Super User

Super User

Un genitore lavoratore dipendente può svolgere il lavoro in modalità agile per tutto o parte del periodo corrispondente alla durata della quarantena del figlio convivente, minore di quattordici anni, disposta dalla ASL territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all'interno della scuola.

Lo prevede il Decreto-legge n. 111/2020 (vigente al 9 settembre 2020).

Qualora la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile uno dei genitori, alternativamente all'altro, può astenersi dal lavoro per tutto o parte del periodo corrispondente alla durata della quarantena del figlio. Per tali periodi è riconosciuta, in luogo della retribuzione, un'indennità pari al 50 per cento della retribuzione stessa, coperta da contribuzione figurativa.

Per i giorni in cui un genitore svolge, anche ad altro titolo, l'attività in modalità agile o comunque non svolge alcuna attività, l'altro genitore non può chiedere di fruire di alcune delle predette misure. Il beneficio può essere riconosciuto per periodi in ogni caso compresi entro il 31 dicembre 2020.

L'INPS provvede al monitoraggio del limite di spesa (di 50 milioni di euro per l'anno 2020). Qualora dal predetto monitoraggio emerga che è stato raggiunto anche in via prospettica il limite di spesa, l'Istituto non prende in considerazione ulteriori domande.

Con la circolare n. 1588 dell'11/09/2020 il Ministero interviene con gli ennesimi chiarimenti sulla valutazione dei titoli e dei servizi delle GPS nonché sui tempi e le modalità di produzione delle relative graduatorie.

Il ministero ricorda ai dirigenti che le attività di controllo devono essere avviate immediatamente e che gli esiti saranno registrati al sistema informativo a partire dal 21 settembre 2020, data nella quale saranno rilasciate le relative funzioni a cura del gestore del sistema, unitamente al relativo manuale utente.

Restano inoltre in capo al Dirigente scolastico dell'istituzione scolastica di valutazione gli eventuali esposti all'autorità giudiziaria relativi alle "dichiarazioni mendaci" di cui all'articolo 76 del DPR 445/2000.

Infine, che è già possibile utilizzare la funzione di produzione delle graduatorie di istituto che rimarrà sempre disponibile, H24, per tutto il mese di settembre.

Tali graduatorie dovranno essere prodotte per le Istituzioni Scolastiche per consentirne la pubblicazione entro il giorno 12 settembre 2020 e l'avvio immediato, nei limiti stabiliti dalla normativa ed in coerenza con le disposizioni impartite dagli Uffici, delle attività di convocazione.

In ultimo, il ministero ricorda, ad ogni buon conto, che l'attribuzione delle supplenze per l'anno scolastico 2020/21 sarà disposta dalle graduatorie provinciali e di istituto costituite in attuazione dell'OM 60/2020. Le graduatorie di istituto vigenti per il triennio 2017/2018, 2018/2019, 2019/20, ad eccezione della prima fascia, sono ovviamente caducate e inattingibili.

Ciò anche in contrasto con alcune iniziative estemporanee ma di buon senso, di alcuni Ambiti territoriali.

Titolo di accesso

La prima raccomandazione è per il titolo di accesso.

L'istituzione scolastica avrà cura di verificare ulteriormente e immediatamente la corrispondenza del titolo dichiarato con quanto previsto al punto A delle tabelle allegate all'OM 60/2020 relativamente alle diverse graduatorie e con l'ordinamento vigente delle classi di concorso.

▪ I fasce (gli abilitati o specializzati):

Andrà ulteriormente verificato che gli aspiranti abbiano inserito il titolo di abilitazione o il titolo di specializzazione sul sostegno previsto dalla normativa vigente.

▪ II fasce (accesso con il solo titolo di accesso)

Va ulteriormente verificata la correttezza del titolo di studio e la sua completezza, con riferimento ai casi di conseguimento dei crediti formativi previsti per la relativa classe di concorso e dei titoli di cui all'articolo 5, comma 1, lettera b), del D.lgs 59/17 (24 CFU).

