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Mobilità: domanda di trasferimento per chi ha retrodatazione giuridica a seguito di ricorso (di Paolo Pizzo segreteria prov.le UIL SCUOLA Catanzaro)

Può presentare domanda di trasferimento provinciale al fine di ottenere la sede definitiva di titolarità (quella assegnata l'1/9/2014 è provvisoria) il personale immesso in ruolo giuridicamente ed economicamente dal 1° settembre 2014 e il personale immesso in ruolo dopo 31 agosto 2014, con retrodatazione giuridica al 1° settembre 2014 ed economica al 1° settembre 2015.

È inoltre previsto che il personale scolastico destinatario di nomina giuridica a tempo indeterminato successivamente al termine di presentazione delle domande di mobilità è riammesso nei termini entro 5 giorni dalla nomina e nel rispetto dei termini ultimi per la comunicazione al SIDI delle domande di mobilità previsti, per ciascun ordine di scuola e tipo di personale, nell'apposita O.M..

E IL PERSONALE ASSUNTO IN RUOLO CON DECORRENZA GIURIDICA PRECEDENTE ALL'1/9/2014 ED ECONOMICA DALL'1/9/2015 DOVRÀ PRESENTARE DOMANDA PER OTTENERE LA SEDE DEFINITIVA?

Sì. Rientrano in quest'ultimo caso, infatti, tutti i docenti che hanno ottenuto in questo anno scolastico l'immissione in ruolo con retrodatazione giuridica anteriore all'1/9/2014 a seguito di un giudicato (le più frequenti sono decorrenza giuridica al 2009 o 2010).

In questo caso il docente (al pari del neo immesso in ruolo) non ha ancora una sede definitiva e sta attualmente svolgendo una supplenza o è inoccupato. Può quindi presentare domanda di scelta della sede definitiva se nel frattempo abbia firmato il contratto di immissione in ruolo.

A tal proposito ricordiamo che gli anni di retrodatazione giuridica, COPERTI O NO DA SERVIZIO, saranno considerati servizio di ruolo a tutti gli effetti perché derivanti dalla restituito in integrum operata a seguito di un giudicato.

Per tale motivo nel modello D (dichiarazione dei servizi) allegato alla domanda di trasferimento tali anni dovranno essere inseriti nella sezione "anni di ruolo". Saranno valutati 6 pp per ogni anno se coperti da un servizio di almeno 180 gg., altrimenti 3 pp.

ANCHE CHI HA OTTENUTO IL RUOLO GIURIDICO NEL SOSTEGNO DEL II GRADO PUÒ PRESENTARE DOMANDA?

Di regola non presentano domanda di trasferimento i docenti neo immessi in ruolo sul sostegno della scuola secondaria di II grado (essi costituiscono il contingente provinciale DOS e otterranno la sede di servizio per l'a.s. 2015/16 con le operazioni di utilizzazioni, nel mese di giugno/luglio 2015).

Tali docenti potrebbero però presentare domanda di trasferimento interprovinciale se rientrano nelle precedenze di cui al'art 7 che permettono loro di superare il blocco triennale per i trasferimenti ad altra provincia.
Se però tali docenti abbiano ottenuto un'immissione in ruolo operata a seguito di un giudicato come descritta in precedenza, potranno presentare domanda di trasferimento interprovinciale richiedendo la DOS della/delle provincia/province desiderata/e (sempreché la decorrenza giuridica della nomina sia dall'1/9/2012 o precedente

CONSIGLIAMO AL DOCENTE INTERESSATO AL TRASFERIMENTO INTERPROVINCIALE DI PRESENTARE DUE DOMANDE DI TRASFERIMENTO:

il docente che abbia ottenuto un'immissione in ruolo tramite una sentenza con retroazione giuridica al 2009/10/11 o 2012 ed economica dall' 1/9/2015, ha la possibilità di produrre contemporaneamente due domande:

una provinciale, in riferimento alla sede definitiva nella provincia in cui è stato immesso in ruolo;l'altra interprovinciale, perché con una decorrenza giuridica precedente all'1/9/2013 può superare il blocco triennale stabilito dalla norma.

