone che al confine tra due province rimanevano "terra di nessuno" amplificando l'efficacia e la presenza del Sindacato in tutta la Regione".

Alle ore 15 presso la Cassa Edile di Vercelli in corso Rigola 107, si svolgerà la tavola rotonda "L'importanza strategica della salvaguardia del territorio e della riqualificazione dei centri urbani come rilancio per un'edilizia legale e sicura".

PARTECIPERANNO: il Segretario Generale Nazionale FENEAL UIL Vito Panzarella, il Vicepresidente ANCE Piemonte Rino Bazzani, il Direttore CNA Vercelli Alberto Peterlin, la Funzionaria dell'assessorato alle Infrastrutture della Regione Piemonte Antonia Impedovo, il Segretario Generale UIL Piemonte Gianni Cortese, il  Segretario Regionale FILCA CISL Piero Donnola, il Segretario Regionale FILLEA CGIL Lucio Reggiori.

SIETE INVITATI A PARTECIPARE. Per informazioni potete contattare il Segretario della FENEAL UIL Piemonte Giuseppe Manta al numero 392.7434702

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Giovedì, 13 Ottobre 2016 11:46

7 novembre sciopero edili di Cgil Cisl Uil

BASTA MORTI SUL LAVORO, STOP ALLA STRAGE DI NONNI NEI CANTIERI.

IL 7 NOVEMBRE SCIOPERO DEGLI EDILI CGIL CISL UIL

PIATTAFORMA FENEAL FILCA FILLEA SICUREZZAVOLANTINO 7 NOVEMBRE SCIOPERO SICUREZZA

Un mese di assemblee, convegni, volantinaggi, iniziative di sensibilizzazione in tutti i territori ed in tutti i cantieri, ed il 7 novembre lo sciopero nazionale di un'ora degli edili per dire basta morti sul lavoro: è quanto hanno stabilito le segreterie nazionali Feneal Filca Fillea, che ancora una volta si mobilitano per chiedere più attenzione sul tema della sicurezza e salute sul lavoro a fronte di dati sempre più tragici ed allarmanti su infortuni, morti e malattie professionali.

"Per le costruzioni il bilancio provvisorio del 2016 è terribile, con un incremento delle vittime, ai primi di ottobre, di oltre il 27% rispetto al 2015" fanno sapere le segreterie nazionali Feneal Filca Fillea, che proseguono "A questo dato drammatico si aggiunge quello relativo alla media di età delle vittime: in particolare è sconcertante il dato degli over 60, più che raddoppiato rispetto allo scorso anno. Siamo in presenza di una  vera e propria strage di nonni." Per i sindacati "occorre intervenire subito, rafforzare controlli e sanzioni, completare l'attuazione del decreto legislativo 81, anche con la costituzione della patente a punti." "Lo sciopero – proseguono – serve a sensibilizzare su un tema che non può più passare in secondo piano e per questo chiediamo azioni precise per contrastare il lavoro irregolare e nero, causa di molti incidenti e di mancata applicazione delle regole.  Tra queste è per noi fondamentale ripristinare il Durc nella sua formula originaria e passare in breve tempo alla congruità, applicare il contratto edile a tutti i lavoratori  in cantiere e rafforzare il ruolo degli enti bilaterali che attraverso i responsabili della sicurezza svolgono un lavoro indispensabile."

"Sul fronte pensionistico  – aggiungono in conclusione – apprezziamo l'intesa raggiunta da Governo e Sindacato, ma occorre fare un passo in più affinché l'Ape agevolata si rivolga esplicitamente agli operai edili e permetta di accedere alla pensione in anticipo senza penalizzazioni a tutti quegli operai con pensioni inferiori ai  1300/1400 euro netti, il cui lavoro è sicuramente pesante e rischioso. Solo in questo caso  si darà una risposta concreta alle migliaia di operai con più di 60 anni che ancora stanno sulle impalcature".

L'hashtag della mobilitazione è #ZeroInfortuni.

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Mercoledì, 05 Ottobre 2016 10:02

19 ottobre: scioperano i lavoratori edili Itinera

Otto ore di sciopero per il 19 ottobre, stato di agitazione e astensione dallo straordinario: questa la decisione assunta ieri da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e coordinamento nazionale Rsa/Rsu e strutture sindacali territoriali e regionali delle aziende che effettuano lavorazioni in house per conto delle società concessionarie autostradali Itinera, Abc, Sicogen, Sea, Interstrade, Sina per il gruppo Gavio e Pavimental e Spea per Atlantia.

