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Mercoledì, 25 Gennaio 2017 10:31

Quattordicesima mensilità per i pensionati

tabella quattordicesima uil

Pensioni: Quattordicesima mensilità comma 187 della legge di Bilancio 2016 Riportiamo,  in sintesi,  il contenuto del comma 187 della legge di Bilancio 2016, n. 232 dell'11.12.2016 relativo alla quattordicesima mensilità per i pensionati.

La quattordicesima è una delle tematiche previdenziali scaturite dalla trattativa  che ha impegnato la UIL e la UILP insieme alle altre Organizzazioni Sindacali Nazionali nel serrato confronto con il Governo nel 2016; confronto, considerate  le tematiche sociali e previdenziali in argomento, non ancora esaurito ma che continuerà proprio in virtù dei 7 miliardi di euro per il prossimo triennio a sostegno dei pensionati e dei pensionandi.

Quattordicesima mensilità comma 187

Il comma 187, modificandoil decreto legge n. 81 del 2007, dispone l'incremento di circa il 30 per cento della somma aggiuntiva spettante ai pensionati di età superiore a 64 anni che posseggono un reddito complessivo  individuale non superiore a una volta e mezza il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti.

Inoltre amplia la platea dei beneficiari della prestazione includendo anche i soggetti con un reddito compreso tra una volta e mezza e due volte il trattamento minimo annuo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti .

A tal fine viene sostituita la Tabella allegata al citato decreto legge  con l'allegato D di seguito riportato. Viene inoltre estesa ai soggetti ai quali l'importo complessivo del reddito individuale annuo, al netto dei trattamenti di famiglia, risulti di importo  superiore a due volte il T.M.e inferiore a tale limite incrementato dall'importo della somma aggiuntiva spettante, la clausola di salvaguardia che prevede l'erogazione del beneficio fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.

Tabella in allegato

 

 

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Mercoledì, 07 Dicembre 2016 11:58

Direttivo UILP Alessandria: bilnacio di fine anno

Si è tenuto ieri mattina, nella Serra della Ristorazione Sociale di Alessandria, il direttivo di fine anno della UIL Pensionati. Tanti i temi su cui i partecipanti hanno potuto confrontarsi, a partire dalla richiesta di ricostituzione della pensione e di rimborso degli arretrati a seguito ell'intervenuta abrogazione dell'art. 24 comma 25 del decreto legge numero 201 del 2011 con sentenza di Corte Costituzionale numero 70/2015.

Si è poi parlato dell'impegno portato avanti dalla UIL pensionati insieme a Spi Cgil e Fnp Cisl che ha portato all'apertura all'estensione e all'aumento della quattordicesima, alla no tax area per tutti i pensionati e alla rivalutazione delle pensioni. L'obietto è continuare a portare avanti un confronto con il GOverno, nonostante il momento di instabilità per il Paese, per ottenere anche la ricostituzione del montante come base di calcolo per chi ha subito il blocco negli anni 2012 e 2013, lo studio di un nuovo paniere Istat più rappresentativo dei consumi della categoria pensionati e la separazione della previdenza dall'assistenza.

 

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Martedì 6 dicembre si terrà il Consiglio territoriale UILP di Alessandria con prima convocazione alle 9.30 e alle 10 in seconda convocazione.

L'appuntamento è al Circolo Ristorazione sociale di Viale Milie Ignoto 1A, Alessandria.

All'ordine del giorno: la situazione politico sindacale, le trattative territoriali, il tesseramento, varie ed eventuali.

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Facciamo seguito agli impegni assunti durante la Consulta dei legali convenzionati con l'ITAL e con la UIL tenutasi a Bologna nei giorni 4 e 5 febbraio 2016, per comunicarvi le iniziative scaturite nel corso dei lavori e fornire le relative indicazioni operative.

Come sapete la Uil Pensionati, in accordo e con il sostegno di tutta la Uil, ha già presentato un ricorso collettivo alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo per contestare la mancata attuazione integrale della sentenza della Corte Costituzionale n. 70/2015 che ha dichiarato incostituzionale il blocco totale della perequazione automatica delle pensioni di importo superiore a tre volte il minimo.

