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L'Esecutivo nazionale della Uil si è riunito oggi a Roma per una valutazione complessiva sul confronto in corso con il Governo che, dopo una prima fase al Ministero del lavoro, si sta svolgendo ora alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

L'Esecutivo apprezza il lavoro condotto unitariamente dalla delegazione alla trattativa che, con la sua azione sindacale, è riuscita a ottenere dal Governo alcuni avanzamenti. Da questo punto di vista, sono da segnalare: l'estensione ad altre quattro categorie della qualifica di attività gravose; la modifica delle modalità di misurazione delle variazioni dell'aspettativa di vita; l'equiparazione tra pubblico e privato per la tassazione incentivante relativa alla previdenza complementare; l'istituzione di due commissioni tecnico-scientifiche, con la presenza delle parti sociali, per l'individuazione di ulteriori attività gravose e per la separazione della previdenza dall'assistenza; la possibilità di riutilizzare sempre a fini previdenziali le risorse risparmiate nell'ambito di questo stesso capitolo; e, infine, l'innalzamento della soglia del Fondo di Integrazione salariale.

Tuttavia, l'Esecutivo nazionale della Uil, pur apprezzando questi primi risultati, li giudica ancora insufficienti per esprimere un giudizio compiuto e chiede, quindi, che siano accolte le ulteriori rivendicazioni espresse al tavolo della trattativa. A tal fine, l'Esecutivo della Uil ritiene che sia stata opportuna la scelta, condivisa unitariamente, di prolungare il tempo del confronto e di chiedere la presentazione di un testo scritto che permetta una valutazione analitica delle proposte del Governo.

In particolare, la Uil ritiene che siano necessari: interventi per le future pensioni dei giovani soggetti a lavori discontinui e per la valorizzazione del lavoro di cura, svolto soprattutto dalle donne; la proroga dell'Ape sociale al 2019, oltre all'ampliamento delle categorie dell'Ape sociale per il 2018; l'estensione del blocco del meccanismo dell'aspettativa di vita anche ai requisiti per la pensione di anzianità; l'impegno esplicito a che gli esiti del lavoro delle due Commissioni siano tradotti in un provvedimento; ulteriori interventi a sostegno della previdenza complementare; e, infine, un meccanismo di adeguamento delle pensioni in essere che tenga anche conto di una diversa e più coerente composizione del paniere di riferimento, oltre al recupero del montante.

Alla luce di questo quadro, l'Esecutivo nazionale della Uil dà mandato alla delegazione alla trattativa di valutare se le risposte che il Governo presenterà nel prossimo incontro, già fissato per sabato 18 novembre, possano essere giudicate sufficienti a esprimere un giudizio compiuto.

In caso contrario, la Uil proseguirà nella sua iniziativa, insieme a Cgil e Cisl, sia a livello istituzionale, nel confronto con le forze parlamentari, sia a livello di iniziative di mobilitazione territoriali e nazionali, a sostegno delle rivendicazioni sindacali unitarie.

Roma, 14 novembre 2017

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