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Quest’anno la celebrazione del 28 Aprile, giornata mondiale delle vittime dell'amianto, cade mentre siamo in attesa della sentenza del processo Eternit bis.

La speranza dei casalesi è per una esemplare condanna del responsabile di questo disastro che ha colpito numerose famiglie, causando oltre 3000 morti per mesotelioma.

La cautela è d’obbligo perché nel precedente processo Stephan Smidheiny, dopo essere stato condannato in appello a 18 anni di reclusione per disastro colposo, fu assolto in cassazione per avvenuta prescrizione.

I casalesi attendono pazienti che questa volta gli si addebiti il disastro doloso non prescrivibile, ma sono anche preoccupati per una possibile assoluzione dovuta a qualche cavillo inusitato.

In ogni caso la nostra lotta non finirà finché sarà possibile perseguire chi si è reso responsabile di questi lutti.

Luigi Ferrando, UIL comitato strategico: “Il 28 Aprile è anche giornata per fare il punto sullo stato di deamiantizzazione del paese. Casale in questo senso è stata città guida compiendo una rigorosa mappizzazione del territorio, metodo assunto da tutta la regione la cui piattaforma diventa punto di riferimento nazionale.

La bonifica deve procedere in modo omogeneo attraverso l’identificazione dei siti contaminati da ripulire fruendo anche di finanziamenti adeguati.

Una giornata di ricordi e meditazioni che Casale vivrà con lo spirito dei precedenti anni e con la certezza che questa giornata si perpetuerà negli anni a venire a monito, soprattutto per i giovani, di quanto la mancata prevenzione nei luoghi di lavoro e l’egoismo di chi sullo sfruttamento lucra, possano causare a danno di popolazioni intere”.

La celebrazione della Giornata Mondiale Vittime Amianto avrà luogo venerdì 28 aprile 2023 a partire dalle 9 nella Sala Consiliare di Palazzo San Giorgio in Via Mameli 10 a Casale nel corso della quale avrà luogo anche il conferimento del Premio Vivaio Eternot - Edizione 2023.

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Unitariamente vogliamo continuare a tenere alta la guardia e a mettere al centro delle nostre attività le problematiche relative all'amianto, per assumere impegni non solo politici, ma anche  organizzativi, affinché le OO.SS., a tutti i livelli, svolgano un ruolo in prima linea su questa tematica e si giunga così al prossimo 28 aprile - giornata mondiale dei morti sul lavoro e per le vittime dell’amianto - con una importante iniziativa nazionale, che vogliamo dedicare all’amianto perché  quest’anno ricorre il trentennale della legge 257/92.  

Come anticipato negli ultimi attivi unitari dai nostri Segretari Confederali, vi invitiamo a realizzare - ed eventualmente aggiornare -specifiche piattaforme rivendicative sindacali, sia a livello territoriale  che regionale, in modo da implementare le nostre linee rivendicative ed avere così a disposizione  una situazione amianto aggiornata nel nostro Paese.  

Con l’occasione, vi ricordiamo che, al fine di dare continuità al lavoro intrapreso, continueremo  nell’organizzare unitariamente, in presenza, incontri con tutte le strutture regionali per definire in  modo condiviso priorità, proposte ed iniziative specifiche.  

Non dobbiamo mai dimenticare che di asbesto si muore ancora, ogni giorno, in tutto il mondo, e  anche in Italia, dove l’amianto è stato messo al bando ormai da circa 30 anni. Il conteggio dei malati  e delle vittime non si è mai fermato (si veda l’ultimo rapporto ReNaM) perché la sua diffusione  rimane ampia e i programmi di bonifica e di smaltimento sono fermi o procedono troppo a rilento. 

Per tutte queste ragioni, abbiamo organizzato un Coordinamento Unitario il giorno 28 marzo 2022  alle ore 14:00 (invieremo successivamente il link per il collegamento ed il programma) al fine di  definire insieme l’iniziativa nazionale del 28 aprile p.v. e mettere a sistema le diverse esperienze - in  ambito ambientale, sanitario e previdenziale - per definire tutele concrete per le lavoratrici, i  lavoratori e i cittadini. 

I Segretari Confederali 

 CGIL - CISL - UIL 

Rossana Dettori Angelo Colombini Tiziana Bocchi e Ivana Veronese

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Aumenta l'importo della prestazione in favore dei malati di mesotelioma non professionale o dei loro eredi per le annualità 2015-2020. Una circolare INAIL dello scorso 13 maggio riporta le istruzioni per l'applicazione della disposizione.

