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Lunedì, 02 Agosto 2021 10:03

Veronese sugli ultimi dati INAIL

Preoccupano non poco gli ultimi dati Inail sulle denunce di infortunio sul lavoro. Il primo semestre 2021 ha visto quasi 22mila casi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E se nel settore della sanità i numeri sembrano finalmente calare, grazie, soprattutto, all'efficacia della campagna vaccinale, non accade lo stesso in altri settori: nel commercio e nei trasporti ad esempio.
Nelle costruzioni, poi, i dati sugli infortuni mortali sono allarmanti: 51 dall'inizio di quest'anno. Una strage.
Occorre agire e agire in fretta in vista della ripartenza a settembre prossimo.
Lo diciamo da tempo e lo abbiamo ribadito anche nella piattaforma unitaria, sottoscritta qualche mese fa. Dobbiamo dare avvio a un coordinamento permanente tra l'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e le Aziende Sanitarie Locali (ASL), dobbiamo migliorare le verifiche ispettive in qualità, quantità e frequenza, anche attraverso finanziamenti e assunzioni. Deve essere garantito un confronto strutturato e continuo sugli assi di programmazione e intervento con le Parti sociali. Perché non possiamo più attendere oltre.
Chiediamo quindi al nostro Ministro del Lavoro che dia seguito velocemente alla promessa fatta e che sia indetto in temi rapidi il bando per l'assunzione dei 2100 ispettori e che si prevedano ulteriori assunzioni.
Noi, come Organizzazioni sindacali, attraverso i nostri Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, continueremo a vigilare sull'osservanza degli obblighi in materia di salute e sicurezza e sul rispetto - non dimentichiamolo - dei protocolli anti-contagio, che devono continuare ad essere applicati in tutti i luoghi di lavoro.


(dal sito www.uil.it) 

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"La strage continua"
Un altro lavoratore ha perso la vita durante lo svolgimento della propria mansione. E' accaduto nuovamente ieri quando un operai edile, SOTIRI KOSTANDIN, 58 anni, Albanese da 27 anni in Italia, ha perso la vita in un cantiere edile dell'Ovadese.

L'ennesimo infortunio mortale accaduto in provincia di Alessandria dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto siano urgenti interventi efficaci per contrastare quella che è diventata una vera emergenza nazionale con undrammatico aumento dei morti sul lavoro.
Purtroppo molte altre priorità ed "emergenze" vengono poste all'attenzione pubblica e sono oggetto di interventi del Governo e di provvedimenti legislativi mentre la tutela della salute nei luoghi di lavoro è totalmente assente dal dibattito politico.

Considerato inoltre anche la scelta del Governo di intervenire modificando e semplificando la legislazione sugli appalti non appare coerente con la necessità di fornire in questo settore maggiori garanzie in merito alla tutela della salute nei luoghi di lavoro.
L'aumento degli incidenti sul lavoro e, soprattutto, degli infortuni mortali, richiede uno sforzo importante da parte di tutti con scelte politiche conseguenti.
ancora molto si può e si deve fare a patto che Imprese e Politica vogliano davvero investire sulla sicurezza sul lavoro.
Purtroppo le disposizioni del Governo che, con la legge di bilancio 2019 ha ridotto di oltre il 30% i premi assicurativi antinfortunistici che le imprese hanno l'obbligo di pagare all'Inail, non pare vadano in questa direzione .
Proprio per questo è importante contrattare sul territorio e con le stazioni appaltanti misure a sostegno della sicurezza e della dignità del lavoro.


Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL di Alessandria

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MORTI SUL LAVORO: INDIGNAZIONE E PAROLE NON BASTANO PIU', BISOGNA REAGIRE CON FORZA PER FERMARE QUESTA STRAGE. IL 13 GIUGNO SCIOPERO GENERALE INDETTO DA CGIL CISL UIL TORINO, CON PRESIDIO-MANIFESTAZIONE IN PIAZZA CASTELLO.

Cgil Cisl Uil di Torino chiamano tutte le lavoratrici ed i lavoratori alla mobilitazione il prossimo mercoledì 13 giugno: uno sciopero generale di tutte le categorie, a partire da due ore, con un presidio-manifestazione in piazza Castello dalle ore 16.00 alle 18.00.

Nelle ultime settimane si sono susseguiti nel nostro territorio e nel Paese gravissimi infortuni, molti dei quali mortali.

Ormai è un'emergenza in tutti i comparti e luoghi di lavoro: la precarietà, l'aumento dell'età pensionabile, congiuntamente al peggioramento delle condizioni di lavoro, lo stress da lavoro-correlato, le nuove patologie legate all'innovazione tecnologica, hanno prodotto incertezza, l'aumento degli infortuni, delle malattie professionali e delle vittime.

Cgil Cisl Uil di Torino chiedono alle istituzioni e alle forze politiche di impegnarsi ad incrementare la sorveglianza ed il controllo sul sistema delle imprese e di reprimere i comportamenti indirizzati al conseguimento di risparmi sulla pelle dei lavoratori.

A fronte di un costante stillicidio di infortuni mortali, continuano ad essere scarsi gli investimenti pubblici e privati per aumentare il grado di sicurezza di chi lavora, favorendo la conoscenza dei rischi, la formazione e la prevenzione come elementi fondamentali per la diffusione di una vera cultura della sicurezza.

Tutto ciò è intollerabile: l'indignazione e le parole non bastano più, bisogna reagire con forza.

La salute e la sicurezza non sono un lusso.

Per i sindacati torinesi sono indispensabili investimenti sui sistemi di sicurezza e sulla prevenzione, formazione e informazione alle lavoratrici ed ai lavoratori, organici e risorse per mettere in condizione i servizi ispettivi e di prevenzione di svolgere appieno la loro funzione.

Torino, 7 giugno 2018                                                                            UFFICIO STAMPA

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