Questa prima e tempestiva iniziativa era finalizzata ad una pronuncia di condanna dello Stato italiano per l'operato del Governo al fine di ottenere un risarcimento del danno nei confronti dei pensionati.

Al contenzioso in ambito europeo dovevano affiancarsi anche la presentazione di cause pilota a livello regionale finalizzate ad ottenere la riliquidazione del trattamento pensionistico per applicazione della corretta indicizzazione.

Le iniziative partivano dall'assunto che le misure adottate dal Governo Renzi con il D.L. 65/2015 convertito in Legge 109/2015, rimodulando 'ora per allora' il blocco della rivalutazione, vanificano gli effetti del pronunciamento della Corte Costituzionale, restituendo solo una piccola parte di quanto non percepito nel periodo 2012-2015, oltretutto escludendo una parte dei pensionati dal diritto a percepire qualsiasi restituzione.

La bontà di tale interpretazione è stata recentemente confortata da nuovi rinvii alla Corte Costituzionale a partire dal Tribunale di Palermo con Ordinanza del 22 gennaio 2016 sul presupposto che il suddetto D.L. 65/2015 presenta evidenti profili di incostituzionalità in quanto emanato in palese contrasto con la sentenza 70/2015 e con i principi di diritto già fissati dalla giurisprudenza del Giudice delle Leggi.

Questi profili di costituzionalità sollevati dal Giudice siciliano con riferimento agli articoli 3, 36 comma 1 e 38, comma 2, riguardano la misura di perequazione attribuita in quanto: "La suddetta rivalutazione è di entità talmente modesta da indurre a ritenere che anche la nuova normativa mantenga un contrasto con i principi dettati dalla Costituzione e con l'interpretazione che degli stessi ha fornito la Corte Costituzionale nelle sentenze ut supra citate." (al riguardo vedi apposita nota legale predisposta per la Consulta dei Legali 2016).

Ricorsi alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo

Il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo (CEDU) è stato già presentato da uno studio legale internazionale e le spese per la sua predisposizione e per l'espletamento dell'attività difensiva sono a carico della Uil Pensionati.

Nelle more di un pronunciamento della Corte europea riteniamo debba rafforzarsi la nostra pressione politica e giudiziaria finalizzata a ripristinare un diritto che è stato negato ai pensionati italiani.

Indicazioni operative

Al riguardo stiamo predisponendo il modulo dei ricorsi individuali che i pensionati aderenti alla nostra Organizzazione dovranno inviare alla CEDU.

Cause da presentare agli organi giurisdizionali

In merito ai contenziosi giudiziari da attivare presso i tribunali ordinari italiani ovvero presso la Corte dei Conti facciamo presente che Intendiamo raccogliere e tutelare una platea più ampia di interessati colpiti da questa misura parziale per ripristinare il concetto della "giusta pensione" attraverso lo strumento delle "cause pilota" nel limite concordato con la Segreteria Nazionale della UILP.

A tal fine abbiamo predisposto due fac-simile di ricorso amministrativo da utilizzare per tutti i pensionati aderenti alla nostra Organizzazione che vorranno azionare questo tipo di contenzioso differenziando la fattispecie di coloro che godono di un trattamento pensionistico tra 3 e 6 volte il trattamento minimo (vedi modello ricorso amministrativo infrasei) da quelli che sono percettori di una pensione di importo superiore a 6 volte il trattamento minimo (vedi modello ricorso amministrativo ultrasei).

I medesimi fac simile di ricorso sono stati predisposti anche per i casi di contenzioso amministrativo avanzato dagli eredi titolari di pensione ai superstiti con decorrenza dal 1° gennaio 2012 in poi (vedi rispettivamente il modello ricorso amministrativo eredi infrasei e modello ricorso amministrativo eredi ultrasei).

Per quanto riguarda la tutela legale riteniamo che la stessa debba essere prestata in forma del tutto gratuita dai legali convenzionati con l'Ital anche ai fini di una eventuale statisticazione dell'intervento.

Resta inteso che in ogni caso resta a carico del ricorrente il pagamento del contributo unificato, necessario per azionare le cause, mentre la UilPensionati si farà carico di una eventuale condanna alle spese disposta dal Giudice in caso di esito negativo del contenzioso relativo alle "cause pilota" previamente concordate con la Segreteria Nazionale.

