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Ieri sera, venerdì 31 marzo, del tutto inaspettatamente, ci è arrivata una mail che comunicava lo slittamento del passaggio dei lavoratori dell'Grand HotelNuove Terme di Acqui, già fissato per la data di oggi 1 aprile, al 1 maggio 2017.

Come Uiltucs riteniamo che questo modo di operare e comunicare non sia più accettabile. Stiamo parlando di 35 lavoratori e lavoratrici che vivono, ormai da due anni, in balia delle decisioni dell'azienda sul loro futuro. Inoltre non si hanno relazioni sindacali da più di 20 giorni con Terme Spa, la nuova proprietà, ed ad oggi non sono stati rispettati gli impegni presi.

La questione dell'Grand Hotel Nuove Terme di Acqui si somma all'incertezza per i lavoratori  del comparto termale che ancora oggi non hanno un contratto di lavoro stabile. E' di questi giorni la notizia che anche Terme Spa ha iniziato a ricorrere ai voucher al posto dei contratti a tempo determinato. Abbiamo avviato accertamenti anche con i nostri legali per difendere le posizioni dei lavoratori che rappresentiamo.

 

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Vi informiamo che lunedì pomeriggio, 19 dicembre, si terrà un nuovo incontro con Terme di Acqui Spa e le organizzazioni sindacali di categoria.

L'incontro è stato chiesto e ottenuto dalla Uiltucs, l'organizzazione più rappresentativa tra i lavoratori all'interno del comparto termale, e all'ordine del giorno ci sono importanti temi come:

- l'utilizzo dei contratti a termine e graduatorie di assunzione

- i livelli e le mansioni dei lavoratori

- l'organizzazione del lavoro

- il piano industriale

- chiarimenti in merito alle tutele dei lavoratori nel consueto periodo di chiusura invernale.

Inoltre sarà presente anche il Consorzio Terme di Acqui per alcune problematiche emerse in merito al passaggio dei lavoratori al Grand Hotel Nuove Terme di Acqui. Nonostante l'invito non ci risulta saranno presenti né il sindaco di Acqui Terme né esponenti della Provincia di Alessandria, dai quali non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta in merito.

Rimaniamo comunque a disposizione di tutte le parti politiche che in questi giorni dichiarano di essere interessate alla situazione delle Terme.

Riteniamo superfluo rispondere a chi fa attacchi gratuiti al sindacato UIL che ad oggi è l'unico soggetto che sta lavorando concretamente alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di tutto il comparto termale. Come Uiltucs siamo impegnati ormai da tempo con atti concreti come richieste di tavoli, vertenze per il recupero di spettanze economiche e con la presenza costante sul territorio acquese, perché le Terme non riguardano solo chi ci lavora ogni giorno, ma rappresentano un patrimonio di attrattiva turistica ed economica per la città di Acqui e l'intera provincia.

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Si sono rivolti presso i nostri uffici le lavoratrici e i lavoratori operanti con contratto a temine presso lo stabilimento termale di Acqui Terme, il cui contratto è cessato nelle scorse settimane. Stiamo parlando di 15 lavoratori fino ad ora impegnati già da anni nei diversi reparti, ma sempre e comunque precari.

In un momento particolare, che ha visto un cambio nella società che da sempre gestisce un importante patrimonio della nostra Provincia, ci troviamo a dover gestire un'ondata di cessazioni di rapporti di lavoro nel più assoluto silenzio generale.

A questo si aggiunge il disagio di chi è rimasto a gestire una mole di lavoro elevata e di chi, come cliente, non trova un servizio ottimale.

La UILTUCS, che oggi con questa lettera si fa portavoce di questi lavoratori al momento privi di tutele, ha chiesto più volte un incontro con TERME di Acqui SPA al fine di valutare tutte le possibili strade da intraprendere per garantire un percorso condiviso su temi riguardanti proprio l'utilizzo dei contratti a termine, l'organizzazione del lavoro, la gestione delle mansioni, i carichi di lavoro e la sicurezza (applicazione legge 81).

Solo pochi giorni fa, in sede di incontro riguardante il Gran Hotel Terme, abbiamo ribadito la necessita di incontrare la nuova proprietà.

Abbiamo chiesto a gran voce un cambio di passo, una disponibilità concreta ad affrontare, con chi rappresenta gli interessi dei lavoratori, problematiche ormai incancrenite e situazioni che danneggiano i lavoratori stessi, gli interessi economici delle Terme e di un'intera comunità.

I lavoratori e le lavoratrici che hanno visto il loro contratto cessare ora si sentono esclusi e con un futuro ancora più incentro rispetto al passato. Non si sono sentiti coinvolti in quel processo di rinnovamento che da tanto si aspetta. Si ha la sensazione che, proprio chi ha portato avanti in questi anni la gestione delle terme con il proprio lavoro, ora venga escluso.

Inoltre, come ogni anno, resta sempre l'incognita della chiusura dello stabilimento termale per il mese di gennaio con i conseguenti aspetti da definire come l'eventuale rotazione delle ferie, ecc...

