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Il 16 luglio scorso la Commissione Europea ha presentato le Linee guida di orientamento per garantire la tutela dei lavoratori/lavoratrici stagionali nell'Unione Europa nel contesto della pandemia da coronavirus. Molti settori, soprattutto agricoltura e turismo, dipendono dal supporto di lavoratori/lavoratrici stagionali provenienti da altri Stati Membri o da Paesi Terzi.

Data la temporaneità dei loro rapporti di lavoro, questi lavoratori/lavoratrici possono essere più vulnerabili in presenza di condizioni di lavoro e di vita più precarie di altri lavoratori/lavoratrici.

Le Linee Guida approvate dalla Commissione Europea completano le "Linee Guida sulla libera circolazione dei lavoratori/lavoratrici durante il Covid 19".

Poiché in base alla loro nazionalità i diritti dei lavoratori/lavoratrici stagionali di accesso al territorio di uno Stato Membro o al mercato del lavoro può essere differente, la Commissione Europea monitorerà l'applicazione corretta delle regole ai lavoratori/lavoratrici stagionali, ma la responsabilità per l'applicazione corretta delle regole (norme) a livello nazionale spetta alle autorità di ogni Stato. La Commissione invita gli Stati Membri a più forti ispezioni anche avvalendosi del supporto di ELA (Autorità Europea del Lavoro) e assumere le necessarie misure per contrastare il lavoro irregolare e nero di questi lavoratori/lavoratrici facendo ampio utilizzo della Piattaforma sul Lavoro non dichiarato.

Le Linee Guida stabiliscono che i lavoratori/lavoratrici stagionali devono avere gli stessi diritti, stessa assistenza, stesse condizioni applicate ai lavoratori/lavoratrici dello Stato che li ospita, compresa l'applicazione dei CCNL e le norme su salute e sicurezza.

Per quanto riguarda il paragrafo specifico su salute e sicurezza: i lavoratori/lavoratrici stagionali godono degli stessi diritti e della stessa tutela della loro sicurezza e salute sul lavoro degli altri lavoratori/lavoratrici dello Stato membro in questione. La direttiva 89/391/CEE ("direttiva quadro") specifica una serie di obblighi per i datori di lavoro, tra cui la valutazione dei rischi professionali per la sicurezza e la salute dei lavoratori/lavoratrici e, nell'ambito delle loro responsabilità, l'adozione delle misure necessarie per la protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori/lavoratrici, compresa la prevenzione dei rischi professionali e la fornitura di informazioni e formazione, nonché la fornitura dell'organizzazione e dei mezzi necessari.

La direttiva quadro è integrata da più di venti direttive incentrate su aspetti specifici della sicurezza e della salute sul lavoro13 che si applicano a tutti i lavoratori/lavoratrici, compresi i lavoratori/lavoratrici stagionali, indipendentemente dalla loro nazionalità, settore, attività o professione.

La Commissione invita gli Stati membri a sensibilizzare gli Stati membri sui requisiti in materia di SSL che riguardano i lavoratori/lavoratrici stagionali e a fornire ai datori di lavoro informazioni pratiche su come attuare i pertinenti requisiti di legge che riguardano i lavoratori/lavoratrici stagionali in tutti i settori. I datori di lavoro dovrebbero effettuare un'adeguata valutazione di tutti i possibili rischi professionali e stabilire le conseguenti misure di prevenzione e protezione, compresa la fornitura dei necessari dispositivi di protezione, e l'adeguamento delle misure all'evoluzione delle circostanze.

La Commissione invita gli Stati membri ad affrontare in particolare i seguenti aspetti: attento monitoraggio e piena applicazione delle norme applicabili nell'ambito della direttiva quadro; scarsa consapevolezza delle condizioni di sicurezza e salute sul lavoro e percezione dei rischi dovuti al lavoro svolto in regimi discontinui, barriere linguistiche e mancanza di formazione dei lavoratori/lavoratrici stagionali rispetto ai lavoratori/lavoratrici che svolgono lavori più stabili; inclusione dei lavoratori/lavoratrici stagionali nei meccanismi di consultazione e partecipazione che trattano questioni relative alla sicurezza e alla salute sul lavoro.

Considerando che una parte dei lavoratori/lavoratrici stagionali lavora in micro e piccole imprese, la Commissione ricorda che il Quadro strategico dell'UE per la salute e la sicurezza sul lavoro 2014-202014 ha sottolineato la necessità che gli Stati membri rafforzino la capacità delle micro e piccole imprese di mettere in atto misure di prevenzione dei rischi efficaci ed efficienti. Gli Stati membri sono invitati a fornire orientamenti pratici alle piccole imprese, anche attraverso controlli, sulle misure più efficienti da adottare per contenere i rischi per la salute e la sicurezza, in particolare quelli legati a COVID-19, insieme alle informazioni sugli incentivi che sono stati messi in atto. Potrebbero anche fornire un supporto specifico alle aziende più piccole nei settori in cui il rischio di diffusione del COVID-19 è più elevato.

Gli Stati membri dovrebbero promuovere i pertinenti orientamenti dell'EU-OSHA 15, in particolare per quanto riguarda le necessarie misure igieniche, ricordando ai datori di lavoro la necessità di fornire strutture adeguate in cui sia possibile raggiungere una distanza fisica e strutture adeguate per bere e mangiare, nonché servizi igienici e docce.