"Prendiamo atto che, nonostante gli impegni sottoscritti al Ministero delle Infrastrutture finalizzati ad affrontare il problema occupazionale determinato dalla nuova legge sugli appalti pubblici, sono iniziati i licenziamenti nelle aziende controllate dalle concessionarie autostradali" spiegano i sindacati . "Le concessionarie autostradali intendono utilizzare il biennio di transizione previsto dalla legge per licenziare progressivamente le maestranze e stanno adeguando in questo modo le loro strategie, non affidando più direttamente molti lavori alle controllate per rientrare nei limiti della legge".

Intanto prende il via la mobilitazione nazionale in difesa di circa 2mila posti di lavoro, un centinaio i lavoratori coinvolti in provincia di Alessandria, con lo sciopero di otto ore in tutte le imprese edili che effettuano lavorazioni in house per conto delle società concessionarie autostradali, "da effettuarsi a livello territoriale sui tronchi autostradali ed allargando lo stato di agitazione all'astensione dello straordinario a partire dalla data dello sciopero".

Precisano i Sindacati provinciali dei Lavoratori Edili: "Chiediamo l'istituzione urgente di un Tavolo di crisi presso l'ANCE per monitorare l'andamento della situazione, ed anche una maggiore attenzione nei confronti di tutti quei lavoratori che, nella nostra Provincia, lavorano per ITINERA, e che hanno contribuito a far crescere un'azienda storica".

Sempre il 19 ottobre le OO.SS hanno organizzato un presidio di protesta davanti alla sede della Regione Piemonte, in Piazza Castello a Torino.

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Martedì, 27 Settembre 2016 02:00

Comunicato sindacale concessionarie autostradali

LUNEDI' 26 SETTEMBRE si è svolto a Roma presso la sede della Fillea Cgil la riunione del coordinamento nazionale RSA/RSU e strutture sindacali territoriali e regionali delle aziende che effettuano lavorazioni in house per conto delle società concessionarie autostradali: Itinera, Abc, Sicogen, Sea, Interstrade, Sina per il gruppo Gavio e Pavimental e Spea per Atlantia.

Le OO. SS. FENEALUIL FILCA CISL FILLEA CGIL unitamente al Coordinamento Nazionale prendono atto che, nonostante gli impegni sottoscritti al Ministero delle Infrastrutture finalizzati ad affrontare il problema occupazionale determinato dalla nuova legge sugli appalti pubblici, sono iniziati i licenziamenti nelle aziende controllate dalle concessionarie autostradali.

Le concessionarie autostradali intendono utilizzare il biennio di transizione previsto dalla legge per licenziare progressivamente le maestranze e stanno adeguando in questo modo le loro strategie .

Infatti le concessionarie non affidano più direttamente molti lavori alle controllate per rientrare nei limiti della legge.

Le OOSS non intendono avallare questa lenta smobilitazione delle aziende strutturate.

Chiedono al Governo di mantenere gli impegni presi sulle internalizzazioni e di escludere con il decreto correttivo le manutenzioni e le progettazioni dal conteggio del 20% in quanto funzioni essenziali per qualsiasi concessionaria di un bene pubblico.

Chiedono alle imprese ed alle concessionarie di fermare i licenziamenti e di predisporre dei piani industriali che salvaguardino l'occupazione nelle società controllate.

Per sostenere queste richieste :

-indicono otto ore di sciopero in tutte le imprese edili che effettuano lavorazioni in house per conto delle società concessionarie autostradali, da effettuarsi a livello territoriale il giorno 19 ottobre sui tronchi autostradali.

-sollecitano le holding Atlantia e Sias ad aprire un vero confronto sui piani industriali

-allargano lo stato di agitazione all'astensione dello straordinario a partire dalla giornata di lotta indetta.

Il coordinamento delega le segreterie nazionali ad indire una giornata di lotta nazionale con manifestazione a Roma per sostenere le nostre richieste di correzione della legge.

Le strutture territoriali sono impegnate ad informare i lavoratori con le assemblee e a rendere incisiva la giornata di lotta del 19 ottobre.

LE SEGRETERIE NAZIONALI

FENEALUIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL

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