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Questa mattina nel salone della UIL di Via Fiume ad Alessandria si è tenuto il direttivo provinciale in vista dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre.

Il Segretario territoriale di Alessandria, Aldo Gregori, ha voluto illustrare a tutti i presenti le motivazioni che hanno spinto il sindacato a scendere in piazza contro il jobs act del Governo Renzi.

Per la UIL è fondamentale far si che la manifestazione riesca al meglio, per dare un segnale importante e concreto del numero di persone che hanno aderito allo sciopero e che sono pronte a schierarsi in prima linea per manifestare pubblicamente il proprio dissenso e il disagio che i cittadini nutrono nei confronti del futuro, che sembra diventare sempre più incerto e insicuro.

La Camera Sindacale ha spiegato le motivazioni, ma anche le dinamiche organizzative che già da giorni sono state messe in moto per affinchè la riuscita sia ottimale.

La provincia di Alessandria parteciperà massicciamente allo sciopero generale, che si terrà a Torino con un lungo e partecipato corteo che partirà da Piazza Vittorio per arrivare in Piazza San Carlo, dove a concludere la manifestazione sarà Susanna Camusso, Segretaria generale della Cgil.

Per la Uil prenderà la parola Gianni Cortese, Segreteria UIL regionale.

Da tutti i centri zona della provincia partiranno dei pullman che raggiungeranno Torino. Tutti gli iscritti sono invitati a partecipare, vista l'importanza delle motivazioni che hanno spinto anche la UIL ad arrivare allo sciopero generale.

Molti segretari territoriali di categoria hanno assicurato sostegno e partecipazione, grazie alla mobilitazione di tutti i lavoratori che in questi giorni stanno partecipando alle assemblee nelle aziende in cui Segretari e rappresentanti di categoria stanno informando sullo sciopero e sulla necessità di esserci.

Tutti hanno raccontato come quotidianamente vivano la difficile situazione di chi si trova, come sindacalista, ad ascoltare il malessere dei lavoratori, esasperati da vessazioni continue che vanno a svilire il proprio valore, la propria professionalità e il lavoro dipendente in generale.

Il clima, coma ha ricordato nelle conclusioni Mauro Casucci, della Segreteria regionale della UIL, è favorevole allo sciopero e la Uil è in lotta per un risultato perché a chiederlo sono le persone, i lavoratori, i cittadini.

Nei prossimi giorni verranno rese note le modalità organizzative con luoghi di incontro e orari di partenza. Tutti gli iscritti sono pregati di prendere parte alla giornata di sciopero generale del 12 dicembre 2014 e contattare il proprio segretario di categoria per prenotare un posto su uno dei tanti pullman che dalla provincia partirà per raggiungere Torino.

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I dati sulle comunicazioni obbligatorie, riferite al III trimestre 2014, dimostrano come il lavoro sia ancora estremamente fragile. Infatti, 8 ingressi al lavoro ogni 10 restano temporanei e, quindi, deboli.I dati sugli avviamenti, se paragonati al trimestre precedente, evidenziano una contrazione di 190 mila attivazioni che riguardano tutte le tipologie di assunzione (sia a termine che standard).

Nello stesso tempo, prosegue il trend negativo dei licenziamenti: 217.000 in tre mesi, anche in presenza dell'articolo 18.

Se la cura per combattere la galoppante e inarrestabile disoccupazione, che attanaglia il nostro Paese, è una maggiore flessibilizzazione dei contratti in entrata e uscita - come prevede il Jobs Act - ci stiamo incamminando sulla strada di un aumento dell'insicurezza lavorativa.

Serve un "piano choc" con investimenti in grado di far ripartire i lavori delle piccole e medie opere pubbliche e una chiara ed inequivocabile politica industriale con un mix di investimenti pubblici e privati in grado di attirare capitali esteri.

La UIL suggerisce, ormai da mesi, questa ricetta al Governo, insieme a un piano di semplificazione amministrativa e a una politica fiscale che riduca il peso delle imposte sul lavoro dipendente e sulle pensioni.

Sarebbe bene che l'attuale Governo ascolti le legittime rivendicazioni di milioni di lavoratori e pensionati.

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"Assieme alla Flai-Cgil, manifestiamo perché, nonostante le tante parole su trasparenza, legalità e rispetto dei diritti, il lavoro nero resta una piaga drammatica per il Paese. Se non ci saranno segnali concreti da parte del Governo, dopo la manifestazione di sabato prossimo alla quale parteciperanno oltre 10.000 persone, porteremo i lavoratori ad Expo 2015 per spiegare ai consumatori di tutto il mondo che un terzo della qualità dell'agroalimentare italiano è fatto con lavoro nero".
Così il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione che si svolgerà sabato 29 novembre a Roma.

Altro punto della piattaforma della manifestazione è la richiesta di una nuova politica in materia di tutela del territorio. "Nonostante l'Italia sia il paese più fragile d'Europa dal punto di vista del dissesto idrogeologico" ha detto Mantegazza "gli operai forestali e i lavoratori dei consorzi di bonifica che dovrebbero manutenere il territorio sono nella maggior parte dei casi da mesi senza stipendio, senza contratto e senza prospettive".

Ma non mancano, tra i motivi della protesta, anche il Jobs Act e la Legge di stabilità. "Il Jobs Act", per Mantegazza "è sbagliato, perché al contrario di quello che si vuol far credere, riduce i salari con la generalizzazione dei voucher e l'introduzione del salario minimo per legge e aumenta la precarietà. Inoltre non dà risposte a quelle generazioni di persone che sono diventate adulte restando precarie; né alla fascia di cinquantenni espulsi dal mondo del lavoro. Togliendo la cassa integrazione, la mobilità, la cassa in deroga, si creano solo nuovi poveri che, insieme alle tutele, rischiano di perdere anche la fiducia nella democrazia". "Infine, il taglio di risorse ai patronati previsto nella Legge di stabilità priverà milioni di persone di un'assistenza gratuita che il servizio pubblico non è in grado da solo di fornire".

"Agli amici della Fai-Cisl" ha concluso Mantegazza "diciamo che ci rammarica la loro decisione di sfilarsi da un'iniziativa stabilita unitariamente. Ci auguriamo di poter riprendere, al più presto, un percorso unitario, perché è questo il modo di fare sindacato che da sempre caratterizza la nostra categoria".

 

Volantino in allegato

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Aldo Gregori, Segretario territoriale UIL Alessandria, ha espresso la pozione della UIL in merito alla riforma del lavoro del Governo Renzi.

Gregori ha spiegato il suo pensiero e le perplessità in merito a una serie di aspetti proposti e che ancora necessitano di chiarimenti.

Link alle interviste rilasciate alla stampa locale:

Corriereal: www.corriereal.info

Alessandrianews: http://www.alessandrianews.it/economia/jobs-act-alcune-contraddizioni-ma-aspettiamo-scendere-piazza-71411.html (notizia più Videointervista)

Radio Gold: http://www.radiogold.it/notizie/7-politica/68325-la-uil-sul-jobs-act-prima-di-scendere-in-piazza-vogliamo-entrare-nel-merito-delle-questioni

In allegato l'intervista audio

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