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Anche una piccola delegazione della UIL FPL di Alessandria ieri era presente a Roma per la Manifestazione Nazionale Cgil Cisl Uil.

A partecipare alla manifestazione al motto "Ora basta, tutti in piazza!" sono stati gli agenti di Polizia Locale intervenuti per rivendicare il riconoscimento per quanto, ogni giorno, svolgono a favore dei cittadini e per la sicurezza del territorio, nei grandi e piccoli comuni.

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Le sigle di Cgil, Cisl e Uil del Pubblico Impiego hanno indetto una conferenza stampa per parlare della situazione dei dipendenti del Comune di Valenza che, già a metà dicembre scorso, hanno proclamato lo stato di agitazione e la sospensione degli straordinari. I sindacati hanno motivato quest'azione come il risultato di una posizione di chiusura riscontrata durante un tavolo di confronto da parte dell'Amministrazione comunale valenzana in merito al taglio del fondo destinato al pagamento del salario accessorio e di altri riconoscimenti che spettano per contratto ai dipendenti.

Il fondo è stato decurtato ancora, dopo che si era aperta una finestra per fare progressioni economiche dopo anni di blocco.

Paola Bisio della UIL FPL ha dichiarato che i sindacati si rendono conto che parlare di queste rivendicazioni da dipendenti pubblici può essere interpretato anche male, in un momento di sofferenza economica e lavorativa generalizzato, ma è giusto che i lavoratori del settore, come gli altri, rivendichino i propri diritti e quel che gli spetta.

Luca Righini, RSU UIL FPL e dipendente della Polizia Locale a Valenza, ha ribadito che non è giusto che i tagli vengano applicati solo ai soggetti più deboli, i dipendenti, e non anche ai dirigenti. Così si crea una disparità tra lavoratori non corretta. Inoltre le parti sociali, a nome dei dipendenti, hanno voluto rigettare al mittente, l'Amministrazione valenzana, l'accusa di essere i responsabili delle difficoltà del Comune.

Le rivendicazioni sindacali erano e sono legittime e compatibili con la situazione economica del Comune di Valenza.

I sindacati non escludono anche scioperi.

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Ieri, 14 gennaio 2016, si è svolto un incontro congiunto alla clinica Salus di Alessandria.

Le organizzazioni sindacali, a seguito dell'assemblea con il personale oggetto di trasferimento che si è svolta lo scorso 11 gennaio e in previsione di quella che si terrà oggi con tutto il personale ausiliario, hanno illustrato alla direzione aziendale le seguenti proposte eventualmente percorribili: la trasformazione dell'orario dei dipendenti da tempo pieno a part time (in primis con l'utilizzo degli ammortizzatori sociali), la trasferta, il trasferimento del personale, il prepensionamento con incentivi all'esodo (possibilità di fruizione della Naspi) e l'attivazione degli ammortizzatori come la cassa in deroga.

Successivamente alla verifica della disponibilità dei lavoratori, che verrà sondata oggi in assemblea, sarà stilata una graduatoria, tenendo conto delle legge 104, della disponibilità del personale alla riduzione dell'orario e dell'utilizzo di ammortizzatori sociali. Al fine di fare corrette proposte ai lavoratori, si è chiesto alla direzione aziendale di valutare la possibilità di riconoscere incentivi all'esodo ai lavoratori, riservando ogni valutazione ulteriore all'eventuale determinazione dell'importo.

La trattativa è stata quindi sospesa in attesa di concretizzare le proposte, sia da parte dell'azienda che da parte dei sindacati.

Il prossimo tavolo sindacale è stato fissato per il 19 gennaio, mentre l'incontro in Prefettura tra azienda e sindacati si terrà il 20 gennaio.

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Secondo i dati resi noti, oggi, dall'Istat sono 4,9 milioni i lavoratori che attendono ancora il rinnovo del contratto. Di questi, circa 3 milioni sono lavoratori del pubblico impiego.

Nonostante la Corte Costituzionale abbia dichiarato inammissibile il blocco della contrattazione nel pubblico impiego, il Governo continua a non rispondere  e, nella legge di stabilità, per la contrattazione nazionale, ha stanziato cifre irrisorie, mentre la contrattazione di secondo livello è stata ribloccata.

Oltretutto con l'attuale normativa si determinerebbe un'ulteriore diminuzione dello stipendio dei dipendenti.

Si parla tanto di ripresa ma se non si aumentano i salari difficilmente l'economia decollerà.

La manifestazione del 28 novembre di tutto il pubblico impiego sarà una prima risposta a chi non vuol ammettere l'insostenibilità di questa situazione.

Sui lavoratori pubblici si scaricano le inefficienze del sistema e vengono rovesciate loro solo parole denigratorie. Non si parla mai, invece, del fatto che, nonostante il blocco della contrattazione e del salario individuale che dura ormai da sei anni, questi lavoratori hanno continuato a lavorare assicurando i servizi.

E' ora di riconoscere il giusto diritto allo stipendio, rinnovando i contratti.

Roma, 24 novembre 2015

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Tortona, 26 ottobre 2015

COMUNICATO STAMPA  DIPENDENTI DEL COMUNE DI TORTONA

ART. 58 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA:"I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore ..... "

I dipendenti del Comune di Tortona esprimono sdegno e protesta nei confronti della campagna denigratoria e delegittimante posta in essere nei loro confronti dall'Assessore al Personale e sostenuto dai vertici politico e governativo per ottenere il facile consenso dell'opinione pubblica ed  ergersi a moralizzatori.

