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Nella giornata del 19 luglio 2018 a Roma è stata raggiunta l'ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Chimico che recepisce e per primo applica il recente accordo Interconfederale del 9 marzo 2018 su relazioni industriali e contrattazione firmato da CGIL CISL UIL e Confindustria.

In anticipo di sei mesi dalla sua naturale scadenza, l'accordo definisce 130 euro di aumento economico complessivo, 97 sui minimi contrattuali, alla categoria D1 suddiviso in quattro tranche:

30 euro a gennaio 2019

27 euro a gennaio 2020

24 euro a luglio 2021

16 euro a giugno 2022

Il contratto avrà decorrenza dal 1 gennaio 2019 a 1uglio 2022.

Si riconferma l'Elemento Distinto della Retribuzione (EDR) che continuerà ad essere erogato in busta paga nella quota di 22 euro dal mese corrente che diventeranno 31 euro a partire da gennaio 2019.

Viene inoltre aumentato di 1 euro, a partire da aprile 2019, l'importo in cifra fissa per le prestazioni in turno notturno che diventa quindi di 13,5 euro.

Sul Welfare si riconferma la centralità dei fondi contrattuali per i quali l'obiettivo sarà il consolidamento attraverso la destinazione a carico delle imprese dello 0.1% della retribuzione utile per il TFR che ammonta a 2,5 euro e 1 euro a carico dei lavoratori iscritti.

Dopo una attenta analisi da farsi con i rispettivi C.d.A., le parti definiranno a quali esigenze destinare le quote economiche previste

Confermato inoltre, e introdotto come terzo fondo contrattuale il Fondo Bilaterale di Solidarietà T.R.I.S. (Tutele, Riqualificazione, Innovazione, Sostegno), previsto dall'Osservatorio nazionale sul contratto, per favorire e gestire gli effetti dell'innovazione, la convivenza generazionale e l'accompagnamento dei lavoratori più anziani alla pensione.

L'innovazione e la forte centralità della contrattazione aziendale sono il carattere distintivo di questa intesa che introduce interessanti novità per le relazioni industriali come la facoltà di convertire quote di risorse economiche in riduzioni dell'orario di lavoro, che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, tema che viene ripreso anche per la così detta "Convivenza Generazionale" per la quale si potranno differenziare le prestazioni lavorative o flessibilizzando ad esempio la durata dei turni o introducendo posizioni di lavoro part time tra lavoratori più anziani e giovani.

L'accordo attribuisce grande importanza alla sensibilizzazione verso una cultura del rispetto delle diversità e della prevenzione di abusi e violenze di genere nelle aziende, attraverso gli strumenti propri della contrattazione. In quest'ottica, viene prevista anche la costituzione di Osservatori tecnici aziendali per favorire l'inclusione e contrastare la discriminazione dei lavoratori con disabilità.

La Formazione come sempre ricopre un ruolo preminente nel contratto favorendo i percorsi di riconversione e riqualificazione dei lavoratori senior o che siano stati coinvolti in processi di ristrutturazione aziendali, introducendo come elemento obbligatorio la certificazione delle competenze e dei contenuti professionali, spendibile all'interno di tutte le aziende del settore.

Polivalenza e polifunzionalità, lavoro agile sono i temi principali affidati alla contrattazione che, a partire dall'analisi dei fabbisogni formativi aziendali e settoriali, porterà alla condivisione dei piani formativi affidando alla figura rafforzata del Delegato alla Formazione, che potrà essere individuato anche in lavoratori non appartenenti alla RSU, un ruolo fondamentale, per il quale usufruirà di permessi aggiuntivi per l'esercizio delle sue funzioni previsti dalla contrattazione.

Su Salute Sicurezza Ambiente viene istituito il libretto formativo per gli RLSSA che mira ad uno sviluppo di migliori competenze ed un maggior coinvolgimento nei processi aziendali e di valutazione dell'intero sistema Salute Sicurezza Ambiente, dove sarà previsto il coordinamento di tutti gli RLSSA delle aziende di sito produttivo.

In merito al capitolo diritti e politiche famigliari, viene introdotta anche la possibilità di fruire dei congedi parentali ad ore. Inoltre, si aumentano i giorni di permessi non retribuiti per malattia del figlio tra i 3 e gli 8 anni, passando da 5 a 6 giorni. Per i lavoratori in aspettativa per i quali non è prevista la retribuzione le aziende continueranno a versare la quota Faschim corrispondente in modo da non perdere le tutele sanitarie in particolari momenti di difficoltà.

Spazio, poi, al confronto su specifiche tematiche attraverso la costituzione, tra gli altri, dell'Osservatorio Nazionale della Farmaceutica, che si occuperà di gestire i profondi cambiamenti che hanno investito il settore farmaceutico, l'informazione scientifica e di valorizzare il ruolo strategico e centrale degli ISF.

Ultimo ma non meno importante, il testo del contratto sarà finalmente accessibile per tutti i lavoratori anche in formato digitale.

Questa intesa rappresenta per noi una risposta alle grandi sfide che il cambiamento tecnologico impone attraverso il nostro sistema di relazioni industriali e in particolare grazie alla contrattazione aziendale per tutelare al meglio i lavoratori e l'occupazione del settore.

Ora la parola ai lavoratori che esprimeranno il loro giudizio nelle assemblee in tutte le aziende che si terranno fino al 30 settembre 2018.