La Commissione invita inoltre gli Stati membri a intensificare la cooperazione per migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori/lavoratrici stagionali, in particolare attraverso il comitato consultivo per la salute e la sicurezza sul lavoro e il comitato degli alti responsabili dell'ispettorato del lavoro. La Commissione incoraggia questi comitati a discutere interventi specifici volti a prevenire e gestire i rischi per la salute in un linguaggio comprensibile per i lavoratori/lavoratrici stagionali, nonché azioni di applicazione mirate. La Commissione chiede agli Stati membri di rafforzare le ispezioni sul campo necessarie per garantire la corretta applicazione delle norme sulla SSL nei confronti dei lavoratori/lavoratrici stagionali. La Commissione incoraggia inoltre i datori di lavoro e le organizzazioni dei lavoratori/lavoratrici a esplorare e promuovere meccanismi per garantire che le particolari esigenze dei lavoratori/lavoratrici stagionali siano adeguatamente affrontate e continuerà a sostenere i loro sforzi in tal senso. La Commissione continuerà a collaborare con l'EU-OSHA per raccogliere informazioni e buone prassi sugli aspetti della SSL che riguardano i lavoratori/lavoratrici stagionali e per metterle a disposizione delle parti interessate a livello nazionale e dell'Unione, anche attraverso un'apposita campagna informativa rivolta ai lavoratori/lavoratrici stagionali.

La Commissione incoraggia le sinergie tra una gamma più ampia di politiche e la politica di SSL nei settori della produzione agroalimentare, che sono particolarmente impegnative in termini di SSL, soprattutto per quanto riguarda i tassi di infortuni sul lavoro. Ad esempio, la recente strategia "Dalla fattoria alla tavola "17 affronta la necessità di garantire sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell'ambiente. Luoghi di lavoro più sani e sicuri sono fondamentali, contribuendo così a una maggiore tutela della salute pubblica in generale.

Grazie alle modifiche introdotte con il Decreto Rilancio si è temporaneamente rimossa una difformità di trattamento tra i lavoratori e le lavoratrici beneficiari rispettivamente di Cassa integrazione guadagni, anche in deroga, e quelli destinatari dell'Assegno Ordinario erogato dai Fondi di solidarietà bilaterali.
Infatti, limitatamente agli interventi erogati con causale Covid, anche ai beneficiari dell'Assegno Ordinario sarà concesso L'Assegno per il Nucleo Familiare (ANF).
Al riguardo l'Inps, con la circolare 88 del 20 luglio 2020, disciplina le modalità di erogazione dell'ANF distinguendo tra le prestazioni in regime di anticipazione e quelle che invece prevedono il pagamento diretto dell'Istituto.
Paradossalmente la circolare entra nel merito solo delle prestazioni di Assegno Ordinario erogate dai Fondi di Solidarietà Bilaterali ex articolo 26, dal Fondo di integrazione salariale (FIS) e dai Fondi di solidarietà bilaterali del Trentino e di Bolzano-Alto Adige, limitandosi quindi ad impartire le necessarie istruzioni per il pagamento dell'ANF ai soli Fondi che sono istituiti presso l'Inps, tralasciando volutamente i Fondi c.d. Alternativi dei settori dell'artigianato e della somministrazione di lavoro.
Pertanto, ferma restando la previsione normativa, si lascia ai singoli Comitati amministratori di questi Fondi la definizione delle modalità di erogazione dell'ANF in relazione alle prestazioni di Assegno Ordinario erogate.
Inoltre, come si evince dalla circolare, la "copertura finanziaria" necessaria per il pagamento dell'assegno familiare è prevista all'interno del più generale capitolo di finanziamento delle prestazioni di sostegno al reddito.
Ne consegue che anche per i Fondi di tipo alternativo l'onere finanziario, necessario per erogare l'ANF, dovrà essere ricercato all'interno delle risorse loro assegnate per l'erogazione delle prestazioni di Assegno Ordinario (1.100 milioni), che peraltro si sono rivelate del tutto insufficienti a coprire per intero le necessità dei due settori.
Detto questo, la circolare illustra le diverse modalità di erogazione dell'ANF in relazione alle prestazioni di Assegno Ordinario erogate, sia in regime di anticipazione che a pagamento diretto dell'Inps.
Nel caso di anticipazione della prestazione sarà la stessa impresa a procedere direttamente al pagamento delle somme relative all'ANF, ponendole successivamente a conguaglio, anche in riferimento a periodi di integrazione salariali che si siano già conclusi.
Per quanto riguarda invece le aziende che hanno scelto il pagamento diretto, l'ANF dovrà essere richiesto all'atto della presentazione dei modelli "SR41", indicando la somma spettante per ciascun lavoratore comprensiva degli arretrati.
Per periodi di integrazione salariale già conclusi l'impresa potrà presentare il modello "SR41" relativamente ai soli importi dell'ANF, sempre specificando le relative somme spettanti per ciascun lavoratore.
Come detto in apertura della nota, l'erogazione dell'ANF in favore dei beneficiari dell'Assegno Ordinario è una misura temporanea, legata all'emergenza Covid ed è stata espressamente richiesta dalle Organizzazioni Sindacali.
A nostro avviso la misura dovrà essere resa strutturale e fa parte delle questioni aperte con il Ministero del Lavoro nella prospettiva di una revisione del nostro sistema di ammortizzatori sociali.
Un cordiale saluto.
La Segretaria Confederale
Ivana Veronese

Analisi a cura della UIL Servizio Lavoro, Coesione e Territorio

4,8 miliardi di euro, al netto dell'IRPEF nazionale e delle addizionali regionali e comunali, è quanto manca nelle tasche dei dipendenti nei mesi di aprile e maggio che, a causa del Covid-19, sono stati posti in cassa integrazione (2,5 miliardi di euro netti nel mese di aprile e 2,3 miliardi di euro netti nel mese di maggio).

Alla Lombardia il primato della maggior perdita delle retribuzioni nette, pari al 25% del totale nazionale (1,2 miliardi di euro), seguita dal Veneto dove i cassaintegrati perdono oltre 608 milioni di euro netti, dall'Emilia Romagna (491 milioni di euro netti) e dal Piemonte (418 milioni di euro netti).

È quanto emerge da un'analisi condotta dalla UIL-Servizio Lavoro, Coesione e Territorio che ha elaborato i dati Inps delle ore autorizzate di integrazione salariale su cui sono state condotte le simulazioni.

