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La UILP di Alessandria, il sindacato dei pensionati della UIL, insieme alle associazioni A.D.A. (Associazione per i diritti degli anziani) e A.D.O.C (Associazione Nazionale per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) di Alessandria ha organizzato per il prossimo 29 marzo un incontro informativo sul tema Energia, quanto mi costi?

In vista del fatto che entro il prossimo mese di luglio avverrà il completo passaggio al mercato libero dell'energia, gli utenti non vulnerabili non potranno più usufruire una tariffa tutelata.  Il cambio implica il passaggio a un mercato in cui l’energia non viene erogata solo da un unico fornitore, ma da aziende private che competono con tariffari propri e in concorrenza tra loro.

L’incontro, finalizzato a tutelare soprattutto la popolazione più anziana sull’autodifesa dalle tariffe di luce e gas, imparando a leggere le bollette, si terrà in presenza con possibilità di partecipare anche a distanza tramite link di collegamento, il 29 marzo alle 10 nel salone della Uil di Alessandria.

L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

E’ nato il Coordinamento Pari Opportunità della UIL Pensionati dell’area vasta di Alessandria

Lo scorso venerdì, nel Salone della UIL di Alessandria, è stato ufficialmente creato il Coordinamento Pari Opportunità della categoria UIL Pensionati.

La UIL, già nel 2019, aveva dato il via al coordinamento confederale della UIL di Alessandria, oggi anche la numerosa categoria dei pensionati e delle pensionate ha fortemente voluto istituire un coordinamento femminile al suo interno. La coordinatrice P.O. per la UILP di Alessandria è Paola Bisio che contenta ha assunto la carica e illustrato un programma ricco di priorità all’insegna dell’inclusività e con un particolare focus sui cambiamenti che le donne affrontano in questa fase di vita, passando da lavoratrici attive a pensionate. “La società invecchia e anche il contributo delle donne della nostra età è importante. Vogliamo far ascoltare la nostra voce, raccontare la nostra storia ed esprimere i nostri bisogni” ha detto Paola Bisio.

Luigi Ferrando, Segretario della UIL Pensionati dell’area vasta di Alessandria, si è detto contento di questo momento e disponibile a sostenere progetti e iniziative che verranno proposti, invitando tutte le componenti a prendere la parola e a non stare più ai margini. Ferrando, come coordinatore delle aree del Piemonte Sud per la UILP regionale, ha annunciato un’analoga iniziativa nell’area vasta Asti – Cuneo.

Presenti all’incontro anche la responsabile regionale UILP Patrizia Ciocchetti, la Coordinatrice regionale Pari Opportunità e Politiche di genere, Adele di Meo, il Segretario generale UIL Pensionati Lorenzo Cestari e il Segretario generale UIL Alessandria Claudio Bonzani.

Venerdì 25 novembre il sindacato Pensionati SPI CGIL, FNP CISL, UILPensionati, in continuità con la vertenza promossa dal sindacato regionale nei confronti della Regione Piemonte, distribuirà volantini in Piazza Castello, a Casale, durante lo svolgimento del mercato.

La vertenza contesta le delibere del Consiglio Regionale in merito all’aumento delle tariffe nelle RSA del 5,1% ed al trasferimento dei malati dimessi dagli ospedali nelle stesse RSA.

Tali delibere sono state emesse senza che vi sia stato il tavolo di confronto, precedentemente ipotizzato, per definire l’erogazione dei Voucher previsti per attutire i costi a coloro che fruiranno del servizio.

La nostra lotta vuole impedire che le RSA tornino ad essere il rifugio degli anziani bisognosi di cure, senza fissare criteri di adeguatezza delle strutture alle condizioni sanitarie necessarie: da tempo chiediamo che si realizzi una sanità di prossimità che privilegi la domiciliarità dei trattamenti o modelli di autonomia abitativa protetta e solidale.

I Voucher sono ancora allo stato di promessa ma comunque, secondo l’Assessore alla Sanità, andranno solo a coloro che verseranno l’intera retta non ai degenti in convenzione, che peseranno su consorzi già al collasso, e inevitabilmente sui comuni e ciò è inaccettabile.