Su questo punto la UIL scuola aveva prontamente segnalato come nella procedura online, tra le tante cose, mancasse anche lo spazio dedicato in cui il docente doveva dichiarare l'Ente di rilascio dei titoli relativi ai 24 CFU, dal momento che nella quasi totalità dei casi si tratta di istituti che non hanno nulla a che fare con l'Università in cui si è conseguita la laurea o comunque il titolo di studio. Tale controllo, che poteva avvenire in modo più snello da parte della scuola, conoscendo in anticipo questi dati, è quello che invece creerà più ritardi nella convalida del titolo.

▪ II fascia sostegno

Per le quali il requisito di accesso è aver svolto almeno tre anni di servizio sul sostegno sullo specifico grado: la mancanza del requisito determina il depennamento dalla relativa graduatoria.

Nel caso di titoli di accesso non validi, il DS non sottoscrive il contratto ovvero lo rescinde e ne dà immediata comunicazione all'Ambito territoriale per il seguito di competenza.

Questo è il punto che creerà più confusione, soprattutto nei casi di rescissione dei contratti in corso che non garantiranno un avvio regolare delle supplenze.

Altro titolo

La procedura informatica ha automaticamente decurtato il punteggio nel caso di titolo di accesso contemporaneamente dichiarato quale titolo aggiuntivo, tenendo conto della data di conseguimento. Il Ministero rammenta che i titoli possono essere dichiarati soltanto una volta per ciascuna graduatoria. Eventuali punteggi attribuiti con diversa valutazione da parte dell'ufficio operante, devono essere decurtati in fase di convalida.

Laura triennale/diploma I livello

La laurea triennale o il diploma accademico di I livello sono valutabili solo quando non costituiscono presupposto per il conseguimento del titolo di accesso. Nella fase di valutazione non è stato possibile procedere alla loro esclusione automatica: nella fase di convalida l'aspirante dovrà dimostrare la veridicità della dichiarazione circa la non propedeuticità del titolo. Il ministero ricorda che detto titolo NON costituisce titolo di accesso a nessuna classe di concorso.

Diploma ITS

Relativamente al diploma di Istituto Tecnico Superiore, va verificato il possesso del titolo rilasciato da uno degli Istituti presenti al link http://www.indire.it/progetto/its-istituti-tecnici-superiori/. Tale verifica è stata indicata anche in fase di valutazione, tuttavia quanto dichiarato dagli aspiranti richiede un preciso controllo, per evitare ad esempio la valutazione del diploma di istruzione secondaria superiore.

Assegni di ricerca

Relativamente all'assegno di ricerca il ministero raccomanda di verificare le dichiarazioni. E ricorda che sono valutabili solo le tipologie previste dalla tabella A, e dunque "Attività di ricerca scientifica sulla base di assegni ai sensi dell'articolo 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, ovvero dell'articolo 1, comma 14; della legge 4 novembre 2005, n. 230, ovvero dell'articolo 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240" ed è valutabile, come previsto dall'OM e come più volte precisato, il singolo bando vinto, non le annualità di durata o il numero dei singoli assegni.

In merito alla valutazione delle "Attività di ricerca scientifica" sulla base di assegni, la UIL scuola aveva chiesto che venissero considerati in tale valutazione, anche le attività didattica integrative e di ricerca scientifica che includono il Tutorato, la Ricerca scientifica tramite borse di ricerca, la docenza universitaria, proprio ai sensi dell'art. 1, comma 14 L. 230/2005. A parere della UIL scuola non possono essere infatti valutati solo gli assegni di ricerca ed escludere le attività di ricerca e di didattica integrativa.

Diploma di specializzazione

Il ministero raccomanda di verificare la durata pluriennale dei diplomi di specializzazione dichiarati.

Specializzazione sostegno: in particolare raccomanda di verificare, nell'ambito delle dichiarazioni "altri titoli", che l'aspirante sia effettivamente in possesso di specifica specializzazione per il sostegno conseguente alla frequenza di specifica procedura. Non costituiscono infatti titoli di specializzazione master o corsi di aggiornamento variamente denominati relativi ad alunni con disabilità, Bes, DSA etc.

