Notizie

Notizie

Visualizza articoli per tag: feneal uil alessandria

Trattativa interrotta, blocco delle ore di flessibilità e straordinario, sciopero nazionale di 8 ore il 28 ottobre: questa è l'amara conclusione dell'ennesimo incontro tra Feneal Filca Fillea e Federlegno per il rinnovo del contratto del settore Legno – Arredo Industria, che gli addetti del settore attendono da sei mesi.


"La mobilitazione – spiegano le segreterie nazionali delle tre sigle – è la nostra risposta alle proposte indecenti avanzate questa mattina a Milano dalla controparte, secondo la quale i dipendenti del legno dovrebbero lavorare concedendo il massimo della flessibilità , lavorando anche il sabato e la domenica, con un aumento della quota di lavoratori precari con contratti a termine e in somministrazione, vanificando così la contrattazione di secondo livello. Inoltre, Federlegno propone un aumento salariale pari praticamente a zero euro e meccanismi annuali di verifica e restituzione. Ciò vuol dire che, qualora a livello nazionale il tasso di inflazione fosse inferiore a quello previsto dagli indicatori, i lavoratori si vedrebbero decurtare una somma dalla tranche di aumento programmata per l'anno successivo. Il rischio è che i lavoratori debbano restituire una parte dello stipendio, una follia senza precedenti."


I sindacati proseguono: "a Federlegno vogliamo semplicemente ricordare che nei recenti rinnovi dei contratti di due settori simili, il cemento e il lapideo, gli aumenti sono stati rispettivamente di 90 e di 103 euro. Le condizioni del settore legno-arredo sono positive, è quindi impensabile avere aumenti al di sotto di queste cifre."
Infine, per i sindacati "è  da irresponsabili tenere da più di 6 mesi tutti questi lavoratori senza contratto, dopo oltre 15 incontri e nonostante la piattaforma sindacale sia stata inviata alla controparte nei tempi previsti, vale a dire nel settembre 2015, quando mancavano ben sei mesi alla scadenza del contratto."

Pubblicato in Notizie
Giovedì, 13 Ottobre 2016 11:46

7 novembre sciopero edili di Cgil Cisl Uil

BASTA MORTI SUL LAVORO, STOP ALLA STRAGE DI NONNI NEI CANTIERI.

IL 7 NOVEMBRE SCIOPERO DEGLI EDILI CGIL CISL UIL

PIATTAFORMA FENEAL FILCA FILLEA SICUREZZAVOLANTINO 7 NOVEMBRE SCIOPERO SICUREZZA

Un mese di assemblee, convegni, volantinaggi, iniziative di sensibilizzazione in tutti i territori ed in tutti i cantieri, ed il 7 novembre lo sciopero nazionale di un'ora degli edili per dire basta morti sul lavoro: è quanto hanno stabilito le segreterie nazionali Feneal Filca Fillea, che ancora una volta si mobilitano per chiedere più attenzione sul tema della sicurezza e salute sul lavoro a fronte di dati sempre più tragici ed allarmanti su infortuni, morti e malattie professionali.

"Per le costruzioni il bilancio provvisorio del 2016 è terribile, con un incremento delle vittime, ai primi di ottobre, di oltre il 27% rispetto al 2015" fanno sapere le segreterie nazionali Feneal Filca Fillea, che proseguono "A questo dato drammatico si aggiunge quello relativo alla media di età delle vittime: in particolare è sconcertante il dato degli over 60, più che raddoppiato rispetto allo scorso anno. Siamo in presenza di una  vera e propria strage di nonni." Per i sindacati "occorre intervenire subito, rafforzare controlli e sanzioni, completare l'attuazione del decreto legislativo 81, anche con la costituzione della patente a punti." "Lo sciopero – proseguono – serve a sensibilizzare su un tema che non può più passare in secondo piano e per questo chiediamo azioni precise per contrastare il lavoro irregolare e nero, causa di molti incidenti e di mancata applicazione delle regole.  Tra queste è per noi fondamentale ripristinare il Durc nella sua formula originaria e passare in breve tempo alla congruità, applicare il contratto edile a tutti i lavoratori  in cantiere e rafforzare il ruolo degli enti bilaterali che attraverso i responsabili della sicurezza svolgono un lavoro indispensabile."

"Sul fronte pensionistico  – aggiungono in conclusione – apprezziamo l'intesa raggiunta da Governo e Sindacato, ma occorre fare un passo in più affinché l'Ape agevolata si rivolga esplicitamente agli operai edili e permetta di accedere alla pensione in anticipo senza penalizzazioni a tutti quegli operai con pensioni inferiori ai  1300/1400 euro netti, il cui lavoro è sicuramente pesante e rischioso. Solo in questo caso  si darà una risposta concreta alle migliaia di operai con più di 60 anni che ancora stanno sulle impalcature".

