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Lunedì, 03 Dicembre 2018 10:12

Rassegna stampa 1-3 dicembre 2018

Dopo il calo del mese scorso, la stima degli occupati a ottobre 2018 risulta sostanzialmente stabile. Il tasso di occupazione, pari al 58,7%, non fa registrare variazioni congiunturali.

Nell'ultimo mese la stabilità degli occupati deriva da un aumento dei dipendenti permanenti (+37 mila) e da diminuzioni per quelli a termine (-13 mila), che interrompono il trend positivo avviatosi nel mese di marzo, e per gli indipendenti (-16 mila). Con riferimento all'età, calano gli occupati tra i 25 e i 49 anni mentre si registra una lieve crescita tra i 15-24enni e un aumento più consistente tra gli ultracinquantenni.

Per il secondo mese consecutivo cresce la stima delle persone in cerca di occupazione (+2,4%, pari a +64 mila unità). L'aumento della disoccupazione si distribuisce su entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione sale al 10,6% (+0,2 punti percentuali su base mensile), quello giovanile aumenta lievemente e si attesta al 32,5% (+0,1 punti).

A ottobre si stima un calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -77 mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne e si distribuisce in tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni. Il tasso di inattività scende al 34,2% (-0,2 punti percentuali).

Nel periodo agosto-ottobre 2018 l'occupazione risulta in calo rispetto al trimestre precedente (-0,2%, pari a -40 mila unità). La diminuzione interessa uomini e donne. Diminuiscono gli occupati tra i 15 e i 49 anni mentre aumentano gli ultracinquantenni. Nel trimestre crescono i dipendenti a termine (+62 mila) e calano sia i permanenti (-64 mila) sia gli indipendenti (-38 mila).

Nell'arco del trimestre al calo degli occupati si associa quello dei disoccupati (-2,5%, pari a -70 mila) mentre risultano in aumento gli inattivi (+0,4%, +56 mila).

Su base annua, l'occupazione cresce dello 0,7%, pari a +159 mila unità. L'espansione interessa uomini e donne e si concentra fortemente tra i lavoratori a termine (+296 mila); sostanzialmente stabili gli indipendenti, mentre si registra un'ampia flessione dei dipendenti permanenti (-140 mila). Nell'anno aumentano principalmente gli occupati ultracinquantenni (+330 mila) e, in misura più contenuta, i 15-24enni (+20 mila), mentre calano i 25-49enni (-190 mila). Al netto della componente demografica si stima comunque un segno positivo per l'occupazione in tutte le classi di età.

Nei dodici mesi, a fronte della crescita degli occupati si stima un calo dei disoccupati (-4,1%, pari a -118 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,1%, -143 mila).

Venerdì, 30 Novembre 2018 10:49

Domani manifestazione a Novi per la Pernigotti

Domani pomeriggio, sabato 1 dicembre, a Novi Ligure si terrà una manifestazione dei lavoratori Pernigotti. La partenza del corteo dei lavoratori in assemblea permanente dallos corso 7 novembre è prevista alle 15.30 davanti al cancello della Pernigotti di Novi Ligure e poi continuerà per le vie cittadine per concludersi  in Piazza Dellepiane.

Tutta la città è coinvolta e chiamata a partecipare in difesa del lavoro, dei lavoratori e di un marchio storico del territorio noto per la produzione dolciaria e di cioccolato.

Ricordiamo anche che per sostenere economicamente i lavoratori in questa fase di lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro e dello storico marchio made in Italy è stato aperto un conto corrente intestao a Diocesi di Tortona Caritas Fondo di Solidarietà lavoratori Pernigotti Iperdì di Novi Ligure.

Chiunque volesse portare il proprio contributo economico, anche minimo, può effettuare un bonifico a queste coordinate:

IBAN IT48N 03111 48420 00000 0000838

La causale che va indicata è: Solidarietà dipendenti Pernigotti

Venerdì, 30 Novembre 2018 10:48

Estensione benefici amianto 2019-2020

L'INPS, con messaggio n. 4253 del 15.11.2018, nel fornire le istruzioni riguardanti l'estensione per il 2019 e 2020 dei "benefici previdenziali amianto" per gli ex lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate occupati nelle imprese che hanno svolto attività scoibentazione e bonifica,  ha precisato che ai fini dell'accesso al beneficio i lavoratori devono presentare entro e non oltre il 30 novembre 2018 apposita domanda telematica.

Con successivo messaggio n. 4429 del 27/11/2018, non pubblicato sul proprio sito, conferma detto termine per l'invio delle domande e quello del 31 dicembre 2020 come ultima data di decorrenza del trattamento pensionistico di anzianità.

Il decreto fiscale 2019, con l'approvazione dell'emendamento omnibus, prevede tra le novità anche la proroga del bonus bebè, che scadrà a fine anno, per i bambini nati o adottati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019.

Come già previsto sono interessate a questo beneficio di 80 euro al mese le famiglie con un reddito ISEE sotto i 25.000 euro l'anno. L'importo è raddoppiato a 160 euro al mese quando il valore dell'ISEE non sia superiore a 7.000 euro annui.

La novità introdotta consiste nella maggiorazione dell'assegno del 20% per ogni figlio successivo al primo, nato o adottato nel corso del 2019.

