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Giovedì, 27 Agosto 2015 09:57

Sesto rapporto sulla cassa integrazione in Piemonte

COMUNICATO STAMPA: 6° rapporto 2015 sulla cassa integrazione in Piemonte

(confronto tra primi sette mesi 2015 e primi sette mesi 2014)

 

PRIMI SETTE MESI DELL'ANNO:  IN PIEMONTE, RISPETTO AL 2014,  LA CIG SCENDE DEL 14,7%. A LIVELLO NAZIONALE IL CALO E' DEL 29,9%.

In Italia, nei primi sette mesi del 2015, sono state autorizzate  417.882.381 ore di cassa integrazione con un calo del 29,9%  rispetto allo stesso periodo del 2014.

Nella nostra regione, nello stesso arco di tempo, la richiesta è stata di 55.083.453 ore, in diminuzione del 14,7% rispetto all'analogo periodo del 2014 (-6,7 ordinaria, -17,7 straordinaria, -29,8 deroga).

Ancora una volta il Piemonte si conferma seconda regione in Italia per numero complessivo di ore richieste.

DATI PROVINCIALI  (PRIMI SETTE MESI)

L'andamento delle ore nelle province piemontesi, nel confronto dei primi sette mesi  con il 2014, è stato il seguente: Asti +17,5%, Torino -8,4%, Alessandria -16,0%, Novara -22,9, Verbania -24,1%, Cuneo -26,5%, Vercelli -29,8%, Biella -40,7%.

Con 32.932.792 ore richieste nei primi sette mesi, Torino è ancora la provincia più cassaintegrata d'Italia, seguita da Roma (26.063.502), Milano (25.194.937), Brescia (18.420.151), Varese (16.126.193) e Taranto (13.826.782).

DATI MENSILI REGIONALI

A luglio, in Piemonte, sono state richieste  4.516.782 ore di cassa integrazione  in calo del 34,4% rispetto a giugno (-33,9 ordinaria, -4,6 straordinaria, -80,5 deroga).

Rispetto ai settori produttivi si evidenziano queste variazioni: -26,5% industria, -39,9% edilizia, -69,6% artigianato, -57% commercio, -94,7% settori vari (tot -34,4%).

A luglio, i lavoratori interessati all'ammortizzatore sociale sono stati 26.569 in calo di 13.914 unità rispetto al mese precedente.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:

"I dati relativi alle richieste di cassa integrazione nei primi sette mesi del 2015 evidenziano un calo significativo a livello nazionale (-29,9%), molto più contenuto in Piemonte (-14,7%). I ritmi modesti di crescita del Pil nazionale, la stagnazione degli investimenti e dei consumi, le turbolenze internazionali collegate alla situazione economica in Cina, non inducono, purtroppo, ad ottimismo per quanto concerne l'avvio di un percorso robusto di ripresa, necessario per combattere efficacemente la disoccupazione. La crisi internazionale, esplosa nel 2008, sta per varcare l'ottavo anno e lascia presagire che non ha nessuna intenzione di abbandonarci".

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