In definitiva la nostra protesta si inserisce in un più vasto disegno di allargamento dell’assistenza territoriale, in un miglioramento del servizio pubblico, secondo, tra l’altro, i progetti del PNRR in fase di attuazione. Il volantinaggio è già stato effettuato in Alessandria, a Novi Ligure dopo Casale M.to toccherà a Tortona nella giornata di Sabato 26, a fine mese dopo un Sit-In saremo ricevuti dal Prefetto.



Luigi Ferrando Segr. Gen. Uilpensionati 

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Il commento del Segretario UIL Pensionati di Alessandria, Luigi Ferrando, alle dichiarazioni dell'assessore regionale Maurizio Marrone, pubblicato su La Stampa di Alessandria, che riportava le dichiarazioni dell'assessore regionale Maurizio Marrone in merito alle manifestazioni organizzate dal sindacato pensionati del nostro territorio.

Le iniziative di protesta che si svolgeranno in tutte le province piemontesi vertono sulle seguenti motivazioni:

  • La nostra lotta tende ad impedire che le R.S.A. tornino ad essere il rifugio degli anziani bisognosi di cure “ senza fissare criteri di adeguatezza delle strutture alle condizioni sanitarie necessarie per una adeguata assistenza anche sanitaria e non solo assistenziale “.per evitare i disastri indotti dal Covid di ancora fresca memoria.
  • Nell’incontro citato dall’assessore con i vertici regionali del sindacato, di pochi giorni fa,si concordò un tavolo di discussione dell’argomento prima di dare inizio ai rincari, che invece sono già applicati, mentre i Voucher citati sono ancora allo stato di promessa.
  • La lodevole iniziativa dei menzionati Voucher in ogni caso non favorirà i degenti in convenzione il cui rincaro peserà sui consorzi ed in definitiva sui comuni.

In definitiva la nostrta protesta si inserisce in un più vasto disegno di allargamento dell’assistenza territoriale, in un miglioramento del servizio pubblico, secondo, tra l’altro, i progetti del PNRR in fase di attuazione.

Noi non protestiamo per il gusto di protestare, vigiliamo perché non continui la politica dei due tempi, prima i rincari poi gli aiuti.

Le condizioni della gran parte delle famiglie dei nostri rappresentati non è più in grado di subire questi atteggiamenti.

 

                                                                                                                                                                                                                                  Luigi Ferrando Segr. Prov. UILpensionati AL

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Buongiorno a tutte e a tutti, benvenuti al Consiglio direttivo di questo fine 2021, anche in questa occasione il mio compito e' quello di spiegare e condividere con voi i progetti ,gli obiettivi e i risultati che hanno tenuta occupata la segreteria della nostra stu dopo il 18 giugno giorno del nostro ultimo consiglio direttivo.

Vorrei non seguire un ordine cronologico temporale ma fare subito un salto in avanti e partire da queste ultime settimane perche' e' un momento molto decisivo e di grande fibrillazione per il nostro paese in quanto ci sono 2 temi molto importanti verso i quali il sindacato confederale e la Uilp stanno ponendo grande attenzione e impegno  e sono la  legge finanziaria 2021  e il pnrr. la finanziaria con numeri importanti vede i sindacati critici su molti punti della legge stessa, in particolar modo sul lavoro, il fisco e le pensioni, punto quest'ultimo che ci riguarda direttamente.

A Roma il giorno 16 novembre, giorno anche del nostro consiglio nazionale dove sono stati toccati temi dei quali vi parlero' dopo, i segretari generali Cgil, Cisl e Uil convocati dal presidente del consiglio draghi hanno ottenuto l'impegno del governo ad aprire nelle settimane immediatamente successive  2 tavoli  di concertazione sul fisco e sulle pensioni. Gia' il giorno 29 novembre si e' svolto l'incontro sul fisco: ma i segretari generali non sono per niente soddisfatti della distribuzione degli 8 miliardi stanziati per una decontribuzione fiscale perche’ dichiarano che il guadagno e’ per i ceti medi alti ,mentre i ceti medio bassi  ma sopprattutto i precari, le donne , sono fuori da questa ripartizione.

