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Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, è intervenuto agli Stati generali delle politiche giovanili, organizzato dal Forum nazionale dei giovani, sul tema lavoro e precarietà. Il leader della Uil ha ribadito la sua preoccupazione, già espressa in precedenti incontri, per l'affermazione di alcune piattaforme digitali che, di fatto, realizzano "forme moderne di caporalato o di intermediazione parassitaria. Non è questo il futuro che si può riservare ai nostri giovani ai quali dico che per guadagnare i propri spazi devono sgomitare.

Il punto - ha poi aggiunto Barbagallo - è che alla riduzione dei diritti e allo strapotere delle multinazionali non si può rispondere con logiche "locali": è necessario dare più forza al Sindacato europeo e a quello mondiale. Per sconfiggere il liberismo che impera, per evitare una sistematica riduzione dei redditi dei lavoratori e in particolare di quelli delle nuove leve e per restituire speranza ai giovani - ha concluso Barbagallo - serve più Sindacato nel mondo".

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In allegato vi trasmettiamo il mensile Rapporto dell'Inps sull'occupazione con analisi dei  dati (nazionali e regionali)  sia degli  avviamenti che delle cessazioni dei rapporti d'impiego.

Ad avviso della UIL traspare come sia in campo l'effetto del combinato disposto Jobs Act e Legge di Stabilità. La fotografia scattata per la prima volta dall'Inps  sulle cause di cessazione dei rapporti di lavoro, ci dice molto anche sulla nuova sanzione "a tutela crescente", tanto che, tra il 2015 e 2016, crescono i licenziamenti per motivo oggettivo.

Sarà un caso, inoltre, che diminuiscono le assunzioni a tempo indeterminato e soprattutto tra i giovani fino a 29 anni, essendo diventato più "conveniente" da un punto di vista contributivo, oltre che retributivo, il contratto di apprendistato, tipologia contrattuale, quest'ultima, che sta, anche se lentamente, risalendo?

I dati amministrativi dell'Inps ci informano anche di una riduzione di 35 mila stagionali, tra il 2015 e 2016. E' possibile presumere che siano stati "fagocitati" nel mondo dei voucher ( il cui utilizzo aumenta oltre 35%) ? Se così fosse, ricordiamoci che quest'ultimo strumento non da diritto a nessun tipo di tutela per questi lavoratori. Il rischio che si apra dallo snaturamento dei contratti un problema anche sociale, è inevitabile.

Se aggiungiamo a tutto ciò che, nel 2016, si sta assistendo ad un nuovo aumento di aperture di partita Iva e di utilizzo dei voucher (per il cui contrasto ad un uso distorto, attendiamo di vedere gli effetti della appena entrata in vigore comunicazione preventiva), possiamo dire che le tanto ambiziose misure per accrescere il lavoro a tempo indeterminato e scoraggiare il precariato, stiano funzionando?

Crediamo, come UIL,  che ci sia ancora molto da fare sul fronte del lavoro. E' necessaria, tra le altre cose, una forte presenza ed efficienza ispettiva, che si costruisce attraverso un maggior coordinamento di tutti gli enti preposti alle ispezioni sul lavoro. E da questo punto di vista, pur fiduciosi sull'operato del nuovo Ispettorato Nazionale del Lavoro crediamo che vada messa in campo una vera terapia d'urto in termini qualitativi e quantitativi per rafforzare gli stessi controlli ispettivi.

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Venerdì, 15 Luglio 2016 10:43

MAI PIU' Precari scuola

Come da tempo questa segreteria affermava circa le assunzioni straordinarie " l'espediente del governo per agirare le condanne sulla reiterazione dei contratti annuali..."

Questa segreteria ha continuato ad agire sin dal 2007 proponendo ed attivando ricorsi a favore di DOCENTI e personale ATA  per la stabilizzazione ed il riconoscimento della progressione economica.

Ricorsi che in ogni sede di tribunale abbiamo vinto sia nelle progressioni che nel riconoscimento della immissione in ruolo.

Siamo in contenzioso con il miur dal 2010 in quanto il miur soccombente per le stabilizzazioni ( immissione in ruolo) ha fatto ricorso in appello, appello che a tutto oggi dopo 15 ed oltre rinvii l'ultimo a gennaio 2016 è ancora da discutere.