Questa norma ha previsto un miglioramento del valore del beneficio economico, per l'anno 2020, attraverso l'erogazione di una prestazione assistenziale valida per tutti gli eventi accertati a decorrere dal 1° gennaio 2015 con un importo fisso che passa da euro 5.600, già precedentemente previsti, a 10.000 euro. Questa prestazione economica una tantum è riconosciuta a favore dei malati di mesotelioma non professionale, cioè contratto per esposizione familiare a lavoratori impiegati in Italia nella lavorazione dell'amianto o per esposizione ambientale avvenuta sul territorio nazionale. La norma prevede che possano beneficiarne anche gli eredi.

La disposizione consente, anche ai soggetti che hanno già beneficiato della prestazione una tantum (o ai loro eredi) nel periodo 2015-2019, di poter presentare domanda per ottenere l'integrazione dell'importo già ricevuto di 5.600 euro, arrivando così a 10.000 euro.

Per avere maggiori informazioni potete recarvi al patronato UIL, prendendo appuntamento telefonicamente chiamando il centralino di una delle sedi.

Per accedere alla prestazione il malato deve inoltrare, entro 120 giorni dalla data di accertamento della malattia, tramite raccomandata A/R o tramite pec, alla sede territoriale competente per domicilio l'apposita istanza, avvalendosi del modulo Mod. 190 e della documentazione sanitaria che attesta che il soggetto è affetto da mesotelioma, con l'indicazione dell'epoca della prima diagnosi.

Gli eredi, sempre per eventi accertati a decorrere dal 1° gennaio 2015, devono presentare l'istanza, corredata di idonea documentazione, a pena di decadenza entro 120 giorni decorrenti dalla data di entrata in vigore della legge (1° marzo 2020), utilizzando lo stesso modulo Mod.

Per i decessi avvenuti dopo tale data, le domande devono essere presentate entro 120 giorni dalla data della morte.

A seguito della sospensione dei termini di decadenza disposta dal decreto-legge 17 marzo 2020, il termine ultimo di scadenza per la presentazione delle istanze di accesso alle prestazioni da parte degli eredi, per i decessi avvenuti entro il 1° giugno, è il 29 settembre 2020, mentre per i decessi intervenuti dopo tale data, il termine di presentazione dell'istanza da parte degli eredi rimane quello dei 120 giorni dalla data della morte.

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Dopo la data di sabato 27 aprile, domani venerdì 3 maggio 2019 a Casale Monferrato si teranno le celebrazioni per la Giornata Mondiale delle Vittime dell'Amianto a cura del Comune di Casale Monferrato in collaborazione con AFEVA, CGIL, CISL, UIL.

Domani dalle 9 alle 12 al Parco Eternot si terrà l'evento Vita ad impatto zero a cura dell'Associazione Libera, nomi e numeri contro le mafie in collaborazione con Legambiente, AfeVA, Confraternita degli Stolti, Fridays for Future e Comune. L'iniziativa è rivolta ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado ed è dedicata ai temi dell'eco-sostenibilità. Sempre venerdì 3 dalle 9 alle 12 al Castello del Monferrato ci sarà la Giornata seminariale dei delegati e delegate CGIL,CISL e UIL sui temi Storia delle lotte e della vertenza Eternit di Casale Monferrato e L'ambiente e la sicurezza sul lavoro: il punto in Provincia di Alessandria.

A dare inizio ai lavori sarà Luigi Ferrando, responsabile UIL di Casale Monferrato.

La giornata seminariale è dedicata a delegati e delegate di Cgil, Cisl e UIL.

Verranno proiettati filmati, presentati libri e interverranno numerosi ospiti oltre ai testimoni di quanto è successo e continua ad accadere a Casale Monferrato, agli ex dipendeti della Eternit e ai loro familiari. Ambiente, salute, sicurezza sul lavoro saranno i temi cardine della mattinata formativa.

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Questa mattina è avvenuto l'incontro in Prefettura ad Alessandria tra i Segretari generali territoriali di Cgil, Cisl e UIL Alessandria e il Prefetto, voluto dalle parti sociali per sensibilizzare il Governo sul tema amianto. In queste giornate è in corso una mobilitazione a livello nazionale per chiedere risposte al Governo su bonifiche, riconoscimento delle malattie professionali, finanziamenti alla ricerca per combattere patologie asbesto correlate, prevenzione e risarcimento alla vittime.

