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Arriva da Acqui una nuova notizia che desta grande preoccupazione sul fronte occupazione. Infatti, a seguito dell'entrata in vigore dell'ultimo DPCM e del conseguente crollo delle prenotazioni, che va di pari passo con l'aumento delle cancellazioni dei soggiorni precedentemente prenotati, la direzione del Grand Hotel Nuove Terme di Acqui Terme ha deciso di chiudere a partire da domani, mercoledì 28 ottobre, sia l'hotel che il centro termale.

Ovviamente non si sa quando la struttura riaprirà alla clientela. Sperando che si tratti di una misura temporanea, come Uiltucs abbiamo già provveduto alla richiesta di incontro con la direzione della struttura, mettendo a conoscenza di questo anche il sindaco della città termale.

Maura Settimo, Segretario Uiltucs Alessandria: "Il nostro obiettivo è ovviamente valutare le misure di sostegno al reddito e lavorare per la garanzia dei posti di lavoro per i circa 35 dipendenti della struttura. Ricordiamo che il personale dell'hotel era stato già messo in cassintegrazione a seguito del lockdown dei mesi scorsi".

 

Questo è quanto è stato previsto nel contratto integrativo per la didattica a distanza firmato da alcuni sindacati

Nell'articolo 1 del documento, al comma 3 si legge:

La DDI sarà svolta anche dal docente in quarantena fiduciaria o in  isolamento fiduciario, ma non in malattia certificata, esclusivamente per le proprie classi, ove poste anch'esse in quarantena fiduciaria. In caso le stesse classi possano svolgere attività in presenza, il docente in quarantena o isolamento fiduciario, ma non in malattia certificata, svolgerà la DDI laddove sia possibile garantire la compresenza con altri docenti non impegnati nelle attività didattiche previste dai quadri orari ordinamentali e, comunque, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 28 del CCNL 2016/18.

Finalmente la Giunta Regionale ha deliberato il Bonus di 600 euro per le lavoratrici ed i lavoratori che, nel periodo del lockdown da marzo a maggio non hanno lavorato e sono stati esclusi dall'utilizzo degli ammortizzatori sociali e dalle varie indennità previste dai provvedimenti del Governo nazionale.

Si tratta di una misura promessa già nel maggio scorso, all'interno del 'Riparti Piemonte', con la costituzione di un Fondo Regionale di 10 milioni di euro destinati a questo scopo. Come organizzazioni sindacali abbiamo pressato la Regione per oltre 4 mesi per darne attuazione. Il primo Bando, che ci auguriamo esca rapidamente, prevede che il Bonus venga distribuito a queste tipologie di lavoratori.

Soggetti beneficiari Modalità richiesta
Lavoratori e Lavoratrici dei Fallimenti sospesi per cessata attività senza stipendio e senza CIG, nell'impossibilità di licenziarsi per accedere alla Naspi.
Lavoratori e Lavoratrici domestiche conviventi al 23.02.20 sospesi e cessati nel periodo da marzo a maggio 2020 che non hanno percepito prestazioni previdenziali/assistenziali (dimostrazione tramite dichiarazione del datore di lavoro o cedolino da allegare all'istanza)
Lavoratori e lavoratrici della ristorazione di imprese che hanno continuato a lavorare con riduzione di orario senza possibilità di utilizzo della CIG in aziende che hanno ridotto i pasti a causa dello Smart Working, senza ricorrere agli ammortizzatori sociali. sospesi e senza reddito nel periodo da marzo a maggio 2020, che non hanno percepito prestazioni previdenziali/assistenziali (devono esibire lettera dell'impresa di sospensione dal lavoro o cedolino ad ore zero da allegare all'istanza)
Lavoratori e lavoratrici co.co.co. Con contratto sospeso nel periodo da marzo a maggio 2020 che non hanno percepito prestazioni previdenziali/assistenziali (devono esibire lettera dell'impresa di sospensione dal lavoro da allegare all'istanza)

CGIL CISL UIL hanno chiesto alla Regione un intervento capace di raggiungere e sostenere il reddito di tutte le lavoratrici e lavoratori non coperti dalle varie misure nazionali, ma la regione ha raccolto solo parzialmente le nostre richieste.

Sono ancora esclusi collaboratori autonomi occasionali non iscritti alla Gestione separata Inps in quanto percettori di redditi inferiori ai 5.000 euro (spesso impiegati nei settori produttivi più colpiti dalla crisi come turismo, spettacolo, formazione e consulenza oppure come quelli del food delivery, considerati essenziali nei giorni più duri del lockdown). Esclusi dalle indennità Covid-19, si trovano senza reddito e senza lavoro dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Così come non sono stati ancora considerati i Tirocinanti che hanno visto interrotto il proprio contratto e la relativa indennità durante il lockdown.
Abbiamo chiesto alla Regione di attivare subito un 2° bando, destinando ad esso le risorse non impiegate nel Bando precedente integrate dalle risorse necessarie, per coprire anche questi lavoratori e per prevedere un analogo bonus anche a chi lavora negli appalti dei servizi scolastici ed educativi, della cultura e dei poli museali, dove per gli orari ridotti e per i bassi stipendi, hanno ricevuto integrazioni salariali davvero insufficienti a garantire una vita dignitosa.