L'hashtag della mobilitazione è #ZeroInfortuni.

Pubblicato in Notizie

Ieri mattina, nella sede della Prefettura di Alessandria, è stato firmato un importante protocollo sul Terzo Valico sottoscritto da Regione Piemonte, Commissario Straordinario di Governo, dalla Provincia di Alessandria, dal Cociv e dalle organizzazioni sindacali regionali e provinciali delle categorie edili.

Finalmente una buona notizia per l'occupazione in provincia: l'accordo prevede infatti l'assunzione da parte di Cociv di 150 lavoratori provenienti dalle aree piemontesi interessate dall'opera entro la primavera 2017. Cociv entro il 15 gennaio 2017 assumerà 70 lavoratori edili e 30 nei servizi per un totale di 100 unità.

25 di queste assunzioni verranno effettuate già entro settembre 2016. Ulteriori 50 unità, sempre edili, saranno assunte entro aprile 2017, subordinatamente all'avvenuto finanziamento del quarto lotto. L'accordo è stato sottoscritto anche dalla Feneal UIL.

Pubblicato in Notizie

La Feneal UIl e la Uil di Alessandria partecipano al dolore di Francesco Lanziani per la scomparsa del figlio a causa di un mesotelioma pleurico.

Francesco Lanziani, ex lavoratore Eternit e attivo nella vertenza che ha poi portato al processo finalizzato a chiedere giustizia per tutte le vittime dell'amianto, è stato il primo segretario della Feneal Uil di Alessandria. Proprio questo terribile male aveva colpito suo figlio, che da anni ormai viveva ad Aosta. Francesco Lanziani vive a Casale Monferrato, in Via Sedula 9, indirizzo a cui fare riferimento per l'invio di eventuali telegrammi di condoglianze.

Pubblicato in Notizie

Ecco le immagini dello sciopero dei lavoratori nei cantieri del Terzo Valico. Cgil, Cisl e Uil denunciano le condizioni di lavoro, orari e sicurezza inadeguata.

Blocco nei cantieri, da ieri fino a domani, tra Arquata, Voltaggio e Novi.

Queste le dichiarazioni rilasciate dalla segretaria della Feneal Uil di Alessandria, Tiziana Del Bello, a Radio Gold e Alessandrianews:

Tiziana Del Bello, Feneal Uil, ha sottolineato una situazione complicata e trascinata da troppo tempo: "questo è il nostro secondo giorno di protesta perché il consorzio sapeva già le nostre problematiche. Noi abbiamo problemi di salute e sicurezza: si lavora a orari inconcepibili, i contratti sono a termine, i campi base hanno acqua sporca e ad Arquata il depuratore c'è ma non è funzionante. non è possibile andare avanti così. Siamo in sciopero da ieri e il consorzio non si è fatto sentire. I lavoratori vengono dalla Calabria, dalla Sicilia, dalla Sardegna e sono alte professionalità, tutti sottopagati. Non è possibile continuare in questa maniera. Siamo molto, ma molto arrabbiati. Noi abbiamo chiesto più di una volta tavoli a livello regionale e provinciale senza successo. Oggi pomeriggio ci sarà l'assemblea dei lavoratori, domani lo stesso. Se questo atteggiamento del consorzio continuerà in questa maniera noi andremo avanti."

"Spesso orari di lavoro sono disumani, approfittando che in tanti hanno ancora il contratto a termine. Ed in galleria troppe volte vengono fatte lavorazioni non nel rispetto di quanto previsto dalle normative vigenti sulla sicurezza – dicono Tiziana Del Bello, Uil, Pier Luigi Lupo di Cisl e Massimo Cogliandro, Cgil – sono già state fatte le segnalazioni del caso allo Spresal".

Pubblicato in Notizie

Una delegazione alessandrina ha aderito questa mattina allo sciopero unitario voluto da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Federazioni regionali Piemonte e Liguria, per dire no ad altri licenziamenti nel settore edile, manifestando a Genova contro gli effetti del Codice degli Appalti in ambito autostradale e il conseguente peggioramento delle condizioni della rete autostradale.

In prima linea c'erano i lavoratori del Gruppo Gavio, circa 200 partiti dalla provincia.

Il Governo ha infatti deciso di licenziare i dipendenti delle imprese in-house autostradali (cioè partecipate anche al 100% dagli attuali gestori) che si occupano di pavimentazione, progettazione, direzione, esecuzione sorveglianza delle lavorazioni edili nell'ambito delle infrastrutture logistiche del comparto autostradale.