Grazie per l'attenzione,

UIL Alessandria

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Domani mattina, mercoledì 7 novembre alle 10.30, i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl e UIL incontreranno in Prefetto di Alessandria.

I sindacati hanno chiesto un incontro in Prefettura, aderendo così alle giornate di mobilitazione a livello nazionale per chiedere al Governo risposte esaustive su molte problematiche legate all'amianto.

Il nostro territorio è particolarmente sensibile a questo tema visto il dramma vissuto in prima persona dai lavoratori dell'Eternit e dagli abitanti di Casale Monferrato. La fibra killer, come sappiamo, continua silenziosamente a mietere vittime. Ogni anno si stima che i morti per amianto siano 3000 in Italia.

Urge quindi accelerare i tempi sugli interventi di bonifica, garantire giustizia previdenziale a chi lavora in ambienti esposti all'amianto, riconoscere la malattia professionale, risarcire i familiari delle vittime e rafforzare ulteriormentei Centri Operativi Regionali per la rilevazione di tutti i tumori provocati dall'amianto per individuare le patologie asbesto correlate e definire piani puntuali di prevenzione e di bonifica.

La salute è un bene che va preservato ad ogni costo, investendo sulla prevenzione, la ricerca e sottoponendo i malati a terapie mirate alla cura del mesotelioma, un male dall'incubazione lunghissima che la città di Casale Monferrato e i dintorni purtroppo conoscono e continuano a combattere.

A livello nazionale le tre sigle sindacali hanno chiesto un incontro con il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, per esporre le preoccupazioni e l'entità del fenomeno che genera morti. Per questo Cgil, Cisl e UIL, anche ad Alessandria, vogliono sollecitare durante l'incontro fissato per domani con il Prefetto attenzione sul tema amianto a 360 gradi che sia visibile già con stanziamenti da inserire nella Legge di Bilancio 2019.

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Relazione introduttiva unitaria

Angelo Colombini
Segretario Confederale
Cisl Nazionale


Un'azione più incisiva, continua ed efficace delle organizzazioni sindacali.
L'Italia libera dall'amianto entro il 2028.


Premessa
Da diversi anni abbiamo cercato di tenere elevata l'attenzione del Paese sulle problematiche dell'amianto e diverse sono state le iniziative ed anche i risultati positivi.
Ora si tratta di dare più incisività, più continuità garantendo un impegno corale e coordinato su tutto il territorio nazionale.
La riunione di oggi ha tre obiettivi:
a. la condivisione delle nostre richieste
b. far recepire le nostre richieste nella legge di bilancio
c. garantire il supporto della mobilitazione a tutti livelli, centrale, regionali e nelle grandi aree urbane.
Le vittime
I numeri delle vittime dell'amianto non fanno più notizia.
Anche le stime sono approssimative e questo sembra alleggerire qualsiasi preoccupazione.

Ci sono documentate nominativamente almeno 1.500 diagnosi di mesotelioma ogni anno e per i tumori polmonari e gli altri tumori asbesto correlati si stima un effetto moltiplicatore da 1 a 3 rispetto al numero dei mesotelioma.
Quindi ogni anno dovremmo avere da 3.000 a 6.000 vittime dell'amianto.
Anche se dovessimo basarci sulla stima più bassa, si tratta di 3.000 persone che ogni anno sono vittime dell'amianto.
Questi numeri ci lasciano inquieti e ci obbligano a realizzare risposte più efficaci e incisive.
La prima conseguenza di questa considerazione è che non possiamo accettare l'approssimazione delle vittime dell'amianto.
Dobbiamo far diventare il ReNaM, il Registro Nazionale dei Mesoteliomi il Registro di tutti i tumori asbesto correlati.
Dobbiamo pretendere ed ottenere nell'immediato il potenziamento dei COR (Centri Operativi Regionali) per lo studio epidemiologico di tutti i tumori dovuti all'amianto a partire dai tumori polmonari.
Diversi COR già operano in questa direzione, bisogna garantire un'azione generalizzata su tutto il territorio nazionale con un forte coordinamento dell'Inail e del Ministero della Salute così come indicato dall'art. 244 del decreto legislativo 81/2008.
Bisogna definire risorse certe che garantiscano un azione immediata e tempestiva da parte dei COR in grado di darci le indicazioni utili per interventi più immediati e mirati.
Il Fondo delle vittime dell'amianto
Alle vittime dell'amianto dobbiamo assicurare oltre al migliore percorso di assistenza sanitaria anche un pronto e tempestivo supporto economico che li aiuti nella fase della cura delle patologie asbesto correlate e di indennizzo nei casi di decesso.
Nel triennio 2018-2020 dovremmo riuscire ad avere per i malati professionali e gli eredi dei malati professionali deceduti, l'erogazione puntuale mensile delle prestazioni economiche aggiuntive pari al 20 % delle indennità percepite da Inail.
Oggi vige un regolamento che nonostante la disponibilità in cassa delle risorse economiche non ci consente di erogare con puntualità tutto quanto è disponibile e ad agire ancora con anticipi e conguagli.
Mentre per i malati di mesotelioma non professionali e per gli eventuali loro eredi in caso di decesso, per lo stesso triennio avremo l'erogazione dell'Una tantum di 5.600 euro.