Nel caso il docente dovesse ottenere il trasferimento interprovinciale (che prevale su quello provinciale) la sede ottenuta sarà già quella definitiva (a nulla rileva che sarà la sede in cui dovrà svolgere l'anno di prova a partire dall'1/9/2015).

Nel caso invece non dovesse ottenere il trasferimento interprovinciale, aver prodotto la domanda provinciale gli potrebbe dare la possibilità di non vedersi assegnare una sede d'ufficio.

Il docente DOS dovrà selezionare la DOS della/delle provincia/province desiderata/e. Una volta ottenuto il trasferimento interprovinciale farà poi domanda di utilizzazione provinciale per la sede dall' 1/9/2015.

Nel caso invece la domanda interprovinciale non dovesse andare a buon fine, la sede DOS provinciale la potrai avere solo con le successive domande di utilizzazione provinciale.

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RAPPORTO SULLE DICHIARAZIONI DEI REDDITI A CURA DELLA UIL DI ALESSANDRIA PER L'ANNO 2013 (Dichiarazione 2012)

IL REDDITO MEDIO IN PROVINCIA DI ALLESANDRIA DICHIARATO DAGLI OLTRE 325 MILA CONTRIBUENTI E' DI 18.668 EURO L'ANNO, INFERIORE AL REDDITO MEDIO DICHIARATO IN REGIONE (19.545) E QUASI UGUALE ALLA MEDIA NAZIONALE (18.604 EURO).

L'88,2% DEI CONTRIBUENTI ALESSANDRINI HANNO REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE E PENSIONE

I REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE (21.187 EURO), SONO PIU' ALTI DEI REDDITI DEGLI IMPRENDITORI (18.851 EURO); MENTRE I REDDITI DA PENSIONE (15.629 EURO), SONO PIU' ALTI DEI REDDITI DA RENDITE FINANZIARIE E IMMOBILIARI (15.613 EURO)

IN 21 COMUNI SI REGISTRA UN REDDITO MEDIO SUPERIORE A QUELLO DELLA PROVINCIA; IN 53 COMUNI IL REDDITO MEDIO E' SUPERIORE ALLA MEDIA REGIONALE; IN 56 COMUNI E' SUPERIORE A QUELLA NAZIONALE.

GAVAZZANA (26.422 EURO), PIETRA MARAZZI (22.811 EURO), TERRUGIA (22.317 EURO) SONO I COMUNI "PIU' RICCHI";

ALICE BEL COLLE (12.845 EURO), CARREGA LIGURE (13.357 EURO), RICALDONE (13.820 EURO) I COMUNI "PIU' POVERI"

NEL CAPOLUOGO IL REDDITO MEDIO E' DI 19.801 EURO; A CASALE MONFERRATO 18.890 EURO; A NOVI LIGURE 19.618 EURO; A TORTONA 21.168 EURO OVADA 18.836 EURO; AD ACQUI TERME 18.466 EURO; A VALENZA 16.964 EURO

 

I redditi dichiarati dagli oltre 325 mila contribuenti residenti in provincia di Alessandria corrispondono a 18.668 euro, a fronte di una media regionale di 19.545 euro e della media nazionale di 18.604 euro.

Nello specifico, in provincia di Alessandria, i lavoratori e lavoratrici dipendenti dichiarano un reddito medio di 21.187 euro; i pensionati un reddito medio di 15.629 euro; i liberi professionisti (avvocati, medici, farmacisti, commercialisti, notai ecc), dichiarano un reddito medio di 37.476 euro; gli imprenditori, commercianti e artigiani dichiarano un reddito medio di 18.851 euro; coloro che vivono con redditi provenienti da rendite finanziarie e immobiliari dichiarano un reddito medio di 15.613 euro.

