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Mercoledì 14 febbraio u.s. è proseguito il confronto tra la direzione del personale di Conforama Italia e le OO.SS. Filcams – Cgil, Fisascat- Cisl e Uiltucs sulla proposta, avanzata dall'azienda nell'incontro del 31 gennaio u.s., di ricorrere ai contratti di solidarietà sia per alcuni punti vendita Conforama, ritenuti in situazione critica, in particolare, Sassari, Cagliari, Riposto (Ct), Melilli (Sr) e Fasano (Br), sia per tutti i punti vendita di Emmezeta Moda, società considerata fuori dal perimetro merceologico del gruppo e che, comunque, sta accusando attualmente consistenti perdite.

La riunione è iniziata affrontando le problematiche relative ad Emmezeta Moda, per la quale l'azienda aveva previsto tagli molto forti all'orario di lavoro, che andavano dal 21% fino ad una punta del 40% (Latina).

Nel corso della discussione le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità di non operare tagli all'orario di lavoro così forti da impedire il normale funzionamento dei negozi.

Questo anche in vista di un interesse all'acquisto di Emmezeta Moda da parte di qualche operatore del settore (la scorsa riunione si era accennato ad Oviesse). Un'altra osservazione fatta ha riguardato le esclusioni dalla riduzione dell'orario della cosiddetta "regia", cosa che pesa notevolmente in rapporto al numero, generalmente più piccolo, di addetti per punto vendita.

Il confronto su Emmezeta Moda si è, quindi, concluso in questo modo:

a) l'azienda ha accettato di abbassare al 21% la riduzione di orario derivante dall'applicazione del contratto di solidarietà, mentre sull'esenzione della "regia" si è dichiarata disponibile solo a minimi ritocchi, oltretutto in forme non sindacalmente accettabili;

b) si è riconosciuta la necessità di approfondire ulteriormente la tematica relativa alla gestione degli orari (turni lavorativi per quanto possibile continuati, non eccessivo stacco tra la mattina e il pomeriggio, rotazioni ecc.), tutte questioni che vanno definite in un eventuale accordo.

Si è poi passato ad affrontare il tema dei negozi Conforama coinvolti nella richiesta aziendale di applicazione dei contratti di solidarietà.

Su questo punto è intervenuta subito la Uiltucs, che – dopo aver preso atto della dichiarazione aziendale motivata dalle forti perdite di fatturato dei punti vendita del perimetro indicato (dati

reali in rapporto all'anno precedente)- ha sottolineato la necessità di una valutazione delle specificità dei diversi territori.

In questo senso la Uiltucs ha preso atto della decisione dell'azienda di escludere dai contratti di solidarietà Fasano (Br), come richiesto da tutte e tre le organizzazioni sindacali, in quanto il punto di vendita non è –attualmente – in difficoltà perchè la concorrenza aprirà i suoi punti vendita solo nei prossimi mesi.

E' aperta, però, una importante questione riguardante Riposto (Ct), che è l'unica struttura – tra quelle coinvolte nei cds- che ha visto aperto, a non molti chilometri di distanza, un nuovo investimento: Etnapolis.

E' naturale che i lavoratori e le strutture sindacali del territorio abbiano visto questa come una possibilità per alleggerire gli esuberi indicati su Riposto dall'azienda, facendone trasferire una parte alla nuova struttura. Ragionamenti fatti sul territorio tra organizzazioni sindacali e la

Direzione del personale di Conforama avevano fatto intravvedere la possibilità concreta di un accordo in questo senso, ma –come anche dichiarato dalla Direzione del personale nella riunione

del 31 gennaio u.s.- questo orientamento non è stato approvato dai massimi dirigenti di Conforama Italia.

Questo ha, ovviamente, provocato la delusione e una forte contrarietà tra i lavoratori e, conseguentemente, anche tra le organizzazioni sindacali. Lo sciopero proclamato unitariamente e sostenuto fino all'ultimo dalla sola Uiltucs ha avuto una fortissima adesione tra i lavoratori.

La Uiltucs è però presente alla riunione per cercare di trovare una soluzione che rassicuri i lavoratori, esplorando ancora le possibilità di trovare un accordo, naturalmente non solo per

Riposto ma anche per le altre realtà coinvolte nella proposta di contratto di solidarietà.

Per Catania, nello specifico, la soluzione dovrà basarsi su due punti fondamentali:

a) visto che viene richiesto un contratto di solidarietà della durata di un anno, si richiede la garanzia scritta che, se al termine del periodo della solidarietà, ci fossero –nella valutazione aziendale- ancora esuberi, questi saranno assorbiti dal punto vendita di Etnapolis;

b) verificare la possibilità di trasferire adesso alcuni lavoratori ad Etnapolis al fine di ridurre la percentuale del 21%.

