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Mobilità 2015: 22 marzo per insegnanti ultimo giorno per presentare domande. Date entro cui revocarla

Per gli insegnanti scade oggi il termine ultimo per la presentazione dell'istanza di mobilità per l'anno scolastico 2014/15.

Le relative funzioni Polis resteranno disponibili fino alle ore 24,00 di oggi.

Da domani le domande saranno trasmesse agli Uffici Scolastici, che provvederanno a controllare punteggi e dichiarazioni.

Il termine ultimo  per la revoca delle domande è dieci giorni prima del termine ultimo per la comunicazione al SIDI o all'ufficio dei posti disponibili. Pertanto, si potrà revocare la domanda

entro il 25 marzo per la scuola d'infanzia,

il 10 aprile per la primaria,

il 29 aprile per il primo grado,

il 17 maggio per il secondo grado,

il 25 aprile per il personale educativo,

il 28 giugno per gli ATA.

Ricordiamo che la pubblicazione dei movimenti per la scuola d'infanzia è prevista per il 21 aprile, per la primaria l'11 maggio, per il primo grado il 28 maggio, per il secondo grado il 16 giugno.

Ricordiamo inoltre che le operazioni di mobilità si svolgeranno sulla base del Contratto stipulato tra Miur e sindacati il 23 febbraio 2015, non secondo le previsioni del DDL Scuola approvato in Consiglio dei Ministri il 12 marzo ma ancora al vaglio del Parlamento.

E' vero però che, in relazione all'approvazione di una nuova normativa (ad es. organico dell'autonomia) il Contratto potrebbe essere riaperto.

Vi è poi la richiesta da parte dei cosiddetti "docenti immobilizzati" , ossia coloro che non possono ancora presentare domanda di mobilità perchè nel blocco triennale della legge 128/2013 di una mobilità straordinaria prima del piano straordinario di assunzioni.

Relativamente alla mobilità del personale ATA, i termini per la presentazione delle domande sono:

Inizio acquisizione delle domande Polis: 23 marzo 2015
Termine acquisizione domande: 20 aprile 2015.

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Il Servizio Politiche del Lavoro della UIL ha fornito i dati del1° Rapporto UIL 2015 sulla cassa integrazione contenente le ore autorizzate nel I bimestre 2015 (confrontate con lo stesso periodo del 2014).

Si tratta di una elaborazione su base nazionale, per macro area, regionale e provinciale, oltre che per ramo di attività.

Documento presente in allegato.

 

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Giovedì, 19 Marzo 2015 10:17

Loy sul calo delle richieste di cassa in deroga

DICHIARAZIONE DI GUGLIELMO LOY, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL

Certamente il dato delle ore autorizzate di cassa integrazione a  Febbraio induce ad avere qualche speranza che la bufera sia passata.

Ma la prudenza è d'obbligo: cresce la cassa integrazione rispetto al mese precedente mentre il  calo, rispetto allo scorso anno, sembra fortemente condizionato dal crollo delle ore di cassa in deroga, che passano dai 22 milioni del febbraio 2014 ai 2,5 di questo mese.

Risalta comunque la triste "tenuta " della cassa integrazione straordinaria che, con oltre il    67 % di tutte le ore richieste, evidenzia come ancora troppe imprese subiscano gli effetti devastanti della  crisi.

Ragione in più per non abbassare la guardia e sostenere adeguatamente gli strumenti in deroga, unico argine, per centinaia di migliaia di persone,  prima della disoccupazione.

Roma, 18 marzo 2015

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DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLO, SEGRETARIO GENERALE UIL

I nostri cuori e le nostre menti sono turbati dalle notizie e dalle immagini che giungono da Tunisi.

Sgomento per la viltà e la ferocia dell'attentato, solidarietà ai familiari delle vittime e ai feriti: sono questi i sentimenti di noi tutti.

