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Lunedì, 08 Maggio 2017 09:51

Si è coclusa la stagione delle Conferenze di Organizzazone UIL, Barbagallo: «Abbiamo concluso un percorso per una Uil più vicina al territorio, ai luoghi di lavoro»

Con la Conferenza di Organizzazione della Uil Umbria, svoltasi questa mattina in provincia di Perugia, termina la stagione delle Conferenze iniziata, con l'appuntamento nazionale, lo scorso novembre 2016 e proseguita, nei successivi mesi del 2017, con le riunioni in tutte le regioni e in tutte le categorie. "Con oggi - ha dichiarato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo - abbiamo concluso un percorso: stiamo cambiando la nostra Organizzazione per essere più vicini ai territori e ai luoghi di lavoro. Bisogna stare sui problemi e tra le gente per capire ciò che sta accadendo non solo nel nostro Paese, ma anche in Europa e nel mondo. Dobbiamo fare i sindacalisti, non essere opposizione o sostegno ai Governi, ma continuare a rappresentare i lavoratori, i pensionati e i giovani".

Barbagallo, poi, sollecitato dalle domande dei giornalisti, ha riproposto sinteticamente alcune posizioni della Uil sui temi dell'economia e del lavoro al centro del dibattito di questo periodo scandito dallo svolgimento delle Conferenze. "Basta con l'austerità che sta generando povertà: non ci si può solo dichiarare contrari, ma occorre praticare una politica diversa. E invece - ha sottolineato Barbagallo - mentre lo scorso anno è stata chiesta e ottenuta più flessibilità, quest'anno si è intervenuti con la manovrina per mettere a posto i conti: così non va, bisogna fare una battaglia per cambiare i trattati europei. Le risorse per lo sviluppo devono essere svincolate dal patto di stabilità. Peraltro - ha proseguito - aumenta la disoccupazione degli over 50 e, dunque, bisogna modificare gli ammortizzatori sociali, ridimensionati in termini di tempi e di risorse proprio ora che c'è meno lavoro. Occorre sbrigarsi anche con i decreti attuativi dell'Ape sociale: si sta perdendo tempo e non si capisce perché; la burocrazia, purtroppo, impera. Inoltre, vanno chiusi tutti i contratti ancora aperti, a partire da quelli del pubblico impiego. Infine, si dovrà discutere di produttività correlata al benessere lavorativo e di riduzione dell'orario di lavoro".

Inevitabile, in questa regione, un riferimento ai danni causati dagli eventi tellurici. "Anche l'Umbria sta pagando le conseguenze della crisi, a cui si sono aggiunte quelle del terremoto. Il nostro è un Paese a forte rischio sismico e idrogeologico: si spendono tante risorse per riparare i danni subiti, mentre - ha concluso il leader della Uil - basterebbe spenderne la metà per mettere preventivamente in sicurezza il territorio e avere così anche un'importante prospettiva di sviluppo e occupazione".

Perugia, 5 maggio 2017

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