Le Segreterie Nazionali

FILCTEM-CGIL -FEMCA-CISL -UILTEC-UIL

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Comunicato stampa

CHIMICO-FARMACEUTICO: SIGLATA L'IPOTESI DI ACCORDO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO 2016-2018. L' AUMENTO COMPLESSIVO E' DI 100 EURO

Una novità di rilievo: il contratto prevede la verifica annuale degli eventuali scostamenti inflattivi

Dopo una lunga trattativa durata tutta la notte, questa mattina, giovedì 15 ottobre alle 9,00 tra le associazioni imprenditoriali Federchimica, Farmindustria (entrambi associate a Confindustria) e i sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil è stata siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2016-2018 del settore chimico-farmaceutico (più di 171.000 i lavoratori interessati, impiegati in quasi 3000 imprese, il 90% delle quali piccole e medie), oltre due mesi prima della scadenza naturale del 31 dicembre 2015.

L'intesa sottoscritta prevede un aumento medio sui minimi di 90 euro (cat. D1), distribuiti in tre "tranche": la prima di 40 euro dal 1 gennaio 2017; la seconda, 35 euro dal 1 gennaio 2018; la terza, 15 euro dal 1 dicembre 2018.

In sostituzione della tranche di incremento del trattamento contrattuale mensile prevista dal vigente ccnl per il mese di ottobre 2015, sarà erogato un E.d.r. (Elemento distinto della retribuzione) di pari importo: tale importo sarà erogato fino al 31 dicembre 2016, per poi cessare definitivamente.

Ma la vera novità dell'intesa è la verifica annuale dei minimi agli eventuali scostamenti rispetto all'inflazione: a partire dal 2017, nel giugno di ogni anno, si riscontrerà lo scostamento di inflazione relativo all'anno precedente tra il consuntivo Istat e la previsione utilizzata in fase di rinnovo.

" Poiché eravamo consapevoli di rappresentare il punto piùalto della contrattazione nel paese, abbiamo accettato (e vinto) la scommessa - fanno rilevare soddisfatti Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec- Uil – di fare il contratto in tempi brevi. Un segnale di responsabilità - proseguono i leader sindacali – oltremodo utile per riaprire il tavolo confederale e gli altri tavoli di categoria, che i sindacati e le imprese chimiche e farmaceutiche offrono al paese; una concreta risposta in difesa del reddito dei lavoratori del settore, del welfare contrattuale, della prestazione lavorativa proprio in un comparto che ha saputo dare risposte innovative anche attraverso il rinnovo contrattuale".

"Avevamo scommesso che il vero banco di prova - ricordano ancora Miceli, Colombini e Pirani - sarebbe stato il merito, la sola possibilità concreta per valorizzare il contratto nazionale, e rafforzare attraverso il negoziato l'unità sindacale e il rapporto democratico con i lavoratori. E i risultati conseguiti – aggiungono - ci danno ragione, sia sul fronte del valore del contratto nazionale che del rilancio della contrattazione di secondo livello, per migliorare professionalità, produttività, orari e organizzazione del lavoro".

In estrema sintesi, gli altri punti salienti dell'ipotesi di accordo:

RELAZIONI INDUSTRIALI E CONTRATTAZIONE DI 2° LIVELLO – Sempre più partecipative e di indirizzo, soprattutto per l'estensione della contrattazione di secondo livello a cui dare più responsabilità e compiti ma anche più strumenti. Consolidati e migliorati gli Osservatori aziendali per affidare loro materie come le politiche degli investimenti, progetti di sviluppo, le dinamiche salariali complessive.

Proprio sulla contrattazione di secondo livello, le parti hanno ritenuto utile il suo rafforzamento, la sua estensione e la sua qualificazione attraverso un rinnovamento della normativa del contratto.

Infatti a livello nazionale viene cancellato il premio di presenza, le cui disponibilità economiche vengono messe a disposizione della contrattazione di 2° livello. In tutte quelle imprese in cui non si fa contrattazione aziendale, una quota parte del premio di presenza viene messa a disposizione per implementare la quota perequativa.

WELFARE CONTRATTUALE – Oltre a proseguire nel rafforzamento della previdenza e sanità integrative, veri fiori all'occhiello del settore, l'ipotesi di accordo prevede anche la trasformazione della festività della Pasqua (1/25 della retribuzione mensile) in contribuzione aggiuntiva per il welfare contrattuale, con una equivalente erogazione da parte aziendale: +0,25 (8 euro) su "Fonchim" (previdenza integrativa), 2 euro in piùper la prestazione del turno notturno.

DIRITTI E TUTELE – Sui provvedimenti disciplinari, confermato il sistema di tutele previste dal contratto in materia di progressività e proporzionalità delle sanzioni.

FORMAZIONE, AMBIENTE, SALUTE, SICUREZZA – Potenziata la formazione continua e il ruolo dell'Obc, l'organismo bilaterale per la formazione chimica. Rafforzata la figura del delegato alla formazione per programmare e indirizzare piani di formazione continua da sviluppare in azienda. Aumentate anche le ore per la formazione e l'aggiornamento annuo degli Rlssa (rappresentanti dei lavoratori su salute sicurezza e ambiente, n.d.r.).

L'ipotesi di accordo stipulata – fanno sapere i sindacati – sarà unitariamente e immediatamente sottoposta all'approvazione delle assemblee dei lavoratori che termineranno entro novembre 2015.

Roma, 15 ottobre 2015

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