Il coinvolgimento di nostri concittadini nella tragedia e la vicinanza al nostro Paese dei luoghi colpiti confermano le preoccupazioni che abbiamo espresso, di recente, per l'instabilità alla quale è sottoposta l'area del Mediterraneo.

Pure il Sindacato, dunque, per quanto possibile, deve farsi carico di questa condizione e dare la propria testimonianza e il proprio contributo per la soluzione di un così grave problema.

Anche per tali ragioni, la Uil aveva proposto di realizzare il Primo Maggio a Lampedusa, ma difficoltà logistiche impediscono la realizzazione di questo progetto.

Insieme a Cgil e Cisl, dunque, abbiamo deciso di svolgere la manifestazione in provincia di Ragusa – territorio anch'esso interessato al fenomeno dei flussi migratori – con le stesse motivazioni e gli stessi obiettivi che avevamo precedentemente programmato.

Roma 18 marzo 2015

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Mercoledì, 18 Marzo 2015 09:36

Nuovo numero del periodico RLS news

Nuovo numero del periodico, edizione di marzo, in allegato.

Scarica il file per accedere al contenuto.

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DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLO SEGRETARIO GENERALE UIL

Non siamo per nulla confortati dai dati diffusi da Bankitalia sul calo dei prestiti a famiglie e imprese, né dalle percentuali relative alla produzione industriale. Così come ci preoccupa l'assoluta inconsistenza delle cifre impegnate per il piano Junker. A maggior ragione, bisogna fare di tutto perché lo sforzo fatto da Draghi con il Quantitative Easing non sia vanificato, ma diventi una leva per il rilancio dell'economia reale.

Intanto, il Governo continua a professare ottimismo sulle prospettive della ripresa. E però ci sono 9 milioni di lavoratori pubblici e privati che attendono il rinnovo dei contratti. Se crede davvero nella ripresa, allora l'Esecutivo inizi a dare il buon esempio, convocando le parti sociali e colmando la lacuna di 6 anni di mancati rinnovi per i dipendenti pubblici.

Analogo ragionamento vale per la previdenza. La riforma Fornero va riformata per sanare i guasti che ha provocato – a partire dalla vicenda degli esodati -  per dare più certezze ai pensionati - adeguando le loro tartassate pensioni - e per puntare sulla flessibilità di accesso al pensionamento.

Noi abbiamo chiesto di avviare un confronto su tutti questi temi perché siamo convinti che la crescita del Paese passi anche attraverso un aumento del potere di acquisto di lavoratori e pensionati. Il Governo sa bene che questa è una strada da percorrere: ci aspettiamo, dunque, risposte coerenti con le sue dichiarazioni sullo sviluppo che verrà.

Roma, 10 marzo 2015

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Si profila un risultato eccezionale per le liste della UIL impegnate nelle elezioni per il rinnovo delle RSU del pubblico impiego. I dati dei seggi in cui lo scrutinio è stato ultimato, pervenuti al centro di raccolta confederale, segnalano una UIL in crescita ovunque.Di seguito, solo alcuni dati esemplificativi.

Il Sindacato di via Lucullo si conferma prima Organizzazione, al Palazzo Pitti di Firenze con il 58%, alla provincia di Rieti con il 57%, al Conservatorio di Campobasso con il 51%, all'Ospedale San Giovanni di Roma con il 40%, alla Regione Liguria con il 38%, all'Enea con il 27%. Molti sono gli Istituti scolastici in cui la UIL è prima: tra gli altri, al Tasso di Roma con il 55%, al Convitto nazionale di Napoli con il 54%, al Martin Luther King di Genova con il 38%, al Parini di Milano con il 60%.