Indicazioni operative

Al riguardo vi invitiamo a presentare i predetti ricorsi amministrativi anche al fine di interrompere la prescrizione quinquennale dei ratei.

Il ricorso andrà comunque inoltrato dall'ITAL - mediante l'apposita procedura telematica - a prescindere dall'avvenuta presentazione dell'istanza di ricostituzione della pensione o dall'avvenuta corresponsione degli arretrati effettuata dall'Inps in applicazione del D.L. 65/2015 convertito in Legge 109/2015.

Teniamo a precisare che l'azione legale riguarderà anche i pensionati della gestione pubblica ex Inpdap per i quali si allega un fac simile di ricorso pilota alla Corte dei Conti differenziato per le due diverse fattispecie (trattamento pensionistico tra 3 e 6 volte il trattamento minimo e pensione di importo superiore a 6 volte il trattamento minimo) che potranno essere presentati anche in forma cumulativa e sempre con l'assistenza gratuita di un legale convenzionato con l'ITAL UIL.

Considerazioni finali

Alleghiamo una locandina per pubblicizzare l'iniziativa e per fornire maggiori chiarimenti, invitando gli interessati a rivolgersi alle sedi territoriali della UILPensionati e agli uffici dell'ITAL UIL.

Resta inteso che vogliamo monitorare l'iniziativa attivata e a tal fine verrà predisposto un apposito codice per la rilevazione statistica di questi casi.

Vi invitiamo infine a farci conoscere ogni eventuale risposta adottata dall'Inps ed eventuali pronunciamenti dei Tribunali.

 

Fraterni saluti.

Il Presidente ITAL UIL Il Segretario Generale UIL PENSIONATI Gilberto De Santis Romano Bellissima

Allegati:

o Locandina - Nota legale - Ordinanza Tribunale di Palermo.

o Modello ricorso amministrativo infrasei - Modello ricorso amministrativo ultrasei - Ricorso alla Corte dei Conti infrasei - Ricorso alla Corte dei Conti ultrasei –- Modello ricorso amministrativo eredi infrasei e Modello ricorso amministrativo eredi ultrasei (presenti nell'area Intranet dell'ITAL UIL. Percorso: Area Consulenti – Sezione Legali – Archivi – Documenti – Consulta Legali 2016).

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"Un primo risultato importante e positivo". Così i Segretari generali di Spi, Fnp, Uilp, Ivan Pedretti, Gigi Bonfanti, Romano Bellissima, valutano il verbale d'intesa sulla previdenza sottoscritto ieri tra Governo e Cgil, Cisl, Uil.

"Dopo quasi un decennio – proseguono i Segretari generali di Spi, Fnp, Uilp – si invertono le politiche nei confronti dei pensionati e si danno risposte a tanti anziani del nostro Paese. Finalmente, non ci sono tagli alle pensioni e penalizzazioni dei pensionati, ma ci sono interventi a loro favore.

Si tratta di un risultato frutto dell'azione unitaria di Spi, Fnp, Uilp, insieme a Cgil, Cisl, Uil, e delle mobilitazioni dei pensionati e dei lavoratori fatte in questi anni.

L'ampliamento della platea dei beneficiari della 14esima, che coinvolgerà oltre 1 milione di pensionati in più, e l'unificazione della no tax area tra lavoratori e pensionati, sono due nostre rivendicazioni per le quali ci siamo battuti per anni.

Abbiamo poi ottenuto l'impegno del Governo a proseguire il confronto su altri aspetti importanti al centro delle nostre richieste: ripristino di un meccanismo di rivalutazione delle pensioni più equo; separazione della previdenza dall'assistenza; ricostituzione del montante contributivo per coloro che hanno subito il blocco delle rivalutazione; studio di un nuovo paniere Istat più rispondente alle spese dei pensionati.

Il nostro impegno, naturalmente, non si ferma qui. Proseguiremo nel confronto per realizzare integralmente la nostra piattaforma rivendicativa – concludono Pedretti, Bonfanti e Bellissima – e perché siano trovate le risorse sufficienti a dare risposta ai tanti problemi di giovani, lavoratori e pensionati, ancora da risolvere".