Quali richieste?
La riforma del F.V.A.
Vogliamo realizzare un Fondo Universale, cioè che abbia i trattamenti equiparati per tutte le vittime dell'amianto sulla base del modello Francese del FIVA con gli adeguamenti necessari in considerazione della diversa struttura delle dimensioni delle aziende.
In Italia è preponderante la presenza delle PMI, mentre in Francia è più consistente il peso delle grandi e medie imprese.
Ciò significa che il contributo delle aziende, tramite l'Inail, deve crescere di un valore significativo.
Su questo tema, vi proponiamo un seminario nazionale specifico di approfondimento aperto ai parlamentari e alle autorità di Governo.
Nel frattempo, a fronte anche della disponibilità delle risorse, cercheremo di convincere il Governo, il Ministro del Lavoro e il Ministro dell'Economia a portare a 12.000 euro il valore dell'Una tantum a favore dei malati di mesotelioma delle vittime non professionali, cercando di allargarlo, sempre per i non professionali, alle altre tipologie di tumori asbesto correlati.
Le risorse per queste operazioni già sono disponibili, non ci sono aggravi per la finanza pubblica e anche le procedure devono essere semplificate e rese celeri con la conferma delle patologie da parte dei COR.
Ecco ancora una volta l'importanza del supporto dei COR per la valutazione circa l'attestazione della causalità dell'amianto nelle patologie asbesto correlate.
Aspetti previdenziali
Siamo in presenza di un significativo contenzioso legale che i diversi interventi disarticolati del legislatore, hanno reso sempre più complesso e multiforme.
Noi riteniamo che, all'interno della discussione generale sul sistema previdenziale e sulla base del principio di riferimento circa l'aspettativa di vita, bisogna riaprire i termini per il riconoscimento dell'esposizione all'amianto.
Innanzitutto a parità di esposizione all'amianto ci deve essere parità di trattamenti previdenziali.
Ma serve riaffermare alcuni criteri:
 validità dei 10 anni di esposizione come soglia per la rivalutazione degli anni di lavoro ai fini previdenziali,
 la conferma del moltiplicatore dell'1,5 per la rivalutazione degli anni di lavoro ai fini previdenziali,
 la validità almeno fino al 2003 del periodo massimo valido ai fini della maggiorazione previdenziale, come indicato dal decreto (2007) dell'ex Ministro Cesare Damiano, che lo limitava solo ad alcuni stabilimenti.