Per le pensioni siamo in attesa.

Sulle pensioni l'obiettivo della finanziaria e' quello di applicare per un anno la quota 102 cioe' la possibilita' di andare in pensione con 64 anni di eta' e 38 di contributi ,mentre l'eta' ordinaria di pensionamento con la legge Fornero e' di 67 anni, e poi di ritornare alla Fornero stessa  progetto questo che non soddisfa per niente i nostri vertici nazionali ' e anche noi a livello locale naturalmente' soprattutto per quanto riguarda il ritorno alla Fornero , infatti un obbiettivo delle mobilitazioni di piazza di queste settimane , il 27 eravamo a Torino, e' proprio quello di spingere il governo ad una profonda riforma delle legge Fornero.

Un altro punto molto importante verso il quale i n ostri vertici pongono molta attenzione e’ quello dei giovani ,infatti la questione delle pensioni 'non riguarda solamente noi che in pensione ci siamo gia' ma anche e soprattutto i giovani che stando cosi il sistema pensionistico ed il lavoro sempre piu’ precario e discontinuo , rischiano di trovarsi in eta'pensionistica con un monte contributi insufficiente ad avere una pensione adeguata e dignitosa, a tale proposito una delle proposte e' l'istituzione di una pensione di garanzia per i giovani e un progetto di previdenza complementare.

Il secondo tema di grande attualita' e' quello legato alle innumerevoli risorse che avremo a disposizione dal pnrr ed in particolare quelle riservate alla missione 6 dedicate alla sanita', risorse che come pensionati ci coinvolgono in particolar modo in quanto dovrebbero servire per la medicina del territorio, per le cure domiciliari per una rifrma delle rsa e per l'istituzione di una legge quadro sulla non autosufficienza ,a tale proposito ricordo che e' stato oramai da tempo istituito un tavolo per questa legge per ora senza risultati concreti e che nella finaziaria sono state aumentate le risorse per le persone non autosufficienti ma sono ancora poche e tutto questo ci riguarda in particolar modo perche' queste carenze del sistema socio sanitario messe a nudo dalla recente e perdurante pandemia hanno penalizzato in modo importante e sicuramente piu' di altre categorie di persone ,noi anziani pensionati, per tale motivo l'attenzione verso l'utilizzo di queste risorse deve essere continua e pressante.

Per ritornare ad avere una cronologia corretta dei fatti ricordo che stiamo proseguendo con i tavoli anziani nei comuni centri zona , anche se non tutti  i comuni purtroppo li hanno ancora istituiti ma stiamo sollecitando in maniera pressante in virtu' del fatto che dove ci sono ,sono un importante bacino di informazione  e spunti di aggiornamento delle situazioni nel territorio. ricordo anche che lo scopo di questi tavoli  osservatorio e' quello di tenere monitorate soprattutto le politiche socio sanitarie e assistenziali dei comuni nei confronti della popolazione anziana.

Ricorderete che vi ho parlato del progetto #tuteliamoglianziani che ha lo  scopo di sensibilizzare le istituzioni e i decisori ad un cambio di rotta delle politiche socio sanitarie per assicurare agli anziani il diritto alla salute e ad  una adeguata assistenza; ebbene in favore di questo progetto abbiamo fatto  11 ottobre un punto  in Alessandria di raccolta firme  di adesione per i cittadini con buoni risultati , abbiamo poi incontrato il prefetto ed il vescovo della diocesi di alessandria per chiedere loro un impegno  di adesione al progetto stesso.

abbiamo avuto anche un incontro con i vertici dell'asl  , sempre per fare il punto sulla situazione sanitaria nel distretto , dove sono emerse criticita’ importanti quali :il cup regionale per le prenotazioni delle prestazione sanitarie  che e' molto sottostimato in confronto degli impegni con conseguente aggravamento del disservizio gia' esistente, una criticia’' importante per la mancanza di medici soprattutto specialisti e di infermieri , situazione in peggioramento in quanto si stima che un 20% di medici andra' in pensione nei prossimi anni ,in verita' ci sono concorsi in atto per medici aperti anche agli specializzandi , cosa che prima non avveniva, e per infermieri ; ma ci vuole tempo prima che queste nuove risorse possano essere in organico ed operativi, non di meno sono le rsa in difficlota' per carenza di ospiti in seguito della pandemia.

