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Questa mattina, come precedentemente annunciato, i lavoratori del comparto manutenzioni autostradali hanno scioperato e preso parte alla manifestazione con partenza del corteo alle 8.30 dal parcheggio di Conforama per raggiungere, in un primo tempo, l'ingresso dell'autostrada di Tortona e poi spostarsi nuovamente alla volta del centro città.

Al casello autostradale il corteo, molto partecipato di almeno 500 persone stimate (dati confermati anche dalla forze dell'Ordine) ha bloccato le auto in transito, che uscivano dall'autostrada a Tortona per poi spostarsi in massa fino in città, bloccando il traffico della tangenziale e creano non pochi disagi per la circolazione stradale.

Una volta davanti al Comune di Tortona, i segretari regionali e provinciali di Feneal UIL, Fillea Cgil e Filca Cisl hanno incontrato il sindaco della città, Gianluca Bardone, insieme anche ai segretari confederali di UIL e Cgil.

La motivazione che ha fatto scendere nelle strade così tanti lavoratori, la maggioranza dipendenti delle aziende del Gruppo Gavio, è la richiesta di modificare la Legge Delega Appalti, approvata in Senato e prevista in approvazione alla Camera nel mese di settembre.

Il disegno di legge, infatti, se approvato integralmente, comporterà l'obbligo per i concessionari di affidare in gara a terzi il 100% dei lavori e dei servizi, prevedendo un periodo transitorio di adeguamento di soli 12 mesi, senza alcuna clausula di salvaguardia per i lavoratori ad oggi occupati.

Questo comporterà l'inevitabile perdita di professionalità del personale della manutenzione e progettazione in autostrada e quindi il peggioramento della qualità e dei tempi di realizzazione ei lavori autostradali, con gravi rischi per l'utenza e un livello generale di dequalificazione delle attività di progettazione e manutenzione dei lavori autostradali.

I lavoratori, se passasse questa legge senza le modifiche richieste dai sindacati, verranno esplulsi a centinaia, e parliamo di personale altamente preparato e professionale.

Per l'intero Gruppo Gavio, lo ricordiamo, si prevedono 2044 esuberi.

Tutto questo per fare spazio ad associazioni di imprese che dovranno occuparsi delle complesse operazioni relative al monitoraggio, alla programmazione e all'esecuzione dei lavori, senza disporre di un'idonea struttura di impresa ed affidatarie delle gare in base a criteri basati solo ed esclusivamente sul risparmio economico.

l'impatto di queste scelte, mascherate secondo i sindacati dal nobile intento di favorire la libera competizione fra imprese, favorirebbe elusione contributiva e retributiva e avrebbe un violentissimo impatto sulle economie locali delle arree geografiche interessate, come il Piemonte e in particolare il tortonese.

I sindacati sono ora in attesa di incontrare, questa stessa mattinata, il Prefetto di Alessndria per esporre ancora una volta le loro preoccupazioni per le conseguenze che proprio il territorio alessandrino si troverebbe ad affrontare, con una così considerevole perdità di posti di lavoro nel settore.

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