Ma quanto incide questa perdita sulle singole retribuzioni mensili dei dipendenti? Tra riduzione dello stipendio e mancati ratei 13° e 14°, spiega Ivana Veronese - Segretaria Confederale UIL, in due mesi le buste paga si sono alleggerite mediamente dal 18% al 37%, a seconda del reddito.

A fronte di circa 1,7 miliardi di ore di cassa integrazione autorizzate nei mesi di aprile e maggio (rispettivamente 835 milioni e 849 milioni di ore), numeri mai raggiunti in precedenza ed in così breve tempo, gli 8,4 milioni di beneficiari hanno perso, mediamente, 569 euro pro-capite nel bimestre.

Se simulassimo, invece, continua Ivana Veronese, che le ore autorizzate fossero riferite a dipendenti posti in cassa integrazione "a zero ore", equivalenti a circa 5 milioni di beneficiari, la mancata retribuzione corrisponderebbe a 966 euro netti medi pro-capite nel bimestre.

Pertanto, nella riforma più complessiva degli ammortizzatori sociali, sottolinea Ivana Veronese, occorre tenere ben presente il tema della revisione dei tetti massimi del sussidio della cassa integrazione e la loro rivalutazione, fissati oggi per Legge a 998,18 euro lordi mensili per retribuzioni inferiori o pari a 2.159,48 e a 1.199,72 per retribuzioni superiori a 2.159,48. Per la UIL la rivalutazione dei sussidi, incalza Ivana Veronese, dovrebbe essere ancorata agli aumenti contrattuali e non soltanto al tasso di inflazione annua che, come noto, negli ultimi anni ha registrato indici pressoché pari allo zero.

Infatti, se consideriamo un dipendente a tempo pieno con una retribuzione annua netta di 17.285 euro (1.440 euro mensili) posto in cassa integrazione a zero ore per due mesi, la perdita, tra riduzione dello stipendio e mancati ratei di 13° e 14°, ammonterebbe a 889 euro netti (444 euro mensili). Altro caso è quello di un dipendente part-time con una retribuzione netta annua di 10.005 euro (834 euro mensili) che in due mesi in cassa integrazione perderebbe 290 euro netti (145 euro mensili).

 

DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE "COVID -19": RETRIBUZIONE NETTA "MANCANTE" NEI MESI DI APRILE E MAGGIO 2020 (valori in euro) REGIONI Ordinaria Fondi di Solidarietà Deroga Totale Piemonte 286.352.696 92.229.570 39.466.946 418.049.212 Valle d'Aosta 5.030.046 3.912.802 1.925.254 10.868.102 Lombardia 673.622.466 332.965.175 156.713.731 1.163.301.372 Trentino A.A. 54.380.521 25.134.056 6.209 79.520.786 Veneto 379.855.699 151.868.603 76.693.581 608.417.883 Friuli V.G. 76.438.996 25.673.514 12.837.673 114.950.183 Liguria 49.830.275 27.763.896 10.913.091 88.507.262 E. Romagna 296.664.842 120.576.598 74.086.341 491.327.781 Toscana 171.757.810 91.321.309 50.137.881 313.217.000 Umbria 35.421.614 15.917.270 14.091.612 65.430.496 Marche 114.090.641 28.635.431 21.294.474 164.020.546 Lazio 148.114.872 125.671.459 81.283.636 355.069.967 Abruzzo 68.034.113 19.689.479 13.984.108 101.707.700 Molise 9.715.126 2.162.513 1.689.123 13.566.762 Campania 161.569.927 55.007.856 55.754.388 272.332.171 Puglia 118.236.707 52.848.627 39.770.078 210.855.412 Basilicata 27.831.974 5.520.817 5.065.516 38.418.307 Calabria 23.978.012 14.919.545 14.296.885 53.194.442 Sicilia 71.056.048 46.842.919 39.390.376 157.289.343 Sardegna 27.317.739 22.061.393 16.398.855 65.777.987 ITALIA 2.799.300.120 1.260.722.832 725.799.758 4.785.822.710 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio

DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE "COVID -19": RETRIBUZIONE NETTA "MANCANTE" AD APRILE 2020 (valori in euro) REGIONI Ordinaria Fondi di Solidarietà Deroga Totale Piemonte 205.579.403 12.568.295 851.122 218.998.820 Valle d'Aosta 3.096.084 1.067.817 831.970 4.995.871 Lombardia 516.737.191 63.881.412 8.901.427 589.520.030 Trentino A.A. 41.461.390 296.339 0 41.757.729 Veneto 300.762.288 27.062.385 30.083.149 357.907.822 Friuli V.G. 55.404.620 3.552.750 975.220 59.932.590 Liguria 36.135.971 8.471.455 2.189.058 46.796.484 E. Romagna 230.616.115 18.962.033 3.733.403 253.311.551 Toscana 128.473.818 18.025.778 9.013.610 155.513.206 Umbria 29.053.785 5.328.517 3.662.350 38.044.652 Marche 92.422.545 6.963.372 9.121.627 108.507.544 Lazio 108.962.282 12.354.543 19.567.796 140.884.621 Abruzzo 43.337.047 3.879.484 806.388 48.022.919 Molise 5.343.496 475.843 283.935 6.103.274 Campania 118.637.883 6.607.974 19.205.625 144.451.482 Puglia 99.987.685 10.405.192 5.229.633 115.622.510 Basilicata 12.839.998 902.088 1.253.921 14.996.007 Calabria 20.062.536 3.569.517 3.641.712 27.273.765 Sicilia 58.952.880 14.834.703 2.281.029 76.068.612 Sardegna 22.065.899 3.975.829 688.503 26.730.231 ITALIA 2.129.932.916 223.185.326 122.321.478 2.475.439.720 

DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE "COVID -19": RETRIBUZIONE NETTA "MANCANTE" A MAGGIO 2020 (valori in euro) REGIONI Ordinaria Fondi di Solidarietà Deroga Totale Piemonte 80.773.293 79.661.275 38.615.824 199.050.392 Valle d'Aosta 1.933.962 2.844.985 1.093.284 5.872.231 Lombardia 156.885.275 269.083.763 147.812.304 573.781.342 Trentino A.A. 12.919.131 24.837.717 6.209 37.763.057 Veneto 79.093.411 124.806.218 46.610.432 250.510.061 Friuli V.G. 21.034.376 22.120.764 11.862.453 55.017.593 Liguria 13.694.304 19.292.441 8.724.033 41.710.778 E. Romagna 66.048.727 101.614.565 70.352.938 238.016.230 Toscana 43.283.992 73.295.531 41.124.271 157.703.794 Umbria 6.367.829 10.588.753 10.429.262 27.385.844 Marche 21.668.096 21.672.059 12.172.847 55.513.002 Lazio 39.152.590 113.316.916 61.715.840 214.185.346 Abruzzo 24.697.066 15.809.995 13.177.720 53.684.781 Molise 4.371.630 1.686.670 1.405.188 7.463.488 Campania 42.932.044 48.399.882 36.548.763 127.880.689 Puglia 18.249.022 42.443.435 34.540.445 95.232.902 Basilicata 14.991.976 4.618.729 3.811.595 23.422.300 Calabria 3.915.476 11.350.028 10.655.173 25.920.677 Sicilia 12.103.168 32.008.216 37.109.347 81.220.731 Sardegna 5.251.840 18.085.564 15.710.352 39.047.756 ITALIA 669.367.204 1.037.537.506 603.478.280 2.310.382.990 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio

ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE "COVID -19" NEI MESI DI APRILE E MAGGIO 2020

REGIONI Ordinaria Fondi di Solidarietà Deroga Totale Piemonte 94.504.081 35.310.376 15.109.886 144.924.343 Valle d'Aosta 1.660.039 1.498.047 737.109 3.895.195 Lombardia 222.314.228 127.477.385 59.997.907 409.789.520 Trentino A.A. 17.947.085 9.622.543 2.377 27.572.005 Veneto 125.363.194 58.143.584 29.363.052 212.869.830 Friuli V.G. 25.226.933 9.829.186 4.914.916 39.971.035 Liguria 16.445.337 10.629.655 4.178.135 31.253.127 E. Romagna 97.907.750 46.163.211 28.363.965 172.434.926 Toscana 56.684.803 34.962.838 19.195.518 110.843.159 Umbria 11.690.163 6.094.085 5.395.077 23.179.325 Marche 37.653.205 10.963.269 8.152.870 56.769.344 Lazio 48.881.943 48.113.542 31.119.984 128.115.469 Abruzzo 22.452.965 7.538.219 5.353.821 35.345.005 Molise 3.206.217 827.931 646.688 4.680.836 Campania 53.322.473 21.059.897 21.346.140 95.728.510 Puglia 39.021.618 20.233.371 15.226.091 74.481.080 Basilicata 9.185.143 2.113.667 1.939.368 13.238.178 Calabria 7.913.450 5.712.047 5.473.665 19.099.162 Sicilia 23.450.577 17.934.248 15.080.621 56.465.446 Sardegna 9.015.641 8.446.306 6.278.299 23.740.246 ITALIA 923.846.845 482.673.407 277.875.489 1.684.395.741 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio su dati Inps

 

ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE "COVID -19" AD APRILE 2020 (v.a.) REGIONI Ordinaria Fondi di Solidarietà Deroga Totale Piemonte 67.847.988 4.812.185 325.880 72.986.053 Valle d'Aosta 1.021.810 408.849 318.547 1.749.206 Lombardia 170.540.327 24.459.099 3.408.204 198.407.630 Trentino A.A. 13.683.627 113.463 0 13.797.090 Veneto 99.261.481 10.361.724 11.518.323 121.141.528 Friuli V.G. 18.285.353 1.360.287 373.395 20.019.035 Liguria 11.926.063 3.243.575 838.153 16.007.791 E. Romagna 76.110.929 7.260.238 1.429.456 84.800.623 Toscana 42.400.600 6.901.762 3.451.157 52.753.519 Umbria 9.588.708 2.040.198 1.402.251 13.031.157 Marche 30.502.490 2.666.156 3.492.515 36.661.161 Lazio 35.961.149 4.730.343 7.492.174 48.183.666 Abruzzo 14.302.656 1.485.388 308.752 16.096.796 Molise 1.763.530 182.192 108.714 2.054.436 Campania 39.154.417 2.530.080 7.353.505 49.038.002 Puglia 32.999.236 3.983.970 2.002.337 38.985.543 Basilicata 4.237.623 345.394 480.105 5.063.122 Calabria 6.621.299 1.366.707 1.394.349 9.382.355 Sicilia 19.456.396 5.679.954 873.367 26.009.717 Sardegna 7.282.475 1.522.277 263.616 9.068.368 ITALIA 702.948.157 85.453.841 46.834.800 835.236.798 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio su dati Inps

ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE "COVID -19" A MAGGIO 2020 (v.a.) REGIONI Ordinaria Fondi di Solidarietà Deroga Totale Piemonte 26.656.093 30.498.191 14.784.006 71.938.290 Valle d'Aosta 638.229 1.089.198 418.562 2.145.989 Lombardia 51.773.901 103.018.286 56.589.703 211.381.890 Trentino A.A. 4.263.458 9.509.080 2.377 13.774.915 Veneto 26.101.713 47.781.860 17.844.729 91.728.302 Friuli V.G. 6.941.580 8.468.899 4.541.521 19.952.000 Liguria 4.519.274 7.386.080 3.339.982 15.245.336 E. Romagna 21.796.821 38.902.973 26.934.509 87.634.303 Toscana 14.284.203 28.061.076 15.744.361 58.089.640 Umbria 2.101.455 4.053.887 3.992.826 10.148.168 Marche 7.150.715 8.297.113 4.660.355 20.108.183 Lazio 12.920.794 43.383.199 23.627.810 79.931.803 Abruzzo 8.150.309 6.052.831 5.045.069 19.248.209 Molise 1.442.687 645.739 537.974 2.626.400 Campania 14.168.056 18.529.817 13.992.635 46.690.508 Puglia 6.022.382 16.249.401 13.223.754 35.495.537 Basilicata 4.947.520 1.768.273 1.459.263 8.175.056 Calabria 1.292.151 4.345.340 4.079.316 9.716.807 Sicilia 3.994.181 12.254.294 14.207.254 30.455.729 Sardegna 1.733.166 6.924.029 6.014.683 14.671.878 ITALIA 220.898.688 397.219.566 231.040.689 849.158.943 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio su dati Inps

STIMA UIL NUMERO DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE A ZERO ORE "COVID -19" NEI MESI DI APRILE E MAGGIO 2020 (v.a.) REGIONI Ordinaria Fondi di Solidarietà Deroga Totale Piemonte 277.954 103.854 44.441 426.249 Valle d'Aosta 4.883 4.406 2.168 11.457 Lombardia 653.865 374.934 176.465 1.205.263 Trentino A.A. 52.786 28.302 7 81.094 Veneto 368.715 171.011 86.362 626.088 Friuli V.G. 74.197 28.910 14.456 117.562 Liguria 48.369 31.264 12.289 91.921 E. Romagna 287.964 135.774 83.424 507.162 Toscana 166.720 102.832 56.458 326.010 Umbria 34.383 17.924 15.868 68.175 Marche 110.745 32.245 23.979 166.969 Lazio 143.771 141.511 91.530 376.811 Abruzzo 66.038 22.172 15.747 103.956 Molise 9.430 2.435 1.902 13.767 Campania 156.831 61.941 62.783 281.555 Puglia 114.770 59.510 44.783 219.062 Basilicata 27.015 6.217 5.704 38.936 Calabria 23.275 16.800 16.099 56.174 Sicilia 68.972 52.748 44.355 166.074 Sardegna 26.517 24.843 18.466 69.825 ITALIA 2.717.196 1.419.629 817.281 4.954.106 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio su dati Inps

STIMA UIL NUMERO DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE A ZERO ORE "COVID -19" AD APRILE 2020 (v.a.) REGIONI Ordinaria Fondi di Solidarietà Deroga Totale Piemonte 399.106 28.307 1.917 429.330 Valle d'Aosta 6.011 2.405 1.874 10.289 Lombardia 1.003.178 143.877 20.048 1167.104 Trentino A.A. 80.492 667 0 81.159 Veneto 583.891 60.951 67.755 712.597 Friuli V.G. 107.561 8.002 2.196 117.759 Liguria 70.153 19.080 4.930 94.163 E. Romagna 447.711 42.707 8.409 498.827 Toscana 249.415 40.599 20.301 310.315 Umbria 56.404 12.001 8.249 76.654 Marche 179.426 15.683 20.544 215.654 Lazio 211.536 27.826 44.072 283.433 Abruzzo 84.133 8.738 1.816 94.687 Molise 10.374 1.072 639 12.085 Campania 230.320 14.883 43.256 288.459 Puglia 194.113 23.435 11.778 229.327 Basilicata 24.927 2.032 2.824 29.783 Calabria 38.949 8.039 8.202 55.190 Sicilia 114.449 33.411 5.137 152.998 Sardegna 42.838 8.955 1.551 53.343 ITALIA 4.134.989 502.670 275.499 4.913.158 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio su dati Inps

STIMA UIL NUMERO DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE A ZERO ORE "COVID -19" A MAGGIO 2020 (v.a.) REGIONI Ordinaria Fondi di Solidarietà Deroga Totale Piemonte 156.801 179.401 86.965 423.166 Valle d'Aosta 3.754 6.407 2.462 12.623 Lombardia 304.552 605.990 332.881 1.243.423 Trentino A.A. 25.079 55.936 14 81.029 Veneto 153.539 281.070 104.969 539.578 Friuli V.G. 40.833 49.817 26.715 117.365 Liguria 26.584 43.448 19.647 89.678 E. Romagna 128.217 228.841 158.438 515.496 Toscana 84.025 165.065 92.614 341.704 Umbria 12.362 23.846 23.487 59.695 Marche 42.063 48.807 27.414 118.283 Lazio 76.005 255.195 138.987 470.187 Abruzzo 47.943 35.605 29.677 113.225 Molise 8.486 3.798 3.165 15.449 Campania 83.342 108.999 82.310 274.650 Puglia 35.426 95.585 77.787 208.797 Basilicata 29.103 10.402 8.584 48.089 Calabria 7.601 25.561 23.996 57.158 Sicilia 23.495 72.084 83.572 179.151 Sardegna 10.195 40.730 35.380 86.305 ITALIA 1.299.404 2.336.586 1.359.063 4.995.053 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio su dati Inps

NUMERO BENEFICIARI POTENZIALI IN CASSA INTEGRAZIONE "COVID -19" AD APRILE E MAGGIO 2020 (v.a.) REGIONI Ordinaria FIS Deroga Totale Piemonte 547.513 186.594 154.328 888.435 Valle d'Aosta 5.646 6.675 3.524 15.845 Lombardia 946661 669.511 247.268 1.863.440 Trentino A.A. 86.483 20.567 0 107.050 Veneto 545.991 263.104 126.896 935.991 Friuli Venezia Giulia 143.312 60.813 25.977 230.102 Liguria 70.836 61.605 60.801 193.242 Emilia Romagna 455.900 282.968 133.970 872.838 Toscana 253.806 181.464 106.481 541.751 Umbria 57.490 34.881 23.274 115.645 Marche 142.067 53.073 37.540 232.680 Lazio 214091 330.847 167.039 711.977 Abruzzo 118.982 44.085 29.104 192.171 Molise 18.164 5.175 5.018 28.357 Campania 250416 155.248 136.992 542.656 Puglia 150.098 112.800 83.713 346.611 Basilicata 40.597 10.716 11.822 63.135 Calabria 33.530 36.795 35.054 105.379 Sicilia 93.741 113.827 87.817 295.385 Sardegna 40.290 53.093 34.076 127.459 ITALIA 4.215.614 2.683.841 1.510.694 8.410.149 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio su dati Inps