Intanto i nostri ricorrenti continuano a percepire indennizzi per mancata progresione.

Ora arriva la risposta dell Consulta ad avvalorare ancor di più la nostra azione di difesa dei nostri colleghi precari.

Infatti, il Governo sapeva che la Consulta avrebbe dato ragione ai ricorrenti.

Quindi ha escogitato il piano straordinario d'assunzioni  docenti e un fondo di 10 milioni di euro per i risarcimenti.

La nostra azione sindacale, continua in ogni direzione raccogliendo  la decisione presa dalla Corte Costituzionale di adeguare l'Italia al parere espresso dalla Corte di Giustizia Europea un anno e mezzo fa.

La Consulta ha espresso con chiarezza che la posizione dell'Italia sul precariato è illegittima,

Ora, l'attenzione si sposta sul comma 131 della legge 107/2015 che afferma quanto segue

" A decorrere dal 1º settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi. "

Sia pur escludendo qualsiasi retroattività nel conteggio dei 36 mesi.

Per queste ragioni continuiamo la nostra azione  per tutti gli altri docenti precari abilitati inseriti nelle graduatorie d'istituto e ai laureati e personale ATA a cui l'amministrazione non vuole dare alcun genere di prospettiva di legittima stabilizzazione in ruolo.

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Rivendicano più spazio, i giovani, e soprattutto chiedono di essere almeno ascoltati, se non coinvolti, in vista delle decisioni che riguardano il loro futuro. E temono di dover lasciare la terra natia, non per scelta, ma per necessità. Tutti sentimenti, questi, oltre a richieste e denunce, emersi con chiarezza dalla platea composta da un centinaio di studenti, età tra i 16 e i 19 anni, che, questa mattina, a Terni, si sono confrontati con il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, nell'ambito del meeting Uil organizzato dalla Camera sindacale ternana. Un misto di rassegnazione e rabbia, ma anche di disincanto e disimpegno sociale ha caratterizzato molti interventi, animati, comunque, da quel sano furore giovanile che il leader della Uil ha mostrato di apprezzare e ha voluto invogliare.

Ne è emerso un dialogo tra generazioni molto intenso e vivace, impreziosito, peraltro, dalla presenza di un arzillo ultracentenario iscritto alla Uil e premiato con una targa di argento dallo stesso Barbagallo, con una motivazione che è tutta un programma: "essere iscritti alla Uil allunga la vita!".

"Non delegate a nessuno la soluzione dei vostri problemi - ha detto Barbagallo - dovete impegnarvi in prima persona e dovete pungolarci e darci una mano ad affrontare le questioni che riguardano voi e noi tutti".

E a chi gli rappresentava le tante ed enormi difficoltà da superare, Barbagallo ha replicato invitando tutti i giovani presenti a non rassegnarsi: "Dobbiamo fare una battaglia insieme per superare la precarietà e gli ostacoli all'occupazione e per recuperare la fiducia e la speranza nel futuro". Con l'obiettivo di coinvolgere i giovani anche nella vita sindacale, il leader della Uil ha concluso il suo intervento, riproponendo l'idea di una tessera per gli studenti: proposta, questa, che ha suscitato interesse in molti dei presenti.

dal sito www.uil.it

23/06/2016

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Se la riforma proposta da questo Governo non risponde agli interessi dei lavoratori, dei giovani, dei disoccupati, noi faremo uno sciopero generale. E non è solo una questione di articolo 18, che è uno specchietto per le allodole: nella riforma ci sono molti altri aspetti relativi al mercato del lavoro che creeranno più precarietà nei prossimi anni.

Questa riforma serve a Renzi per presentarsi in Europa e non agli italiani. Il nostro Paese è destinato a invecchiare sempre più, mentre le giovani coppie non fanno più figli. Occorrerebbe, dunque, dare più stabilità ai giovani e più flessibilità in uscita agli anziani: esattamente il contrario di ciò che sta proponendo Renzi.

Se il Premier continua a rispondere solo ai criteri che la Merkel ha imposto all'Europa, probabilmente i nostri giovani continueranno a fare i precari.

Bergamo, 30 settembre 2014

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