Le tre Segreterie Regionali Piemontesi, di Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL, sono con la Presente ad aprire lo stato di agitazione permanente per i Lavoratori edili di tutte le concessionarie Autostradali Piemontesi.
Nell'attesa, che le Segreterie Nazionali e il coordinamento stabiliscano le forme di mobilitazione che si annunciano dure e immediate, proclamiamo lo Stato di Agitazione con eventuali iniziative di Lotta a discrezione dei territori o delle RSU
Prendiamo atto con profondo rammarico, che il Governo, dopo averci detto – tramite i 2 Ministeri MIT e MISE – di ritenere percorribile l'emendamento Borioli/Esposito, che rappresentava la soluzione al problema dei lavoratori, poi però, nel passaggio tra le parole e i fatti, ha proceduto al contrario, condannando 3.000 Lavoratori Edili, di cui, 1000 nel solo Piemonte a licenziamento certo.
Siamo amareggiati, e parecchio arrabbiati, perché l'emendamento Borioli/Esposito, non solo era giusto, ma soprattutto, rappresentava una strada percorribile perché chiedeva anche in Italia l'applicazione della normativa europea in materia.
Per noi, la salvezza dei posti di lavoro è prioritaria, la battaglia non è ancora finita, non consentiremo si faccia Macelleria Sociale.
Questo pomeriggio incontro dei sindacati in Prefettura ad Alessandria alle 17. Dalle 16.30, davanti alla Prefettura, presidio dei lavoratori delle concessionarie autostradali.
FENEAL UIL PIEMONTE FILCA CISL PIEMONTE FILLEA CGIL PIEMONTE
Il Segretario Generale Il Segretario Generale Il Segretario Generale
Giuseppe Manta Piero Donnola Massimo Cogliandro
Lavoro, contratto, salute, pensioni: questi i temi che saranno al centro dello sciopero nazionale dell'intero comparto dell'edilizia, proclamato dalle segreterie di FenealUil – Filca Cisl – Fillea Cgil per il 18 dicembre.
Una decisione cui si è giunti "dopo aver preso atto, ancora una volta, dello stallo nella trattativa per il rinnovo del contratto edile, scaduto da quasi un anno e mezzo" spiegano i segretari generali Panzarella, Turri, Genovesi, che proseguono "avevamo annunciato nei mesi scorsi la mobilitazione per novembre, qualora le associazioni datori ali non avessero mostrato disponibilità ad un avanzamento nella trattativa. Nel frattempo, abbiamo svolto oltre mille assemblee nei cantieri per spiegare ai lavoratori le nostre proposte e le difficoltà che abbiamo incontrato nel negoziato. Oggi dobbiamo prendere atto che dalle associazioni datoriali non sono giunte reali disponibilità ed aperture."
Aumenti salariali in linea con gli altri settori e finalizzati anche ad aiutare una ripresa dei consumi al servizio del Paese; difesa e riforma delle Casse Edili a tutela di tutti i lavoratori (operai, impiegati, ecc.), contro il lavoro nero e per sostenere le imprese più serie contro la concorrenza sleale e il dumping; più sicurezza sui posti di lavoro, contro gli infortuni e gli incidenti mortali che, drammaticamente, crescono ogni giorno di più; creazione di un Fondo Sanitario Integrativo Nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute e alla prevenzione; potenziamento del Fondo integrativo per il Pensionamento anticipato, dando la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima e creare così occasioni di lavoro, di qualità, per tanti giovani: queste le richieste consegnate alle controparti dai sindacati, richieste che per Panzarella, Turri, Genovesi vanno nella direzione di "un Contratto Nazionale al servizio di una qualificazione maggiore del sistema, del lavoro e dell'impresa, per poter affrontare le sfide di un settore che sta cambiando nei suoi processi e nei suoi prodotti (riqualificazione, rigenerazione, messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico e privato, ecc.) per cui servono più professionalità, più qualità, più partecipazione."
Ma le controparti "continuano con tatticismi dilatori a prendere tempo, non rispondendo nel merito alle nostre proposte e non accettando la sfida che i lavoratori ed il Sindacato hanno lanciato."
Dunque il 18 dicembre sarà "sciopero per l'intera giornata in tutte le imprese edili, con manifestazioni di carattere interregionale, mentre nella giornata del 20 novembre metteremo in campo una iniziativa straordinaria di informazione, con volantinaggi, conferenze stampa, presidi, in preparazione dello sciopero nazionale" concludono i leader di Feneal Filca Fillea.
Oggi a Roma si tiene, presso il Centro Congressi Frentani, in via dei Frentani 4, un convegno nazionale promosso dai sindacati delle costruzioni FenealUil Filca Cisl Fillea Cgil dal titolo "Legalità. Una priorità per il settore delle costruzioni e per l'intero sistema Paese."