SIMULAZIONI UIL SULLA PERDITA NETTA DELLA RETRIBUZIONE DI UN DIPENDENTE IN CASSA INTEGRAZIONE IN BASE AL REDDITO

Caso 1) Dipendente tempo pieno con reddito mensile lordo inferiore a € 2.159,48 con 2 mesi a zero ore in cassa integrazione (valori in euro)

Retribuzione lorda

Stipendio pieno senza cassa integrazione Stipendio con due mesi di cassa

integrazione a zero ore Annua Mensile Annua Mensile 21.700 1.808 20.361 1.697 Retribuzione netta 17.285 1.440 16.396 1.366 Differenza sul reddito netto -889 -74 Perdita netta per ogni mese di CIG -444 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio

Caso 2) Dipendente part-time con reddito mensile lordo inferiore a € 2.159,48 con 2 mesi a zero ore in cassa integrazione (valori in euro)

Retribuzione lorda

Stipendio pieno senza cassa integrazione Stipendio con due mesi di cassa

integrazione a zero ore Annua Mensile Annua Mensile 11.000 917 10.601 883 Retribuzione netta 10.005 834 9.715 810 Differenza sul reddito netto -290 -24 Perdita netta per ogni mese di CIG -145 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio

Caso 3) Dipendente tempo pieno con reddito mensile lordo superiore a € 2.159,48 con 2 mesi a zero ore in cassa integrazione (valori in euro)

Retribuzione lorda

Stipendio pieno senza cassa integrazione Stipendio con due mesi di cassa

integrazione a zero ore Annua Mensile Annua Mensile 31.490 2.624 29.078 2.423 Retribuzione netta 23.454 1.955 22.092 1.841 Differenza sul reddito netto -1.362 -114 Perdita netta per ogni mese di CIG -681 Elaborazione UIL Lavoro, Coesione e Territorio

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il Decreto Ministeriale che prevede un contributo a fondo perduto destinato ai Comuni con popolazione al di sotto dei 1000 abitanti per la realizzazione di interventi volti all'efficientamento dell'illuminazione pubblica, risparmio energetico degli edifici pubblici e interventi per la mobilità sostenibile.
Si tratta di 37 milioni di euro per l'anno 2020, per un importo di 19.330 euro per ciascun Comune.

I Comuni dovranno, pena la decadenza del contributo, avviare i lavori entro il 15 novembre 2020.
Come UIL Alessandria, lo stesso faranno gli altri territori, ci impegniamo a vigilare affinché i Comuni predispongano per tempo i progetti e spendano presto e bene le risorse.

Queste, infatti, sono un piccolo passo che contribuisce ad aumentare realmente gli investimenti pubblici contribuendo a una ripresa economica.

In allegato il Decreto e l'elenco dei piccoli comuni beneficiari in provincia di Alessandria.

 

Nella giornata del 7 luglio si è tenuto, nella sede della Giunta Regionale del Piemonte, un incontro promosso dal Presidente Alberto Cirio a seguito del comunicato stampa di CGIL CISL UIL del 1° luglio 2020. Erano presenti l'Assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, l'assessora Chiara Caucino, Cgil Cisl Uil Piemonte unitamente alle rappresentanze dei Sindacati dei Pensionati e delle Categorie che operano nei settori sanitario e socio sanitario.

La discussione si è articolata attraverso la proposta di CGIL CISL UIL di costruire un protocollo di relazioni sindacali volto a definire un metodo di lavoro basato sul riconoscimento reciproco delle parti attraverso una costante informazione delle decisioni del Governo Regionale sui temi della Sanità e socio sanitario assistenziale ed un costante confronto sui relativi temi di programmazione sanitaria socio sanitaria assistenziale con particolare attenzione alla medicina territoriale, alla rete ospedaliera, al modello di RSA, al tema disabilità e psichiatria.

Il presidente Cirio nel suo intervento ha dichiarato fondamentale il ruolo negoziale delle organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL nel processo di costruzione delle scelte strategiche, in particolare sulla sanità che di fatto risulta ad oggi l'unica con risorse dedicate dal Governo attraverso il riparto indicato dal Decreto Rilancio, con l'augurio di ulteriore risorse che provengono dall'utilizzo, al fine di poter prevedere a Bilancio ulteriori 2 miliardi e 600 milioni di euro. A conclusione si è stabilito un ulteriore incontro da tenersi giovedì 23 luglio con gli Assessori Icardi e Caucino per giungere alla sottoscrizione di un Protocollo di intesa su cui prefigurare il percorso costruito da metodo, obiettivi e tempi. Contestualmente l'Assessore Icardi si è impegnato di illustrare gli atti adottati nel recente passato al fine di aprire un confronto su programma revisione rete ospedaliera e territoriale

CGL Piemonte CISL Piemonte UIL Piemonte

Da settimane CGIL, CISL e UIL chiediamo l'apertura di un confronto con Assodelivery sul tema delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del Covid-19. Finora l'associazione che rappresenta le principali aziende del food delivery non ha ritenuto utile nemmeno un cenno di risposta.

Un atteggiamento sbagliato, quello di Assodelivery, specie in un settore in cui vediamo crescere il rischio di comportamenti al limite della legalità e in cui le condizioni di lavoro sono molto lontane dall'essere dignitose. E questo è ancora più paradossale per un servizio che è stato considerato essenziale nella pandemia.