Il successivo dibattito ha permesso di mettere a fuoco soprattutto da parte sindacale- le problematiche relative agli altri territori "impattati".

Inoltre è stata evidenziata la necessità che la gestione dell'eventuale accordo di solidarietà debba passare attraverso verifiche delle concrete modalità di gestione degli orari e dei turni.

A questo proposito le OO.SS. hanno preso atto della dichiarazione aziendale di voler effettuare la riduzione degli orari in maniera omogenea e senza differenze tra lavoratori.

In più hanno richiesto:

a) una verifica mensile tra direzione dei punti vendita ed organizzazioni sindacali territoriali

degli orari e delle turnazioni;

b) di prevedere la sospensione della solidarietà in alcuni periodi dell'anno di più intensa

attività (Natale ecc.);

c) di evitare pause pranzo troppo lunghe, ridurre il più possibile gli orari spezzati;

d) di coinvolgere anche qui, il più possibile, la "regia".

Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare da parte dell'azienda un testo scritto, con il quale potremo

misurare le distanze eventualmente ancora presenti.

Tra le parti è stato convenuto di mantenere la richiesta al Ministero del Lavoro di convocazione nel

caso in cui si raggiunga un accordo: questo al fine di facilitare ed accelerare tutto l'iter relativo

all'approvazione del contratto di solidarietà.

La trattativa è stata aggiornata al prossimo 28 Febbraio presso il Centro Congressi Cavour di via

Cavour, 50 in Roma, con inizio alle ore 11,00.

Fraterni saluti

Operatore cv Segretario Nazionale

(Antonio Vargiu)

Il Segretario Generale

(Brunetto Boco)

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Lo scorso 28 settembre le OO.SS., Filcams, Fisascat e Uiltucs unitamente al coordinamento, hanno incontrato la Direzione di Conforama Italia SpA per proseguire il confronto avviato a seguito della comunicazione di disdetta del contratto integrativo aziendale effettuata dalla stessa Direzione in data 28 giugno 2017.

In occasione dell'incontro ci è stata comunicata la volontà dell'azienda di sottoscrivere un nuovo CIA nonostante la difficile fase che sta attraversando, elencando i seguenti punti:

Premio di Risultato: impostare un meccanismo dove viene presa in considerazione sia la cifra d'affari della azienda Conforama Italia spa che il risultato di ogni singolo negozio, ossia se la cifra d'affari è maggiore o uguale a zero e il risultato operativo del negozio è maggiore di zero verrà calcolato l'1% da ridistribuire tra i lavoratori del negozio.

L'erogazione del ROP verrà data ad Ottobre di ogni anno. Questo premio sarà erogato escludendo per 2 esercizi le nuove aperture in funzione delle spese sostenute per l'avvio delle attività. Per le 6 domeniche del periodo Natalizio saranno mantenuti i trattamenti previsti dal vecchio accordo integrativo.

• Percentuali di Maggiorazioni delle Domeniche: le prime 30 domeniche con la sola maggiorazione del CCNL ( ad oggi 30%) dalla 31 esima fino alla 40 esima 30% + 10%, dalla 41 esima fino alla 52 esima 30% +20%.

• Aggiungere ore di permessi retribuiti in caso di malattie gravi.

• Aumentare le ore di permessi sindacali per gli RSA/RSU.

• Organizzare le pause durante i turni di lavoro.

 

Le OO.SS. dopo ampia e approfondita discussione con i territori hanno avanzato le seguenti proposte:

• Estensione dell'applicazione del Cia a tutti i negozi.

• Limitare verso il basso il calcolo delle domeniche da prestare per ottenere una maggiorazione aggiuntiva a quella del CCNL e siamo arrivati ad ottenere 24 domeniche con la sola maggiorazione del CCNL ( ad oggi 30%) dalla 25 esima fino alla 40 esima 30% + 10%, dalla 41 esima fino alla 52 esima 30% +20%.

• Dare un sostegno aggiuntivo sia nei casi di malattia grave che di eventi di maternità/paternità.

• Calendarizzare percorsi di formazione.

• Uniformare gli orari di lavoro per limitare le difficoltà che le lavoratrici e i lavoratori dovranno sostenere in vista del cambio di impostazione del Cia.

• Evidenziare dei punti su ambiente e sicurezza.

L'azienda ha dichiarato che a breve invierà un testo su tutti i temi affrontati nella discussione in plenaria.

Per condividere il percorso insieme alle lavoratrici e ai lavoratori convochiamo un

Coordinamento Unitario per il giorno 19 ottobre p.v. alle ore 11.00, presso la sede della Fisascat via dei Mille 56, il giorno prima del prossimo incontro con l'azienda che si terrà il 20 ottobre p.v. dalle ore 10.30 presso il centro Congressi Cavour in Via Cavour,50/a a Roma.

 

Il Segretario Generale

(Brunetto Boco)

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