Certificazioni linguistiche

Il ministero raccomanda di verificare il rilascio di tali certificazioni da parte degli enti certificatori riconosciuti dall'Amministrazione e reperibili al link https://www.miur.gov.it/enti-certificatori- lingue-straniere.

Titoli artistici

Il ministero ricorda che va effettuato un controllo accurato sul conseguimento dei titoli di cui ai punti 20, 21, 22, 24, 25, 26 della sezione B, Titoli artistici per le GPS della scuola secondaria di I e II grado.

Titoli di servizio

I servizi svolti presso le istituzioni scolastiche statali sono stati caricati a sistema e richiamati dall'aspirante. Gli altri servizi, non derivanti dal SIDI, devono essere puntualmente verificati.

La circolare non è altro che l'ammissione di responsabilità relativa al fallimento dell'operazione della trasformazione delle graduatorie in GPS.

Sono le raccomandazioni nonché l'individuazione degli errori, non sappiamo se sono quelli definiti dal MI come "errori macroscopici", ovvero la molteplicità di quelli magari microscopici che gli uffici ministeriali e le scuole polo non sono in grado di modificare.

Insomma le graduatorie pazze ci sono e vanno modificate: occorre evitare i ricorsi.

Chi ci pensa? Be' le scuole, i dirigenti scolastici: ancora una volta si scaricano competenze improprie alle scuole che avrebbero dovuto avere il lavoro finito.

La rivoluzione digitale annunciata dal ministro, come era prevedibile, è naufragata e non c'è altra soluzione che aumentare il lavoro delle segreterie, peraltro sguarnite di personale a partire dai DSGA che il ministero si è ostinato ad ignorare.

Le procedure e le responsabilità dei dirigenti scolastici, sono ancora una volta aumentate, si passa dalle molestie burocratiche al decentramento di competenze ministeriali fingendo di non sapere che non ci sono le condizioni per fare ciò che la circolare chiede.

Ecco un'altra delle perle di questo ministero: si ricorre alle scuole come ultima trincea per regolarizzare progetti irrealizzabili per la mancanza dei presupposti della sua realizzazione.

Ora invece di prenderne atto ed assumersi le proprie responsabilità il MI delega la verifica e la regolarizzazione dei contratti a tempo determinato.

Un'azione disperata che a nostro parere non potrà eliminare i tanti contenziosi che si determineranno.

Insomma, cosa dovremo ancora vedere perché qualcuno intervenga?

 

A pochi giorni dalla riapertura delle scuole, è stata emanata l'Ordinanza Regionale riguardo alla questione di un ulteriore accertamento in Piemonte sullo stato febbrile o meno degli allievi.

Dopo la vicenda dei termoscanner, il Presidente Cirio per cercare convintamente di vincere la sua personale battaglia contro la febbre... "dribbla l'ostacolo" senza ancora una volta prefigurare soluzioni operative praticabili. Ma, anziché andare in rete, butta la palla in tribuna.

Solo con una metafora calcistica riusciamo a definire la decisione del Presidente Cirio che ORDINA alle scuole di controllare l'autocertificazione OBBLIGATORIA per le famiglie in mancanza della quale l'allievo, prima di essere ammesso in classe deve essere sottoposto a controllo. Questo mentre già c'è, per il Piemonte come per tutta l'Italia, una regolamentazione già stabilita con indicazioni nazionali.

Pensavamo di avere chiarito le nostre argomentazioni sul tema del termoscanner, riproviamo a sintetizzare con uno slogan: "bella idea ma non ci sono le condizioni", non c'è abbastanza personale, si rallentano gli ingressi, si creano ulteriori condizioni di contagio. Abbiamo anche affermato che se il Presidente ci avesse dato personale specificamente formato e risorse di supporto, le scuole ne avrebbero avuto un giovamento.

