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Ecco il discorso di SALVATORE TRABONA, MINATORE DEL TERZO VALICO ed RSU DELLA FENEALUIL PIEMONTE esposto ai partecipanti alla manifestazione dello scorso venerdì in Piazza S. Maria di Castello ad Alessandria

La terribile crisi, iniziata sul finire del primo decennio degli anni duemila, non ha risparmiato il settore edile, anzi è cominciata anticipatamente già a partire dal 2008 e lo ha colpito pesantemente decretando la chiusura  di gran parte delle imprese con pesanti ripercussioni sull'occupazione e sulla regolarità nei cantieri.

Nel territorio dell'Alessandrino è stata une vera e propria ecatombe purtroppo sono scomparse parecchie imprese storiche.

La crisi, pur a fronte di timidi segnali di ripresa (a seconda delle aree interessate), è ancora in essere ed è sempre più preoccupante per la durata.

Nel 2008 i lavoratori regolari versanti in Cassa Edile ad Alessandria erano circa 8500 attualmente sono  4000 quasi il 50%.

Ben più di 4500 lavoratori in meno nella sola provincia di Alessandria circa 25000 in meno in tutto il Piemonte.

Le imprese attive regolari ad Alessandria nel 2008 erano circa 1500 ad oggi il numero è sceso a 700 ben 800 imprese in meno. La media attuale dei lavoratori per impresa è di 3,5.

E stato un crollo che mediaticamente ha fatto meno rumore di altri settori perchè se chiude un impresa con 3 dipendenti difficilmente finisce sui giornali a meno che i lavoratori non salgano sulle gru (ed è avvenuto  spesso) ma sommando tutte le imprese che non esistono più, il numero di disoccupati diventa impressionante.

Il crollo in edilizia ha anticipato di 3 anni la grande crisi di tutti i settori ed è il compartimento che fatica di più ad uscirne, c'è stato un timido cenno di ripresa nell'estate 2019 bloccato immediatamente dall'evento pandemico COVID.

Dopo il Covid il settore sta ripartendo con fatica e si confida nelle decisioni prese dal governo sulle opere strategiche e sul Superbonus 110% anche se bisogna proseguire spediti prima che il crollo sia definitivo.

Il blocco dei licenziamenti e la proroga della Cassa integrazione guadagni hanno aiutato a mantenere attualmente i posti di lavoro ma siamo preoccupati di cosa possa accadere appena questi provvedimenti terminano rischiamo di avere ulteriori licenziamenti e un aumento della disoccupazione.

La crisi è stata acuita anche dalle scelte di tutti i governi che si sono succeduti (sia di centrodestra che centrosinistra) perchè non hanno accelerato il sistema delle infrastrutture, anzi sono state rallentate, basti pensare che in Piemonte tutte le grandi opere sono state contrastate ed hanno avuto iter difficoltosi con un numero impressionante di imprese fallite.

La Torino Lione forse partirà a breve, la Città della Salute è ancora sulla carta, i lavori al Col di Tenda sono ripartiti da poco dopo un blocco di quasi un anno, l'autostrada Asti Cuneo non è ancora conclusa, l'unico lavoro che procede è il Terzo Valico dei Giovi che dopo esser stato messo in discussione è proseguito senza interruzioni in seguito al crollo del Ponte Morandi.

Come dicevo nella mia presentazione sono un minatore che lavora  sul terzo valico, ed essendo residente nel territorio posso dire che senza questa grande opera, che ha portato una boccata d'ossigeno nel nostro territorio, sarei quasi sicuramente uno dei tanti disoccupati di cui parliamo nelle nostre statistiche e probabilmente anche tanti miei compagni di lavoro.

Una parte degli imprenditori edili ha pensato di difendersi dalla crisi operando unicamente sul versante dei costi contrattuali, fuggendo dall'applicazione del  contratto edile e applicando altri contratti.

Il dumping contrattuale, così creato, ha alterato notevolmente i principi basilari di una corretta e libera concorrenza, danneggiando le imprese sane che si sono trovate a competere con imprese irregolari  e costringendo i lavoratori ad operare in cantieri meno sicuri, con salari più bassi e con meno contributi versati, rinunciando anche alle prestazioni erogate dal Sistema Bilaterale di Settore tramite la Cassa Edile.