Carenze queste che si aggiungono alla situazione sanitaria e vaccinale ancora  in sofferenza per la pandemia ,in conclusione ;i vertici sperano nelle risorse del pnrr anche se lo scetticismo e' evidente soprattutto per le 9 case di comunita' e i 3 ospedali di comunita' presenti nel pnrr per il nostro territorio ma che rischiano di essere dei contenitori vuoti( come le ben note case della salute) per la mancanza di personale medico e infermieristico ma soprattutto per la mancanza di un importante progetto per  reperire le risorse umane.

Abbiamo avuto anche un incontro con i vertici dell'ordine dei medi di medicina generale per fare il punto sulla situazione attuale e per capire cosa non ha funzionato nelle fase acuta della pandemia; ma soprattutto  perche' abbiamo avuto la sensazione, che e' piu' di una sensazione, che durante gli incontri avuti con le istituzioni in particolar modo sul socio sanitario, tutti questi lavorino per le loro competenze senza condividere con gli altri asl/consorzi/comuni/ medi ci di famiglia le loro risultanze in modo di avere un quadro generale completo , d'altronde il soggetto del loro lavoro e' unico e cioe' le persone. per cui uno degli scopi di questi incontri e' proprio quello di stimolare le varie istituzioni a fare rete e collaborare tra di loro.

Con Spi e Fnp abbiamo in cantiere anche un progetto con le rispettive associazioni di volontariato auser, nanteas e Ada per l'istituzione di uno sportello permanente di ascolto rivolto alle persone anziane ,in particolar modo per quelle sole e fragili, al fine di creare ua rete di enti e istituzioni che possano prendere in carico e rispondere a tutte le problematiche che arrivano a questo sportello.

anche se personalmente credo che la maggior parte dei contatti che riceveremo da questo sportello, sara’ di anziani soli che hanno bisogno di parlare con qualcuno in fatti  vorrei leggervi dei dati statistici che mettono in evidenza il problema della solitudine e della depressione degli anziani ,problema questo molto sottovalutato ****

Per concludere vorrei riprendere cio' che e' emerso nel consiglio nazionale del 16 novembre del quale vi ho accennato prima , le risultanze principali sono che l'istituzione delle stu e’ un progetto con molte pecche soprattutto nei grandi centri dove c'e' stata una frammentazione eccessiva e questo ha provocato  una mancanza di rappresentativita' con le istituzioni ,per cui si sta' pensando ad una parziale riunione di alcune stu ,processo questo messo gia' in pratica a Torino. 

Ma soprattutto il progetto di proselitismo  avviato con un protocollo firmato da tutti i segretari generali delle categorie degli attivi che prevedeva ,previo un compenso economico, che gli attivi iscritti alla categoria venissero accompagnati al momento della pensione ad una iscrizione alla uilp. purtroppo questo progetto ha presentato molti chiari e scuri ( per usare le parole del nostro segretario organizzativo pasquale lucia) personalmente credo che ci siano piu’ scuri infatti i dati i nostro possesso ci fanno pensare questo ,  per cui va' ripensato perche’non e' accettabile che molti iscritti alle categorie degli attivi al momento del pensionamento non transitino nella uil pensionati (penso che ricordiate che nei nostri direttivi  abbiamo gia' piu' volte affrontato questo argomento )

In conclusione vorrei ringraziarvi per essere intervenuti oggi e augurarvi buone feste ,vi ricordo ancora una volta che alla nostra organizzazione ha sempre bisogno di volontari perche’ gli impegni sono molti ,per cui vi invito ,per quanto vi e’ possibile ad attivarvi per coinvolgere giovani pensionati. grazie

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Come Uil Pensionati sosteniamo con forza l’iniziativa promossa da Cgil, Cisl, Uil Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro. A dichiararlo, il Segretario generale della Uil Pensionati di Alessandria, Alberto Pavese.

