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FINALMENTE SI RIAPRE!

Apprendiamo con immenso piacere la decisione di Terme di Acqui di aprire il prossimo 15 maggio. Crediamo che tutto il lavoro messo in atto in questi ultimi mesi, partito già dallo scorso anno, e l'azione congiunta con il Comune di Acqui Terme e la Regione Piemonte abbia portando a questi ottimi risultati.

Maura Settimo, Segretaria generale UILTUCS Alessandria: “Le risorse destinate al Termalismo e la valorizzazione del settore sono la strada che porterà il giusto riconoscimento al nostro territorio. Sicuramente si sta andando verso la giusta strada. Investire nel settore è una scelta lungimirante che avrà ripercussioni positive non solo per la città. Ora come UILTuCS non possiamo che essere felici per il risultato che salvaguarda in primis i dipendenti, tutti gli stagionali delle Terme come anche tutte le lavoratrici e i lavoratori dell'indotto. Crediamo si debba portare avanti l'ottimo lavoro iniziato con l'Amministrazione Comunale che ha dimostrato particolare sensibilità rispetto alle nostre istanze.

Personalmente sarà un piacere, in occasione del 1° Maggio che in provincia quest’anno verrà ospitato da Acqui, portare a nome di tutti la soddisfazione per questo grande risultato che è importante per tutta la Provincia. Il 1° Maggio sarà un momento di vera festa del lavoro e di rinascita della città. Per il futuro il percorso fin qui seguito dovrà essere un esempio da perseguire”.

Oggi in sciopero le lavoratrici e i lavoratori dell’ISTITUTO DI VIGILANZA BTV – Gruppo Battistolli di Valenza.

Grande adesione dei dipendenti che hanno manifestato, sotto la bandiera della UILTuCS, in Piazza della Libertà, sede della Prefettura di Alessandria per portare l’attenzione degli organi competenti le numerose problematiche aziendali.

Come UILTuCS crediamo che i problemi di sicurezza non possono più essere oggetto di trattativa: la salvaguardia dei lavoratori e del territorio sono di primaria importanza.

Fondamentale l’attenzione da parte della Prefettura che ha ricevuto una delegazione dei lavoratori e la Segreteria UILTuCS Provinciale: il Vicario, Dottor Paolo Giuseppe Alfredo PONTA ha dichiarato che la Prefettura avrà un particolare impegno sulla vicenda e, per quanto di competenza, farà i dovuti passi per attivare ciò che è necessario per ripristinare eventuali situazioni difformi, lo stesso varrà per la Questura che ha una specifica competenza nel settore della Vigilanza Privata.

Ci sono giunte notizie che l’Azienda potrebbe inviare dalla sede centrale di Vicenza lavoratori per sostituire i dipendenti in sciopero per procedere con la normale attività del trasporto notturno:  qualora la notizia fosse confermata come  UILTuCS attiveremo tutte le procedure previste dallo Statuto dei Lavoratori per garantire la libertà e il diritto di sciopero.

Rimaniamo ancora fiduciosi in un possibile passo indietro dell’Azienda:  ricordiamo che nel territorio alessandrino gestisce servizi di linea importanti e strategici per la propria attività. Il riconoscimento della professionalità, delle competenze e della dedizione al lavoro sono fondamentali e la filiale di Valenza merita la giusta attenzione anche per quel che riguarda la corretta applicazione dei contratti di lavoro.

I prossimi passi saranno fondamentali, sicuramente se sarà necessario i lavoratori sono pronti ad incrociare nuovamente le braccia, questa volta per due giornate consecutive e bloccare i servizi del territorio.

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Vittoria della UILTuCS con reintegro di una lavoratrice di H&M nel punto vendita del Retail Park di Serravalle Scrivia.

Il Tribunale di La Spezia ha accolto totalmente l’impugnativa del trasferimento che era stato intimato alla lavoratrice lo scorso mese di maggio, in quanto non sono state evidenziate le ragioni organizzative e produttive che hanno portato H&M a prendere tale decisone.

La dipendente, assistita dall’Avvocato Erika Peruzzo di Ovada e dell’Ufficio Vertenze UILTuCS potrà finalmente rientrare nel punto vendita alessandrino in quanto lo stesso Tribunale ha confermato che percorrere oltre 150km giornalieri, per svolgere la propria attività lavorativa, è sicuramente eccessivo e non giustificato e ha avuto un impatto negativo sulla salute psico-fisica della dipendente.