Lavoratori impegnati sullo stesso cantiere, spalla a spalla con tutele differenti e salari notevolmente più bassi costretti ad accettare qualsiasi imposizione per poter portare la pagnotta a casa e questo lo riscontriamo anche sulle grandi opere.

Dobbiamo ricordare che la formazione sulla sicurezza e la formazione edile dei lavoratori che operano in un cantiere sono specifici e devono essere erogati dagli enti bilaterali di settore, pertanto nei cantieri l'unico contratto regolare è quello edile.

I dati e le previsioni economiche indicano come lo stato di salute del Paese non sia rassicurante, i dati sulla crescita e sull'occupazione sono ancora sconfortanti.

Per prevenire a tale situazione è necessario rilanciare il lavoro; alle infrastrutture vanno affiancate le opere per la messa in sicurezza del territorio, con i cambiamenti climatici, ad ogni temporale si hanno sempre strade e paesi alluvionati; per far fronte a questi due aspetti sarebbero necessarie, per la nostra provincia, fare investimenti importanti.

Inoltre, la riqualificazione degli edifici e dei centri storici, l'adeguamento alle normative sul risparmio energetico e all'antisismico con l'introduzione di nuovi

materiali, il Bonus 110% dovrebbero produrre anch'essi lavoro di qualità che possa determinare lavoro per la parte sana del sistema, e salario per i lavoratori.

Il rinnovo del CCNL pone le nostre rispettive Organizzazioni di Rappresentanza davanti a scelte importanti ed impegnative, per quanto attiene il ruolo ed i compiti degli Enti Bilaterali Contrattuali, la qualità dei nostri Enti è riconosciuta a livello nazionale, dalle imprese e dai lavoratori; il lavoro da fare però non è per questo meno impegnativo.

Pensiamo che le sfide che dobbiamo affrontare possano e debbano rappresentare un'opportunità per far tornare a crescere il settore.

Il settore edile può fare da traino all'economia nazionale però bisogna sempre salvaguardare il lavoro regolare ed in sicurezza, purtroppo l'edilizia è ancora un settore dove ci sono troppi morti e infortuni spesso alcuni non vengono nemmeno conteggiati perchè sono lavoratori non in regola e senza tutele.

Il settore edile deve ripartire, ma soprattutto ripartire in sicurezza

Pubblicato in Notizie: FeNEAL

"La strage continua"
Un altro lavoratore ha perso la vita durante lo svolgimento della propria mansione. E' accaduto nuovamente ieri quando un operai edile, SOTIRI KOSTANDIN, 58 anni, Albanese da 27 anni in Italia, ha perso la vita in un cantiere edile dell'Ovadese.

L'ennesimo infortunio mortale accaduto in provincia di Alessandria dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto siano urgenti interventi efficaci per contrastare quella che è diventata una vera emergenza nazionale con undrammatico aumento dei morti sul lavoro.
Purtroppo molte altre priorità ed "emergenze" vengono poste all'attenzione pubblica e sono oggetto di interventi del Governo e di provvedimenti legislativi mentre la tutela della salute nei luoghi di lavoro è totalmente assente dal dibattito politico.

Considerato inoltre anche la scelta del Governo di intervenire modificando e semplificando la legislazione sugli appalti non appare coerente con la necessità di fornire in questo settore maggiori garanzie in merito alla tutela della salute nei luoghi di lavoro.
L'aumento degli incidenti sul lavoro e, soprattutto, degli infortuni mortali, richiede uno sforzo importante da parte di tutti con scelte politiche conseguenti.
ancora molto si può e si deve fare a patto che Imprese e Politica vogliano davvero investire sulla sicurezza sul lavoro.
Purtroppo le disposizioni del Governo che, con la legge di bilancio 2019 ha ridotto di oltre il 30% i premi assicurativi antinfortunistici che le imprese hanno l'obbligo di pagare all'Inail, non pare vadano in questa direzione .
Proprio per questo è importante contrattare sul territorio e con le stazioni appaltanti misure a sostegno della sicurezza e della dignità del lavoro.


Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL di Alessandria

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A varare il Fondo sanitario integrativo per i dipendenti edili, rivolto a circa 600mila operatori del settore, le Parti datoriali e i sindacati delle costruzioni

Sanedil è il nuovo strumento per le prestazioni sanitarie e sociosanitarie di circa 600mila lavoratori del settore edile.  Si sono, infatti,  concluse, il 9 luglio, le intese tra tutte le Parti Sociali più rappresentative dell'edilizia, firmatarie dei contratti collettivi nazionali: Ance, Alleanza delle Cooperative, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai Edilizia, Confapi Aniem, assieme ai Sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.

Obiettivo del nuovo strumento è quello di garantire prestazioni sanitarie e sociosanitarie omogenee a livello nazionale per i lavoratori dell'edilizia e per tutti coloro che intervengono nel suo processo produttivo. Si tratta di un ulteriore tassello che arricchisce e potenzia il welfare   e l'insieme  delle tutele dei lavoratori, già garantiti dal mondo della bilateralità edile.

Il Fondo si affianca ai pilastri già consolidati nel sistema degli enti paritetici del settore: previdenza complementare, regolarità del lavoro, formazione e sicurezza degli addetti.

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Martedì, 25 Giugno 2019 09:35

Elezioni RSU Terzo Valico

Venerdì scorso si sono svolte le elezioni per la nomina delle RSU nel cantiere Terzo Valico di Arquata Scrivia per l'azienda Radimero Scarl.

La Feneal UIL Alessandria, che era riuscita ad ottenere consensi già negli altri tre cantieri (Novi Ligure Cociv, Castagnola a Fraconalto C.T.G. e in Val Lemme Seli Overseas), ha confermato la sua presenza in prima linea anche in quest'ultimo cantiere. La Feneal è quindi l'unica organizzazione sindacale presente indistintamente su tutti i quattro cantieri.

La Feneal ha visto, infatti, l'elezione di Salvatore Trabona e vanta così una RSU per ogni cantiere. Questo risultato è particolarmente importante per la categoria e per far sì che tutti i lavoratori abbiano una figura di riferimento che conosca bene la realtà del settore dei cantieri.

Paolo Tolu, Segretario provinciale Fenal UIL: "Siamo molto soddisfatti per questo risultato che vede la nostra RSU accanto ai due eletti per la FILCA CISL. Questo ci conferma ancora una volta la fiducia da parte dei lavoratori per l'impegno assunto fino ad ora dall'intera squadra Feneal Uil Alessandria."

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Per scongiurare l'approvazione di una legge pericolosa per il settore degli appalti pubblici e per i lavoratori, Cgil, Cisl e Uil con le categorie nazionali promuovono martedì 28 maggio alle ore 9.30 una manifestazione unitaria a Roma, in Piazza Montecitorio.

«Con il decreto Sblocca cantieri – dichiarano le tre Confederazioni – il Governo mira a stravolgere il Codice degli appalti pubblici e riconsegnare il sistema nelle mani delle consorterie dei comitati d´affari, in un Paese come l'Italia ad altissima possibilità di infiltrazione mafiosa. Un provvedimento che produrrà meno lavoro sicuro e garantito».

«Quella di martedì prossimo sarà una mobilitazione – aggiungono in conclusione Cgil, Cisl e Uil – contro la corruzione, l´illegalità, lo sfruttamento e per la qualità negli appalti pubblici, per la sicurezza sul lavoro, l'occupazione, gli investimenti e lo sviluppo».

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Venerdì, 15 Marzo 2019 10:57

Sciopero generale delle costruzioni oggi a Roma

Treni speciali, traghetti, aerei, 200 pullman porteranno venerdì 15 marzo migliaia di lavoratrici e lavoratori delle costruzioni in Piazza del Popolo a Roma, in occasione dello sciopero generale di tutti i comparti del settore (edilizia, cemento, lapidei, legno arredo, laterizi), mobilitati da oltre un mese con centinaia di assemblee, presidi, manifestazioni in tutti i territori. Sciopero che ha già prodotto un risultato, la convocazione dei sindacati da parte del Governo proprio domani, alle ore 13:30, con all'ordine del giorno lo "sblocca cantieri".