Con la pubblicazione del bando sarà possibile, compilando il modulo di richiesta allegato, inviare la domanda per ricevere il bonus. Invitiamo lavoratrici e lavoratori a rivolgersi ai delegati ed alle sedi di CGIL-CISL-UIL per la compilazione e l'invio delle domande.

 

 

E' stata raggiunta l'intesa tra sindacati di categoria Feneal Filca Fillea e Federlegno per il rinnovo del CCNL Legno Arredo Industria che coinvolge 150mila lavoratrici e lavoratori del settore. A dichiararlo il segretario nazionale Fabrizio Pascucci, responsabile della contrattazione nel settore, che in una nota spiega "i contenuti saranno resi noti non appena verrà sottoscritta l'ipotesi di accordo, subito dopo  verrà avviata una campagna di assemblee informative in tutti i luoghi di lavoro per sottoporla al voto delle lavoratrici e dei lavoratori. L'accordo – prosegue il segretario – arriva dopo una lunga e faticosa trattativa, durata 18 mesi, con la proclamazione di due scioperi. A questo proposito – conclude – abbiamo provveduto a revocare tutte le iniziative di mobilitazione previste."

LE ORGANIZZAZZIONI SINDACALI TERRITORIALI ESPRIMONO IL MASSIMO SCONCERTO PER L'INFORTUNIO ACCADUTO LA SCORSA NOTTE, AD UN LAVORATORE DELLA DITTA TECKNOSCAVI CHE PRESTAVA LA SUA OPERARA PRESSO IL CANTIERE DEL TERZO VALICO SITUATO IN LOCALITA' CASTAGNOLA  FRACONALTO, DOVE VENIVA COLPITO DA UN CROSTONE DI CEMENTO STACCATOSI DALLA VOLTA DELLA GALLERIA STESSA.

NEL MANIFESTARE LA PIENA VICINANZA AL LAVORATORE COINVOLTO, LE OO.SS. PROCLAMERANNO 4 ORE DI SCIOPERO PER TUTTI I TURNI NELLA DATA DOMANI 26 0TTOBRE 2020, E CHIEDEREMO CONTESTUALMENTE UN INCONTRO URGENTE CON L'AZIENDA.

Per le Segreterie Provinciali

FENEAL UIL                   FILCA CISL                  FILLEA CGIL

Tolu Paolo                   Campana Massimiliano                    Politi Rocco

Dopo il presidio di questa mattina davanti alla Prefettura di Alessandria, i segretari di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Uil sono stati ricevuti direttamente dal Prefetto Dottor Iginio Olita.

Quest'ultimo si è dimostrato particolarmente solidale e partecipe alle ragioni della mobilitazione, che ricordiamo essere nazioanale, e in prima persona si spenderà sia con il Governo centrale e soprattutto con il governo regionale come portatore delle nostre richieste. Le azioni concrete che, anche su nostra indicazione, segnalerà al Presidente Cirio riguardano l'inaccetabile disparità di trattamento nella pèrevenzione Covid all'interno degli ospedali tra personale sanitario e personale addetto a pulizie e sanificazione.

Anche per questi, si chiede infatti, il regolare screening con test e tamponi. Come sindacati abbiamo lasciato al Prefetto un documento con le nostre proposte per tutte le realtà sul territorio che si avvalgono di queste figure professionali.
Abbiamo ribadito la firma del rinnovo del CCNL è importante sia sul fronte normativo che su quello economico, ma soprattutto per il riconoscimento della professionalità degli addetti.

Anche la regione Piemonte ha deciso con il decreto emanato ieri sera che i centri commerciali, esclusi i supermercati e negozi che vendono alimentari, resteranno chiusi nel weekend.
Sabato e domenica senza gallerie commerciali aperte al pubblico, a soli pochi mesi dal lockdown totale che ha penalizzato enormemente il settore del commercio, significano preoccupazioni crescenti per tutti gli addetti alle vendite.

A preoccupare maggiormente è la tenuta occupazionale dei dipendenti fissi e soprattutto part time, lavoratori con contratti di poche ore che vengono arruolati prevalentemente nelle giornate di maggior afflusso e incassi: proprio il sabato e la domenica.