Maura Settimo Segretaria Generale UILTuCS AlessandriaPer noi è un segnale importante per molti lavoratori ma soprattutto lavoratrici che si trovano a dover fare i conti con trasferimenti che vedono come unica soluzione le dimissioni. L’utilizzo di forme di trasferimento è purtroppo troppo spesso utilizzato per mascherare forme di allontanamento che vedono molte donne decidere di lasciare il proprio posto di lavoro

Ricordiamo che l’ufficio vertenze della UILTuCS (commercio Turismo e Servizi) è a disposizione degli iscritti ogni martedì su appuntamento.

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Si è conclusa di fatto oggi la prima fase della consultazione in sede sindacale riguardante il licenziamento collettivo dei 25 lavoratrici e lavoratori di Terme di Acqui spa.

Come FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS abbiamo lavorato nei giorni scorsi per addivenire ad una proposta di contenuti, concreta e dettagliata che, se messa in atto, vedrebbe un abbattimento dei costi che va ben oltre quelli derivanti dalla trasformazione dei contratti dei dipendenti.

Nel dettaglio: a fronte di un periodo di lavoro di complessivi 7 mesi su 12 si sono portati dati relativi ad un abbattimento e ridistribuzione delle ore di lavoro ben oltre il 40%. Questo è possibile mediante l’utilizzo della banca ore, l’orario multiperiodale e strumenti di flessibilità utili per coprire i picchi di lavoro e i momenti di chiusura.  I dati a nostra disposizione hanno consentito di fare una valutazione del numero delle ore lavorabili e delle attuali esigenze aziendali. Inoltre è per noi fondamentale mettere in atto un percorso di formazione per i dipendenti che potrebbero essere interscambiabili in talune mansioni garantendo così il lavoro per tutti.  Le forme contrattuali proposte, affiancate dall’utilizzo di un ammortizzatore sociale (il Fondo di Integrazione Salariale) per traghettare il periodo di emergenza, sono risultati efficaci in diversi contesti superando i periodi di crisi, sia a livello locale che nazionale.

La proposta non è stata accolta positivamente dell’Azienda che ha nei fatti sminuito il piano sindacale e, in oltre 2 ore di trattativa, non è mai entrata nel merito dei punti da noi individuati, rimanendo di fatto fermi sulla sola e unica posizione:  la chiusura. Si sono resi vani tutti i tentativi di trovare una soluzione condivisa.

 E’ lo stesso Alessandro Pater, infatti, che ha dichiarato più volte che risulta più conveniente “chiudere che aprire.” A questo punto indipendentemente da ogni proposta alternativa. Mai, nell’arco della trattativa, l’Azienda ha accennato a piani di prospettiva, investimenti per il rilancio a medio termine.

A fronte di un numero di dipendenti che varia da 25 a 40/45 nei periodo di maggior lavoro, l’utilizzo della flessibilità è evidentemente la SOLUZIONE e se questo non è stato compreso dalla proprietà, dagli avvocati e dalla stessa Confindustria riteniamo che ci sia o una mancanza di volontà di proseguire nella attività (e quindi una chiusura definitiva) o una mancanza di strumenti tecnici che consentono di valorizzare quanto abbiamo esposto.

La stessa Confindustria ha infine dichiarato che la discussione riprenderà al tavolo della Regione Piemonte, di fatto chiudendo ogni altra possibilità di incontro a livello locale. 

Noi auspichiamo ancora un cambio di rotta che possa portare ad una soluzione nei prossimi incontri. 

 

Stefano Isgrò, Tonio Anselmo, Maura Settimo

Segreterie Generali

FILCAMS - FISASCAT - UILTUCS

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Si è svolto oggi alle 15 nella sede di Confindustria Alessandria il primo incontro sindacale nell'ambito della procedura di licenziamento collettivo di TERME DI ACQUI SPA. Presenti all’incontro il Dott. Alessandro Pater, proprietà, il Dott. Crudeli di Federterme, l’avvocato Salvaneschi, il Dott, Quirico di Confindustria Alessandria, la Dott.ssa Catani responsabile del personale delle terme e le parti sociali.

Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto unitariamente il ritiro della procedura e la riapertura delle attività che, secondo il primo piano aziendale presentato a fine anno 2021, sarebbe dovuta avvenire il 25 aprile 2022. L'azienda al momento resta ferma sulla sua posizione ma ha comunque accettato di ascoltare la proposta sindacale che verrà illustrata in maniera articolata nel prossimo incontro che si terrà presumibilmente tra 7/10 giorni. 