L'aspettativa di vita degli esposti all'amianto è più bassa della vita media dei lavoratori italiani ed essendo uno dei criteri che regola il sistema previdenziale, lo stesso, deve essere articolato anche in considerazione dell'aspettativa di vita di categorie specifiche come gli ex-esposti all'amianto.
Inoltre, sempre in riferimento all'attesa di vita, per i malati di mesotelioma deve essere riconosciuto il sistema previdenziale antecedente la riforma Fornero per la collocazione in pensione, oltre al moltiplicatore 1,5 per il calcolo degli anni di contribuzione.
Su questi aspetti riteniamo giusto il ricorso legale pilota che i chimici Cgil Cisl e Uil di Ravenna hanno avviato e su cui relazionerà nello specifico Lorenzo Zoli a nome di tutte e tre le organizzazioni.
Le questioni sociali richiamate finora fanno capo al Ministero del Lavoro al quale chiederemo di aprire un tavolo di lavoro e di confronto per la loro risoluzione, unitamente all'Inail e all'Inps.
Macro Area Sanità
Dopo la conferenza nazionale governativa di Casale Monferrato del 24 e 25 novembre dell'anno scorso, la Conferenza Unificata Stato Regioni e Autonomie Locali ha approvato il protocollo nazionale per la sorveglianza sanitaria degli esposti e degli ex esposti.
Un risultato importante ma che deve completarsi con un sistema di verifica nella sua applicazione e di valorizzazione nell'analisi dei risultati a livello nazionale.
Non c'è una struttura sanitaria incaricata e capace di mettere insieme i dati e di ottimizzarne e valutarne gli esiti e gli effetti.
Trattandosi di lavoratori e lavoratrici, riteniamo che questo ruolo di messa in comune dei dati, lo studio, la valutazione degli stessi e la sorveglianza sanitaria, debba essere a carico dell'Inail.
Inoltre riteniamo debba essere maggiore l'impegno dell'Inail rispetto:
 all'attività dei COR;
 al coordinamento dei centri di eccellenza di cura;
 al coinvolgimento nella ricerca clinica per la cura dei mesotelioma.

Sull'insieme della Macro Area sanitaria è importante avere un Tavolo di confronto al Ministero della Salute con la presenza del Ministero del Lavoro e la partecipazione dell'Inail, dell'Istituto Superiore della Sanità e delle Regioni.
Macro Area Ambiente
Condividiamo l'affermazione del Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa: "che non è più ammissibile veder pezzi di amianto disseminati un po' da per tutto lungo le strade e le sponde dei fiumi e torrenti".
Per porre fine alla presenza pericolosa dell'amianto ci vuole un piano straordinario che possiamo riassumere nei seguenti punti:
- Un Fondo pubblico per la bonifica dell'amianto per le persone incapienti (un Paese solidale non può accettare che chi è disagiato economicamente, debba convivere forzatamente con l'amianto);
- Un Fondo pluriennale per la bonifica degli edifici pubblici, a cominciare da scuole ed ospedali;
- Il rafforzamento e un finanziamento specifico per il SNPA (il Sistema Nazionale di Protezione Ambientale, Ispra-Arpa) per garantire sul territorio nazionale un'azione omogenea di censimento, codice e norme di intervento per le bonifiche, criteri per i depositi temporanei di prossimità, criteri per la individuazione delle discariche regionali, almeno una per Regione a seconda delle dimensioni territoriali;
- Le discariche di prossimità, ogni Comune ha l'obbligo di destinare uno spazio pubblico per il conferimento delle piccole quantità di Materiale Contenete Amianto (MCA), così come previsto per i rifiuti domestici e per i rifiuti degli inerti dell'edilizia. Questa disposizione abbassa i costi delle piccole bonifiche e crea più consenso e consapevolezza per la individuazione e realizzazione delle discariche definitive regionali;
- L'Iper Ammortamento Fiscale per i privati con il recupero al 100% delle spese sostenute per la bonifica dell'amianto nel corso dei quattro anni successivi alla bonifica;
- L'Adeguamento delle risorse finanziarie dell'Inail alla domanda di contributi da parte delle aziende per la bonifica dell'amianto presente anche nei processi produttivi;
- Il coinvolgimento del sistema bancario per l'agevolazione dei prestiti per le bonifiche a fronte delle bonifiche dei privati e delle aziende.