L'88,2% dei contribuenti alessandrini hanno reddito da lavoro dipendente e pensione. In particolare il 45,3% sono lavoratori e lavoratrici dipendenti; il 42,9% dichiarano redditi da pensione; l'1,7% redditi da lavoro da professioni; il 4,5% redditi da impresa, il 5,6% sono rentier.

E' quanto emerge dal Rapporto sulle dichiarazioni dei redditi della UIL di Alessandria, che ha elaborato i dati del Ministero dell'Economia sulle dichiarazioni dei redditi per l'anno 2013 (dichiarazioni 2012), nei 190 Comuni della provincia.

La "fotografia" reale delle dichiarazioni dei redditi nella nostra provincia, commenta Aldo Gregori , Segretario Generale della UIL di Alessandria, dimostra come le dichiarazioni dei redditi non rispecchiano la reale situazione di "ricchezza" delle famiglie e sono lo "specchio" di come  l'evasione fiscale nella nostra provincia, e non solo, abbia raggiunto livelli patologici, se è vero come è vero che i lavoratori dipendenti dichiarano redditi superiori ai loro datori di lavoro e che i pensionati pagano più tasse di coloro che vivono di rendita.

Anche i dati emersi dallo studio pubblicato su Italia Oggi di dicembre scorso( realizzato in collaborazione con l'equipe coordinata da Alessandro Poli, docente di statistica economica dell'Università La Sapienza di Roma) evidenziano una discrepanza tra il disagio sociale (l'occupazione in provincia di Alessandria è calata vertiginosamente, nel 2013 si posizionava al 29° posto mentre nel 2014 è scesa al 53°posto in classifica) e il tenore di vita che ci porta al 7° posto in classifica in Italia, con un spesa mensile pro capite per consumi di 1215 euro ( cifra in molti casi più alta di stipendio e pensione).

E' una forte anomalia indice di ....sommerso?

Tornando ai dati, continua Aldo Gregori, in  21 Comuni alessandrini si evidenzia un reddito medio al di sopra della media provinciale; in 53 Comuni un reddito medio superiore alla media regionale; in 56 Comuni un reddito medio superiore alla media nazionale.

I "paperoni" risiedono a Gavazzana, dove il reddito medio dichiarato con 26.422 euro è il più alto della provincia, segue Pietra Marazzi con 22.811 euro; Terruggia con 22.317 euro. Mentre i redditi più bassi sono dichiarati ad Alice Bel Colle (12.845 euro); a Carrega Ligure (13.357 euro); a Ricaldone (13.820 euro).

Mentre tra i Comuni più grandi, nel capoluogo il reddito medio dichiarato dagli oltre 68 mila contribuenti è di 19.801 euro, a Casale Monferrato 18.890 euro; a Novi Ligure 19.618 euro; a Tortona 21.168 euro; ad Acqui Terme 18.466 euro; a Valenza 16.964 euro.

I dati del rapporto, conclude Aldo Gregori, evidenziano la triste realtà della nostra provincia e mettono ancor più in evidenza come vi sia un tema che riguarda soprattutto, ma non solo, i redditi da pensione.

E' necessario mettere fine a questa deriva che sta spingendo centinaia di migliaia di persone che vivono con una pensione che un tempo era anche "decente", ai limiti della soglia di povertà.

Per questo chiediamo al Governo nazionale, ma anche ai Sindaci di tutti i Comuni alessandrini, di mettere in atto misure urgenti per ristabilire quell'equità sociale di cui non vi è più traccia in questo Paese.

Ma al tempo stesso occorre rafforzare la contrattazione sociale  locale ,che unitariamente si sta facendo, anche con mobilitazioni , affinché i Comuni nei prossimi Bilanci di previsione tengano conto della realtà dei fatti e, con le loro manovre fiscali sulla TASI, TARI e IRPEF Comunale, non penalizzino ancora di più chi vive con redditi fissi, insieme ad un forte impegno per contrastare l'evasione fiscale.