Leggiamo sul Corriere Economia un'interessante intervista della vicepresidente della Associazione, general manager di Glovo, che apre anche alla possibilità di addivenire ad un accordo per riconoscere alcuni diritti.

E' quello che il sindacato chiede da sempre per questi lavoratori: dare loro dignità e diritti, partendo dalle reali condizioni di svolgimento della prestazione lavorativa e dalle tante sentenze e pronunciamenti che si stanno susseguendo in questi mesi che contestano la natura autonoma di questi lavoratori, indicando la etero organizzazione come condizione prevalente.

Ricordiamo che il "decreto riders" approvato lo scorso novembre stabilisce alcuni diritti di base, ma poi affida esplicitamente gli aspetti retributivi alla contrattazione collettiva, contrattazione che dovrà intervenire entro 12 mesi e che potrà anche regolamentare ferie, malattia, trasparenza degli algoritmi, diritto alla disconnessione, alla privacy, all'associazione sindacale, insieme a tutte le altre protezioni che solo un vero contratto può riconoscere.

Si apra, quindi, immediatamente un confronto finalizzato a negoziare con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale diritti e tutele per i lavoratori. E' questo il miglior segnale da mandare ai rider impegnati in attività essenziali sottraendoli da condizioni di ingiustificato e inaccettabile sfruttamento.

Le scriventi OO.SS. Femca Cisl, Uiltec Uil chiedono un incontro urgente per confrontarsi in merito alla situazione che coinvolge lo stabilimento Solvay di Spinetta M.go (AL), riferita alla produzione di C604 e alla richiesta di ampliamento della stessa. Lo stabilimento occupa circa 600 dipendenti oltre all'indotto, ed è di particolare importanza per la provincia di Alessandria. Quanto sta accadendo rischia di modificare le scelte Industriali che il gruppo Solvay può assumere nei confronti del sito e del gruppo stesso a livello Nazionale.

Abbiamo necessità di un vostro coinvolgimento per fare chiarezza in merito al fine di garantire l'occupazione del territorio nel rispetto delle norme, dell'impatto ambientale e della sicurezza.

Le 00.SS. Femca CISL e Uiltec UIL Alessandria

Premessa con avviso per le GPS: in previsione delle prossimo bando graduatorie provinciali, vengo a dirvi che faro' consulenze per le compilazioni nelle sedi della provincia come ben sapete nelle ore del pomeriggio dalle 15,00 in poi. sedi di casale -lunedi; tortona-Martedi; acqui t - mercoledi;novi l - giovedi; alessandria - venerdi.

Purtroppo dovremo ottimizzare i tempi delle consulenze per evitare lunghe attese (colpa dei tempi ristrettissimi), QUINDI vi prego di venire forniti/te di dati elencati dei documenti di titoli di studio e di servizio.grazie per la VS attenzione.

Le GPS: graduatorie provinciali per le supplenze

Verranno costituite per il biennio 2020/2021 e 2021/2022, le graduatorie provinciali per le supplenze e le graduatorie di istituto su posto comune e di sostegno, utili per l'attribuzione degli incarichi a tempo determinato del personale docente nelle istituzioni scolastiche statali, su posto comune e di sostegno.

specificamente:

1.   a) supplenze annuali;

2.   b) supplenze temporanee sino al termine delle attività didattiche;

3.   c) supplenze temporanee.

Per il conferimento delle supplenze annuali e fino al termine delle attività didattiche, saranno utilizzate in via prioritaria le graduatorie ad esaurimento e, in caso di loro esaurimento o incapienza, in subordine, si utilizzeranno le GPS.

In caso di esaurimento o incapienza delle GPS, saranno utilizzate le graduatorie di istituto

Per le supplenze temporanee si utilizzeranno le graduatorie di istituto.

L'individuazione del destinatario della supplenza è operata dal dirigente dell'amministrazione scolastica territorialmente competente nel caso di utilizzazione delle GAE e delle GPS e dal dirigente scolastico nel caso di utilizzazione delle graduatorie di istituto

Le nuove Graduatorie provinciali in ciascuna provincia

I docenti già inseriti nelle GAE potranno chiedere l'inserimento nelle GPS di prima e seconda fascia, in una provincia anche diversa dalla quella in cui sono inseriti in GAE o da quella in cui risultano inseriti nella prima fascia graduatorie di istituto il triennio 2019-2022.

Le GPS di scuola dell'infanzia e primaria

Per la scuola dell'infanzia e primaria le GPS saranno suddivise in due fasce:

– la prima costituita dai docenti in possesso dello specifico titolo di abilitazione;

– la seconda fascia è costituita dagli studenti che, nell'anno accademico 2019/2020, risultato iscritti al terzo, quarto o al quinto anno del corso di laurea in Scienze della Formazione primaria, avendo acquisito, rispettivamente, almeno 150, 200 e 250 CFU entro il termine di presentazione dell'istanza.

Le GPS di scuola secondaria

Le GPS per la scuola secondaria di primo e secondo grado, distinte per classi di concorso, saranno suddivise in due fasce:

– la prima costituita dai docenti abilitati;

– la seconda costituita dai docenti in possesso di uno dei seguenti requisiti:

1) per le classi di concorso di cui alla tabella A dell'Ordinamento classi di concorso, è richiesto il possesso del titolo di studio previsto per l'accesso alla specifica classe di concorso, congiunto alternativamente

1.    a) al possesso dei 24 CFU

oppure, in alternativa

1.    b) al possesso di abilitazione specifica su altra classe di concorso o altro grado

oppure, in alternativa

1.    c) precedente inserimento nella terza fascia delle graduatorie di istituto per la specifica classe di concorso.