In Piemonte accade invece che, anziché comprendere (eppure è stato illustrato all' Assessore all'Istruzione) che i Dirigenti e il personale del sistema di Istruzione e Formazione della nostra regione stanno lavorando da mesi ai protocolli e alla formazione, stilando registri, predisponendo incarichi, misurando spazi, valutando rischi, studiando opzioni; che invece di percepire che il primo giorno di scuola dovrà essere una festa, un ritorno alla normalità, una ripartenza; che invece di ragionare sugli aspetti educativi e formativi e sulle strategie che gli insegnanti e in generale il personale del settore dovranno mettere in campo per recuperare la dimensione educativa, affettiva e relazionale, il

Presidente mette un carico pesante sulle scuole ma anche sulle famiglie, dimenticando che al centro ci sono le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi che non possono vivere la scuola con le regole di un ospedale da campo.

Ogni mattina dopo la rilevazione della temperatura le famiglie dovranno scrivere un'autocertificazione su modulo o su diario. Ogni mattina in classe l'allievo che ne è privo lo risulta di fronte a tutti i compagni e ...bella dimenticanza quella fatta da mamma e papà! Ogni mattina in ogni classe il tempo scuola, tanto prezioso e tanto perduto durante il lockdown, sarà dedicato a quest'appello?

Oppure un "superbidello" ogni mattina raccoglie le autocertificazioni e in alternativa misura la temperatura: 1200 alunni per 7 secondi ciascuno.... tempo stimato 2 ore e 55 minuti per ogni mattina.

Un eccellente inizio delle lezioni!

Auspichiamo allora che la frase del preambolo "PRESO ATTO che gli sforzi che vengono messi in campo dalle istituzioni scolastiche e dal sistema sanitario regionale rischiano di non sortire i risultati attesi in assenza di un nuovo patto di corresponsabilità educativa che preveda la collaborazione attiva fra scuola e famiglie " sia considerata con attenzione affinché non sfugga il fatto che le scuole hanno adottato e stanno condividendo con le famiglie i nuovi patti di corresponsabilità.

In presenza del patto le misure diventano un ulteriore atto di forza e un ostacolo per tutti.

Caricare le famiglie e la scuola di oneri non necessari e che minano il buon funzionamento della macchina organizzativa e la serenità della comunità scolastica, non superando il rischio di contagio è una strada da non percorrere e che non aiuta la scuola del Piemonte.

Presidente è il caso che ci ripensi, le imposizioni non hanno mai portato a nulla di buono, provi a guardare al futuro e magari a traguardarlo.

 

Torino, 10/9/2020

FLC CGIL - Piemonte CISL SCUOLA - Piemonte UIL SCUOLA - Piemonte

Luisa Limone        Maria Grazia          Penna Diego Meli

"Nella conversione in legge del Decreto Semplificazioni, il Senato ha migliorato diverse norme rafforzando tutele e diritti secondo quanto richiesto dai lavoratori del settore". Così i segretari generali di FenealUil, Filca-Cisl Fillea-Cgil, Vito Panzarella, Franco Turri e Alessandro Genovesi commentano le correzioni apportate al Decreto Semplificazioni, ora in discussione alla Camera. "Chiediamo quindi alla Camera dei Deputati di confermare le positive modifiche apportate dal Senato. Sono stati infatti introdotti importanti elementi di trasparenza e rotazione nelle procedure negoziate previste dal decreto, riducendo la possibilità di affidamento diretto per gli appalti di progettazione. E' stato reintrodotto l'obbligo di ricorrere all'offerta economicamente più vantaggiosa per gli appalti ad alta intensità di manodopera con relativa clausola sociale, recuperando una criticità del vecchio decreto "sblocca cantieri", ma soprattutto ai commissari straordinari che verranno nominati, già vincolati dal rispetto degli articoli 30, 34, 42 del Codice Appalti nonché dalle norme sul sub appalto, si impone anche l'obbligo di confrontarsi con le organizzazioni sindacali prima dell'avvio degli interventi, garantendo così – insieme al rafforzamento dei protocolli di legalità – quel sistema di relazioni industriali in grado di garantire cantieri veloci, ma in sicurezza e nel pieno rispetto dei contratti collettivi di lavoro".