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Questa mattina anche i pensionati della UILP di Alessandria, partiti in pullman, sono presenti in prima linea alla manifestazione unitaria per rivendicare i diritti al motto "A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati".

E' questo l'obiettivo di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil con la manifestazione indetta per il 19 maggio a Piazza del Popolo. Le tre organizzazioni sindacali chiedono a Governo e Parlamento il rispetto di quei diritti che fino ad ora sono stati negati: difesa delle pensioni di reversibilità; tutela del potere d'acquisto delle pensioni; recupero del danno prodotto dal blocco della rivalutazione; separazione tra previdenza e assistenza; uguali detrazioni fiscali per lavoratori dipendenti e pensionati; estensione degli 80 euro alle pensioni più basse; modifica delle legge Fornero per facilitare la flessibilità in uscita e permettere l'entrata dei giovani nel mondo del lavoro; maggiori risorse per l'invecchiamento della popolazione e una legge quadro per la non autosufficienza. 

Sono questi i punti essenziali che hanno portato all'iniziativa oggi in corso a Roma per volontà delle tre organizzazioni sindacali porteranno in piazza a difesa dei pensionati i quali, da anni ormai, sono diventati il bersaglio di una politica che specula sulla loro pelle solo per fare cassa.

"Vogliamo che il governo riprenda il tavolo di confronto avviato mesi fa – spiegano Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil – per trovare insieme a noi le soluzioni più adeguate che possano mettere fine, una volta per tutte, ad una situazione di perenne difficoltà nella quale i nostri pensionati sono costretti a vivere. Tutto ciò – proseguono – anche a danno dei nostri giovani che non riescono a trovare alcuna prospettiva lavorativa che permetta loro di costruirsi un futuro. E' per questo – concludono le tre organizzazioni – che il 19 maggio ci ritroveremo tutti insieme a Piazza del Popolo per far sentire la nostra voce e pretendere che il governo ci dia ascolto".

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"A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati". E' questo l'obiettivo di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil con la manifestazione indetta per il 19 maggio a Piazza del Popolo. Le tre organizzazioni sindacali chiedono a Governo e Parlamento il rispetto di quei diritti che fino ad ora sono stati negati: difesa delle pensioni di reversibilità; tutela del potere d'acquisto delle pensioni; recupero del danno prodotto dal blocco della rivalutazione; separazione tra previdenza e assistenza; uguali detrazioni fiscali per lavoratori dipendenti e pensionati; estensione degli 80 euro alle pensioni più basse; modifica delle legge Fornero per facilitare la flessibilità in uscita e permettere l'entrata dei giovani nel mondo del lavoro; maggiori risorse per l'invecchiamento della popolazione e una legge quadro per la non autosufficienza.  Sono questi i punti essenziali dell'iniziativa unitaria che il prossimo 19 maggio le tre organizzazioni sindacali porteranno in piazza a difesa dei pensionati i quali, da anni ormai, sono diventati il bersaglio di una politica che specula sulla loro pelle solo per fare cassa.

"Vogliamo che il governo riprenda il tavolo di confronto avviato mesi fa – spiegano Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil – per trovare insieme a noi le soluzioni più adeguate che possano mettere fine, una volta per tutte, ad una situazione di perenne difficoltà nella quale i nostri pensionati sono costretti a vivere. Tutto ciò – proseguono – anche a danno dei nostri giovani che non riescono a trovare alcuna prospettiva lavorativa che permetta loro di costruirsi un futuro. E' per questo – concludono le tre organizzazioni – che il 19 maggio ci ritroveremo tutti insieme a Piazza del Popolo per far sentire la nostra voce e pretendere che il governo ci dia ascolto".

Volantino in allegato.

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Giovedì, 25 Febbraio 2016 10:52

Consiglio UILP questa mattina ad Alessandria

È ora in corso in Uil, sede di Alessandria, il Consiglio territoriale della Uil Pensionati.
In contemporanea questa mattina fino alle 12 è possibile effettuare visite audiometriche gratuitamente, come già successo il mese scorso.

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Questa mattina Cgil, Cisl e UIL e i rappresentanti delle categorie dei pensionati hanno illustato i risultati della contrattazione sociale avviata lo scorso anno nei comuni centrozona della provincia di Alessandria e in quelli maggiori di 4000 abitanti.

