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Anche l'Ufficio H della UIL di Alessandria, sportello informativo e di consulenza per le persone con disabilità e le loro famiglie, parteciperà il prossimo venerdì 8 febbraio alla manifestazione a Torino per chiedere l'aumento delle pensioni di invalidità.

La manifestazione che si svolgerà a Torino, alle 16 davanti alla Prefettura, rientra all'interno di una mobilitazione nazionale che coinvolge diverse città come Roma, Palermo e Pavia. A scendere in piazza saranno i disabili e i loro familiari indignati con il Governo per l'esclusione dalla Finanziaria di misure a sostegno del loro sostentamento. La manovra finanziaria, infatti, si concentra sul reddito di cittadinanza e Quota 100, ma ha escluso più di 820 mila persone con disabilità.

Anche ad Alessandria nella sede UIL di Via Fiume 10 è ormai da tempo presente uno sportello informativo e di consulenza per le persone con disabilità e le loro famiglie, aperto ogni martedì mattina dalle 9.30 alle 11.30 per offrire assistenza legale, tutela e agevolazioni sul posto di lavoro, informazioni sull'indennità di accompagnamento, assistenza sanitaria, pensioni di invalidità civile e molto altro ancora.

La decisione di manifestare deriva dal senso di ingiustizia e discriminazione avvertito dalle persone disabili preoccupate per la mancanza di un aumento della pensione di invalidità. La manovra del Governo, infatti, sembra aver escluso un incremento del sostegno che ricordiamo essere determinante per moltissime famiglie nel Paese. Angelo Catanzaro, responsabile dell'Ufficio H (Disabilità) della UILP Piemonte, aveva lanciato via Facebook un appello e creato un hastag: #nonsiamocittadinidiserieb.

Sergio Montagna, referente Ufficio H UIL Alessandria: "Ci avevano promesso in campagna elettorale che avrebbero aumentato le pensioni d'invalidità portandole a 780€ importo pari al reddito di cittadinanza, ma così non è stato. Oggi in Italia ci sono 1 milione e 72 mila persone che percepiscono 285 € al mese. Noi persone con disabilità non siamo cittadini di serie B e meritiamo ascolto, attenzione e risposte concrete."

L'invito a partecipare arriva quindi dalle associazioni che operano in questo campo tanto a Torino quando ad Alessandria dove verrà organizzato un presidio.

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Sabato 28 maggio a Torino si terrà una manifestazione in concomitanza con la giornata di sciopero proclamata dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per contrastare l'attacco di Federdistribuzione a dignità e diritti dei lavoratori.

Le motivazioni che portano ancora a scendere in piazza sono il contratto, la necessità di un salario dignitoso e condizioni di lavoro sostenibili.

Comunicato stampa
Federdistribuzione nega il contratto alle lavoratrici e ai lavoratori della grande distribuzione commerciale


Nel pomeriggio del 13 aprile sono cessate le trattative per la definizione del primo contratto collettivo nazionale di lavoro per le aziende aderenti a Federdistribuzione.
Le ragioni della rottura sono da ricondurre alle condizioni inderogabili e non negoziabili poste da Federdistribuzione per la sigla del contratto, vale a dire:


1) La destrutturazione del sistema di inquadramenti utilizzando la leva del jobs act;

2) L'imposizione di norme destinate a consentire alle aziende di derogare a tutte le norme del futuro contratto anche in assenza di accordo tra le parti a livello aziendale;

3) La definizione di aumenti salariali che determinerebbe al 31.12.2018 una massa salariale di 1.831 euro al 4° livello a fronte dei 3.000 euro previsti alla stessa data e al medesimo livello d'inquadramento dal contratto applicato ai dipendenti delle altre aziende del commercio, ossia alla stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.


Porre a 28 mesi dall'inizio dei negoziati tali condizioni inderogabili e non negoziabili dimostra che l'asserita volontà di Federdistribuzione di realizzare un'intesa è priva di fondamento. Federdistribuzione vorrebbe imporre un diktat inaccettabile attraverso cui realizzare un evidente vantaggio competitivo a danno dei propri dipendenti.
In aggiunta a ciò è emersa palese la volontà di Federdistribuzione di modificare in peggio le norme contrattuali sul mercato del lavoro, l'orario di lavoro e la bilateralità, con particolare riferimento ai sistemi di welfare (assistenza e previdenza integrative), determinando un danno aggiuntivo per i dipendenti delle imprese ad essa associate.


Le Organizzazioni Sindacali Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e UILTuCS proclamano, nelle aziende aderenti a Federdistribuzione, uno sciopero nazionale per l'intera giornata del 28 maggio 2016 ed ulteriori otto ore di sciopero da gestire a livello territoriale ed approfondiranno nei prossimi giorni le ulteriori iniziative da adottarsi.

Da Alessandria partirà un pullman di lavoratori iscritti alla Uiltucs per seguire la manifestazione a Torino.

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Lunedì, 16 Giugno 2014 10:45

Domani al via il Congresso regionale UILP

Domani, martedì 17, e mercoledì, 18 giugno, all'Hotel Holiday Inn di Torino si svolgerà il congresso regionale UILP.

A partecipare saranno anche 18 delegati alessandrni, che prenderanno parto all'appuntamento e al dibattito che verterà su temi come il servizio sanitario efficiente, la riduzione della pressione fiscale sulle pensioni e una maggiore equità economica.

I temi, già da mesi affrontati in occasione di manifestazioni, sono sempre la tutela degli anziani, un atto di civiltà per una solidarietà tra le generazioni e l'emarginazione sociale.

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Lunedì 14 Aprile si riunirà a Torino alla sede Cgil, alle 14.30, il Coordinamento Sindacale Unitario Regionale per la gestione della questione Amianto.

Il sindacato casalese Cgil, Cisl e Uil, rappresentato da Nicola Pondrano, Luciano Bortolotto e Luigi Ferrando, riveste nel coordinamento funzioni di raccordo fra le varie realtà territoriali, partendo dall'amara esperienza del territorio di Casale.

Pondrano, Bortolotto e Ferrando si presentano con un documento che, partendo dai dati ricavati dal Registro Nazionali Mesoteliomi che fornisce informazioni relative a 15845 casi a Dicembre 2011, aggiornati con i 1464 segnalati per il 2012 dal RENAM e proiezione verso i possibili 4000 casi nel 2022, chiede che venga attuato il Piano Nazionale Amianto licenziato con gli atti della seconda Conferenza Nazionale di Venezia del Novembre 2012.

Il sindacato a tutti i livelli deve svolgere un ruolo da protagonista attivo in questa nuova fase di gestione delle questioni relative all'amianto, chiedendo incontri specifici ai Ministeri della Salute, dell'Ambiente e del Lavoro tesi a determinare sinergie risolutive.

A tale scopo il sindacato casalese proporrà incontri in tutte le realtà territoriali della Regione, che devono confluire in un convegno regionale da tenersi in autunno, per realizzare una strategia unitaria fra tutti i livelli, tesa a costruire una piattaforma comune con le altre regioni.

Approfondimenti devono essere fatti sullo stato dei censimenti dei siti da bonificare, delle quantità dei finanziamenti erogati e previsti, arrivando rapidamente alla classificazione dei livelli di rischio ed alla conseguente scala di priorità negli interventi.

Occorre dare impulso ulteriore ai temi della bonifica e della ricerca sollecitando le istituzioni preposte ad assumere il tema amianto come priorità politica, sindacale e sociale.

 

Luigi Ferrando

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