Quella delle morti sul lavoro - ha proseguito Pavese - è un’emergenza nazionale sulla quale le istituzioni devono intervenire al più presto. La sicurezza deve essere un tema centrale. Servono più controlli, servono investimenti per le assunzioni, per le ispezioni e per la ricerca. Si deve investire sulla formazione e sulla prevenzione, con attenzione particolare ai lavoratori più giovani e ai più anziani. Zero morti sul lavoro è un obiettivo prioritario che va raggiunto.

Abbiamo anche un’altra grande sfida da affrontare: abbattere il numero delle morti nelle strutture residenziali socio sanitarie per anziani. Per ottenere questo sono necessari un ripensamento e una riorganizzazione di tutto il sistema: bisogna incrementare il numero del personale addetto alla cura degli ospiti, che deve essere adeguatamente formato e remunerato secondi i criteri previsti dai contratti nazionali e naturalmente protetto da ogni rischio. Non ci dimentichiamo infatti dei tanti operatori sanitari contagiati e deceduti nel corso della pandemia.

 

È fondamentale inoltre potenziare i servizi sociosanitari del territorio, preferendo, ovunque possibile, l’assistenza domiciliare al ricovero nelle strutture. Inoltre, non è più prorogabile l’emanazione della Legge quadro nazionale sulla Non Autosufficienza, per la quale è stato aperto un Tavolo di confronto unitario con il Governo e in Piemonte l’appello unitario con la campagna #Tuteliamoglianziani.

Si deve finalmente arrivare a un risultato concreto. Se non ora quando?”

 

Alessandria, 21 maggio 2021

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Mercoledì, 11 Dicembre 2019 10:12

Invisibili no! Presidi unitari a Piazza Monte Citorio

Ricordiamo che questa mattina è in corso il presidio unitario dei pensionati davanti alla Prefettura di Alessandria.

Continua così, dopo la manifestazione del 16 novembre a Roma, la mobilitazione di Spi,Fnp,Uilp nei confronti di Governo e Parlamento durante le sedute di discussione della legge di Bilancio.

Sono infatti in programma quattro presidi in Piazza Monte Citorio a Roma: mercoledì 11 dicembre, giovedì 12 dicembre e giovedì 19 dicembre dalle ore 10.30 alle ore 12.30, venerdì 20 dicembre dalle ore 16.30 alle ore 18.30. Si tratta di una mobilitazione che dà seguito alle iniziative già in atto sui territori.

I pensionati chiedono: una legge nazionale sulla non autosufficienza; un sistema di rivalutazione equo che tuteli il potere di acquisto delle pensioni; l'allargamento della platea dei beneficiari della 14esima; la separazione della previdenza dall'assistenza; il taglio delle tasse anche per i pensionati; un adeguato finanziamento del Servizio Sanitario nazionale; un paniere Istat più rappresentativo dei consumi specifici delle persone anziane.

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"La manovra del governo è insufficiente per quanto riguarda le risposte date ai pensionati, a partire dalla misura sulla mini rivalutazione per la quale riconfermiamo il nostro giudizio critico. Manca inoltre l'intervento sull'ampliamento della 14esima così come l'abbassamento delle tasse anche per chi è in pensione.

Bene invece gli impegni che il governo si è assunto per il futuro e in particolare la volontà di proseguire il confronto sulla previdenza e per una legge quadro sulla non autosufficienza".
Lo dichiarano Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil a seguito degli incontri che si sono tenuti ieri con il governo.

"A queste condizioni – continuano i Sindacati – confermiamo la manifestazione convocata per il prossimo 16 novembre a Roma, con l'intento di spingere il Parlamento a migliorare ulteriormente la manovra economica tenendo in considerazione le necessità di 16 milioni di persone che oggi rappresentano un terzo del paese e che non possono quindi continuare ad essere ignorate.
A tal fine organizzeremo anche dei presidi davanti al Senato in occasione della discussione parlamentare".