"Infine – continuano Panzarella, Turri e Genovesi – con il nuovo comma 10-bis all'articolo 8 si generalizza la congruità come elemento aggiuntivo al DURC, cioè uno dei principali strumenti per combattere lavoro nero ed irregolare tanto negli appalti pubblici che nell'edilizia privata. Dopo l'approvazione definitiva della legge di conversione, chiediamo al ministero del Lavoro di procedere celermente a disciplinare le modalità operative sulla verifica di congruità dell'incidenza di manodopera relativa allo specifico intervento. Un risultato importante del sindacato, dei lavoratori e di tutte le imprese serie ed oneste che subiscono la concorrenza sleale di chi non rispetta leggi e contratti collettivi". "Nell'esprimere quindi un giudizio positivo e nel dare atto alla maggioranza parlamentare di aver sostenuto le ragioni di Feneal, Filca, Fillea, ringraziamo tutti quelli che hanno sostenuto le nostre tesi, invitandoli a migliorare ulteriormente il settore con l'introduzione della Patente a punti, per contrastare gli infortuni sul lavoro, con il rafforzamento dei servizi ispettivi, con la qualificazione delle imprese e la lotta contro il dumping contrattuale chiedendo, anche attraverso la previsione di un obbligo contrattuale e normativo, l'applicazione del Ccnl più attinente alla reale attività di impresa e al luogo dove essa si svolge. Abbiamo avuto la conferma di quello che abbiamo sempre sostenuto: si possono accelerare le opere pubbliche e si possono spendere bene e velocemente le risorse necessarie alla ripartenza del Paese, tenendo insieme tutele e diritti, anzi estendendoli".

"Chi pensava che le tre settimane di blocco, tuttora in corso, fossero un'azione dimostrativa destinata a concludersi dovrà ricredersi con le decisioni assunte ieri all'unanimità dalle strutture nazionali e territoriali di Fai-Flai-Uila. Questa la dichiarazione del segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza. L'azione di protesta sindacale proseguirà ed è destinata ad intensificarsi nei confronti di tutte quelle aziende che non applicano il contratto sottoscritto lo scorso 31 luglio".

Così il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza commenta le decisioni assunte da Fai-Flai-Uila per ottenere l'applicazione a tutti i settori dell'accordo di rinnovo del CCNL, che prevedono: la proroga per ulteriori quattro settimane, a partire dal prossimo 14 settembre, del blocco delle flessibilità, degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive; la proclamazione di quattro ore di sciopero, da svolgersi a inizio e/o fine turno, per il prossimo 9 ottobre con modalità che saranno decise nei territori e l'avvio di una campagna di informazione e sensibilizzazione sui social.

"Un'altra illusione che va sfatata è che si possa riaprire la trattativa sul contratto nazionale di lavoro degli alimentaristi che, al contrario, si è chiusa il 31 luglio e non sarà mai più riaperta. È bene che tutti gli attori ne siano consapevoli nell'assumere le decisioni conseguenti" prosegue Mantegazza che aggiunge: "nelle prossime settimane il sindacato si appresta a presentare le piattaforme per il rinnovo dei contratti di secondo livello in tutte le aziende che non hanno sottoscritto l'accordo del 31 luglio perché il blocco del salario per obiettivi 2021-2022 stabilito nell'accordo di rinnovo vale solo per le aziende che lo applicano".

