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Lunedì 14 Aprile si riunirà a Torino alla sede Cgil, alle 14.30, il Coordinamento Sindacale Unitario Regionale per la gestione della questione Amianto.

Il sindacato casalese Cgil, Cisl e Uil, rappresentato da Nicola Pondrano, Luciano Bortolotto e Luigi Ferrando, riveste nel coordinamento funzioni di raccordo fra le varie realtà territoriali, partendo dall'amara esperienza del territorio di Casale.

Pondrano, Bortolotto e Ferrando si presentano con un documento che, partendo dai dati ricavati dal Registro Nazionali Mesoteliomi che fornisce informazioni relative a 15845 casi a Dicembre 2011, aggiornati con i 1464 segnalati per il 2012 dal RENAM e proiezione verso i possibili 4000 casi nel 2022, chiede che venga attuato il Piano Nazionale Amianto licenziato con gli atti della seconda Conferenza Nazionale di Venezia del Novembre 2012.

Il sindacato a tutti i livelli deve svolgere un ruolo da protagonista attivo in questa nuova fase di gestione delle questioni relative all'amianto, chiedendo incontri specifici ai Ministeri della Salute, dell'Ambiente e del Lavoro tesi a determinare sinergie risolutive.

A tale scopo il sindacato casalese proporrà incontri in tutte le realtà territoriali della Regione, che devono confluire in un convegno regionale da tenersi in autunno, per realizzare una strategia unitaria fra tutti i livelli, tesa a costruire una piattaforma comune con le altre regioni.

Approfondimenti devono essere fatti sullo stato dei censimenti dei siti da bonificare, delle quantità dei finanziamenti erogati e previsti, arrivando rapidamente alla classificazione dei livelli di rischio ed alla conseguente scala di priorità negli interventi.

Occorre dare impulso ulteriore ai temi della bonifica e della ricerca sollecitando le istituzioni preposte ad assumere il tema amianto come priorità politica, sindacale e sociale.

 

Luigi Ferrando

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Mercoledì, 26 Marzo 2014 01:00

Polizia: Alfano si impegna con i Sindacati

In data odierna si è tenuto il preannunciato incontro tra i Sindacati della Polizia di Stato ed il Ministro dell'Interno, il Vice Ministro e il Capo della Polizia, per un confronto sui seguenti temi:

- progetto di riorganizzazione dei Presidi di Polizia;

- sblocco del contratto e degli automatismi stipendiali;

- riordino delle carriere e politiche abitative.

Nel corso del confronto tutte le OO.SS. unitariamente, esprimevano la netta contrarietà rispetto ad una chiusura irrazionale dei Presidi di Polizia, in particolare degli Uffici distaccati e sedi di Autorità locali di P.S. nonché alla necessità di sbloccare, immediatamente, il tetto salariale, i contratti di lavoro e gli automatismi stipendiali, procedendo rapidamente all'approvazione della legge delega sul riordino delle carriere.

Il Ministro ha assunto i seguenti impegni:

- sollecitare, in tempi brevi, il Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione per l'avvio del tavolo del rinnovo contrattuale bloccato, ormai, dal 2009;

- procedere all'approvazione di una legge delega per il riordino delle carriere, reperendo nuove risorse, il cui provvedimento è necessario anche per fissare le nuove dotazioni organiche dei ruoli ordinari e tecnici della Polizia di Stato. Su questo punto le OO.SS. precisavano che detto provvedimento dovrà essere emanato entro e non oltre il mese di aprile p.v.;

- prevedere a breve un nuovo incontro-confronto sulla riorganizzazione dei Presidi di Polizia, atteso che, ad oggi, il Ministro puntualizzava che trattasi di un'ipotesi di progetto in fase istruttoria;

- ipotesi di progetti in materia abitativa in favore del personale della Polizia di Stato.

I Sindacati, prendendo atto degli impegni assunti dal Ministro dell'Interno, hanno rappresentato che, qualora le problematiche evidenziate nel corso dell'incontro odierno, non dovessero trovare adeguate soluzioni, saranno pronti alla mobilitazione generale di tutta la categoria durante il semestre europeo.

 

Siulp           Sap          Siap-Anfp           SilpCgil          UglPdS            Coisp         Consap-ADP        UilPoliziaAnip

Romano  Morandini        Tiani                Tissone           Mazzetti           Maccari        Innocenzi                      Cosi

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Le scriventi Segreterie Provinciali con la presente, chiedono un incontro urgente volto a scongiurare l'azione unilaterale messa in atto dalla Provincia di Alessandria, per lunedì 17 marzo 2014, relativa alla riduzione chilometrica dei servizi di Trasporto Pubblico Locale. Più precisamente, durante l'incontro tenutosi presso Palazzo Ghilini questa settimana, il Vicepresidente Provinciale, in tarda serata, ha fornito alle OO.SS. un documento con una previsione di riduzione del servizio che non si è potuto analizzare. L'incontro succitato, posticipato alla data odierna e poi ulteriormente rinviato dal Vicepresidente a data da destinarsi, sarebbe dovuto essere il momento di analisi congiunta, mentre invece abbiamo appreso da alcune dichiarazioni a mezzo stampa, dell'Amministrazione Provinciale, che le intenzioni erano di altra natura. Le scelte annunciate sui giornali, se esattamente così distribuite, si ripercuoteranno inevitabilmente sull'utenza e sui lavoratori. Riteniamo non giustificabile questo atteggiamento, e temiamo che questa fretta nasconda alcune lacune di procedura. Da una veloce analisi del documento allegato si evince una prima macroscopica incongruità poiché si dà per scontato che il "taglio" possa incidere solamente per 375.000 km, mentre la riduzione della contribuzione incide per più di 500.000 km. Non è chiara la destinazione del milione di euro per l'Aerea a domanda debole riconosciuto dalla Regione Piemonte. Anziché distribuire il suddetto contributo sulle aree montano collinare aumentandone il compenso chilometrico, la Provincia  propone di ridurre da 1,53 euro km a 1,43 il contributo km pianura portando quello montano collinare ad 1,60 euro km. Questa operazione non solo non rende possibile l'utilizzo della totalità delle somme destinate alle A.D.D. (portando un risparmio alla Provincia di circa 250.000 euro), ma legittima le Aziende a peggiorare le condizione complessive dei turni di lavoro degli autisti, per far fronte alla modifica unilaterale del contratto di servizio in essere. Inoltre, a causa dell'eccessiva tempestività con cui questi provvedimenti sono stati notificati, le Aziende non potranno rispettare gli accordi sulla presentazione dei turni alle varie commissioni sindacali interne. Informiamo sin d'ora che se dovesse verificarsi quest'ultima condizione, adiremo immediatamente alle cause per comportamento antisindacale (ART.28). "Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di CGIL, CISL, UIL e SILT:"

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