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Lo scorso 25 giugno la Uil e la Uilp hanno partecipato alla riunione del Tavolo nazionale per la non autosufficienza. Era la prima volta che il Governo in carica riuniva il Tavolo, costituito nel 2016, sebbene sia i sindacati sia le associazioni dei disabili avessero in più occasioni richiesto la sua convocazione.
Come Uil e Uilp accogliamo positivamente la riapertura del confronto. Per quanto riguarda i contenuti dell'incontro, i rappresentanti del Governo per ora hanno dato solo disponibilità generiche, senza entrare nel merito. Potremo quindi fare una valutazione solo successivamente. Consideriamo comunque negativamente l'atteggiamento del Sottosegretario Zoccano all'inizio dell'incontro, per il suo tentativo di valorizzare il ruolo delle associazioni dei disabili quali 'unici' interlocutori del governo per la non
autosufficienza. Tentativo peraltro non riuscito e rettificato al termine dell'incontro.

Qui di seguito, un breve riassunto della riunione.


Oltre a Cgil, Cisl, Uil e a Spi, Fnp, Uilp erano presenti: Claudio Cominardi, Sottosegretario al Ministero del lavoro; Vincenzo Zoccano, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Dipartimento per le politiche della famiglia e le disabilità; Raffaele Tangorra, Direttore generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del lavoro; il Ministero della salute; le Regioni; l'Anci; l'Inps; la Fand (Federazione tra le Associazioni nazionali delle persone con disabilità); la Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap); l'Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica); l'Associazione 16 novembre; il Forum del Terzo settore; l'Ugl; l'Ugl Pensionati.
Raffaele Tangorra ha illustrato nel dettaglio lo stato dell'arte, ripercorrendo gli avvenimenti dalle ultime riunioni del Tavolo con il governo precedente fino ad oggi. Ha poi evidenziato come le Regioni abbiano chiesto di approvare in tempi rapidi il Piano nazionale e il riparto del Fondo per il 2019, perché nel 2018 le risorse sono state ripartite alle Regioni con grande ritardo, praticamente a inizio 2019. (La richiesta è stata poi ribadita dalle stesse Regioni nel loro intervento al Tavolo). Tangorra ha quindi presentato una serie di dati.

Il Fondo per le non autosufficienze rappresenta, con meno di 600 milioni di euro, il 2% circa di tutte le risorse per la disabilità (valutate da Eurostat pari a 28 miliardi di euro, l'1,7% del Pil). In percentuale una cifra contenuta, ma in valori assoluti non irrilevante, soprattutto se si pensa che si tratta di risorse per il sociale. Ne beneficiano circa 110mila persone, il 5% circa dei beneficiari dell'indennità di accompagnamento, che secondo Tangorra è la misura che prevede la definizione di non autosufficienza più precisa (riconoscimento della necessità di una assistenza continua, della impossibilità di deambulare senza aiuto e/o di compiere gli atti principali della vita quotidiana). I beneficiari del Fondo NA sono dunque una platea abbastanza piccola, ma costituita da persone in condizioni di particolare difficoltà e bisogno.


Tangorra ha poi ricordato che, proprio perché le risorse sono relativamente modeste, nei due anni in cui il Tavolo ha lavorato si è cercato di determinare i destinatari più bisognosi e si è quindi definito l'insieme di criteri per individuare i disabili gravissimi, con l'obiettivo di dare le stesse risorse a persone nelle stesse condizioni di bisogno (anche se, di fatto, restano differenze anche cospicue tra le Regioni, perché queste aggiungono risorse proprie). Si è poi avviato il lavoro per definire i criteri per individuare i disabili gravi, ma il lavoro è rimasto a metà, perché è caduto il governo.


