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Alessandria si è classificata al quarto posto tra le città capoluogo italiane per gettito medio pro capite. Lo studio è riferito a una famiglia tipo composta da quattro persone, con due figli minori, un reddito complessivo di 44 mila euro (ipotizzando 29 mila euro per un componente  e 15 mila per l'altra metà della coppia) e una casa di proprietà più un secondo immobile (tra seconda casa, negozio, ma anche un garage). Il reddito ISEE di questa famiglia campione è di 17.812 euro.

Dopo Roma, Torino e Genova, Alessandria è entrata tra i primi posti in classifica  con le seguenti cifre: 971 euro spesi per IMU/TASI, 1041 euro spesi per l'addizionale regionale IRPEF, 352 euro di addizionale comunale IRPEF, 360 euro per la TARI. Il totale di queste tasse locali ammonta per la famiglia tipo presa in esame a 2724 euro.

CITTA'          IMU/TASI ALTRI IMMOBILI              ADDIZIONALE REGIONALE IRPEF         ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF      TARI       TOTALE

Roma                        1.563                                                  761                                            396                                    308           3.028

Torino                       1.321                                                 1.041                                           352                                    279          2.993

Genova                      1.232                                                  855                                            352                                    339          2.778

Alessandria                  971                                                  1.041                                           352                                        360         2.724

 

Lo scorso anno, nel 2017, il gettito per le tasse locali addizionali IRPEF sia regionali che comunali, IMU/TASI e TARI è stato di 47 miliardi di euro. Dunque il peso delle tasse locali per le famiglie è stato di 2.066 euro medi.

Gli alessandrini, come visto prima del dettaglio, hanno quindi superato in tutte le voci legate alle singole tasse locali le spese medie che ammontano invece a:

Un esborso medio di 814 euro per il pagamento dell'IMU/TASI per immobili diversi dalla prima abitazione,

726 euro spesa media per addizionali IRPEF regionali

224 euro per il pagamento di addizionali IRPEF comunali,

302 euro di spesa media relativa alla TARI.

L'analisi è stata fatta pensando a una famiglia, quella presa come esempio, composta da due adulti e due minori con casa di proprietà (di circa 80 mq.) più un altro immobile (ad esempio una casetta ereditata, un negozio, un capannone, un magazzino, ecc...).

Nel dettaglio i 24.856 proprietari di immobili soggetti ad IMU hanno versato complessivamente 24,1 milioni di euro; per l'IRPEF Comunale 11,1 milioni di euro, per la TARI 21,2 milioni di euro. Fin qui i dati del Comune, mentre a livello provinciale i comuni hanno incassato complessivamente 245,3 milioni di euro.

Aldo Gregori, Segretario generale UIL Alessandria: "Dallo studio emerge che se mediamente nel 2017 la tipologia della famiglia campione ha pagato 2.066 euro di tasse locali, per gli alessandrini il conto è stato più salato. Calcolatrice alla mano scopriamo che la spesa per le famiglie è stata totalmente di 2.724. In sintesi la famiglia tipo alessandrina ha pagato 658 euro in più di tasse locali rispetto alla spesa media nazionale. Ricordiamo anche che per la città di Alessandria l'aliquota è unica e pari allo 0,8%.

Come evidenziato dal Segretario confederale UIL Guglielmo Loy auspichiamo che sia necessario fare una riflessione nell'ottica del riordino fiscale. In particolare, per le Addizionali Regionali e Comunali IRPEF è indispensabile rivedere il principio e la base imponibile, trasformandole da imposta a sovraimposta, cioè calcolando l'importo per Regioni e Comuni sull'IRPEF dovuta e non sull'intero imponibile fiscale. Così verrebbe garantito il principio costituzionale della progressività del prelievo e le detrazioni per lo produzione del reddito (NO TAX AREA), che oggi sono garantite a "macchia di leopardo".

Teniamo anche presente che negli ultimi due anni la pressione fiscale a livello locale è diminuita a seguito dell'eliminazione dell'IMU/TASI sulla prima casa, mentre le altre imposte sono rimaste stabili grazie all'auspicato blocco delle aliquote."

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