 

Documento e tabelle complete in allegato

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Mercoledì, 04 Febbraio 2015 10:30

Fpl Uil verso le elezioni dell'RSU del 3, 4 e 5 marzo

In data 3, 4 e 5 marzo si terranno le elezioni delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie).

In allegato i volantini della FPL UIL che invitano a partecipare numerosi alle elezioni, esprimendo la propria preferenza.

Le elezioni delle RSU verranno fatte da tutte le categorie del Pubblico Impiego (Fpl Uil, Uil Scuola, UILPA).

 

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Uil: mandato ai legali per procedere con i decreti ingiuntivi.
Il pagamento va comunque garantito.

Il 29 gennaio 2015 si è svolta una riunione tra Miur e sindacati scuola.
Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei.

Sulla ripresa delle posizioni economiche in conseguenza della cessazione del blocco delle retribuzioni previsto dal DL. 78/2010 il Miur ha comunicato che sono ancora in corso gli approfondimenti con i ministeri della Funzione Pubblica e del Tesoro.

Per coloro che hanno i requisiti giuridici di assegnazione e sono stati esclusi dagli arretrati in quanto il loro nominativo non è stato trasmesso alla dpt, non sono state prospettate soluzioni. Il MIUR ha comunque avviato un monitoraggio al fine di valutare gli aspetti finanziari.

La UIL Scuola ancora una volta valuta molto negativamente le risposte  del MIUR in quanto non viene data nessuna soluzione concreta né al personale che ancora subisce  il blocco né a quello che ha ricevuto gli arretrati con il contratto del 7 agosto 2014,  né a tutti coloro che svolgono le funzioni in questo anno scolastico.

Per questo la Uil rivendica il pieno ripristino per tutti delle posizione economiche.

Comunica che procederà per vie legali attraverso decreti ingiuntivi di pagamento nei confronti del MIUR – per coloro che hanno i requisiti giuridici di assegnazione e sono stati esclusi in quanto il loro nominativo non è stato trasmesso alla DPT.

Invita i lavoratori che non sono retribuiti a non collaborare ed ad attenersi strettamente alle mansioni del profilo.

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Sabato, 31 Gennaio 2015 01:00

L'augurio della UIL al Presidente Mattarella

Al neo eletto Capo dello Stato esprimo, a nome mio personale e della UIL tutta, calorose felicitazioni e sinceri auguri di buon lavoro.Ho avuto il privilegio di conoscere Sergio Mattarella negli anni della sua attività in Sicilia: è un uomo che ha il senso innato dello Stato e del servizio alla collettività.

Sono certo che sarà un grande Presidente della Repubblica, garante della Costituzione e della democrazia.

Roma, 31 gennaio 2015

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DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLOSEGRETARIO GENERALE UIL

Dopo il pubblico impiego, i banchieri: l'attacco ai diritti contrattuali è partito da queste due realtà. Domani, dunque, i lavoratori del credito scioperano per rivendicare il diritto ad avere il rinnovo del loro contratto, ma questa è una battaglia che riguarda tutti i lavoratori.

Nel nostro Paese è in atto il tentativo di mettere in discussione il principio costituzionale della contrattazione ed è a questa deriva che bisogna porre un argine. Perché il rischio concreto è che il passaggio successivo sia quello dell'imposizione del salario minimo, e cioè di un ulteriore drastico livellamento verso il basso delle retribuzioni.

L'atto della disdetta unilaterale da parte dell'ABI ha un significato che va al di là della vicenda specifica. Noi vogliamo lottare insieme ai lavoratori delle banche affinché ottengano il loro contratto e perché poi lo ottengano anche tutti gli altri lavoratori. Peraltro, gli imprenditori non possono più accampare alibi, visto che gli indicatori della Confindustria e della Banca d'Italia danno un segno molto positivo sull'immediato futuro dell'economia: le condizioni per ottenere adeguati aumenti salariali, dunque, ci sono tutte.