Dichiarazione di Filcams, Fiscat e UILTUCS Alessandria: “L’obiettivo delle OO.SS è di rendere l'apertura una realtà. Riavviare le attività è per noi fondamentale perchè una chiusura sarebbe inaccettabile per un’intera città ed in primis per le 25 famiglie che rimarrebbero senza un lavoro”

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Con una nota di poche righe la Prefettura di Alessandria ha annullato l’incontro previsto per domani tra le Organizzazioni Sindacali e Terme di Acqui spa: la Società ha infatti manifestato la propria indisponibilità all’incontro.

Un fatto a nostro avviso gravissimo: l’Azienda, ancora una volta, si sottrae al confronto costruttivo e addirittura non risponde positivamente ad un tavolo di mediazione presso una delle massime istituzioni territoriali. E’ chiaramente un segnale che non prospetta nulla di positivo.

Lo scontro sarà a questo punto aperto e prevediamo l’inevitabile apertura di una stagione calda dal punto di vista delle manifestazioni e blocchi sia per le attività aziendali che per la città di Acqui Terme e la stessa Alessandria. Non escludiamo nulla, neanche un presidio a Genova alla sede della società della famiglia Pater.

Le lavoratrici e i lavoratori sono compatti e sicuramente non si faranno intimorire dalle non risposte della società. Dopo gli eventi drammatici della scorsa settimana non è possibile accettare quanto sta accadendo. La UILTuCS da oltre un anno sta portando avanti una campagna di sicurezza sul lavoro… e la sicurezza è vista su diversi fronti: il lavoro non deve uccidere.

Davanti a questo cinismo imprenditoriale e alle responsabilità politiche che in questa vicenda sono tantissime, non possiamo rimanere fermi ad aspettare…

Seguiranno aggiornamenti sulle prossime manifestazioni di piazza.

 

UILTUCS Alessandria 

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Oggi si sono svolti i colloqui individuali tra lavoratori del comparto termale (circa 15 dipendenti) e la Dirigenza di Terme di Acqui spa.

Apprendiamo la proposta illustrata  dagli stessi lavoratori che è a nostro avviso  TERRIBILE e anche al limite della legalità.

Si propone infatti di modificare il contratto di assunzione passando da un  tempo indeterminato ad un tempo DETERMINATO con conseguente svuotamento dell’azienda dai dipendenti e l’introduzione di precarietà, flessibilità e perdita di tutti i diritti acquisiti nel corso degli anni di lavoro.

La proposta si basa su soli 6 mesi di effettivo lavoro (per il 2022 da aprile a metà novembre) e di ulteriori 6 mesi di Naspi, ovvero in disoccupazione. Si propone quindi di utilizzare un meccanismo INPS destinato alla perdita involontaria del posto di lavoro, ai soli fini aziendali di annullare completamente i dipendenti al libro paga. La natura della NASPI non è sicuramente questa!

Questa proposta nasconde  un doppio sacrificio: da una parte la totale precarizzazione del lavoro  e dall’altra l’utilizzo di una risorsa INPS a disposizione dei lavoratori che verrebbe erosa nell’arco di due anni e quindi con ulteriore beffa per chi rimanesse, nel prossimo futuro, senza lavoro.

Se lo scopo è la riduzione delle settimane lavorative, perché non prendere in esame le proposte fatte dalle Organizzazioni Sindacali? In primis l’utilizzo degli ammortizzatori sociali le cui risorse nascono proprio per far fronte alle crisi aziendali e ai piani di ristrutturazione.

Si continua a intravedere il solo scopo di liberarsi dei dipendenti. Altrimenti non si spiegherebbe il perpetuarsi delle decisioni finalizzate a riduzione, licenziamento e precarizzazione. Nel piano industriale non si vedono note positive che valorizzino la professionalità dei dipendenti e la ricchezza delle acque delle termali.  Ancora una volta si chiede ai lavoratori di sacrificare se stessi e alla città di sacrificare il suo patrimonio.

 

UILTUCS Alessandria

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Questa mattina abbiamo appreso la sconvolgente notizia della morte prematura ed improvvisa di Angelo Formica, iscritto della UILTuCS di Alessandria ed impiegato da anni al Grand Hotel Terme. Le notizie che ci giungono sono al momento frammentarie ma drammatiche.

Da tempo conosciamo da vicino i dipendenti impiegati nella struttura e dopo anni si è instaurato con tutti loro un rapporto oltre che di lavoro anche di amicizia. Siamo tutti molto scossi e attendiamo ulteriori notizie in merito all’accaduto.