Sarà l'occasione per le tre sigle edili di presentare le loro proposte ai numerosi rappresentanti istituzionali che interverranno insieme ai delegati aziendali da tutta Italia.
"I dati e le condizioni che riscontriamo in cantiere ogni giorno ci dicono che molto è stato fatto in tema di legalità ma non abbastanza ed una riflessione seria sugli strumenti di legge e sul ruolo delle parti sociali è necessaria per superare molte delle criticità esistenti – dichiarano i sindacati. – "Perché la legalità sia un fattore primario nello sviluppo del nostro paese occorre un'azione congiunta contro l'illegalità e le infiltrazioni mafiose a sostegno dell'economia legale e della corretta competizione delle imprese e per la promozione ed il risanamento produttivo ed occupazionale delle aziende sequestrate e confiscate alla mafia.
I lavori inizieranno alle ore 10:00 e saranno presieduti da S. Scelfo – Responsabile Nazionale Legalità per la Filca Cisl, seguirà la relazione unitaria esposta a nome delle segreterie nazionali da G. Gorla – Segretario Nazionale Fillea Cgil. A concludere i lavori V. Panzarella – Segretario Generale FenealUil.
Previsti gli interventi dell'On. F. Bubbico – Vice Ministro degli Interni, del Prefetto E. M. Sodano – Direttore ANBSC (Agenzia Nazionale Beni Sequestrati), del Prefetto A. Trovato – Direttore Struttura di Missione Antimafia per il Sisma 2016 e del Dott. Paolo Pennesi – Direttore INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro).
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"Ci sono migliaia di lavoratori che attendono di conoscere il proprio futuro, è ora di dare risposte certe a loro ed alle loro famiglie". Ad affermarlo le segreterie nazionali di FenealUil Filca-Cisl Fillea-Cgil dopo il pronunciamento di Anac in merito al parere richiesto dal Mit sulla possibilità di conteggiare sui piani quinquennali il limite agli affidamenti diretti dei lavori di manutenzione e progettazione autostradale.
"L'incontro convocato al Mise per martedì 1° agosto prossimo – sostengono i sindacati – deve essere l'occasione per Mit e Mise per fare finalmente chiarezza su questa vicenda complessa e delicata, anche per evitare che il parere dell'Anac produca effetti negativi sulla situazione occupazionale di migliaia di dipendenti delle società controllate dalle Concessionarie autostradali, che operano nei settori di manutenzione e progettazione". Infine i sindacati avvertono: "la mobilitazione non si ferma, ed in occasione dell'incontro al Mise si terrà un presidio in supporto della vertenza".
Si è volto oggi, alla presenza del Ministro Calenda, l'incontro richiesto al Mise dalle federazioni edili di CGIL, CISL e UIL, alla presenza dei rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e delle Holding delle Concessionarie autostradali Atlantia e Sias.
L'incontro, che era stato richiesto a seguito della crisi del settore delle aziende di manutenzione e progettazione legata alle nuove regole dettate dal Codice degli appalti, si è reso necessario per affrontare le problematiche occupazionali derivanti dalla riduzione delle attività svolte dalle Concessionarie tramite società in house.
Fillea Filca e Feneal valutano positivo e costruttivo il confronto, nel corso del quale il Ministro Calenda si è reso disponibile ad individuare soluzioni concrete per gestire l'impatto della modifica normativa sulle imprese, salvaguardare l'occupazione e la qualità della progettazione e delle manutenzioni sulla rete autostradale. A garanzia di ciò sarà istituito un tavolo tecnico interministeriale insieme al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministero del Lavoro, finalizzato a individuare soluzioni utili alla gestione della vertenza.
Nei prossimi giorni saranno svolti approfondimenti sui vari aspetti sollevati oggi ed entro la metà della prossima settimana saremo riconvocati al Mise.
E' chiaro che, visto l'andamento del tavolo, al momento nessuna procedura di riduzione del personale sarà attivata. Da parte nostra, manterremo alta l'attenzione e chiediamo a tutti i soggetti di garantire il massimo impegno per la tutela di migliaia di posti di lavoro.
Lunedì 10 luglio sarà sciopero dei lavoratori delle concessionarie autostradali: STOPLiCENZiAMENTi!
Si preparano 3.000 LICENZIAMENTI per i lavoratori della manutenzione e progettazione autostradale.
Questo è quanto prevede la nuova Legge sugli appalti pubblici che impedisce alle società che fino ad oggi hanno operato sulle autostrade di proseguire le attività.
Il risultato delle pressioni esercitate dalle lobby dei costruttori è che le manutenzioni autostradali saranno effettuate da aziende non qualificate che rischiano di compromettere la sicurezza degli
automobilisti.