Non è più possibile accettare questo indiscriminato clima di aggressione, di malafede e di sospetto che si palesa ogni giorno sia nei confronti dei dipendenti che del loro lavoro.

In questa situazione il silenzio dell'Amministrazione è a dir poco imbarazzante se non offensivo. I dipendenti sono sempre stati disponibili anche oltre i limiti dei rispettivi ruoli professionali, orari di lavoro e riconoscimenti economici o di carriera.

I fatti parlano chiaro: sono sotto organico di 50 posti, tanti  hanno accumulato negli anni centinaia se non migliaia di ore di ferie che non  verranno mai pagate, le ore di straordinario effettuate sono la metà di quelle disponibili, l'assenteismo per malattia è praticamente inesistente.

Da un anno i dipendenti  stanno portando avanti le loro legittime rivendicazioni sulla contrattazione decentrata  e sono  arrivati a chiedere l'intervento del Prefetto. Ma l'Amministrazione non  rispetta nemmeno gli impegni che si è assunta davanti a Sua Eccellenza. Nel frattempo sono cambiati tre dirigenti al personale, il tavolo delle trattative, nonostante gli innumerevoli solleciti, viene costantemente disertato. Hanno convocato d'urgenza le Organizzazioni Sindacali solo per la questione dei caffè.

Anche l'intervento del MEF lo stanno volutamente strumentalizzando. Il Comune di Tortona  non è il primo e non saremo l'ultimo ad essere  sottoposto a questo tipo controllo.

Ovviamente a Tortona non è arrivato per caso ( !? ).

Noi siamo certi che si possa dimostrare che i dipendenti  non hanno percepito nulla in modo illegittimo, a meno che l'interesse prevalente dell'attuale Amministrazione e del Segretario Generale non sia quello di far ricadere tutte le responsabilità sull'amministrazione precedente, in questo caso il risultato è scontato!

SIA CHIARO:  i dipendenti di questo Comune non faranno da capri espiatori!

Se sarà necessario faranno ricorso al Giudice del Lavoro e vedremo come l' Amministrazione giustificherà ai cittadini le spese che dovranno essere sostenere in giudizio!

La politica è assente,  ingessata da un organo burocratico di controllo che vuole prevaricare a tutti i costi su ogni decisione.  In questo "vuoto" i servizi reggono solo grazie ai dipendenti, alle loro competenze, volontà e professionalità.  "Ci sono loro sul fronte, loro fanno da cuscinetto, loro stanno  agli sportelli, negli uffici e per strada".

Malafede, controlli, rimproveri, questo è quello che ricevono in cambio da chi,  invece, dovrebbe garantire la qualità e la professionalità dei servizi resi ai cittadini.

Chi governa non si preoccupa di migliorare l'efficienza, snellire le procedure e instaurare un clima di collaborazione.  Non si preoccupa del fatto che manca la carta, mancano i mezzi di servizio per cui i dipendenti utilizziamo i loro e, quelli che ci sono, non ci sono soldi per aggiustarli  o revisionarli; non si preoccupa dei computer rotti che non si possono sostituire, del fatto che mancano gli strumenti  necessari a garantire la sicurezza sul lavoro e che tanti dei locali dove si lavora non sono a norma!

Nell'Assemblea del personale del Comune di Tortona, tenutasi in data odierna, oltre a condividere questo documento abbiamo concordato con i dipendenti  le azioni sindacali da mettere in atto per arginare questa situazione e rivendicare il tavolo della contrattazione:

- Valuteremo per un eventuale esposto nei confronti del giornale on-line e dell'Assessore al personale per le ripetute parole e affermazioni offensive usate  nei nostri confronti;

- una delegazione di dipendenti presenzierà al prossimo Consiglio Comunale con le magliette che oggi indossiamo per sensibilizzare e responsabilizzare tutti i consiglieri comunali ;

- se l'Amministrazione, nonostante la diffida che abbiamo inviato, non si presenterà al tavolo della contrattazione, ripristineremo immediatamente lo stato di agitazione dandone immediata comunicazione al Prefetto e facendo ricorso al Giudice del Lavoro anche per attività anti sindacale .

CGIL FP                   CISL FP                    UIL FPL                   DICCAP                  SIN. PA.

RSU  - COMUNE DI TORTONA

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Questa mattina alla Cisl di Alessandria tutti i sindacati di categoria che si occupano degli Enti locali, compresa la UIL FPL, hanno tenuto una conferenza stampa per raccontare la situazione di disagio e difficoltà vissuta dal personale della Polizia Municipale di Alessandria.

I rappresentanti della Polizia locale hanno ribadito la loro disponibilità, in questi anni contraddistinti dal dissesto finanziario del Comune di Alessandria, a continuare ad offrire il proprio servizio per il bene della cittadinanza, benchè il personale sia troppo poco e i servizi crescano sempre più.

Sindacati e lavoratori hanno sottolineato una certa difficoltà da parte dell'Amministrazione comunale nella gestione delle risorse umane. Consapevoli del fatto che non è possibile assumere nuovo personale, le sigle sindacali chiedono risposte precise ai numerosi problemi che contraddistinguono i dipendenti della Polizia Municipale. All'amministrazione i sindacati, per conto dei lavoratori, chiedono che si possa lavorare per garantire i servizi essenziali alla città nel modo migliore possibile. E'impensabile infatti che si chieda al personale di fare ulteriori sacrifici. Bisogna dunque ridare dignità al lavoro e mettere i dipendenti nelle condizioni di svolgere le proprie mansioni al meglio, consapevoli del fatto che il numero di vigili resta comunque insufficiente.

 

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