"Bene nel metodo un tavolo parti sociali-Governo su come sbloccare i cantieri" spiegano i segretari generali di Feneal Filca Fillea, Vito Panzarella, Franco Turri, Alessandro Genovesi "questo è un primo risultato delle mobilitazioni confederali e di categoria. Sul merito, come sindacato delle costruzioni, andremo al confronto con la piattaforma alla base dello sciopero generale unitario di domani, sciopero che a questo punto diventa ancora più importante per sostenere le proposte del mondo del lavoro, le quali più che rivendicare nuove regole, chiedono politiche industriali, investimenti, azioni di sistema finanziarie e sulla qualità dell'occupaione, per difendere il lavoro che c'è e crearne di nuovo, stabile, ben pagato e sicuro."
Tanti i messaggio di solidarietà pervenuti ai sindacati delle costruzioni di Cgil Cisl Uil, tra cui quelli delle federazioni mondiale ed europea (Bwi e Fetbb) e di numerosi paesi: Romania, Serbia, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Danimarca, Svezia, Argentina, Sud Corea, Russia, Ucraina, Australia, Myanmar.e tante le presenze in piazza, a partire dai segretari generali confederali e tanti segretari e rappresentanti delle altre categorie Cgil Cisl Uil.
La manifestazione avrà inizio alle 9:30. Si alterneranno dal palco le band Tammuri Girgenti e Nando Misuraca. Poi la parola passerà ad alcuni lavoratori provenienti da aziende dei cinque comparti in sciopero – edilizia, cemento, laterizi, lapidei, legno arredo – e a seguire, intorno alle ore 11:00 interverranno i segretari generali Panzarella, Turri, Genovesi. Al termine degli interventi di nuovo musica con i GOasis.

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Comunicato Terzo Valico

FENEALUIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL ritengono inaccettabile la decisione del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli di bloccare il trasferimento delle risorse per il quinto lotto del Terzo Valico, e per questo hanno organizzato una manifestazione unitaria per il 9 ottobre davanti al Ministero dei Traporti e delle Infrastrutture, in piazzale Porta Pia.
In un contesto in cui occorrerebbe puntare in modo deciso su infrastrutture e spesa pubblica produttiva, viene sottratto oltre un miliardo di euro indispensabile per perfezionare un'opera di fondamentale importanza non solo per il territorio interessato ma per tutto il Paese e che comporterà
il licenziamento in tempi brevi di 400 lavoratori e nel futuro prossimo di molti altri. Contestualmente nelle aziende interessate sono state proclamate otto ore di sciopero per sottolineare l'importanza di garantire la partecipazione dei lavoratori al presidio al fine di sostenere gli obiettivi della vertenza e per favorire il percorso di confronto con i Ministeri coinvolti.
Il presidio avrà inizio alle ore 10:00 e terminerà alle ore 14:00 presso la sede del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, in Piazzale di Porta Pia. Esortiamo le Federazioni in indirizzo a intraprendere tutte le azioni necessarie per la positiva riuscita dell'iniziativa, le Federazioni Nazionali contribuiranno alle spese per le situazioni più svantaggiate.
Per l'occasione verrà posizionato un furgone con sistema di amplificazione, la manifestazione avrà carattere di presidio e ci attendiamo la parteciperanno circa 500 persone.
Le Federazioni di FENEAL FILCA FILLEA hanno già chiesto un incontro urgente al Ministro per esprimere il nostro profondo disagio per una decisione molto grave e dalle conseguenze economico-sociali pesantissime.

i Responsabili Organizzativi i Responsabili Contrattuali
P.Frisenna O.De Luca G.Fiorucci M.Franzolini B.Cerutti A.Di Franco

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Eccoci con un nuovo aggiornamento dalla stagione congressuale UIL 2018.

Si è appena concluso il congresso della FENEAL Uil Piemonte. A partecipare anche i delegati e la segreteria di Alessandria.

Il congresso si è concluso con due importanti novità per la categoria degli edili alessandrina. Paolo Tolu, già operatore della FENEAL Uil di Alessandria, è stato eletto come nuovo coordinatore di Alessandria, mentre Tiziana Del Bello è ora segretario organizzativo FENEAL Uil Piemonte.