Oggi il personale che anima i negozi dei centri commerciali e degli outlet ha paura, teme che sarà inevitabile per le aziende ricorrere ancora alla cassintegrazione con tutti i problemi conseguenti, in primis abbattimento degli stipendi e ritardi nell'erogazione legati a questa misura a sostegno del reddito.

Inoltre non dobbiamo dimenticare l'indotto: a subire le conseguenze di questo lockdown parziale durante i weekend, giorni di maggiore incasso, saranno anche addetti alle pulizie dei negozi, le guardie giurate, ecc...

Maura Settimo, Uiltucs Alessandria: "Siamo di fronte a un cambiamento unico nella storia, il periodo più difficile sia per la pandemia che per l'economia non è ancora passato, dobbiamo far fronte a decisioni difficili ma non dobbiamo dimenticare la tutela dei posti di lavoro e del reddito dei lavoratori. A questi provvedimenti devono andare di pari passo misure concrete di salvaguardia del lavoro. La pandemia non può essere motivo della riduzione e del taglio dell'orario e dei compensi del personale".

Già diverse catene internazionali avevano deciso, a seguito dell'obbligatoria chiusura dei punti vendita, di rivedere la rete di vendita potenziando gli acquisti online in favore dei punti vendita fisici. Al sindacato, ora più che mai, spetta trovare il giusto equilibrio, avendo sempre come priorità la garanzia del lavoro."

Scheda UIL sulle assenze del personale per quarantena o malattia da Covid. Si basa su DPCM 13 ottobre e DL agosto. Riepilogo delle disposizioni vigenti.

QUARANTENA O MALATTIA DA "COVID" E PERIODO DI COMPORTO DELLA MALATTIA

È previsto che un eventuale periodo trascorso in quarantena o malattia con sorveglianza attiva, o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, dovuta al COVID-19, è equiparato al periodo di ricovero ospedaliero e non è computabile nel periodo di comporto. In questo caso è esplicita, nella norma stessa, la previsione che tale periodo debba anche essere escluso dal periodo di comporto della malattia.

ATTENZIONE!

Tale misura fa sì che siano considerati come tali (perché equiparati alla quarantena) e pertanto esclusi:
- dal periodo di comporto
- dalla trattenuta fino ai 10 giorni ("Brunetta");
- dal rispetto delle fasce orarie di controllo (visita fiscale)

anche le seguenti assenze:

In attesa dell'esito del tampone

l'assenza dal luogo di lavoro, equiparata alla quarantena, per il tempo intercorrente tra l'esito, eventualmente positivo, riscontrato all'esecuzione di analisi sierologiche per la ricerca di anticorpi specifici nei confronti del virus COVID- 19 e l'acquisizione del risultato del test molecolare per la diagnosi dell'infezione, , previa presentazione di idoneo certificato medico rilasciato dal medico di medicina generale e/o dalla ASL competente

In caso di positività in classe e periodo necessario all'esecuzione ed all'esito del test ("contact tracing")

È la quarantena per i 14 giorni successivi all'ultima esposizione per il personale scolastico individuato come contatti stretti del caso confermato COVID- 19 dal Dipartimento di Prevenzione della ASL competente territorialmente

Per convivenza con persona positiva al CoVid-19

Qualora un alunno o un operatore scolastico fosse convivente di un caso, esso, su valutazione del Dipartimento di Prevenzione, sarà considerato contatto stretto e posto in quarantena. Eventuali suoi contatti stretti (esempio compagni di classe dell'alunno in quarantena), non necessitano di quarantena, a meno di successive valutazioni del Dipartimento di Prevenzione in seguito a positività di eventuali test diagnostici sul contatto stretto convivente di un caso

ATTENZIONE!
Considerando che tali periodi sono equiparati anche al ricovero ospedaliero, durante gli stessi non può essere richiesto al personale nessuna attività lavorativa, es. svolgere la didattica a distanza per i docenti.

In questo mare di incertezze procedurali, di difficoltà di comunicazione con le ASL sommate alle questioni  organizzative e contrattuali, FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS E FGU GILDA del Piemonte hanno promosso una rilevazione tra i dirigenti scolastici delle scuole piemontesi per raccogliere problematiche, bisogni e aspettative riguardo alle azioni da attuare in caso di contagi COVID 19, in  applicazione delle linee guida nazionali e regionali.

Sono pervenuti più di centocinquanta moduli compilati dalle autonomie scolastiche di tutte le province del  Piemonte e di tutti i gradi di scuola, riportati in un documento che consegneremo  in  funzione dell'incontro con il Direttore regionale Manca e il Commissario  straordinario regionale Rinaudo per avere indicazioni concrete al riguardo.