Clamorosa la crescita negli Uffici centrali dell'Agenzia delle Dogane, dove la lista UIL consolida il primato passando dal 35 al 53%, al Dipartimento immigrazione del Ministero degli Interni (dal 53 al 56%), all'amministrazione centrale del Ministero dell'Economia (dal 35 al 40%), all'Ospedale Galiera di Genova (dal 44 al 60%), al Comune di Torino (dal 35 al 42%), al CNR, all'Università Roma 3, all'ISPRA e all'Isfol (dal 30 al 50%).

Rispetto alla precedente tornata elettorale, poi, la UIL scavalca le altre liste e diventa prima all'Università dell'Aquila passando da seconda a prima Organizzazione con il 54%, al CNR di Napoli con il 38%, all'Università di Viterbo con il 32%, all'INPS di Catanzaro con il 63%. In Basilicata, negli Enti locali e nella sanità, la UIL passa dalla terza alla prima posizione e anche in provincia di Messina, negli stessi Enti, si colloca al primo posto passando dal 27 al 34%.

"Le nostre categorie, la UIL PA, la UIL FPL, la UIL RUA e la UIL Scuola - spiegano il Segretario organizzativo, Pierpaolo Bombardieri, e il Segretario confederale, Antonio Foccillo - hanno messo a punto un sistema di rilevazione dati, statisticamente tarato, che ci consente già di effettuare proiezioni molto attendibili sull'esito del voto. Noi stimiamo che la UIL abbia raccolto, complessivamente, tra il 22,5% e il 24,5% dei consensi; e si tratta di stime prudenziali. Peraltro - proseguono i due sindacalisti - che le prospettive per la nostra Organizzazione fossero decisamente incoraggianti lo si poteva già desumere dall'incremento del numero di liste presentate alla competizione elettorale, in tutti i comparti del pubblico impiego, dalla scuola alla ricerca, dagli enti locali, alla sanità, dalle amministrazioni centrali a quelle territoriali.  L'insieme di questi dati, delle rilevazioni statistiche e dei risultati parziali già definitivi - concludono Bombardieri e Foccillo - ci consentono di esprimere una valutazione estremamente positiva".

"Se le nostre proiezioni fossero confermate - ha commentato il Segretario generale, Carmelo Barbagallo - vorrebbe dire che 1 lavoratore su 4 ha scelto la UIL. Un risultato, questo, davvero eccezionale che premia il lavoro svolto dalle nostre categorie e dai nostri delegati e che ci rafforza nella linea sindacale di rivendicazione dei diritti contrattuali. Quel che è certo - ha proseguito il leader della UIL - è che la partecipazione al voto è stata altissima e che il Sindacato confederale, nel suo insieme, si conferma punto di riferimento in un settore tartassato dal punto di vista economico e anche in termini di immagine. Deve finire questa storia dello stereotipo del lavoratore pubblico fannullone: vanno perseguiti i comportamenti illeciti, ma va rispettato e valorizzato il lavoro di chi opera al servizio della collettività. Peraltro, la stessa riforma della P.A. , perché sia davvero efficace per i cittadini e per la modernizzazione del Paese, deve essere attuata coinvolgendo i lavoratori e le forze sociali che li rappresentano. Ora è tempo di fare i contratti. La ministra Madia - ha concluso Barbagallo - attivi il tavolo senza attendere oltre e si restituisca potere d'acquisto ai lavoratori".

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Torino, 6 marzo 2015

COMUNICATO STAMPA ELEZIONI RSU DEL PUBBLICO IMPIEGO 3-4-5 MARZO 2015

I lavoratori hanno scelto, con un'affluenza molto alta in tutti i comparti, di esprimere la loro fiducia nei confronti del Sindacato.

Le elezioni per il rinnovo delle RSU nel Pubblico Impiego si sono svolte in un "clima pesante" per il blocco dei contratti di lavoro e per le incessanti, ingiuste, campagne denigratorie nei confronti dei dipendenti.

In questo contesto, le liste della UIL hanno ottenuto successi importanti e diffusi, a cominciare dal primato nella più grossa azienda pubblica del Piemonte: il Comune di Torino.