Il Codice degli Appalti difatti da ultimo discusso in Parlamento si propone di azzerare la percentuale delle lavorazioni che possono essere effettuate direttamente determinando di fatto migliaia di licenziamenti di operai ed impiegati altamente professionalizzati.

Nel Codice degli Appalti non vi è neanche nessuna traccia dell'ACCORDO in materia di mantenimento dei livelli occupazionali, se non una sbiadita clausola sociale, e pertanto a decorrere da subito i lavoratori dipendenti di queste imprese – da oltre 30 anni – perderanno il posto di lavoro.

In sintesi: l'autostrada è una infrastruttura pubblica che viene gestita da soggetti privati a seguito di concessioni pluriennali. Riteniamo profondamente sbagliata la politica della ulteriore liberalizzazione degli appalti in ambito autostradale.

A fine manifestazione una delegazione è stata ricevuta in Prefettura a Genova per illustrare le ragioni che hanno portato allo sciopero di oggi e le preoccupazioni dei sindacati e dei lavoratori. Presente al tavolo anche Tiziana Del Bello, Segretario territoriale Feneal Uil di Alessandria.

 

Pubblicato in Notizie

NO AD ALTRI LICENZIAMENTI NEL SETTORE EDILE: SCIOPERO MERCOLEDI 27 APRILE

- contro gli effetti nefasti in ambito autostradale del Codice degli Appalti

- contro i licenziamenti

- contro il peggioramento delle condizioni della rete autostradale

Il Governo ha deciso di licenziare i dipendenti delle imprese in-house autostradali (cioè partecipate anche al 100% dagli attuali gestori) che si occupano di pavimentazione, progettazione, direzione, esecuzione sorveglianza delle lavorazioni edili nell'ambito delle infrastrutture logistiche del comparto autostradale.

Il Codice degli Appalti difatti da ultimo discusso in Parlamento si propone di azzerare la percentuale delle lavorazioni che possono essere effettuate direttamente determinando di fatto migliaia di licenziamenti di operai ed impiegati altamente professionalizzati.

Nel Codice degli Appalti non vi è neanche nessuna traccia dell'ACCORDO in materia di mantenimento dei livelli occupazionali, se non una sbiadita clausola sociale, e pertanto a decorrere da subito i lavoratori dipendenti di queste imprese – da oltre 30 anni – perderanno il posto di lavoro.

In sintesi: l'autostrada è una infrastruttura pubblica che viene gestita da soggetti privati a seguito di concessioni pluriennali. Riteniamo profondamente sbagliata la politica della ulteriore liberalizzazione degli appalti in ambito autostradale.

 

ore 8.00 Concentramento presso Sede SPEA, Piazza della Camionale. I pullman/mezzi provenienti da fuori Genova potranno parcheggiare in loco.

(uscita casello Genova Ovest - si segue indicazioni per Punto Blu)

ore 09.30 Presidio sotto uffici Sede direzione 1 Tronco ed eventuale corteo verso Prefettura di Genova.

Pubblicato in Notizie

PIATTAFORMA MANIFESTAZIONE 18.7.2015


Gli effetti perversi della riforma Fornero generano, insieme a quelli prodotti da sei anni ininterrotti di crisi, una situazione non più sostenibile. L'azione combinata della disoccupazione, dell'aumento di illegalità e della diminuzione delle protezioni sociali necessitano di risposte immediate. I lavoratori delle costruzioni non possono più aspettare e chiedono:


PENSIONI


La legge Fornero va cambiata. Per i lavoratori delle costruzioni le pensioni sono troppo basse e soprattutto arrivano troppo tardi. Gli edili in particolare, così come i lavoratori delle cave e di altri impianti industriali, sono sottoposti a condizioni lavorative non compatibili con gli attuali limiti di età per il pensionamento.
Obiettivi:
 Riconoscere flessibilità in uscita senza penalizzazioni per i settori del lavoro gravoso
 Aumentare l'importo delle pensioni tutelando il lavoro discontinuo
Richieste:
 la riforma degli ammortizzatori sociali deve aumentare i periodi di copertura contributiva per i lavoratori discontinui. La riduzione di contribuzione CIG prevista per le imprese deve essere destinata almeno in parte a incrementare tali coperture per l'edilizia. (Salvaguardando CIG per eventi atmosferici).
 Attuazione dell'avviso comune 2007, destinando ad EE.BB. (blen.it) la quota di riduzione della contribuzione CIG per forme integrative degli ammortizzatori universali.
 Riduzione della pressione Irpef su accantonamenti di previdenza integrativa.
 Sostegno ulteriore a forme di adesione collettiva a carico delle imprese e definite per via contrattuale sul modello di quanto definito nei CCNL.
 Riconoscimento del concetto di lavoro gravoso per consentire uscite flessibili senza alcuna penalizzazione; utilizzo di fondi integrativi definiti per via contrattuale ad integrazione e copertura dei periodi di contribuzione mancanti al raggiungimento dei requisiti generali (fondo 0,10 CCNL edilizia).


