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"Dopo nove anni di blocco contrattuale, stanotte è stato sottoscritto il rinnovo del CCNL delle Funzioni Locali." Cosi Antonio Foccillo e Michelangelo Librandi della UIL subito dopo la firma del CCNL delle Funzioni Centrali.

"A breve ci auguriamo di chiudere anche il CCNL per i lavoratori del comparto Sanità.

Abbiamo mantenuto gli impegni sottoscritti nel protocollo d'intesa del 30 novembre 2016 con il Governo.

È previsto,infatti, un incremento contrattuale in media di 85 euro e al tempo stesso la  salvaguardia del bonus degli 80 euro.

Il contratto avrà decorrenza dal 1 marzo 2018 e auspichiamo che già nella busta paga di aprile ci sia l' incremento contrattuale a regime e gli arretrati che si attestano intorno ai 450 euro medi" affermano i sindacalisti, che continuano "di fronte al vano tentativo di mettere all'angolo  il sindacato e la contrattazione collettiva nazionale, si riafferma la centralità  del confronto e della partecipazione. Alcune materie che erano di competenza esclusiva della parte datoriale, oggi sono di nuovo strumento condiviso di partecipazione per rilanciare l'efficienza della pubblica amministrazione e il ruolo del sindacato e dei lavoratori." e continuano "si è allargata la platea dei diritti, quali permessi, congedi, aspettative, assenza per malattia, diritto allo studio, formazione, welfare, conciliazione vita-lavoro.Abbiamo previsto il consolidamento e la storicizzazione dei fondi contrattuali al 31 dicembre 2017 introducendo nuovi elementi di alimentazione dei fondi per il salario accessorio, a partire dalle risorse derivanti da leggi speciali, con particolare riguardo agli incentivi per gli appalti e alle risorse provenienti dal codice della strada, ex.art.208.

Al tempo stesso si è provveduto a semplificare e rafforzare il sistema delle indennità per valorizzare le professionalità presenti all'interno delle Amministrazioni.

Importantissimo il riconoscimento per la polizia locale di una apposita sezione contrattuale che da' una risposta alle specificita' e alle criticità decennali in questo settore, come ad esempio, il riconoscimento di un'indennità di funzione legata ai gradi e all'attività disagiata.E' stata inserita inoltre un' ulteriore posizione economica orizzontale per tutte le categorie."

"Vista la ristrettezza dei tempi in considerazione della stessa scadenza del CCNL, -concludono i due Segretari, si tratta di un contratto ponte che non risponde a tutte le problematiche del comparto, ma attraverso l'istituzione  di una commissione paritetica, si procederà entro luglio 2018 alla rivisitazione della declaratoria dei profili professionali e alla semplificazione del sistema, nonché l'analisi di specifiche professionalità, al fine della loro valorizzazione, con particolare riferimento al personale educativo e scolastico e agli avvocati degli uffici legali, con la previsione di specifica sezione contrattuale.

Si riapre un percorso di confronto e di partecipazione che continuerà anche dopo la firma del CCNL, con la consapevolezza che gia' a luglio 2018 presenteremo una nuova piattaforma contrattuale per il triennio 2019-2021."

#INSIEMESIPUO2018  #UILFPL

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Presidio il 5 febbraio, in Piazza Castello a Torino alle 15, contemporaneamente ai presidi in tutte le regioni "per sollecitare il rinnovo dei contratti nazionali delle Funzioni locali e della Sanità". A darne notizia sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, i quali, in una lettera alla ministra Marianna Madia, chiedono in concomitanza con la giornata di mobilitazione di lunedì prossimo un incontro sul tema rinnovi contrattuali.

Il confronto, infatti, scrivono i tre segretari generali, "con il quale vanno avanti le trattative, dopo aver acquisito una disponibilità delle autonomie locali a procedere celermente e avendo già predisposto l'atto integrativo con la quantificazione delle risorse per ciò che attiene le Funzioni locali e per la Sanità ad avere registrato la volontà di trovare soluzioni normative ed economiche compatibili con l'accordo del 30 novembre, sta subendo uno stallo a nostro avviso ingiustificato". Per queste ragioni, in concomitanza con il presidio, i segretari generali Sorrentino, Petriccioli e Librandi chiedono alla ministra Madia un incontro.

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I dipendenti del Comune di Tortona non hanno mai percepito indebitamente risorse pubbliche.

Non sono mai stati fatti accordi con le Amministrazioni che si sono susseguite in questi anni per qualsivoglia illecita integrazione dei fondi anzi, abbiamo sempre dovuto rivendicare quanto previsto contrattualmente e tutti gli accordi sono stati sottoscritti nel pieno rispetto dei vincoli di legge.

Non siamo a conoscenza di nessun doppio fondo straordinario, ne esiste uno solo che prevede un tetto massimo di 80 ore annue pro capite (il minimo contrattuale) impossibile da sforare o da integrare! Tant'è vero che chi sfora il tetto le deve recuperare.

Le risorse destinate alla produttività (media annua pro capite di 1000 euro) viene distribuita sulla base di un sistema di valutazione individuale e non esistono premi straordinari o progetti  pagabili con tali risorse. Gli accertamenti da parte del nucleo di valutazione del settore finanziario e dell'organo politico competente sono sempre stati effettuati puntualmente.
Basterebbe verificare gli atti prima di fare certe affermazioni. I rilievi fatti dal Ministero dopo l'intervento ispettivo sono attualmente al vaglio dei responsabili che provvederanno a relazionare nel merito. Non ci risulta che siano stati accertati illeciti e nemmeno quantificate somme che dovrebbero ritornare nelle casse del Comune di Tortona.

Le rappresentanze sindacali, insieme a tutti i dipendenti del Comune di Tortona, respingono con forza tutte le dichiarazioni e le illazioni rilasciate alla stampa da fantomatici "informatori disinformati". Sono accuse infondate e strumentali che ci umiliano come lavoratori, cittadini e persone. Noi siamo al servizio della nostra
comunità. Invitiamo dunque  tutti i nostri concittadini a verificare di persona quanto percepiamo come dipendenti pubblici. Ricordiamo, infine, che svolgiamo quotidianamente il nostro lavoro in un ente dove mancano 70 persone in organico, con un contratto nazionale che non viene rinnovato da ben cinque anni.

Paola Bisio, Coordinatore RSU del COMUNE di TORTONA

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Martedì, 14 Gennaio 2014 10:15

Donne e pubblico impiego

Novità sull'età pensionabile delle donne che lavorano nel pubblico impiego.

Dal 1 gennaio 2013 (e fino al 2015) ai fini del diritto alla pensione di vecchiaia l'età minima per il personale femminile del pubblico impiego passa a 66 anni e 3 mesi, equiparando pertanto i requisiti tra uomini e donne, ferma restando la cessazione del rapporto di lavoro.

 

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