Proseguono gli attivi sul territorio e le assemblee nelle fabbriche per illustrare i contenuti del documento definito da Cgil, Cisl, Uil sulle proposte di modifica della legge di bilancio del 2019. Questa mattina, il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha incontrato i lavoratori della Ducati. «E' stato un confronto molto importante - ha detto Barbagallo - perché i lavoratori ci hanno spronato a proseguire unitariamente in questa direzione. Non è un caso che la nostra iniziativa ha già prodotto un risultato: il Governo si appresta a convocarci.

Noi abbiamo dato la nostra disponibilità: ora attendiamo solo la convocazione ufficiale. Come sindacato italiano ed europeo, siamo sempre stati contro l´austerità: dunque, siamo pronti a dare una mano al Governo per chiedere all´Europa di superare queste politiche che hanno rappresentato un potente freno allo sviluppo. Sul fronte delle pensioni, poi, vorremmo sottolineare che quota 100, se può andare bene per alcuni, rischia però di penalizzare donne, giovani e alcune zone del Paese: noi proponiamo di ripartire dall´attivazione delle Commissioni per l´individuazione di ulteriori lavori gravosi e per la separazione della previdenza dall´assistenza. Inoltre, chiediamo investimenti per realizzare nuove infrastrutture e mettere in sicurezza quelle esistenti. E, infine, serve una riforma fiscale per ridurre le tasse ai lavoratori e ai pensionati. Noi - ha concluso Barbagallo - chiederemo al Governo di realizzare, su questi temi e sugli altri della nostra piattaforma, un confronto serio e serrato e ci attendiamo risposte e soluzioni».

Venerdì, 30 Novembre 2018 09:49

Rassegna stampa 30 novembre 2018

In data odierna si  tenuto l'incontro con l'azienda Fidente Spa, aggiudicataria dell'appalto di pulizie del Comune di Alessandria. L'incontro ha avuto un esito molto negativo, l'azienda ha da subito avuto un atteggiamento aggressivo sia con le organizzazioni sindacali sia direttamente con le lavoratrici e lavoratori presenti. Non si è potuta aprire alcuna discussione di merito ad eccezione del fa fatto che l'azienda subentrante proporrà assunzioni in peius agli aventi diritto abbandonando il tavolo di trattativa.

Per le ragioni su esposte e considerate le immense difficoltà che le persone impiegate presso questo servizio hanno già dovuto affrontare con l'appalto precedente, vista la prospettiva di un taglio ore significativo e non quantificabile ad oggi, le scriventi organizzazioni sindacali aprono lo stato di agitazione e comunicano un presidio in data 29 Novembre 2018 alle ore 10,00 davanti all'ingresso del comune di Alessandria. Le Organizzazioni Sindacali auspicano un intervento di mediazione da parte dell'Amministrazione Comunale onde evitare ulteriori iniziative a tutela dei lavoratori.

Giovedì, 29 Novembre 2018 09:33

Rassegna stampa 29 novembre 2018

Roma, 27 novembre - "Il persistere delle differenze retributive di genere è inaccettabile. Un'emergenza nell'emergenza dei già bassi stipendi dei lavoratori italiani". Così le responsabili delle politiche di genere di Cgil, Cisl e Uil Loredana Taddei, Liliana Ocmin, Laura Pulcini commentano il nuovo rapporto mondiale sui salari dell'Oil nel quale si rileva la più bassa crescita dei salari, a livello mondiale, dal 2008, e retribuzioni per le lavoratrici inferiori del 20% rispetto a quelle dei colleghi uomini.

"I dati - proseguono le dirigenti sindacali - dimostrano che il divario retributivo esiste ancor prima del periodo della maternità e che gli stereotipi e le discriminazioni vanno combattuti nel momento in cui si accede al mercato del lavoro". "Condividiamo - proseguono - le parole del Direttore Generale dell'Oil, Guy Ryder, secondo il quale 'il divario retributivo di genere rappresenta una delle più grandi manifestazioni di ingiustizia sociale dei nostri tempi'. Parole in linea con quelle dell'Onu, che per bocca della consigliera per il programma di sviluppo delle Nazioni Unite, Anuradha Seth, ha definito la differenza tra il salario medio degli uomini e quello delle donne 'Il più grande furto della storia'. Tutti i Paesi - aggiungono - dovrebbero comprendere meglio le cause che generano queste disuguaglianze e accelerare il progresso verso l'uguaglianza di genere".

"Purtroppo, anche le donne italiane non sono esenti da questo 'furto salariale'. Solo una donna su due è occupata, e secondo una ricerca di Bankitalia risultano avere in media il 25% di ricchezza in meno degli uomini, con un divario nelle coppie del 50%. Le ragioni i questa disparità salariale - secondo le responsabili delle politiche di genere - sono tante e necessitano di interventi ampi di tipo legislativo, contrattuale, culturale, a partire dalla necessità di una ripartizione più equa delle responsabilità familiari tra uomini e donne".

Per Taddei, Ocmin e Pulcini "le lavoratrici hanno carriere più frammentate e discontinue, spesso rinunciano al lavoro o vengono demansionate per la nascita dei figli, inoltre sono vittime di marcate differenze salariali dovute alla segmentazione e segregazione lavorativa che rendono difficilissima la crescita professionale e il  superamento del cosiddetto tetto di cristallo".

"È giunto il momento di dire basta e di cambiare rotta rispetto alle politiche economiche e sociali, assegnando - concludono - il giusto valore al lavoro delle donne, per fare dell'Italia un Paese più equo e meno fragile, più forte economicamente e più competitivo".

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