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 È indispensabile, nel nostro Paese, una concreta e generale iniziativa nei confronti del dissesto idrogeologico che ogni anno registra ricorrenti fenomeni tragici con costi eccezionali, non solo dal punto di vista economico (3,5 mld all'anno), ma anche purtroppo in termini di sacrifici delle popolazioni e di vite umane (5.500 vittime dal 1950).Occorre, su questo piano, abbandonare la logica dell'emergenza e impostare un Piano straordinario che identifichi le priorità e coinvolga tutte le Regioni italiane attraverso specifici Accordi di Programma.

Positivo, quindi, che questa esigenza sia stata fatta propria dal Governo, ma vi è la necessità che il mondo del lavoro sia coinvolto in questa iniziativa per garantire la migliore e celere gestione di tutte le fasi di lavoro, da quelle procedurali amministrative a quelle direttamente esecutive per la realizzazione delle opere per la messa in sicurezza del territorio.

L'Accordo Quadro che viene oggi sottoscritto costituisce uno strumento importante che riconosce il ruolo del lavoro e dei lavoratori nella decisiva fase di prevenzione e di contrasto al dissesto idrogeologico.

L'informazione sulla programmazione delle opere, sul loro stato di realizzazione nelle diverse fasi, potrà consentire il coinvolgimento dei diversi territori e delle diverse categorie per rendere più concreta la difesa del territorio.

Si apre una fase positiva di collaborazione tra le realtà pubbliche, Stato e Regioni e il Sindacato per affrontare una delle criticità più rilevanti del nostro Paese.

Roma, 21 aprile 2015

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Dissesto idrogeologico: bene fondi stanziati Cipe. Ora agire per adeguate risorse a Consorzi di bonifica

Dichiarazione del segretario generale Filbi Gabriele De Gasperis

"Esprimiamo profonda soddisfazione per la scelta effettuata dal governo di stanziare 700 milioni di euro per il contrasto al dissesto idrogeologico e per una migliore tutela del nostro territorio. Una scelta che ci sembra giusta e necessaria non solo alla luce delle ripetute calamità che devastano intere aree, quanto della sempre maggiore consapevolezza che suolo e acqua devono essere obiettivi strategici per il futuro".

E' questo il commento di Gabriele De Gasperis, segretario generale della Filbi, sindacato di settore della Uila che organizza i lavoratori dei consorzi di bonifica, in merito allo stanziamento dei fondi contro il rischio idrogeologico deciso venerdì 20 Febbraio 2015 dal Comitato Interministeriale per la Programmazione economica.

"Ci auguriamo però che l'azione del governo non si fermi qui. In troppi casi, infatti, come avviene in Sicilia e in Calabria, la mancanza dei fondi rende impossibile per i consorzi di bonifica il corretto svolgimento delle proprie funzioni" ha aggiunto De Gasperis. "Per questo chiediamo che venga anche valorizzato il ruolo e il lavoro dei consorzi sul territorio, facendo sì che vengano destinate alle strutture consortili le risorse necessarie per il loro corretto funzionamento".

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