La Segreteria UILTuCS, insieme alla UIL di Alessandria, si stringe attorno alla famiglia e ai colleghi di Angelo.

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Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs lanciano l’allarme rispetto all’assenza in Legge di Bilancio della proroga delle tutele occupazionali e degli ammortizzatori in deroga la cui scadenza è prevista a fine dicembre: senza la protrazione delle misure definite nei mesi scorsi, a rischio l’occupazione e il reddito per oltre due milioni di lavoratrici e lavoratori del Turismo, del Terziario e degli appalti di servizio, ancora interessati dalla crisi.
Il vorticoso aumento dei contagi e dei ricoveri sta producendo effetti sulla mobilità dei cittadini che, in Italia ed in Europa, decidono di rinunciare alle vacanze programmate in queste festività per tutelare la propria salute e non ritrovarsi in isolamento in luoghi distanti da casa.

Le imprese dell’ospitalità, la ristorazione, le agenzie di viaggio e i tour operator si ritrovano migliaia di disdette delle prenotazioni ricevute pochi mesi fa e che, almeno in parte, avevano fatto intravedere qualche segnale di ripresa. Il fenomeno coinvolge tutte le realtà: dalle grandi città ad interesse artistico ai luoghi della montagna. Per quanto riguarda la ristorazione collettiva la proroga dello stato di emergenza e la prosecuzione dello smart working continuano inoltre a comportare la sospensione dei relativi servizi.

Il crollo della domanda turistica per le prossime settimane giunge dopo oltre un anno e mezzo di grandi difficoltà nel settore, che ha già comportato la chiusura di molti esercizi e il ridimensionamento di imprese medio-grandi. L’occupazione, nonostante un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, è pesantemente diminuita, soprattutto nelle componenti dei giovani e delle donne.

Tutto ciò si riflette direttamente anche sulla distribuzione commerciale al dettaglio e sulle attività in appalto di entrambi i settori.

Per le categorie del Commercio, del Turismo e dei Servizi di Cgil, Cisl e Uil si rende necessario provvedere immediatamente ad una ulteriore proroga degli ammortizzatori con causale Covid e del blocco dei licenziamenti, per evitare che nei primi giorni del nuovo anno esploda una crisi occupazionale che, sinora, si è riusciti ad evitare.

Giunto ormai a definizione l’iter di approvazione della Legge di Bilancio, che, pur a fronte di reiterate sollecitazioni dei sindacati e delle associazioni datoriali dei settori coinvolti, non prevede alcuna disposizione in merito, è ora indispensabile intervenire per sostenere lavoratori ed imprese almeno fino al mese di giugno del prossimo anno.

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Il Consiglio Direttivo dell’Ente E.Bi.Di.M. (Ente Bilaterale della Distribuzione Moderna Organizzata), riunito il 22 novembre scorso, ha deliberato una nuova prestazione straordinaria CUMULABILE con le altre prestazioni  erogate dall’Ente. 

La nuova prestazione è titolata: Genitorialità emergenza Covid

La prestazione pari a 300 euro erogati come “una tantum” è rivolta alle lavoratrici e lavoratori  dipendenti da aziende della D.M.O. in regola con la contribuzione verso l’Ente in oggetto, che  abbiano un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, con almeno un figlio che abbia meno dei 18 anni  compiuti al momento della richiesta e che sia a carico fiscale di almeno uno dei due genitori.  

Le domande potranno essere presentate dal 1° dicembre 2021 al 28 febbraio 2022.  

Il Consiglio Direttivo dell’Ente ha, inoltre, apportato modifiche di ulteriore vantaggio per le  lavoratrici e i lavoratori alle prestazioni richiedibili dal 1° gennaio 2022 riferite all’Asilo Nido e alla Grave Malattia.  

ASILO NIDO:  

1. estensione del contributo economico anche per rimborso dei costi sostenuti per i centri  estivi e invernali per i bambini fino a 12 anni;  

2. contributo pari al 30% della differenza tra i costi sostenuti da lavoratore/trice e  l’importo dell’eventuale contributo analogo già percepito da altri Enti, fino ad un  massimo di 400 euro l’anno.  

GRAVE MALATTIA:  

  1. riduzione della percentuale d’invalidità al 60% per ottenere la prestazione.  

Tutte le informazioni presso gli uffici UILTuCS Alessandria scrivendo alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. fissando un appuntamento per la gestione delle pratiche.

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