Tavolo al Ministero dell'Ambiente con Regioni, Anci, SNPA, Confindustria, Artigiani, ABI.
Ci sono altri aspetti non secondari rispetto ai quali bisognerà richiamare l'attenzione del Governo.
In particolare il controllo delle merci in entrata nel nostro Paese che contengono l'amianto. Ad esempio si è accertato che alcuni prodotti apparentemente innocui come le luminarie volanti importate dalla Cina contengono l'amianto.
Quindi un'azione alla frontiera di controllo sull'import.
Un'altra questione è l'azione internazionale per il bando dell'amianto in tutti i Paesi.
Quando le azioni di civiltà, di tutela del lavoro non avanzano in tutti i paesi, c'è il rischio di un ritorno al passato come sta avvenendo negli Stati Uniti in cui Trump ha riammesso l'utilizzo dell'amianto nell'edilizia.
Ricordiamo che l'edilizia sempre più rappresenta il settore lavorativo con la maggioranza relativa di malati di mesotelioma, attestato dal Renam.
Quindi anche a livello internazionale dobbiamo valutare lo sviluppo di iniziative a partire dalla CES, cioè con la CES per il bando internazionale dell'amianto.
Il calendario delle iniziative
A livello nazionale
Spediremo le richieste di incontro ai tre ministri indicati (Lavoro, Salute ed Ambiente).
Chiederemo un incontro alle Regioni, al Presidente e Coordinatore Stefano Bonaccini.
Chiederemo inoltre l'incontro alla Presidenza dell'Anci.
Realizzeremo una conferenza stampa sulla Piattaforma Cgil Cisl Uil per l'Italia Amianto Free, utilizzando anche i materiali e i risultati dell'odierno incontro.
Realizzeremo, nelle prossime settimane, un seminario pubblico sulla Riforma del F.V.A. affinchè lo si definisca sulla base di quello Francese.
A livello locale
Incontri con i presidenti delle regioni e con i sindaci delle città delle aree metropolitane e delle prime cento città con il numero più alto di malati di mesotelioma.
In assenza di risposte dagli interlocutori istituzionali e politici, presidio delle prefetture delle città capoluogo di Regione con la piattaforma Cgil Cisl Uil, aperti anche alla partecipazione delle associazioni delle vittime dell'amianto nelle prossime settimane.

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Vi inviamo in allegato il link dove scaricare il secondo numero della Collana UIL su Salute e Sicurezza sul Lavoro sul Tema Amianto.

Un tema che è ancora molto sentito a livello sindacale e per l'opinione pubblica in generale, visti i continui problemi ancora da affrontare nel nostro paese in termine di malattie asbesto correlate,

materiali ancora da smaltire, intere aree da bonificare.

Questo Manuale vuole essere uno strumento per i nostri RLS per affrontare al meglio le problematiche collegate all'amianto a livello aziendale e sul territorio.

Questo il link nella pagina dedicata della Salute e Sicurezza sul Lavoro.

http://www.uil.it/newsamb/Default.asp

 

http://www.uil.it/newsamb/NewsSX.asp?ID_News=8348

 

Ci auguriamo che anche questo ulteriore Strumento possa essere utile e di facile utilizzo per i RLS,

 

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Fondo vittime amianto. Misura dell'acconto della prestazione aggiuntiva per l'anno 2016

L'INAIL, con determina del presidente n. 372 del 18 settembre 2017, ha stabilito la misura complessiva dell'acconto della prestazione aggiuntiva del Fondo per le vittime dell'amianto per l'anno 2016 pari a 10,1%.

Tenuto conto che la percentuale del primo acconto già erogato è stata del 9%, la misura del secondo acconto per l'anno 2016 risulta pari a 1,1%.

Ricordiamo che il Fondo vittime amianto è stato istituito con la legge finanziaria 2008.

Hanno diritto alla "prestazione aggiuntiva" del Fondo i titolari di rendita, anche unificata, che hanno contratto patologie asbesto-correlate per esposizione all'amianto e alla fibra "fiberfrax", riconosciute dall'INAIL e dal soppresso IPSEMA, e gli eredi di cui all'art. 85 T.U.1124/1965.

Questo beneficio è aggiuntivo alla rendita percepita ed è corrisposto d'ufficio dall'INAIL, attraverso due acconti e un conguaglio.

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Lunedì, 28 Agosto 2017 11:22

Amianto: domande telematiche entro il 16/09

Nella Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio 2017 è stato pubblicato il decreto attuativo che prevede il riconoscimento della pensione di inabilità per i soggetti affetti da malattie, di origine professionale, per esposizione all'amianto.  >> Leggi news Ital del 28 luglio 2017

Si ricorda che la prestazione è riconosciuta ai lavoratori affetti dalle patologie di origine professionale elencate nel decreto attuativo, e che la domanda telematica di verifica delle condizioni di accesso al beneficio deve essere presentata all'INPS entro e non oltre il prossimo 16 settembre.

L'INPS, con il messaggio n. 3249 del 4 agosto, ha emanato le prime disposizioni e comunicato di aver aggiornato le procedure telematiche per l'inoltro delle istanze.

Gli uffici di Patronato ITAL offrono assistenza agli interessati per la trasmissione delle istanze all'INPS e ricordano che, per questa particolare prestazione, non è necessario l'inoltro di documentazione medica.

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