LAVORO


La crisi non è finita e i danni sono gravi su imprese e sistema produttivo. Servono investimenti e politiche industriali adeguate per la riconversione sostenibile dell'intero settore. Il volume degli investimenti pubblici è insufficiente oltre che lento.
Richieste:
 accelerazione dei programmi di spesa già definita (dissesto, scuole, città, carceri, infrastrutture prioritarie) con tavoli di monitoraggio permanente.
 Incremento di spesa per gli investimenti nel DEF 2016.
 Interventi di politica industriale a sostegno dei processi di riconversione e innovazione sostenibile del settore dei materiali da costruzione.
 Dare strutturalità all'eco-bonus per ristrutturazioni energetiche e sismiche.
 Intervento prioritario su riqualificazione delle città con fondi UE


LEGALITÀ, REGOLARITÀ, SICUREZZA


L'abbassamento complessivo del quadro di legalità del settore si riflette drammaticamente sulle condizioni dei lavoratori in termini di regolarità e sicurezza.
Richieste:
 rafforzamento clausole sociali e responsabilità solidale, qualificazione di impresa (Patente a punti), modifica modalità di aggiudicazione e abolizione del general contractor e del massimo ribasso in sede di recepimento delle direttive UE in materia di appalti pubblici.
 Modifica delle norme in materia di DURC online edile per consentire maggiore efficacia e introdurre DURC per congruità.
 Divieto di utilizzo dei voucher, contrasto alle false partite Iva.
 Rafforzamento dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro.

Pubblicato in Notizie

Appello dei sindacati edili: "Qatar 2022, basta stragi nei cantieri dei Mondiali. Ad oggi già morti 1.200 operai".

Domani, martedì 14 aprile, presidio alla sede Figc a Roma e volantinaggio allo Juventus Stadium di Torino.

Per la Feneal UIL di Alessandria saranno presenti a Torino la Segretaria generale territoriale Tiziana Del Bello, insieme ai segretari provinciali Paolo Tolu e Fabrizio Topa.

"Nei cantieri per i Mondiali di Calcio del 2022 in Qatar si sta consumando una vera strage: ad oggi sono già morti 1.200 operai per incidenti ed infarto. Gli operai impiegati, più di un milione provenienti principalmente da India e Nepal, hanno turni di lavoro di 16 ore, sono ridotti in condizioni di schiavitù e lavorano con temperature che raggiungono anche 50 gradi all'ombra". A denunciarlo sono i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, che insieme alla Bwi ed alla Fetbb, le Federazioni internazionale ed europea dell'edilizia, sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori in Qatar. "Nei cantieri dei Mondiali – spiegano i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea, Vito Panzarella, Domenico Pesenti e Walter Schiavella – continua a scorrere sangue innocente nel più assordante silenzio, e fino al 2022 il totale delle vittime potrebbe superare quota 4mila. Le nostre lettere inviate mesi fa alla Figc e all'Aic non hanno avuto risposta, e nei giorni scorsi ne abbiamo inviata un'altra al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ed ai ministri Franceschini e Gentiloni. L'Italia non può assistere impotente a questo massacro, che rischia di trasformare una festa di sport come i Mondiali in una delle più grandi stragi di innocenti della storia".

Martedì alle ore 11:00, a Roma, è in programma un presidio con conferenza stampa presso la sede della Figc, in via Gregorio Allegri 14.

La sera, invece, presso lo Juventus Stadium di Torino, ci sarà un volantinaggio in occasione dell'incontro di Champions League tra la Juventus e il Monaco.

La campagna di sensibilizzazione (hashtag #UnCalcioAllaSchiavitù) è già sui social:

uncalcioallaschiavitu (Facebook)

@ediliNONschiavi (Twitter)

FIRMA LA PETIZIONE

 

Pubblicato in Notizie
Pagina 4 di 5

Sempre con voi

UIL Alessandria

© 2021. Tutti i diritti riservati.
Privacy Policy | Cookie Policy
Web by ModusOperandi

Search

No Internet Connection