DICIAMO NO a questa legge assurda
CHIEDIAMO AL GOVERNO di intervenire per scongiurare l'ennesima macelleria sociale fatta sulla pelle dei lavoratori.
Chiediamo scusa a voi automobilisti per i disagi che arrecheremo rallentando la circolazione.
Con lo sciopero di vogliamo dire non solo NO ai licenziamenti ma anche NO a strade insicure per voi tutti!
Perché progettare e manutenere le autostrade è una specializzazione industriale che non si improvvisa!
# N o n B u t t a t e c i X S t r a d a
A TORTONA ORE 8:00 ritrovo nel Parcheggio di Conforama
Casello A7 Uscita direzione Tortona
Saranno presenti i lavoratori di: Liguria, Piemonte, Parma, Varese, Milano (Gruppo Gavio)
Locandina in allegato.
APPALTI. SINDACATI ED RSU GRUPPO AUTOSTRADE E GAVIO: SCIOPERO IN DIFESA DEL LAVORO
Una giornata di sciopero dei lavoratori delle concessionarie autostradali già proclamata per il 10 luglio, ed un eventuale secondo sciopero, già fissato per il 14, nel caso in cui non si sblocchi la situazione: è questa la decisione presa dai sindacati dell'edilizia Cgil Cisl Uil e dal coordinamento nazionale delle RSU del gruppo Autostrade e del Gruppo Gavio, che era stato convocato per discutere le iniziative da mettere in campo per la prosecuzione della vertenza che da mesi vede i lavoratori impegnati in difesa del posto di lavoro.
Rsu e sindacati spiegano: "il nuovo Codice degli Appalti limita la possibilità per le concessionarie di eseguire direttamente manutenzioni e progettazione, e ciò sta mettendo a repentaglio migliaia di posti di lavoro in tutta Italia. La vertenza dei lavoratori delle concessionarie autostradali è finalizzata non solo alla salvaguardia dell'occupazione – precisano – ma anche alla qualità del lavoro e delle prestazioni effettuate nella manutenzione delle autostrade, quindi anche a garantire la sicurezza degli automobilisti."
Per Rsu e sindacati "è necessario che le istituzioni ed il Governo diano risposte certe e rapide ai lavoratori che rischiano il licenziamento, in assenza di chiarimenti". Per questo Feneal Filca e Fillea nelle prossime ore chiederanno al ministro Calenda di "convocare un tavolo urgente che affronti la crisi delle aziende controllate dalle concessionarie, imprese che rappresentano, per il settore edile, il principale comparto industriale."
Grande affluenza di lavoratori dell'edilizia nelle manifestazioni interregionali che si sono svolte oggi in occasione della mobilitazione nazionale proclamata dai sindacati delle costruzioni FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. In oltre 5.500 hanno partecipato alla manifestazione di Bologna, dove solo confluite le delegazioni dalle regioni del Nord, 3mila le presenze a Roma sotto il Ministero dello Sviluppo Economico, con delegazioni dalle regioni del Centro Italia, oltre 4mila i lavoratori del Mezzogiorno che hanno partecipato alle manifestazioni di Bari, spostata al chiuso per la pioggia, e di Palermo e Cagliari.
Pensioni, lavoro, sicurezza, contratto le parole d'ordine al centro della piattaforma unitaria, che i segretari generali Panzarella, Turri, Genovesi hanno ribadito dai palchi di Bologna Roma e Bari. Pieno appoggio e solidarietà agli edili è arrivata dai segretari generali delle confederazioni: impegnata nei congressi, Annamaria Furlan da twitter ha fatto sapere che "la Cisl sostiene la mobilitazione degli edili nelle città italiane", mentre Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo hanno portato la solidarietà di Cgil e Uil al presidio romano.
Al primo posto della mobilitazione è la richiesta al Governo di intervenire per correggere i requisiti per l'accesso all'Ape Agevolata, che per i sindacati penalizzano proprio gli edili, caratterizzati dalla discontinuità lavorativa. Una ingiustizia che genera drammi, come ha ricordato il segretario generale Filca-Cisl Franco Turri dal palco di Roma "anche nel 2017 continua la strage sui posti di lavoro: ad oggi sono morti 255 lavoratori, di cui 55 nelle costruzioni. Nel nostro settore, inoltre, aumentano le vittime con più di 55 anni: oltre una certa età non è possibile lavorare sulle impalcature, nelle cave, nelle cementerie. La riforma delle pensioni ha permesso il superamento della Legge Fornero, ma non basta: bisogna allargare i criteri dell'Ape Sociale, consentendo ad un numero maggiore di lavoratori edili di andare in pensione prima e senza penalizzazioni. Infine bisogna rafforzare i sistemi ispettivi nei cantieri, e introdurre strumenti come la Patente a punti, in grado di selezionare le imprese virtuose".