2) per le classi di concorso di cui alla tabella B dell'Ordinamento classi di concorso (posti di ITP), è richiesto il possesso del titolo di studio previsto per l'accesso alla specifica classe di concorso, congiunto alternativamente

1.    a) al possesso dei 24 CFU

oppure, in alternativa

1.    b) al possesso di abilitazione specifica su altra classe di concorso o altro grado

oppure, in alternativa

1.    c) al precedente inserimento nella terza fascia delle graduatorie di istituto per la specifica classe di concorso.

Le Graduatorie provinciali per i posti di sostegno

Le GPS relative ai posti di sostegno, distinte per i relativi gradi di istruzione, saranno suddivise in due fasce:

a) la prima è costituita dai docenti in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno;

b) la seconda è costituita dai docenti, privi del titolo di specializzazione, che entro l'anno scolastico 2019/2020 abbiano maturato tre anni di servizio su posto di sostegno nel relativo grado e che siano in possesso: per la scuola dell'infanzia e primaria, del relativo titolo di abilitazione o del titolo di accesso alle GPS di seconda fascia; per la scuola secondaria, dell'abilitazione o del titolo di accesso alle GPS di seconda fascia del relativo grado.

Le domande di inserimento

Gli aspiranti presenteranno la domanda di inserimento, a pena di esclusione, in un'unica provincia, per una o più delle GPS per le quali abbiano i requisiti previsti, mediante la procedura on line che verrà appositamente attivata dal Ministero.

Gli uffici scolastici provinciali, acquisite le domande al sistema, procederanno alla valutazione dei titoli dichiarati in domanda, anche attraverso l'aiuto delle scuole che verranno appositamente delegate per lo svolgimento dell'attività di valutazione.

Le Graduatorie di istituto

I docenti che aspirano al conferimento di supplenze temporanee, potranno presentare domanda per l'inserimento nelle graduatorie di istituto, contestualmente alla domanda di inclusione nelle GPS, indicando sino a 20 istituzioni scolastiche nella medesima provincia scelta per l'inserimento nella GPS.

Le graduatorie di istituto resteranno articolate in tre fasce:

1.    a) la prima fascia resta costituita con i soggetti inclusi anche nelle Gae;

2.    b) la seconda fascia sarà costituita dai docenti inclusi nelle GPS di prima fascia che presenteranno il modello di scelta delle sedi per la II fascia delle graduatorie di istituto contestualmente alla domanda di inserimento nelle GPS;

3.    c) la terza fascia sarà costituita dai docenti inclusi nelle GPS di seconda fascia che presenteranno il modello di scelta delle sedi per la III fascia delle graduatorie di istituto contestualmente alla domanda di inserimento nelle GPS.

Per gli aspiranti all'inclusione nelle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia, i punteggi, le posizioni e le eventuali precedenze saranno determinati sulla base dei dati presentati attraverso le procedure informatizzate per l'inclusione nelle GPS.

Per l'anno scolastico 2019/2020, come già previsto negli anni scorsi, il personale della scuola con contratto in scadenza che presenterà all'INPS la domanda di Nuova Assicurazione sociale per l'impiego (NASPI) non dovrà rilasciare la Dichiarazione di immediata disponibilità (DID) presso il Centro per l'impiego.

L'art 21 del d.lgs 150/15 prevede, infatti, che la domanda di Naspi presentata dall'interessato all'INPS equivale alla Dichiarazione di immediata disponibilità (DID). La domanda di Naspi può essere inviata telematicamente all'INPS, direttamente tramite il sito INPS o con l'ausilio di un Patronato. Con il DL n.18/20 convertito in L.n. 27/20, per gli eventi di cessazione involontaria dall'attività lavorativa verificatisi dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, i termini di presentazione della domanda sono stati ampliati da sessantotto a centoventotto giorni.

Per la sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato (PSP) previsto dall'art. 20 del d.lgs 150/15, il personale precario che presenterà domanda di Naspi, in caso di mancata assunzione all'avvio del nuovo anno scolastico, potrà attivarsi autonomamente presso il CPI di domicilio, indicativamente entro il 15 ottobre p.v. al fine di concordare tempi e modalità per confermare lo stato di disoccupazione e sottoscrivere il PSP.

La presente comunicazione è pubblicata sul sito internet dell'Agenzia Piemonte Lavoro.

Mercoledì' 8 luglio 2020, dalle 10.00 alle 12.00 Torino Piazza Castello a Torino, le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici insieme a Fim-Fiom-Uilm di Torino, dopo l'iniziativa di due giorni svolta nel mese di febbraio in piazza Castello e organizzata nell'ambito della Vertenza Torino, torneranno nella stessa piazza mercoledì 8 luglio per mettere nuovamente al centro la crisi economica della città, che con la vicenda del Covid-19, si è aggravata ulteriormente. Diventa quindi ancora più urgente intervenire con un'idea precisa di rilancio industriale del nostro territorio.

AMMORTIZZATORI SOCIALI

SVILUPPO FILIERA AUTOMOTIVE

INFRASTRUTTURE E SOVRASTRUTTURE

FORMAZIONE RIQUALIFICAZIONE

NUOVI MODELLI AUTO

SVILUPPO SETTORE AEROSPAZIO

NESSUNO SI SALVA DA SOLO! INSIEME TORNIAMO IN PIAZZA PER IL LAVORO E L'OCCUPAZIONE #VERTENZATORINO

Dato che non è possibile fare assembramenti saranno ovviamente rispettate le distanze ma, per simboleggiare la vicinanza tra le persone, il concetto che siamo tutte e tutti insieme ad affrontare la crisi, che non si è da soli, che le varie vertenze aperte e quelle che si apriranno in autunno verranno affrontate collettivamente, si faranno passare dei fili colorati che si intrecceranno tra di loro proprio per indicare che siamo legati tutti da uno stesso filo e che le soluzioni bisogna ricercarle a livello complessivo

Sempre con voi

UIL Alessandria

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