Roma, 29 gennaio 2015

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Basta con la discriminazione e la penalizzazione delle persone anziane.

Questa laa dichiarazione del Segretario generale Uil Pensionati Romano Bellissima

"Basta con gli atteggiamenti discriminatori e persecutori nei confronti delle persone anziane. E basta con i messaggi fuorvianti". È quanto dichiara il Segretario generale della Uil Pensionati, Romano Bellissima a proposito delle prese di posizione sulla revisione dell'esenzione dei ticket sanitari per le persone anziane.

"L'assessore Coletto – prosegue Bellissima – alla fine di una serie di dichiarazioni alle agenzie di stampa, ha rettificato il suo pensiero, specificando che la sua proposta di abolire l'esenzione dal pagamento dei ticket sanitari per gli over65enni riguarderebbe solo persone sane e benestanti.

Vorremmo dire all'Assessore Coletto che i ticket sanitari sono pagati da persone malate o che potrebbero esserlo. Nessuna persona in buona salute assume farmaci o fa esami per divertimento.

Se c'è un abuso di prescrizioni, il problema va risolto a livello dei medici di famiglia, con protocolli più adeguati ed efficaci.

La diagnosi precoce delle malattie, inoltre, non solo salva moltissime vite, ma riduce i costi del servizio sanitario.

Per quanto riguarda il reddito – prosegue Bellissima – esiste già un tetto per le persone anziane.

L'esenzione dai ticket per gli over65 infatti oggi è prevista solo per chi ha un reddito familiare lordo inferiore a 36mila euro. Gli anziani 'benestanti' il ticket già lo pagano.

Vorremmo anche ricordare che centinaia di migliaia di cittadini, in gran parte anziani, oggi rinunciano alle cure e alla diagnosi precoce perché non hanno i soldi e perché i ticket sono troppo alti e che l'applicazione di ticket elevati sta spostando i cittadini dalla sanità pubblica a quella privata.

Si vuole riservare il Servizio Sanitario nazionale solo agli indigenti e agli evasori, purtroppo numerosissimi nel nostro Paese? Se questo è l'obiettivo – afferma ancora il Segretario generale della Uil Pensionati – lo si dica con chiarezza e si apra una discussione seria con tutti i cittadini e con le forze sociali.

Le persone anziane in Italia in questi ultimi anni vengono criminalizzate con atteggiamenti che sfiorano la persecuzione patologica. Sono raffigurate come coloro che stanno 'rubando' le pensioni, le prestazioni sanitarie, il welfare in generale. Si dimentica che sono cittadini che hanno lavorato, pagato le tasse e i contributi previdenziali Si dimentica che ancora oggi sono tra i maggiori contribuenti italiani, benché i loro redditi siano modesti e per alcuni milioni di anziani assolutamente insufficienti, che pagano circa un terzo di tutto l'Irpef, che le tasse sulle pensioni in

Italia sono tra le più alte d'Europa. Si dimentica infine che sono un vero ammortizzatore sociale per le famiglie e che se non ci fossero i nonni moltissimi bambini non avrebbero un luogo in cui stare, vista l'assoluta carenza di asili nidi e di servizi per l'infanzia nel nostro Paese.

Invitiamo dunque il Governo e la Conferenza delle Regioni nel corso dei prossimi incontri sulla riforma della compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini a mostrare maggiore

lungimiranza e attenzione ai diritti e ai bisogni delle persone anziane.