"Se non partiamo dal rinnovo dei contratti, non possiamo fare passi avanti: è un elemento discriminante". È netta la posizione del Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al tavolo del confronto tra i Sindacati e Confindustria che, proprio oggi, ha preso il via nelle sede dell'Associazione degli imprenditori. "Nessuno disconosce il Patto per la Fabbrica - ha proseguito Bombardieri - che resta un punto di riferimento, ma è bene ricordare che i contratti li sottoscrivono le categorie. Che cosa intendeva il Presidente Bonomi quando ha proposto una rivoluzione nei contratti? La storia insegna che quando la rivoluzione la fanno i potenti, si chiama dittatura. La rivoluzione in questo Paese la si fa ridando potere d'acquisto ai lavoratori e rinnovando i contratti. Se questo non avvenisse, la rivoluzione la faremo andando in tutti i luoghi di lavoro a spiegare quello che succede.

Così come vorremmo parlare di innovazione, ricerca, produttività, ma fino a quando non si sottoscrivono i contratti, è difficile procedere su questi temi. Peraltro, quando facciamo le assemblee nelle fabbriche - ha sottolineato, poi, Bombardieri - sento che i lavoratori parlano della "mia azienda": le aziende, dunque, non sono dei "padroni" ma dei lavoratori, che per farle vivere ci mettono sudore, sangue e, drammaticamente, a volte, anche la loro stessa vita. Ecco perché i contratti devono essere rinnovati.

C'è una notizia positiva - ha precisato il leader della Uil - la mobilitazione dei lavoratori e la determinazione del Sindacato ha prodotto un primo risultato: il Presidente Bonomi ha dichiarato che si impegnerà per far chiudere il contratto della sanità privata. Resta, però, quello del settore alimentare, firmato solo da alcune Associazioni datoriali, e tutti gli altri scaduti o in scadenza. Speriamo che questi ostacoli vengano superati - ha concluso Bombardieri - per proseguire il complessivo confronto interconfederale e per sottoscrivere tutti i contratti".

A partire da lunedì 7 settembre fino al 31 dicembre 2020 i lavoratori impiegati nel terziario e nel turismo, settori particolarmente colpiti dall'emergenza Covid–19, possono richiedere un sostegno economico.

L'importo del bonus per i lavoratori è di 300 euro una tantum.

La UILTUCS di Alessandria è a disposizione di tutti gli iscritti al numero fisso 0131/287737 per la compilazione, la verifica e la spedizione delle domande.

Chi può richiedere il contributo economico EMERGENZA COVID – 19?

Possono compilare e inoltrare la domanda di richiesta bonus i lavoratori dei settori citati (le cui aziende applicano i contratti sottoscritti da UILTUCS - FILCAMS e FISASCAT con Confcommercio, Federalberghi, Faia e Fipe) che hanno accusato gravi conseguenze a seguito dell'emergenza sanitaria e che hanno usufruito di Assegno ordinario riconosciuto dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS), della CIGO o CIG in Deroga connesse all'emergenza Covid -19 (periodo 23 febbraio – 31 dicembre 2020), di aver avuto esigenze di conciliazione vita privata-lavoro con richiesta di congedi parentali/sostegno alla genitorialità.

Richiedere il bonus è molto semplice, basta allegare alla comunicazione da inoltrare:

1) copia del documento d'identità in corso di validità 

2) busta paga risalente al periodo di cassintegrazione/FIS

3) compilare la domanda in allegato scegliendo solo il modulo del settore di riferimento (Turismo o Commercio, vedi nome file allegato) inviando tutto ai recapiti dell'Ente bilaterale di Alessandria con queste modalità:

-        via fax al numero unico degli Enti Bilaterali 0131 41387

-        via PEC all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per i lavoratori dei turismo o via PEC all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per i lavoratori del commercio (La pec del mittente dovrà essere corrispondente al nome del richiedente altrimenti l'invio deve avvenire tramite le organizzazioni sindacali di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UilTucs-Uil che invieranno la PEC per conto del richiedente)

-         Via e-mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (La mail del mittente dovrà essere corrispondente al nome del richiedente).

L'oggetto della mail deve essere: Richiesta contributi straordinari per emergenza COVID -19 - LAVORATORI

A partire da lunedì 7 settembre fino al 31 dicembre 2020 i lavoratori impiegati nel terziario e nel turismo, settori particolarmente colpiti dall'emergenza Covid–19, possono richiedere un sostegno economico.