Oggi quindi, in sintesi, il Ministero ripartisce il Fondo alle Regioni secondo i criteri della popolazione e della percentuale di anziani. Le Regioni hanno poi il vincolo di destinare il 50% delle risorse ricevute ai disabili gravissimi, secondo i criteri individuati dal Tavolo.
Sempre secondo Tangorra, tra i disabili gravissimi la percentuale di donne e uomini è circa pari, mentre le donne sono la maggioranza dei disabili gravi, probabilmente perché in questo gruppo c'è un maggior numero di persone anziane e, come si sa, la non autosufficienza tra gli anziani è più diffusa tra le donne. Al Ministero, tuttavia, non sono purtroppo arrivati dati sufficienti sulla classificazione per età dei beneficiari del Fondo.
Le Regioni hanno adottato diverse modalità di accesso alle prestazioni e diverse prestazioni, anche se si tratta soprattutto di assegni di cura.
Essendo la prima volta che il Tavolo si riuniva con questo governo, gli interventi dei sindacati e delle associazioni hanno avuto un taglio soprattutto politico.


Cgil, Cisl, Uil, Spi, Fnp, Uilp hanno concordemente evidenziato la necessità di dare risposte adeguate a tutte le persone non autosufficienti, di confrontarsi con le organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati quali soggetti titolari della contrattazione, di aumentare le risorse del Fondo, di approvare una legge quadro nazionale con finanziamenti congrui, di definire livelli essenziali uniformi in tutto il territorio e servizi e sostegni adeguati, di aprire un tavolo politico o di utilizzare il Tavolo per la non autosufficienza come tavolo politico.

La Uil ha inoltre messo in evidenza la soddisfazione per il riavvio del Tavolo, ha chiesto di dare continuità ai lavori, ha sottolineato la necessità di una forte integrazione sociosanitaria e, pertanto, di un maggior coinvolgimento del Ministero della salute. La Uilp ha rilevato che la maggioranza dei beneficiari dell'indennità di accompagnamento sono persone anziane e che quindi i sindacati dei pensionati hanno piena titolarità di rappresentanza delle persone non autosufficienti, pur rifiutando ogni logica di contrapposizione tra associazioni dei disabili e sindacati confederali dei pensionati. Ha poi evidenziato che il numero delle persone anziane cresce anche tra i caregiver, sia tra chi si prende cura dei genitori, sia tra chi
si prende cura dei figli, o di fratelli e sorelle.


Le associazioni dei disabili, in estrema sintesi, hanno tutte rimarcato, sia pure con sfumature diverse, la necessità di maggiori risorse e della definizione di livelli essenziali per la non autosufficienza. Nelle conclusioni, il Sottosegretario Zoccano ha condiviso la necessità di un aumento del Fondo e si è anche detto disposto a ragionare su una legge quadro. Ha dato la sua disponibilità a dare maggiore continuità al Tavolo e a organizzare incontri anche informali. Il Sottosegretario Cominardi ha ricordato che il Tavolo è tecnico, ma che avrebbe riportato al ministro Di Maio le richieste e le sollecitazioni. Ha poi aggiunto che in ogni caso servono risorse adeguate e che sarebbe opportuno un coinvolgimento del Ministero delle
finanze.

La Segretaria Nazionale Uil La Segretaria Nazionale Uilp
(Silvana Roseto) (Livia Piersanti)

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Uil e Uilp hanno partecipato questa mattina al Tavolo nazionale per la non autosufficienza, con la presenza dei Sottosegretari Claudio Cominardi e Vincenzo Zoccano.

È la prima volta che il Governo in carica riunisce il Tavolo, costituito nel 2016.

Uil e Uilp valutano positivamente il riavvio del Tavolo, come peraltro più volte richiesto dai sindacati e dalle associazioni delle persone disabili, e chiedono di proseguire il confronto con incontri periodici finalizzati alla valutazione dei dati e al miglioramento delle prestazioni.

Uil e Uilp evidenziano tuttavia che per rispondere ai molti bisogni delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie serve una legge nazionale sulla non autosufficienza, che garantisca livelli essenziali omogenei in tutto il territorio, criteri uniformi, servizi e sostegni adeguati, integrazione sociosanitaria. Una legge che ancora manca e che è una assoluta necessità per la vita di milioni di persone.

Uil e Uilp ritengono quindi necessario l'avvio di un tavolo politico di confronto, in cui affrontare seriamente il tema.

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