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Province – Legge Stabilità: riunito osservatorio su circolare attuativa Cgil Cisl Uil: "Mancano ancora risposte su occupazione e servizi"

25 febbraio a Firenze assemblea nazionale Province

"Ancora non ci siamo. La bozza di linee-guida analizzata durante la riunione con Governo, Anci e Regioni, fa chiarezza rispetto alle confuse disposizioni della Legge di Stabilità. Ma non risolve i problemi di mantenimento dei servizi e di difesa dei livelli occupazionali. Su questi punti mancano risposte". Con queste parole Federico Bozzanca (Fp-Cgil), Daniela Volpato (Cisl-Fp) e Giovanni Torluccio (Uil-Fpl), commentano l'incontro dell'Osservatorio sulle Province, convocato al Ministero degli Affari Regionali di Via della Stamperia e tenutosi nel primo pomeriggio di oggi.

"Il Governo prospetta dei termini per la realizzazione del riordino che non coincidono con quanto sta avvenendo a livello territoriale e regionale – continuano in una nota i tre segretari – perché la maggior parte delle Regioni sono lontane dal completare il processo di attribuzione delle funzioni. E poi manca ancora una banca dati delle competenze che consenta di valorizzare le professionalità necessarie a svolgere quelle funzioni. Questo rischia di generare un cortocircuito che pagheranno i cittadini".

"Non si risolve poi il problema più rilevante, quello della sostenibilità del sistema. Le risorse necessarie a garantire i servizi non ci sono, e non solo a livello provinciale. Incominciano a esserci problemi anche da parte delle Regioni, che non a caso pongono la questione, non marginale, delle sorti delle funzioni delegate. Al Governo continuiamo a chiedere interventi in tal senso – aggiungono Bozzanca, Volpato e Torluccio – perché dopo le prime modifiche alla Legge di Stabilità c'è ancora il tempo per evitare il peggio e rimediare agli errori dovuti alla fretta dei mesi scorsi".

"Per questo Cgil Cisl e Uil continueranno la mobilitazione per chiedere ai governatori l'attivazione di tavoli di confronto specifici e l'approvazione, nel primo consiglio regionale utile, di una specifica assunzione di responsabilità da parte delle Regioni – concludono i sindacalisti – e il 25 febbraio terremo a Firenze un'assemblea nazionale di Rsu, quadri e dirigenti sindacali delle amministrazioni provinciali, per fare pressione sul Governo".

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Il Jobs Acts varato dal governo Renzi nel mese di dicembre, apporterà numerosi cambiamenti alle regole del lavoro.Due decreti attuativi sono stati già emessi mentre altri sono in via di definizione tra cui, in particolare, quello riguardante il documento di regolarità contributiva.

Di seguito riportiamo un articolo di Ediltecnico – Quotidiano online per professionisti tecnici dell'edilizia, che offre una panoramica sui cambiamenti che subiranno le modalità di verifica della regolarità contributiva con l'applicazione del Jobs Act, in particolare la irregolarità di una impresa edile in futuro non sarà più in capo alla Cassa Edile ma al SIRCE. 

il mio norme è SIRCE, sarò il nuovo DURC

Il Sistema Informativo della Regolarità Contributiva Edile sarà il SIRCE, procedura prevista dall'art. 4 del Jobs Act (D.L. n. 34/2014), per semplificare il Documento Unico di Regolarità Contributiva DURC. Si sta cercando insomma di smaterializzare le procedure e modificare i requisiti di regolarità.
L'impostazione basata sulla richiesta di regolarità, sull'istruttoria entro 30 giorni e sull'ottenimento del certificato di regolarità contributiva sarà sostituita dalla verifica telematica autoprodotta dal richiedente.

La verifica avviene tramite un'unica interrogazione presso gli archivi dell'INPS, dell'INAIL e delle Casse edili indicando il codice fiscale del soggetto per cui viene effettuate la richiesta. Il certificato, se l'interrogazione avrà esito positivo, avrà durata di 120 giorni dalla data di acquisizione.

Il sistema SIRCE si colloca sulle nuove procedure semplificate: laCNCE realizzerà il Sistema Informativo nazionale per la verifica della Regolarità Contributiva Edile (SIRCE, appunto)  allo scopo di scambiare i dati con i siti appositi  degli Istituti pubblici: Casse edili e diretti  interessati potranno verificare le posizioni contributive.