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CONCESSIONARIE AUTOSTRADE, LUNEDI' SCIOPERO DI 8 ORE E PRESIDIO A MONTECITORIO

Sciopero nazionale di 8 ore proclamato per lunedì prossimo, con un presidio in piazza Montecitorio a Roma (ore 10:30) di centinaia di lavoratori che arriveranno da tutta Italia, e altre 8 ore di sciopero nei giorni successivi gestite a livello territoriale. È la reazione dei sindacati FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, alle novità emerse nella vertenza legata alle società controllate dalle concessionarie autostradali. Nei giorni scorsi, infatti, è stato bocciato l'emendamento proposto dai deputati Pd Borioli ed Esposito, che intendeva alzare dal 20% al 40% la percentuale dei lavori di manutenzioni e progettazione affidabili senza gara ai concessionari autostradali.

"L'inspiegabile bocciatura della proposta – spiegano le segreterie nazionali dei tre sindacati – è un colpo durissimo per i 3 mila operai e tecnici specializzati, che ora rischiano di essere licenziati, e vanifica il lungo lavoro svolto al tavolo interministeriale aperto dai ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico, che era riuscito a trovare una soluzione per scongiurare questo ennesimo stillicidio di posti di lavoro. Evidentemente – accusano Feneal, Filca, Fillea – le pressioni delle lobbies hanno avuto la meglio sul parere dei due ministeri, sul rischio di mandare a casa 3mila lavoratori, sulla qualità del lavoro, sulla sicurezza delle stesse autostrade, sulla necessità di salvaguardare un pezzo strutturato di impresa italiana e di adottare un orientamento largamente diffuso in Europa.

Le 16 ore di sciopero ed il presidio a Montecitorio sono la nostra risposta all'atteggiamento della politica, che sta peraltro generando forti tensioni sociali sui territori e nei siti produttivi. Chiediamo con forza l'immediata convocazione del tavolo permanente presso il Mise e un intervento rapido e deciso di tutti gli interlocutori politici ed istituzionali per risolvere nel migliore dei modi questa delicata vertenza". Infine i sindacati non escludono nei prossimi giorni disagi sulla rete autostradale nazionale, per iniziative autorizzate di informazione a livello locale come ad esempio azioni di volantinaggio in prossimità dei caselli: "Chiediamo scusa sin d'ora agli utenti – dichiarano – ma la nostra battaglia è anche nel loro interesse, per garantire la massima sicurezza delle autostrade e la massima qualità del lavoro, fino ad oggi affidato a personale specializzato e professionalizzato", concludono Feneal, Filca, Fillea.

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Le tre Segreterie Regionali Piemontesi, di Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL, sono con la Presente ad aprire lo stato di agitazione permanente per i Lavoratori edili di tutte le concessionarie Autostradali Piemontesi.

Nell'attesa, che le Segreterie Nazionali e il coordinamento stabiliscano le forme di mobilitazione che si annunciano dure e immediate, proclamiamo lo Stato di Agitazione con eventuali  iniziative di Lotta a discrezione dei territori o delle RSU

Prendiamo atto con profondo rammarico, che il Governo, dopo averci  detto – tramite i 2 Ministeri MIT e MISE – di ritenere percorribile l'emendamento Borioli/Esposito,  che rappresentava la soluzione al problema dei lavoratori, poi però, nel passaggio tra le parole e i fatti, ha proceduto al contrario, condannando 3.000 Lavoratori Edili, di cui, 1000 nel solo Piemonte a licenziamento certo.

Siamo amareggiati, e parecchio arrabbiati, perché l'emendamento Borioli/Esposito, non solo era giusto, ma soprattutto, rappresentava una strada percorribile perché chiedeva anche in Italia l'applicazione della normativa europea in materia.

Per noi, la salvezza dei posti di lavoro è prioritaria, la battaglia non è ancora finita, non consentiremo si faccia Macelleria Sociale.

Questo pomeriggio incontro dei sindacati in Prefettura ad Alessandria alle 17. Dalle 16.30, davanti alla Prefettura, presidio dei lavoratori delle concessionarie autostradali.

FENEAL UIL PIEMONTE             FILCA CISL PIEMONTE                 FILLEA CGIL PIEMONTE

Il Segretario Generale            Il Segretario Generale              Il Segretario Generale

Giuseppe Manta                          Piero Donnola                           Massimo Cogliandro

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