L'importo del bonus per i lavoratori è di 300 euro una tantum.

La UILTUCS di Alessandria è a disposizione di tutti gli iscritti al numero fisso 0131/287737 per la compilazione, la verifica e la spedizione delle domande.

Chi può richiedere il contributo economico EMERGENZA COVID – 19?

Possono compilare e inoltrare la domanda di richiesta bonus i lavoratori dei settori citati (le cui aziende applicano i contratti sottoscritti da UILTUCS - FILCAMS e FISASCAT con Confcommercio, Federalberghi, Faia e Fipe) che hanno accusato gravi conseguenze a seguito dell'emergenza sanitaria e che hanno usufruito di Assegno ordinario riconosciuto dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS), della CIGO o CIG in Deroga connesse all'emergenza Covid -19 (periodo 23 febbraio – 31 dicembre 2020), di aver avuto esigenze di conciliazione vita privata-lavoro con richiesta di congedi parentali/sostegno alla genitorialità.

Richiedere il bonus è molto semplice, basta allegare alla comunicazione:

1) copia del documento d'identità in corso di validità

2) busta paga risalente al periodo di cassintegrazione/FIS

3) compilare la domanda in allegato, scegliendo solo il modulo del settore di riferimento (Turismo o Commercio) inviando tutto ai recapiti dell'ente bilaterale di Alessandria con queste modalità:

-        via fax al numero unico degli Enti Bilaterali 0131 41387

-        via PEC all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per i lavoratori dei turismo (La pec del mittente dovrà essere corrispondente al nome del richiedente altrimenti l'invio deve avvenire tramite le organizzazioni sindacali di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UilTucs-Uil che invieranno la PEC per conto del richiedente) o via PEC all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per i lavoratori del commercio

-         Via e-mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (La mail del mittente dovrà essere corrispondente al nome del richiedente).

L'oggetto della mail deve essere: Richiesta contributi straordinari per emergenza COVID -19 - LAVORATORI

L'INPS, con comunicato stampa pubblicato sul proprio sito, annuncia di aver messo in pagamento i bonus centri estivi e bonus baby-sitting per i lavoratori del settore sanitario e dei comparti impegnati nell'emergenza COVID-19. Tutte le domande protocollate e ricevute con ammissione per il raggiungimento dei limiti di spesa stanziato per il bonus, saranno lavorate secondo l'ordine di arrivo.

L'istituto ricorda che il decreto Agosto (Decreto legge n. 104, del 14 agosto 2020) ha disposto il rifinanziamento del Fondo stanziato per la concessione del bonus baby sitting e del bonus centri estivi per l'assistenza ai figli minori fino a 12 anni per i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari nonché al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all'emergenza epidemiologica.

Le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte dal 5 marzo al 31 agosto 2020 potranno essere pagate tramite il "Libretto famiglia" e, come ricorda anche INPS, c'è tempo per comunicarle sulla piattaforma delle prestazioni occasionali entro il 31 dicembre 2020.

Gli uffici del Patronato ITAL UIL sono a disposizione per le informazioni necessarie, assistenza e tutela dei lavoratori interessati.

 

Ivana Veronese, Segretaria Confederale UIL, commenta i dati Ista sulla riopresa del mercato del lavoro.

Per la prima volta da mesi non ci troviamo a dover commentare dati completamente negativi, partiamo da questa considerazione. I dati ISTAT di oggi descrivono dei primi segnali di lieve ripresa sul versante occupazionale nel mese di luglio. Tuttavia, sappiamo bene che la situazione nel Paese è ancora critica: la variazione tendenziale mostra una perdita di circa 560 mila occupati rispetto a luglio 2019.

Tra giugno e luglio abbiamo avuto un lieve recupero di 85 mila unità di lavoro, grazie soprattutto alla riapertura in sicurezza delle attività, tra cui quelle turistiche in questi mesi eccezionalmente provate dal lockdown.