Il SIRCE riceve dalle Casse  i dati mensili relativi alla posizione contributiva delle imprese e rende disponibili ad INPS e INAIL le informazioni relative alla regolarità contributiva; tramite il SIRCE, INPS e INAIL possono  inoltre acquisire i dati relativi alle consultazioni di imprese non regolari e attivare la procedura di invito alla regolarizzazione. Infine, si possono comunicare a INPS e INAIL le regolarizzazioni effettuate.

Lo scambio dei dati con INPS e INAIL avrà un ruolo centrale per il funzionamento del sistema.

L'aggiornamento del SIRCE prevede che le Casse Edili devono inviare, entro il 15 di ogni  mese, codice fiscale delle  imprese iscritte e codice fiscale imprese irregolari – importo debito contributivo. I dati relativi alle regolarizzazioni vanno invece inviati lo stesso giorno in cui è avvenuta la registrazione.

L'art. 4 del D.L. n. 34/2014 ha modificato anche i requisiti per la verifica della regolarità: avranno rilevanza i pagamenti scaduti, fino all'ultimo giorno del secondo mese antecedente a quello in cui la verifica è effettuata, a condizione che sia scaduto anche il termine di presentazione delle relative denunce retributive, e dovranno anche essere comprese le posizioni dei lavoratori dell'impresa con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, e a progetto.

Il SIRCE consente di effettuare le interrogazioni anche alle imprese presenti nella banca dati e questo consentirà alle imprese dal giorno 16 all'ultimo giorno del mese, dì intervenire per regolarizzarsi o per chiedere chiarimenti in merito alla propria posizione.

Aspetto importante è quello relativo alle regolarizzazioni: l'interrogazione telematica deve consentire la possibilità di regolarizzare le posizioni che risultassero ostative al rilascio del DURC. Il principio esisteva già col "vecchio DURC", chiamiamolo non interattivo. Ne viene estesa l'applicabilità anche ai fini della verifica della dichiarazione sostitutiva relativa al requisito di cui all'art. 38, comma 1, lettera i), D.Lgs. n. 163/2006 e in tutti i casi in cui al posto del DURC è prevista l'acquisizione della dichiarazione sostitutiva. È previsto che abbia valore non la data in cui l'interessato ha dichiarato di essere in regola ma la data in cui la dichiarazione è stata resa.

Oggi la data è fissa (quella dichiarata in sede di partecipazione alla gara d'appalto) e non si applica la procedura di sospensione e regolarizzazione entro i 15 giorni, ma esclusivamente la possibilità di essere dichiarato in regola solo se l'irregolarità non risulta grave ai sensi dell'art. 8, comma 3, D.M. 24 ottobre 2007, secondo cui non è tale uno scostamento tra le somme dovute e quelle non versate, con ciascun istituto previdenziale e a ciascuna cassa edile, in misura pari o inferiore al 5% tra le somme dovute e quelle versate con riferimento a ciascun periodo di paga o di contribuzione o, comunque, uno scostamento inferiore a 100 euro. Il versamento della somma dovrà avvenire entro 30 giorni dal rilascio del DURC.

Se l'impresa non è iscritta, deve accedere agli archivi INPS per verificare la sede territoriale INPS di iscrizione dell'impresa (comunque la sede legale).

La Commissione nazionale paritetica per le Casse edili ha annunciato l'avvio del Sistema Informativo della Regolarità Contributiva Edile. Ma prima che il SIRCE sia realtà, vale ancora il DURC.

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In allegato l'iniziativa promossa dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Famiglia e della Casa che si svolgerà venerdì 30 gennaio alle 14 all'ITIS Volta di Alessandria. Al tavolo di lavoro parteciperà alnche la UIL di Alessandria.

File in allegato.

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