Lo scorso anno i sindacati avevano inviato a questi comuni le richieste per incontri, che quasi sempre sono sfociati in accordi con le Amministrazioni comunali per il mantenimento e il contenimento dell spesa sociale. Alcuni aspetti centrali nella contrattazione sono stati i costi di Irpef, Tari e Tasi, quelli degli asili nido, ma anche i servizi di trasporto e la sanità.

In sindacati si sono detti soddisfatti del percorso avviato lo scorso anno e della disponibilità dei Comuni nel rispondere e trovare un accordo per il bene dei cittadini di tutte le età, nonostante i ridotti trasferimenti ai comuni da parte del Governo e la tempistica che in alcuni casi non è stata favorevole per la revisione del bilancio.

In settimana verranno inviate richieste di incontro a tutte le realtà già incontrate e, oltre a continuare unitariamente sulla stessa strada iniziata un anno fa, le priorità per i sindacati saranno la tutela delle famiglie, soprattutto in presenza di figli che necessitano di servizi fondamentali come il bus, gli asili, le scuole, ecc... e il mantenimento in generale della spesa sociale, che non può gravare troppo sulle famiglie, soprattutto alla luce dei dati che registrano ancora una volta una popolazione in provincia sempre più anziana e il perdurare di situazioni di stallo e difficoltà economica.

 

 

 

 

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"Il Pensionato che vorrei". E' il titolo del Convegno organizzato dalla UilPensionati, svoltosi a Catania nella prestigiosa cornice del teatro "L'Istrione". All'iniziativa hanno partecipato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, il Segretario generale della UilPensionati, Romano Bellissima, il Presidente dell'Ital nazionale, Gilberto De Santis, il Segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, il Segretario Regionale della Uil Pensionati, Nino Toscano e il Segretario generale della Uil Catania Fortunato Parisi.

Nell'intervento conclusivo, Barbagallo ha ribadito la posizione della sua Organizzazione sul tema della flessibilità verso il pensionamento: "Non tutti i lavori sono uguali e, dunque, non tutti possono andare in pensione alla stessa età. Ecco perché occorre intervenire per rendere più flessibile un sistema la cui rigidità ha generato storture, a volte clamorose, come quella degli esodati. Peraltro – ha proseguito il leader della Uil – riteniamo che questa flessibilità possa anche agevolare l'introduzione della staffetta generazionale per consentire a tanti giovani di entrare nel mondo del lavoro. Noi abbiamo proposto l'attuazione di una vera e propria trasformazione delle attuali dinamiche sociali: riteniamo che bisogna dare stabilità ai giovani e flessibilità agli anziani. E' stato un errore – ha precisato Barbagallo – impegnare i giovani nei lavori socialmente utili che, spesso, si sono trasformati, per loro, in una condizione di precarietà. I lavori socialmente utili, invece, devono essere attribuiti a quei pensionati che, uscendo prima dai processi produttivi, possono arrotondare la loro magra pensione svolgendo tali attività e possono continuare a essere persone attive e produttive".

Gli ha fatto eco il Segretario generale della Uil Pensionati, il quale ha sottolineato le condizioni di difficoltà in cui sono costretti a vivere milioni di pensionati. "Siamo preoccupati – ha detto Romano Bellissima - per le scelte di questo Governo che continua a trasferire risorse dal mondo del lavoro alle imprese e alle banche. Noi, invece, pensiamo che si possa salvare l'economia del Paese anche rivalutando le pensioni e mantenendo inalterato, nel tempo, il loro potere d'acquisto. Bisogna tutelare i più deboli e, in particolare, i non autosufficienti. Si tratta di 3 milioni di persone le cui famiglie vivono una condizione di grande problematicità e, talvolta, di disperazione che devono essere aiutate ad affrontare questa difficile realtà. Purtroppo – ha concluso Bellissima - quando non si rinnovano i contratti di lavoro, quando non si tutelano i pensionati, quando si fanno riforme come la Fornero che taglia 80 miliardi alle future pensioni, di fatto, si sta indebolendo una parte della popolazione e non si sta facendo un'operazione di equità e giustizia".

Catania, 22 gennaio 2016

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