Anche nella più grossa Azienda Sanitaria Locale, la To4, la UIL FPL è di gran lunga l'Organizzazione più votata, così come nella To1 (maggioranza assoluta) e nelle Asl di Alessandria e Novara.

Le liste della UIL conseguono il primo posto in numerosi comuni e negli Enti Provincia di Asti e Vercelli.

Negli istituti scolastici piemontesi, la UIL SCUOLA registra un ulteriore aumento dei propri rappresentanti.

Importanti risultati giungono anche dalla Ricerca, dall'Università, dai Ministeri e dagli Enti pubblici.

La UIL ringrazia sentitamente tutte le lavoratrici e i lavoratori pubblici e si impegna ad utilizzare la forza ricevuta per contribuire a rinnovare i contratti di lavoro,

giunti al sesto anno di blocco.

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Proclamato uno sciopero di 4 ore alla Cementir di Arquata Scrivia per lunedì 9 marzo e altre 4 per martedì 10 marzo.

Documento in allegato, scarica il pdf.

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La UIL, attraverso l'elaborazione dei dati sulle comunicazioni obbligatorie, un atto che le aziende devono compiere a ogni attivazione o cessazione di un rapporto di lavoro, analizza come si muove "realmente" il lavoro. L'analisi mette a confronto i dati dal 2009 al2014 approfondendo sia come si assume (a tempo indeterminato, determinato, collaborazioni, altre tipologie), sia come si licenzia o si cessa un rapporto di lavoro.

Colpisce, in particolare, il dato del 2014 che fa emergere soprattutto 2 aspetti: l'aumento delle attivazioni è dovuto solo in minima parte ai contratti stabili (circa 20.000 in più) e come le stesse siano alimentate, in maniera preponderante, dal  lavoro a termine che arriva a pesare per il 68,7 % per le scelte del Governo che, attraverso il decreto Poletti, ha incentivato le imprese a scegliere la strada del lavoro temporaneo.

L'incidenza annuale dei contratti stabili (tempo indeterrminato e apprendistato) continua inesorabilmente a scendere toccando il minimo storico del 18,8 % (nel 2009 era del24,6%). Impressiona e preoccupa la variazione dei rapporti di lavoro stabili avviati che, in termini assoluti, passano dai 2,4 milioni del 2009 ai circa 1,9 milioni del 2014 (- 22,2 %).

Il lavoro debole e temporaneo, di contro, cresce in termini assoluti e per incidenza rispetto alle attivazioni annuali (81,2 % contro il 75,4 % del 2009) con una tenuta, preoccupante, delle collaborazioni a progetto che nel 2014 rimangono stabili rispetto al 2013.

Ma i dati che più  preoccupano sono quelli che si riferiscono alle cessazioni (9.973.246):  in aumento nel 2014, rispetto al 2013, di oltre 158.000;  oltre 900.000 riguardano licenziamenti decisi dall'azienda (anche con l'articolo 18) e le vittime principali sono coloro che sono stati chiamati con un lavoro a termine (7.788.077).

Emerge, analizzando questi dati, come ci sia una quasi automatica corrispondenza tra le innovazioni legislative e le  modalità con le quali le imprese assumono (come l' "effetto spinta" dell'introduzione dell'acausalità per il contratto a termine e la forte riduzione delle collaborazioni a progetto non del tutto genuine  e del lavoro intermittente  quale effetto di regole  dissuasive come quelle inserite nella legge 92, Fornero).  C'è, comunque, altrettanta corrispondenza tra la quantita di lavoro richiesto dalle aziende e l'andamento della economia: zero. In sostanza, continuare a ignorare che è la crescita che crea buona occupazione non permetterà di  far crescere quest'ultima, semmai si redistribuirà quella poca che c'è in mancanza, soprattutto, di vere e buone politiche attive del lavoro.

In allegato l'intero studio.

Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL

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