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Si è svolta lo scorso sabato mattina 9 febbraio  la grande e partecipatissima manifestazione nazionale organizzata da Cgil, Cisl e UIL per far sentire le esigenze di cittadini, lavoratori e pensionati al Governo che sembra aver escluso moltissime persone con la manovra finanziaria. Anche la UIL di Alessandria non ha fatto mancare la sua partecipazione e si è unita alla folla di manifestanti. Le pizze e le vie romane che hanno ospitato il corteo dsi sono riempite di persone convinte di avere cose da dire al Governo, di meritare attenzione per il loro presente e futuro. Un'onda blu ha animato la città, colorata di striscioni, palloncini, pettorine, loghi delle varie categorie . Blu, rosso e verde erano i colori sbandierati con orgoglio per chiedere attenzione. I sindacati, con il motto diventato #FuturoalLavoro, devono essere ascoltati quando si decidono misure che riguardano lavoro, pensione, sussidi, futuro, denaro ed economia del Paese, specie in un momento così delicato. Ad aderire con uno striscione ben visibile anche i disabili che chiedono l'aumento delle pensioni di invalidità. Ricordiamo che tutte le eprsone interessate ad essere seguite possono rivolgersi all'Ufficio H presente anche all'interno della sede UIL di Alessandria. Servono rinnovo dei contratti, tournover, attenzione a creare nuovi posti di lavoro specie per i più giovani che hanno davanti un futuro privato e lavortivo da costruirsi.

"A Piazza San Giovanni, una folla così immensa non la si vedeva da molti anni. Il Governo ne tenga conto". Il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, non ha nascoto la sua enorme soddisfazione per la perfetta riuscita della manifestazione organizzata da Cgil, Cisl, Uil. Superate di gran lunga anche le più rosee aspettative: lavoratori, pensionati e giovani hanno riempito le strade di Roma.

"Sono così tanti - ha chiosato Barbagallo - che non siamo riusciti a contarli! C'è tanta voglia di partecipare alla rinascita del Paese. Il Governo non sia autoreferenziale, ascolti questa gente e cerchi di trovare le soluzioni insieme alle parti sociali. Non siamo contro il Governo, ma gli chiediamo di convocarci, altrimenti la mobilitazione proseguirà.

"Quota 100" va bene - ha precisato il leader della Uil - ma si deve trovare una soluzione anche per tanti altri lavoratori che avrebbero diritto di andare in pensione e non ci possono andare. Il reddito di cittadinanza è un utile strumento contro la povertà, ma vorremmo anche che si creasse lavoro per i giovani. Inoltre, servono investimenti pubblici e privati in infrastrutture materiali e immateriali per puntare allo sviluppo.
Il Paese è in recessione - ha proseguito Barbagallo - noi siamo contro l'austerità e vogliamo batterci perché si riprenda il cammino economico e produttivo".

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Come sindacati Cgil, Cisl e UIL appresentiamo 12 milioni di persone, andiamo a dire da un palco quello che pensiamo della manovra finanziaria che non è nemmeno lontanamente vicina alle idee che avevamo suggerito.
Questo l'inizio della conferenza stampa tenuta alla Cgil dai segretari generali provinciali delle tre sigle in vista della manifestazione nazionale del prossimo sabato 9 febbraio con corteo a Roma.

Crediamo che la finanzia sia piena di elementi di profonda ingiustizia, ci sono anche risvolti di incostituzionalità, vedi flat tax. L'attenzione che il governo ha dato al mondo delle partite Iva doveva essere concentrato sulle false partite Iva, che coprono lavoro dipendente.

Non siamo d'accordo sulla tassazione agevolata ai liberi professionisti se i penalizzati sono i lavoratori dipendenti e i pensionati. 

Reddito di cittadinanza: avevamo lavorato per trovare uno strumento a sostegno delle situazione più complesse e difficile con il rei, reddito di inclusione, iniziava a portare i suoi frutti per rispondere alla povertà estrema invece il reddito di cittadinanza non è sbagliato concettualmente, ma nella pratica e nessuno ci ha chiesto opinioni e aiuto. il vantaggio andrà a favore solo di una fetta di popolazione lasciando fuori molti altri.

Anche quota 100 non risponde alla richieste sindqcali

Chiedevamo fosse una scelta strutturale e comune a tutti, una scelta di uguaglianza. Invece la durata è limitata, verrà rivista dopo il primo triennio, metterà in vantaggio alcuni settori escludendo altri. Si rischiano profonde ingiustizie.Non vediamo niente che abbia a che fare con il futuro del Paese, dei giovani e di nazione che pensa alla sua economia, zero investimenti previsti.

Con queste ragioni tutti i territori, compresa Alessandria, partiranno per raggiungere Roma a partecipare ad una manifestazione, che non è uno sciopero generale, che si preannuncia molto partecipata e decisa a far ascoltare le proprie richieste al Governo.

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