Si ritiene necessario anche un coinvolgimento dell'Amministrazione Comunale che in questa vicenda ha la doppia funzione di Socio Aziendale e di tutela dei valori di una comunità.

Con questa lettera si ribadisce la necessità di un incontro urgente per tutti i lavoratori e le lavoratrici delle TERME di Acqui SPA, per tutti i cittadini di Acqui e della provincia di Alessandria che meritano trasparenza e risposte.

 

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Cambia la sede UIL ad Acqui Terme. Da martedì prossimo, 14 aprile, l'ufficio UIL di Acqui Terme sarà trasferito dall'attuale sede di Via S. D'Acquisto 90, in via Baretta 12 - angolo Via Trucco (a 200 metri dalla vecchia sede).

Da martedì gli sportelli Caf e Ital saranno regolarmente operativi e a disposizione dei cittadini per erogare tutti i servizi, anche per la compilazione della dichiarazione dei redditi, già nella nuova sede.

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Lunedì, 07 Aprile 2014 17:38

Acqui: da oggi in funzione lo sportello ADOC

Lo sportello ADOC UIL da oggi, lunedì 7 aprile 2014, è operativo all'interno della sede UIL di Acqui Terme. A seguito dell'inaugurazione della scorsa settimana, a
partire da oggi e per tutti i lunedì pomeriggio, dalle 14.30 alle 17, i consumatori potranno rivolgersi allo sportello ADOC che prevede la consulenza legale gratuita a cura dell'Avvocato Luca D'Amelio.

Per fissare appuntamenti è possibile rivolgersi direttamente al legale al seguente numero di cellulare 331 1580072 oppure chiamando la sede UIL.

Ricordiamo che lo sportello Adoc interviene a favore dei consumatore per far valere i propri diritti in numerosi settori, dalla privacy ai trasporti, dalla telefonia
all'energia fino a problemi legati alle Banche. ADOC UIL è inoltre stata protagonista di numerosi eventi che hanno contraddistinto la storia dei consumatori negli ultimi anni. I campi operativi sono i seguenti:

Alimentazione

Assicurazioni

Banche

Economia

Europa

Eventi

Fisco e Tasse

Energia

E-Commerce

Privacy

Turismo

Società

Sanità

Trasporti

TelCom

Conciliazioni in tema di:

• Energia

• Finanza

• Telefonia

• Trasporti

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Mercoledì, 02 Aprile 2014 15:15

Inaugurazione sportello Adoc Uil ad Acqui Terme

Domani, 3 aprile alle 15.30, nella sede UIL di Acqui Terme, si terrà l'inaugurazione dello sportello ADOC UIL che opererà sul territorio. ADOC, lo ricordiamo, è l'associazione nazionale per la difesa e l'orientamento dei consumatori, degli utenti, dei risparmiatori, dei malati e dei contribuenti.

L'Associazione opera grazie al lavoro di volontari esperti in diritto del consumatore, formati e abilitati alle procedure di conciliazione e arbitrato, per garantire agli
iscritti l'assistenza specialistica in caso di controversie. L'ADOC promuove la difesa dei Consumatori, collaborando attivamente con le istituzioni europee, nazionali e locali tramite campagne informative, iniziative culturali, interventi nel processo di formazione delle leggi, accordi sui servizi e il monitoraggio dei prezzi, sportelli di aiuto al cittadino nella risoluzione di controversie legali. Per i casi particolarmente complessi ADOC si avvale di avvocati specialisti in materia.

I giornalisti sono invitati a partecipare, recandosi in Via S. D'Acquisto 90

Ricordiamo che la sede UIL di Acqui Terme è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 - lunedì, mercoledì e giovedì anche dalle 13 alle 17

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Giovedì, 16 Gennaio 2014 01:00

Quale futuro per le terme di Acqui?

Oggi CGIL, CISL e UIL hanno tenuto una conferenza stampa unitaria per sottoporre
all'attenzione della stampa il bando di concorso europeo del prossimo sabato
per le Terme di Acqui. Attorno alle Terme in città ruotano 40 addetti diretti,
20 stagionali e un indotto di 400 persone. La provincia di Alessandria,

ritengono le parti sociali, non può certo perdere una risorsa preziosa per
il turismo come quella termale, da sempre nota per le sue qualità terapeutiche.
Il momento attuale può definirsi una morsa fra privatizzazione senza
trasparenza e chiusura dei rubinetti da parte di Finpiemonte a luglio.

Mentre i flussi turistici in Piemonte aumentano, ad Acqui si registra un calo. Come CGIL, CISL e UIL chiediamo di non approvare nessun bando
che non abbia caratteristiche sicure

sulla finalità del piano industriale. Inoltre ribadiamo che è meglio una buona
privatizzazione di una pessima gestione pubblica,

ma chiediamo di riflettere sul senso di una dismissione in vista

di un evento, come l'Expo 2015, che potrebbe dare impulso alle terme. Inoltre
invitiamo a riflettere sul disimpegno finanziario Regione/ Finpiemonte e di non
farlo cadere proprio a ridosso di questo possibile rilancio..

I sindacati chiedono un tavolo sul turismo di promozione del territorio in
vista dell' Expo.

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