E di qualità del lavoro e delle imprese ha parlato il segretario generale FenealUil Vito Panzarella dal palco di Bologna, a pochi giorni dalla ripresa del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto nazionale del comparto "chiediamo alle nostre controparti di accettare fino in fondo la sfida della qualità, della valorizzazione dell'occupazione stabile e del riconoscimento delle professionalità. Insieme, attraverso la contrattazione, possiamo contrastare la destrutturazione e la dequalificazione che negli ultimi anni hanno fortemente indebolito il settore delle costruzioni. Occorre arrivare a definire un vero e proprio "contratto di cantiere", perché alla prolungata violenza della crisi non si può rispondere diminuendo garanzie e tutele ma, al contrario, vanno innovati i diritti e aggiornati gli strumenti." Sindacati e parti sociali debbono fare la propria parte, ma occorre l'intervento del Governo per affrontare la grande emergenza del paese, il lavoro, come ha ricordato da Bari il segretario generale Fillea- Cgil Alessandro Genovesi "occorre far ripartire gli investimenti pubblici e privati, a cominciare dagli interventi sul sistema infrastrutturale, che è al collasso.
Ed insieme la messa in sicurezza del territorio, penso al piano nazionale scuole sicure, al Piano nazionale per le periferie, la riqualificazione dell'edilizia popolare: vogliamo sapere perché i cantieri non partono, ed incalzare, protestare, proporre. Perché ognuno faccia la propria parte, imprese, stazioni appaltanti e pubbliche amministrazioni.
Questo, tutti insieme, forti della nostra unità sindacale, chiediamo oggi e continueremo a chiedere." Su tutto questo, centinaia di migliaia di lavoratori dell'edilizia insieme agli 800mila che dal 2008 hanno perso il lavoro attendono risposte.
"Innovazione, sostenibilità, economia circolare: un nuovo ciclo del cemento è possibile?". E' questo il tema scelto dai sindacati dell'edilizia FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, per l'iniziativa in programma giovedì 11 maggio prossimo a Roma (ore 9:30, Centro Congresso Frentani, via dei Frentani 4).
All'evento parteciperà, tra gli altri, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. I lavori saranno presieduti da Fabrizio Pascucci (segretario nazionale Feneal). Il programma prevede tre interventi e una tavola rotonda: Roberto Carrara (collaboratore Legambiente) interverrà sul tema dei combustibili alternativi, Gianni Fiorucci (segretario nazionale Fillea) sulle analisi e le proposte del sindacato, e a seguire ci sarà l'intervento di Giovanni Ricci Curbastro, direttore di Federmaco.
La tavola rotonda sarà condotta dal giornalista del Sole24Ore Giorgio Pogliotti, e avrà come protagonisti il ministro Poletti, Silvia Velo (sottosegretaria al ministero dell'Ambiente) e Franco Turri (segretario generale Filca).
Il 25 novembre la categoria edile FENEAL UIL Piemonte ufficializzerà alcuni importanti cambiamenti dell'assetto organizzativo: "Proseguendo nel percorso avviato dalla Confederazione sia a livello nazionale che regionale – dichiara il Segretario Regionale Giuseppe Manta – procediamo allo scioglimento delle Federazioni Territoriali di Asti, Alessandria, Biella-Vercelli, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e al loro successivo accorpamento nella FENEAL UIL Piemonte. E' una scelta che ci porterà ad essere più presenti nei posti di lavoro e ad ottimizzare le risorse organizzative ed economiche. Eliminiamo la definizione di confini territoriali e i nostri funzionari potranno agire su tutto il territorio, essendo più presenti anche in quelle zone che al confine tra due province rimanevano "terra di nessuno" amplificando l'efficacia e la presenza del Sindacato in tutta la Regione".
Alle ore 15 presso la Cassa Edile di Vercelli in corso Rigola 107, si svolgerà la tavola rotonda "L'importanza strategica della salvaguardia del territorio e della riqualificazione dei centri urbani come rilancio per un'edilizia legale e sicura".
PARTECIPERANNO: il Segretario Generale Nazionale FENEAL UIL Vito Panzarella, il Vicepresidente ANCE Piemonte Rino Bazzani, il Direttore CNA Vercelli Alberto Peterlin, la Funzionaria dell'assessorato alle Infrastrutture della Regione Piemonte Antonia Impedovo, il Segretario Generale UIL Piemonte Gianni Cortese, il Segretario Regionale FILCA CISL Piero Donnola, il Segretario Regionale FILLEA CGIL Lucio Reggiori.
SIETE INVITATI A PARTECIPARE. Per informazioni potete contattare il Segretario della FENEAL UIL Piemonte Giuseppe Manta al numero 392.7434702
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