Abbiamo ritenuto di riassumere le osservazioni in 4 macro aree:

• Difficoltà di comunicazione con SISP e ASL

• Aspetti procedurali

• Aspetti contrattuali e organizzativi

• Suggerimenti e proposte

La maggior parte delle osservazioni ha riguardato il ritardo, a volte la mancanza di indicazioni univoche e le  difficoltà sugli aspetti minuti di pratica organizzativa.

Chi lavora nella scuola, i dirigenti scolastici, le rsu, le rls, i genitori, gli allievi, oltre a ciò che determina  l'emergenza Covid 19 in tutti noi, sta vivendo un'ulteriore situazione di insicurezza e preoccupazione  riguardo ai comportamenti da adottare e alle notizie sui casi di positività.

La comunità educante non può vivere nell'insicurezza e nella paura, dobbiamo oggi più che mai avere una  scuola inclusiva, accogliente e sicura.

Esprimiamo la ferma convinzione che solo attraverso il confronto di merito si perviene a risultati positivi.

Per questi motivi stiamo portando all'attenzione delle Istituzioni la nostra indagine a ribadire ancora una  volta che la scuola nella nostra regione e nel Paese deve essere una priorità sempre!

Torino, 20 ottobre 2020

FLC CGIL L.Limone

CISL Scuola M.G. Penna

UIL Scuola D. Meli

SNALS F.Coviello

GILDA P. Capello

C'è un settore che occupa oltre 600.000 lavoratori su territorio nazionale e che ad oggi vanta il triste primato di una paga base tra le più basse del panorama del mondo del lavoro. Questo settore è quello delle pulizie e multiservizi, e proprio negli ultimi e difficilissimi mesi di pandemia e lockdown è stato riscoperto da tutti come essenziale e indispensabile per garantire la salute e la sicurezza sui posti di lavoro. Questi addetti lavorano non solo nelle corsie degli ospedali, nella sanificazione delle sale operatorie, ma anche nelle aziende pubbliche e private per il mantenimento di un ambiente pulito e salubre per tutti i lavoratori.

Il 7 ottobre scorso un numero elevatissimo di delegate e delegati di questo comparto, ben 1500, si sono confrontati online durante una grande riunione sindacale per avviare una mobilitazione nazionale che mercoledì 21 ottobre farà tappa anche ad Alessandria contemporaneamente ad altre città italiane compresa Roma.

E' previsto, salvo modifiche legate al nuovo decreto, un presidio davanti alla Prefettura per le 10 di mercoledì 21 e a seguire i sindacati di categoria Filcams, Fisascat, Uil Trasporti e Uiltucs hanno chiesto un incontro in Prefettura per esporre la problematica di un intero comprato produttivo in attesa di un rinnovo contrattuale, di un adeguato riconoscimento della professionalità acquisita e di un aumento contrattuale urgente più che mai in questo periodo.

"Anche nei giorni di maggiore paura e confusione dovuta alla pandemia arrivata così improvvisamente, io e i miei colleghi non ci siamo mai tirati indietro per garantire un ambiente sanificato e sicuro, nonostante avessimo paura del contagio e il materiale a disposizione non è stato da subito adeguato". Così parla Nando, da 15 anni addetto alle pulizie in una delle maggiori aziende gommaplastica della provincia e delegato UIL.

"L'ospedale, fino a quel momento il mio consueto luogo di lavoro, nell'arco di pochi giorni si è riempito di nuovi e gravi pazienti affetti da sintomi Coronavirus e noi abbiamo dovuto rimboccarci le maniche, mettere da parte la paura e continuare a prestare servizio, per tutto il turno e oltre, indossando nuove ingombranti protezioni che rendevano il lavoro più faticoso, nella consapevolezza che fosse la cosa giusta e indispensabile da fare". Questo il ricordo del terribile marzo raccontato da Daniela, addetta pulizie all'ospedale civile di Alessandria e delegata Filcams CGIL.

Infine Domenica, delegata Fisascat CISL, ricorda come da sette anni e mezzo il contratto sia fermo: "Non vogliamo più essere invisibili, ma rivalutati per il lavoro che svolgiamo, in tutte le condizioni possibili, come ampiamente dimostrato".

Per i sindacati l'atteggiamento tenuto dalle parti datoriali non è più sostenibile, basta al rinvio dei tavoli di incontro già calendarizzati.
Serve ora coerenza e un cambio di passo che porti, nel più breve tempo possibile, a risultati concreti. Chiediamo un significativo aumento salariale, un rafforzamento delle tutele normative in situazioni di cambio di appalto oltre all' ampliamento delle misure in ambito salute e sicurezza. Solo il rinnovo del contratto nazionale sarà il dovuto riconoscimento della professionalità e dedizione dimostrata dai lavoratori del settore che non si sono fermati nemmeno nelle fasi più critiche e concitate del lockdown.

Filcams CGIL – Fisascat CISL – UilTucs UIL – UIL Trasporti Alessandria

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