La lieve spinta verso l'alto dell'occupazione di luglio deriva da contratti subordinati a tempo indeterminato, mentre ancora arranca la ripresa di quelli a termine, su cui il recente Decreto Agosto ha prorogato fino a fine anno le deroghe.

L'aumento dei disoccupati e del relativo tasso sono dati che, seppur presi ancora con le pinze, potrebbero essere letti in chiave non totalmente negativa, poiché, a fronte di questi indicatori apparentemente scoraggianti, si cela un travaso delle persone scoraggiate (cosiddetti inattivi) verso la ricerca di una occupazione.

Da questi primi segnali incoraggianti di ripresa del mercato del lavoro occorre partire per mettere in moto, da subito, l'ulteriore investimento in politiche attive e percorsi di formazione, mantenendo sempre il faro acceso sulla salute e sicurezza delle lavoratrici e lavoratori.

 Ecco i dati riportati dall'Ista:

A luglio, dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l'occupazione torna a crescere mentre, a fronte del calo dell'inattività, prosegue l'aumento del numero di persone in cerca di lavoro.

L'aumento dell'occupazione su base mensile (+0,4% pari a +85mila unità) coinvolge le donne (+0,8% pari a +80mila), i dipendenti (+0,8% pari a +145mila) e tutte le classi d'età, ad eccezione dei 25-34enni; gli uomini occupati risultano sostanzialmente stabili, mentre diminuiscono gli indipendenti. Nel complesso, il tasso di occupazione sale al 57,8% (+0,2 punti percentuali).

L'aumento consistente delle persone in cerca di lavoro (+5,8% pari a +134mila unità) è diffuso per genere ed età. Il tasso di disoccupazione sale al 9,7% (+0,5 punti) e, tra i giovani, raggiunge il 31,1% (+1,5 punti).

La rilevante diminuzione nel numero di inattivi (-1,6% pari a -224mila unità) riguarda uomini, donne e tutte le classi d'età. Il tasso di inattività diminuisce, attestandosi al 35,8% (-0,6 punti).

Il confronto tra il trimestre maggio-luglio 2020 e quello precedente (febbraio-aprile 2020) segnala comunque un livello di occupazione inferiore dell'1,2%, corrispondente a -286mila unità.

Nel trimestre crescono, invece, sia le persone in cerca di occupazione (+10,4% pari a +218mila), sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,3% pari a +39mila unità).

Le ripetute flessioni congiunturali registrate a partire da marzo 2020 hanno contribuito a una rilevante contrazione dell'occupazione rispetto al mese di luglio 2019 (-2,4% pari a -556mila unità), che ha coinvolto uomini e donne di qualsiasi età, così come dipendenti (-317mila) e autonomi (-239mila); unica eccezione sono gli over50 con un incremento di occupati (+153mila) che, tuttavia, è dovuto esclusivamente alla componente demografica. Il tasso di occupazione scende in un anno di 1,3 punti.

A luglio 2020 il numero di ore pro capite effettivamente lavorate, calcolato sul complesso degli occupati, prosegue nella tendenza all'aumento. Il livello di luglio, pari a 33,1 ore, è solo di 1,2 ore inferiore a quello registrato a luglio 2019. Per i dipendenti il gap rispetto a luglio 2019 è ancora più ridotto (-0,8 ore).

Nell'arco dei dodici mesi, le persone in cerca di lavoro diminuiscono (-1,8%, pari a -44mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +475mila).

L'indagine statistica ha risentito degli ostacoli che l'emergenza sanitaria in corso pone alla raccolta dei dati di base. Sono state sviluppate azioni correttive che ne hanno contrastato gli effetti statistici negativi e hanno permesso di elaborare e diffondere i dati relativi al mese di luglio 2020 (per maggiori dettagli si veda la Nota metodologica a pag. 16).

Sempre con voi

UIL Alessandria

© 2021. Tutti i diritti riservati.
Privacy Policy | Cookie Policy
Web by ModusOperandi

Search

No Internet Connection